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lunedì 21 ottobre 2013

LO SCOPO DEL NOSTRO VIVERE!


Lo scopo del nostro vivere!

Cari amici e fratelli in Gesù Nostro Signore e Dio.

 Vi voglio parlare del perché siamo qui, su questa terra, qual è il vero scopo della nostra esistenza; certo si dice solo Dio lo sa, però dopo tutto quello che il Signore mi ha elargito in doni e conversazioni posso dire di conoscere qualcosa e capire molto di quello che Dio mi ha insegnato. Quindi mi permetto, sempre con un po’ di ispirazione divina di scrive qualcosa.

Il nostro vivere sulla terra, è vero vivere? Da un certo punto di vista per noi sotto la nostra ottica scientifica è certamente vero vivere, ma solo perché in realtà noi non conosciamo un modo di vivere alternativo al nostro, eppure noi siamo vivi ma non siamo viventi, perché faccio questa distinzione tra l’essere vivo e l’essere vivente? Semplice l’essere vivo, significa vivere una esistenza, in un determinato tempo, ma l’essere vivente, significa vivere un esistenza eternamente, per questo noi non siamo viventi, ma solo vivi. Vivi fintanto che questa breve vita non viene meno, poi possiamo passare ad un vita successiva la quale ci fa diventare viventi in eterno, però in questa realtà viva, dell’essere vivente, noi potremo essere vivi, in due modi, nell’eternità perfetta ed e radiosa dell’amore di Dio, e nell’eternità imperfetta dell’odio eterno di satana. Abbiamo solo queste due possibilità, non ve ne sono altre. E queste due possibilità sta noi decidere da che parte porci, se con Dio o contro, per la scienza questo modo di pensare è irreale, perché secondo il loro ridotto modo di ragionare, noi siamo impossibilitati di oltrepassare la soglia della nostra materia, ma la scienza non tutto conosce e Dio ha fatto in modo che ad essa siano celati certi misteri e certe verità, per cui essa non conosce tutto l’esistente che ci circonda. Ora la distinzione sul piano “tecnico” tra l’essere vivo e vivente è notevole, è abissale, l’essere vivo è semplicemente un modo fisico per identificare qualcosa che vive sul piano fisico, cioè il nostro, quello della materia; mentre l’essere vivente, è unicamente Dio, perché lui è il vivente per eccellenza, cioè lui oltre ad essere vivo, come noi, è anche vivo in eterno; cioè colui che è sempre esistito e non è mai nato. La nostra esistenza su questo piccolo mondo, in questo angolo sperduto di universo, è un solo un passaggio, noi viviamo per arrivare a divenire viventi con il vivente, cosa intendo dire, che per divenire parte del vivente, noi dobbiamo trasformare la nostra natura viva mortale, in una natura viva eterna, per fa ciò dobbiamo liberarci o librarsi, dai nostri peccati, dalla nostra colpe terrene, eliminando il corpo nostro mortale, ma non uccidendosi, e non volendo morire, ma vivendo in questo mondo, non come viventi mortali, ma come vivente immortali. Noi tutti possediamo un anima, ebbene se invece di recludere la nostra anima dentro alla prigione del nostro corpo, riusciamo a farla uscire da noi, e espanderla fuori di noi, stiamo iniziando a trasformare il nostro corpo in un corpo eterno, stiamo spostando la nostra identità terrena, in identità eterna. ma per fare ciò è necessario che qui sulla terra, viviamo come esseri umani, seguendo i precetti dei della Trinità Dio, ma dobbiamo qui sulla terra eliminare da noi, con la nostra forza di volontà, i nostri peccati, ma no sterilmente pensando unicamente a noi, ma attivamente pensando agli altri. È molto complessa la questione, però ci viene in aiuto qualcosa, cosa?

Noi abbiamo la fortuna di poter espiare su questa terra tutti i nostri mali, tutti i nostri peccati, tutte le nostre colpe, come? Chiedendo al Dio Onnipotente ed Eterno, mediante Colei che ha accettato di essere Madre, Sposa e Figlia del Dio Vivente, chiedendo espressamente di castigarci finche siamo sulla terra vivi, per i nostri mali; considerando che la madre di Gesù, è più dolce che Gesù stesso, essendo Gesù il Giudice Eterno, con il Padre e lo Spirito Santo, i suoi castighi sarebbero molto più duri che non quelli di sua Madre Maria. Quindi chiedere qui sulla terra di essere castigati ed espiare le nostre colpe, fintanto che siamo vivi, vi da il vantaggio duplice di arrivare quando sarà, per ognuno di noi, al cospetto di Dio, radiosi come una stella, e parzialmente trasformati, si perché la trasformazione totale avverrà quando accederemo al regno eterno del Vivente evitando di conseguenza un giudizio che potrebbe essere per noi umani, la morte eterna.

Quindi, in sintesi bisogna chiedere alla Madre di Dio, Maria S.Sma, di  castigarci finche siamo su queste terra, per evitare la dannazione eterna.

Vi propongo questa preghiera di supplica, dettata dall’angelo del Signore.

O Maria, Madre S.Sma, tu che sei la Figlia del Eterno Padre, sposa dello Spirito Santo,  Madre del Figlio Gesù Nostro Salvatore, ti supplichiamo, noi piccoli figli tuoi e ci sottomettiamo alla tua volontà, O Madre! Fa di noi un tuo docile strumento, affinché Tu  interceda per tutti i tuoi figli terreni, presso Dio. Noi ti chiediamo di castigarci e ti imploriamo di farci patire su questa terra i nostri peccati, affinché, possiamo giungere radiosi alla salvezza e alla Gloria Eterna dell’ Onnipotente Re dei re.  O tu Madre S.Sma, Regina dell’universo, tu fulgida stella del firmamento, salvaci mediante il preziosissimo sangue del tuo Divin Figlio Gesù, dalla dannazione eterna. Amen

-Naturalmente molti esseri umani, dicono; ma come! io devo sobbarcarmi già le mie sofferenze umane, e soffro già abbastanza,  e devo chiedere a Dio di prendermi su me stesso le mie colpe, i miei peccati, per arrivare alla sua Dimora, come lui vuole? Molti di noi non lo faranno mai, neppure i cristiani che spesso si ergono a giudici degli altri, anzi molti saranno contrari, perché dicono così mi rovino l’esistenza già che essa è una valle di lacrime. Ma costoro non capiscono, che se non chiedono di patire le loro colpe gravi qui su questa terra, quando saranno giudicati, l’inferno gli si aprirà sotto i piedi e poi malediranno il giorno che non hanno voluto ascoltare.

Naturalmente molti non credo e costoro vivono alla giornata, nella sfrenatezza più assoluta, finche satana non se li prende, ma essi sono fortunati, perché nel loro vivere sono spesso ricchi, hanno spesso una vita lunga e agiata, ma sono disperati, perché dentro di loro non trovano pace e serenità, che gli altri credenti in Gesù, pur patendo e soffrendo ma hanno una pace interiore da far invidia e sono sempre sereni.

Quindi lo scopo reale del nostro vivere, è arrivare alla dimora eterna trasformati nel vivente!
Questa nostra vita sulla terra è solo un passaggio obbligatorio.

Quindi pregate, pregate, soprattutto affidatevi a Maria.


By Boanerges