CREDERE!
Crediamo veramente come ha chiesto Gesù?
La gente molto spesso, si reca
nei santuari, luoghi di preghiera, chiese, ecc,
per chiedere grazie, per un loro famigliare, per se stessi, per amici,
per la squadra del cuore, o per altro. Spesso per ottenere una grazia si
percorrono magliai di chilometri, nell'arco di un certo periodo di tempo, finché
la grazia non la otteniamo, naturalmente non tutti ottengono la grazia
nell'immediato, spesso questa vien dopo un lungo e sofferto cammino sia psico-fisico
che spirituale, d'altronde non possiamo neppure pretendere una guarigione
istantanea quando noi stessi, siamo spesso così cattivi, verso il Signore, quando
lo bestemmiamo, quando non soccorriamo il più debole, quando non sappiamo dare
e donare amore, (non sesso), quando ci giriamo dall'altra parte per non vedere
chi sta al nostro fianco, chi ci accompagna in questo viaggio su questa valle
di lacrime. Spesso siamo stati menefreghisti, spesso disinteressanti, spesso
opportunisti, spesso malvagi, spesso maldicenti, spesso giudicanti, spesso
menzogneri, spesso disonesti, spesso lussuriosi, spesso maliziosi, spesso
aggressivi, spesso calunniatori, spesso abbiamo rubato agli altri, anche donne,
uomini, beni, idee, progetti, pensieri, ecc. spesso abbiamo compiuti peccati che nemmeno
abbiamo mai confessato, perché ritenuti peccati irrilevanti, guardiamo e
riduciamo tutto al nocciolo di 10 semplici comandamenti, sintetizzati in poche
parole. Poi ci chiediamo come mai la
grazia tarda a venire, ma non ci domandiamo cosa noi abbiamo fatto per il
Signore per meritare un grazia, qualunque essa sia! Il Signore non ha un metro
come il nostro per giudicare, il suo metro è l’amore perfetto, il suo metro è
l’umiltà perfetta, il suo metro è la giustizia perfetta, il suo metro è
determinato dal metro che noi tutti ognuno singolarmente pone verso gli altri, siamo
noi che determiniamo il freno per fare avvenire il miracolo per noi, e per
altri. Ma saremo veramente credenti in questo Dio?
Oppure anche questo nostro
parlare affannoso, è solo portato ad uno scopo quello di salvare noi stessi? E’
quello che vuole il Signore! ho è quello che vogliamo noi?
Allora la domanda è, crediamo
veramente come Gesù ci ha insegnato? Oppure il nostro credo è illusorio, ci illudiamo
di credere come Gesù vorrebbe che credessimo! Si perché in realtà pochi di noi
credono come Egli, Dio, vorrebbe da noi, pochi di noi hanno compreso cosa Gesù
ha comunicato in questo suo viaggio terreno tra i popoli del mondo, e noi abbiamo
imparato ad amarlo veramente! siamo sicuri? Siamo certi che noi credenti
mettiamo veramente in opera quanto da Cristo ha voluto ogni giorno? No! Nessuno
di noi mette realmente in opera la parola di Dio ogni giorno, perché in realtà
prima della parola di Dio ci sono le nostre piccole cose, che poi diventano
grandissime. E la parola di Dio letta, ma non applicata, diviene polvere, se la
parola di Dio la leggiamo solo, ma non la poniamo in essere, essa rimane
polvere, non opera neppure dentro di noi. Sono
le opere che la parola Santa di Gesù porta come beneficio al mondo ad
agire nel mondo, è il verbo di Dio che deve essere manifestato mediante questa
parola, se non si applica il verbo di Gesù nella vita di ogni giorno, non si
può dirsi Credenti ne figli di Cristo.
Crediamo per fede o crediamo per paura?
Molte persone, spesso credono per paura, si recano nei
santuari, nei luoghi di apparizioni, ecc, non per fede, ma solo per paura di
perdere cosa? Le masserizie, le ricchezze, le terre, lo status di sociale, benessere, e perdere la vita. Ma sarà questo
quello che Gesù vuole da noi? Vuole che crediamo per paura o per fedeltà a Lui?
E’ ovvia la risposta, il Signore non vuole credenti che credano per paura, ma
vuole credenti che credano e siano capaci anche di offrire la propria vita per
gli altri, quanti di noi “credenti”, sono capaci di fare ciò realmente, quasi
nessuno! Rinunciamo alla nostra posizione sociale per paura, rinunciamo alla
nostra felicità per paura, rinunciamo al trono per paura, ma di cosa abbiamo
paura di Cristo o dell’uomo? Temiamo di più alla nostra vita o alla salvezza
della fede!? la risposta è scontata, tutti in cuor loro rispondono ad unisono,
la nostra vita è più importante perché Dio è eterno! Questa è la malsana
risposta dell’umanità! Una risposta non dettata da vera e assoluta fede in
Cristo Dio, ma dettata solo e solamente da una forma di paura di perdere la
vita, morire e lasciare questa vita a cui siamo così tanto attaccati, per cui
si corre nel santuario, nel luogo della apparizione dell’ultima ora, come degli
ossessi, degli isterici, pensando che così facendo saremo salvati. No, vi
sbagliate di grosso, Dio non è sciocco, conosce i vostri più reconditi
pensieri, e sa bene quanti di voi sono veri convertiti e quanti sono solo
impauriti di perdere i loro beni terreni a cui ci tengono tanto. Nel momento
cruciale tantissimi perderanno la vita perché non sapranno sacrificarsi per un
bene superiore. Questa non è fede, è
ipocrisia, è falsità, è malafede. Il
Signore guaderà i vostri pensieri, i
vostri genuini desideri, le vostre più nascoste verità, lì saprà. Se le
preghiere che avete fatto erano per molti o per pochi, erano sincere o
bugiarde, se profumano da sacrificio o odorano di sterco!
Quando arriverà il momento
decisivo, l’uomo si schiererà chi a destra e chi a sinistra, chi al centro, chi
con la vera chiesa, chi con quella falsa, chi con Dio, chi con satana, ma molti
si mobiliteranno per paura di perdere la
vita.
Dice giusto Gesù:
“Lasciate che morti seppelliscano i loro morti!” perché senza opere e
santificando con la nostra vita, la parola di Gesù giorno dopo giorno noi siamo
morti! Perché chi non è di Cristo è già morto anche se si ritiene vivo!