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domenica 21 settembre 2014

La chiesa vuole aggirare la legge eterna.

21 settembre 2014
Caro figlio,

Nessuno nella mia chiesa cambi le Mie leggi, non si cerchi di aggirare l’ostacolo annullando i matrimoni viziati per conoscenza imperfetta della Fede, al fine di cambiare le leggi eterne.

Perché chi lo farà risponderà in prima persona innanzi a Me.

I matrimoni che si celebreranno in seconde nozze non saranno da me consacrati, se l’annullamento sarà indotto da imperfetta fede.

Se non mi ascoltate vi condannate da soli.



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Cosa significa il messaggio?

In tanto è abbastanza complesso.. penso che anche sotto il punto di vista canonico....posso dare una spiegazione parziale, ma certamente va analizzato con pazienza e attenzione... perchè il suo significato va molto più in la della mie parole....e non riguarda solo un aspetto, ma molti aspetti. 

“non si cerchi di aggirare l’ostacolo annullando i matrimoni viziati per conoscenza imperfetta della Fede, al fine di cambiare le leggi eterne.”

Qui Gesù fa capire che la chiesa sta meditando di modificare la sua parola usando uno stratagemma… quello di non modificare realmente la sua parola, ma che in sostanza lo farebbe modificando l’impianto del matrimonio… in questo modo adulterio sparirebbe, perché tutti potrebbe chiedere l’annullamento per un vizio di fede, che in realtà non dovrebbe esistere. Nel momento in cui si battezza, si cresima, si comunica il giovane acquisisce tutta la conoscenza necessaria per sapere cosa sia realmente il matrimonio Cristiano. Ma pare da come Cristo si esprime,  la chiesa sta tentando di superare questo ostacolo, non cambiando la legge, ma bensì aggirando il problema con un trucco.

“I matrimoni che si celebreranno in seconde nozze non saranno da me consacrati, se l’annullamento sarà indotto da imperfetta fede.”

Qui specifica che un secondo matrimonio indotto da un imperfetta conoscenza della fede, non sarà da Lui consacrato ne benedetto… questo significa che non è valido.  


LA MISERICORDIA DIVINA.

 MISERICORDIA 



La parola deriva dal latino cor-cordis; misereor; misericors..

cor -cordis;= cuore
misereor = dispiacersi, sofferenza.
misericors = misericordioso, pietà

E’ un sentimento possiamo dire quasi viscerale, interiore, che coinvolge il cuore, e che può produrre come un dolore, un patimento, una sofferenza, una fitta, un angoscia, che si traduce in compassione, pietà, amore. Il suo effetto reale è un trasporto verso un altro soggetto,  che muove l’essere umano e Divino a comportarsi in forma materna, protettiva, soccorrevole, verso tutti coloro che suscitano questo effetto collaterale, siano essi umani o animali, perché la misericordia si attua non solo verso gli uomini, non solo verso i piccoli, non solo verso i miseri, i poveri, ecc, ma anche verso gli animali; vale tanto quanto per gli uomini quanto per gli animali o per la natura in se stessa. Mentre la misericordia umana è molto spesso, accentrata, sugli esseri umani e poco sulle altre creature, la Misericordia di Dio non ha frontiere.  Quindi possiamo dire che la misericordia è un fattore più istintivo che riflessivo, anche il miracolo fa uso della misericordia, infatti spesso Dio muove il miracolo anche mediante la misericordia, agisce in modo protettivo, materno, quasi istintivo, soccorre i propri figli, per un senso materno, l’uomo agisce verso il suo creatore in maniera tale da indurre il Creatore, ad essere comprensivo, compassionevole, e quasi istigarlo a compiere un atto fuori dalla sua volontà, corrompendo la sua natura ferma e forte, di un Padre, che anche se agisce per amore, ma usa autorità, giustizia, e fermezza; la misericordia lo obbliga quasi, a superare questa barriera per amore nostro, lo dimostra il fatto con Noè, quando durante il diluvio universale esso aveva deciso di distruggere tutto, anche Noè stesso, per rifare tutto nuovo, ma su l’agire di Noè che intenerì il cuore di Dio e produsse l’effetto misericordioso in Dio stesso, tanto che Egli il Padre Celeste, ha deciso diversamente. . Anche Gesù, Marco 1,40. “””Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!».  Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!».”””  Gesù prova commozione,angoscia nel vedere il lebbroso e muove verso di lui, con misericordia producendo la grazia ed esercitandola in esso… troviamo anche in altre parabole il senso della misericordia… quella Buon Samaritano (Luca 10, 37). (Luca 1, 58) (Marco 10, 47-48) (Matteo 5, 7). Gesù afferma anche Beati i misericordiosi perché otterranno misericordia!Che ottengonoappunto che riescono ad impietosire Dio… Al contrario Gesù esprime disappunto e contrarietà nel sbandierare, le cose buone che si fanno in pubblico … (Matteo 6, 1-4).   

Nell'episodio dell'adultera per esempio: i farisei e gli scribi portano a Gesù una donna sorpresa in adulterio e gli chiedono cosa farne, visto che la legge di Mosè prevedeva la lapidazione, in quanto peccato considerato gravissimo. 
Qui Gesù dimostra la sua natura misericordiosa, e siccome egli non è un Dio di odio, vuole salvarla e vuole che anche i suoi futuri discepoli ed apostoli facciano la stessa cosa, pratica quindi contro la legge mosaica degli uomini, la sua misericordia, perdonando quella donna, ma in questi discorso si comprende che mentre la legge di Dio era una legge buona e compassionevole, il popolo ebraico si è insuperbito e ha aggiunto delle parti nella stessa, che hanno portato una modifica della legge in senso negativo, non agendo per il bene dei singoli, ma diventando una legge oppressiva, gli Ebrei non cercavano più di attuare la misericordia, ma cercavano di applicare la loro giustizia, per cui inserirono nel testo Mosaico delle parti per trovar con la logica umana delle condanne contro chi andava oltre quella legge...Gesù fa il contrario facendoci capire che in tanti millenni i sacerdoti avevano mutato la legge, trasformandola... questo brano delle opere di Gesù ci fa capire che quando l'uomo mette mano alla sacra scrittura e modifica il suo senso e il suo contenuto secondo la proprio mente, fa solo che danni. 

Quindi possiamo dire che grande valore ha la coroncina alla Divina Misericordia, perché essa spinge Dio ad avere pietà di chi ha necessità, sia un misero, sia un peccatore, quindi appellarsi alla sua Divina Misericordia, significa spingere Dio ad essere sempre amorevole verso di Dio e ad indurlo a perdonarci più che a castigarci...anche se è in atto sempre la sua giustizia.