Sia
su Facebook che su Twitter ognuno ha dato risposta a seconda delle sue
capacità intellettive e il proprio personale sapere, possiamo dire
tutti hanno risposto correttamente, ma la domanda verte sul fatto di
capire se l'intelligenza o l'intelligente può essere cattivo, prima
di rispondere dobbiamo capire cosa e sia l'intelligenza e la
cattiveria, in questo modo possiamo capire con precisione se sia
possibile questo modo di essere, nell'essere umano.
L'intelligenza
è la capacità o facoltà del pensiero di natura psichica, condotta
nel comprendere il mondo e il moti dell'essere umano o anche animale,
usando il ragionamento per farsi intendere mediante logica e
raziocinio, in breve è la capacità di comprensione di quanto ci
circonda o di quanto percepiamo e di saperla trasmettere a chi meno
sa. Più un cervello è sviluppato maggiore è al sua capacità di
comprensione, maggiore sarà la sua intelligenza, infatti l'angelo
bambino apparso a S. Agostino gli stava dicendo proprio questo, con
l'esempio della buca che voleva riempire di tutta l'acqua del mare,
la buca ovviamente era il parallelismo della cervello che poteva
contenere fino al suo limite oltre il quale non vi era più spazio,
quindi un cervello più grande contiene un intelligenza superiore.
Ovviamente legato alla facoltà di essere intelligenti, vi sono altre
capacità che permettono all'intelligenza di essere usata o sfruttata
al meglio, necessaria all'intelligenza è la conoscenza, la sapienza,
la scienza, il linguaggio, l'astrazione, come anche altre facoltà
che sfuggono alla comprensione umana, come l'empatia, o altre
percettività non del tutto classificate o difficilmente
classificabili.
Senza
le quali da sola l'intelligenza non conosce nulla e non sa spiegarsi
il divenire, in pratica l'intelligenza è la macchina che mette
insieme le capacità psichiche del cervello e le sfrutta per ottenere
un ragionamento logico.
La
cattiveria è prodotta da manifestazioni di ostilità verso qualcuno,
in sostanza la cattiveria è un azione, prodotta da un pensiero, come
l'invidia, la gelosia, le discordie, malvagità, malignità, perfidia, meschinità, bassezza, crudeltà, empietà, ingiustizia, l'egoismo, derisione, superficialità, indifferenza, menzogna, anche la malizia rientra nella fattispecie della cattiveria, come anche la perversione, fino ad arrivare all'abominio, ce ne sono molte, possiamo
dire tutto l'arco dei peccati, e si può appunto manifestare in
diversi modi e con diversi aspetti a seconda della capacità
intellettive di ognuno.
Possiamo
dire che le persone meno acculturate sono più o meno cattive?
Non
si può dire, certo che la mancanza di sapere o di comprensione può
portare ad essere invidiosi e quindi a sviluppare la cattiveria, però
non è detto che ciò sempre si realizzi, si può manifestare quando
un soggetto soffre per non essere in grado di ottenere quello che un
altro possiede, per esempio X è un bravo matematico, e Y non lo è,
in questo caso l'invidia porta Y ad essere molto cattivo nei
confronti di X e quindi ad attuare le possibili strategie che la sua
mente è in grado di pensare e realizzare, ogni tipo di sotterfugio
anche reato fino alla morte di X.
Una
persona con alti livelli di intelligenza potrebbe essere cattivo
certamente si, infatti satana che è sicuramente più intelligente di
noi è molto cattivo, ma il vero intelligente può essere cattivo?
E
chi può essere considerato vero intelligente?
La
risposta l'abbiamo leggendo come ho scritto sopra il significato di
cattiveria, come vediamo arriva fino all'abominio, quindi passando
per ogni genere di peccato, per cui la cattiveria è implicita negli
esseri umani, quasi nessuno ne è privo, anche in modo lievissimo.
Ma
il vero intelligente è cattivo?
Se
fosse un vero intelligente privo di ogni sorta di cattiveria non
sarebbe e non è cattivo, l'unico essere che non è cattivo è Dio,
perché effettivamente è privo della cattiveria tipica solo del suo
avversario Satana. Ma tra gli esseri umani potrebbe esistere chi non
lo è?
Possiamo
dire che potrebbe esistere chi non soffre molto di cattiveria o chi
non la manifesta in modo palese o chi sa capire quando fermarsi,
quando vede nel prossimo invece che un essere cattivo un essere
buono, diciamo che nella bontà sta la negazione dell'essere cattivo,
difficilmente tra gli esseri umani, si trova una simile
caratteristica così elevata, dove esclusivamente si esalta la bontà,
ecco perché Cristo ci dice, che l'unico essere, ad essere Buono è
il Padre Celeste, se Gesù ha asserito che nessun essere umano può
dirsi buono, significa che non lo siamo, e questo significa che
per quanto ci sforziamo ad essere buoni ma siamo principalmente
cattivi, per cui anche la nostra intelligenza per quanto possiamo
usarla per essere migliori, cioè più buoni, in realtà siamo sempre
cattivi. Ecco perché dice non definitevi buoni, perché non lo
possiamo essere nella nostra totalità, perché per esserlo dovremo
negare a noi stessi tutta una serie di caratteristiche che sono in
qualche modo implicite in noi stessi e che determinano sia la nostra
vita che la conquista di questo mondo. Infatti se non avessimo in noi
il senso della sopravvivenza, non potremo vivere a lungo su questa
terra, e per sopravvivere abbiamo bisogno anche di questo aspetto, di
una parte di cattiveria, intesa in noi con un aspetto positivo, ma
che in realtà a guardar bene è un aspetto negativo.
Quindi
l'intelligenza è solo un mezzo per far lavorare le altre capacità
assieme, mediante l'uso della logica e del raziocinio al fine di
comprendere e poter vivere in questo mondo, usando anche la
cattiveria se è necessaria.
Stando
alla parole di Gesù siamo anche cattivi, quindi usiamo un
intelligenza che è un mezzo per esprime la nostra cattiveria ma non saremo mai Buoni come il Padre Celeste,
che ha in se la vera intelligenza.
Potremo far un esempio di intelligenza buona e intelligenza cattiva se vogliamo dir così, è intelligentemente buono chi sviluppa qualcosa per il bene del mondo, è intelligentemente cattivo chi sviluppa un virus per uccidere il mondo, ma entrambi usano la medesima intelligenza. Si può sfruttare l'intelligenza per essere sia buoni che cattivi, direi proprio di si, visto che è più facile usar l'intelligenza per essere cattivi che buoni.
Per la nostra natura nessuno è solo unicamente intelligentemente buono, è impossibile.
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L'intelligenza è come un bicchiere vuoto, è quello che ci metti dentro che fa la differenza.
By Boanerges Yhwhnn