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venerdì 9 febbraio 2018

LA TENTAZIONE.





Accettare la tentazione è peccato?
Si!

Il fatto stesso che il maligno proponga a noi qualsiasi peccato, è accettare di essere tentati e ciò significa porsi ai piedi di satana, indipendentemente se  poi si compie un peccato o si riesce a resistere ad esso. Ma il fatto stesso di accettare di ascoltare la tentazione è un peccato ed è il primo peccato che sta alla base di ogni peccato. Significa accettare il tentatore cioè dire Si a satana, e ovviamente No a Dio, quindi aprire le porte al maligno.

Parlare con Satana è una tentazione?
No!

Se questo parlare non è finalizzato a corrompere l'animo umano, però generalmente satana tenta l'uomo in qualsiasi momento ed occasione.

Chi può resistere alla accettazione della tentazione?
Difficilmente l'essere umano come tale riesce a resistere alla lusinghe di satana e alla sue tentazioni, ma un essere che si mantiene lontano dal peccato, da ogni peccato anche il più piccolo, riesce a resistere all'azione del tentatore. 
Quindi solo colui/lei che è assiduo nella preghiera, umile, semplice, casto, e che pratica la parola di Cristo-Dio come Egli l'ha lasciata a noi, potrà impedire di cadere nella tentazione e quindi accettare il peccato proposto del tentatore.

Ogni peccato ha in se una tentazione, prima che il peccato si compia e si determini, esiste la tentazione, cioè la volontà di peccare, ma prima ancora esiste la volontà di essere tentato, quindi l'uomo permette al tentatore di insinuarsi in esso, per poter portare a termine la sua tentazione, e far in modo che l'essere umano pecchi per propria volontà. Dobbiamo ricordare che il maligno tenta ma poi sarà l'uomo a manifestare ed eseguire il peccato.


Solo il maligno tenta?

Il primo tentatore in assoluto è satana o ogni altro demonio, ma ci sono anche esseri umani che a loro volta si comportano come tentatori simili a colui che tenta e che in se ha le abilità di tale arte.

Ogni uomo che vuole ottenere un risultato su altri esseri umani, tenta gli altri per operare un tentazione, basandosi principalmente sulle avidità dell'essere umano e su i suoi desideri, al solo scopo di ottenere un risultato, cioè un bene per se stesso. Solitamente la tentazione apparentemente produce un risultato positivo, per chi l'ha promossa, ma poi in realtà questo è un vero male, per chi l'ha accettata e subita, ma prima che colui che tenta un altro essere umano, questo a sua volta viene tentato da satana a portare a termine la sua tentazione.

In sintesi l'essere umano che vuole produrre un male o un bene per stesso ai danni di altri, subisce a sua volta la tentazione di Satana, ma se non ci fosse volontà di chi esercita la tentazione cioè il desiderio di essere tentato, il tentatore (satana) non potrebbe agire, in chi fa il male.

Infatti per esercitare la tentazione e quindi produrre peccato, c'è necessità di aver il desiderio di tentare, solo in questo modo si esercita il richiamo a noi di satana, Questo demone, viene richiamato dalla nostra volontà di far il male, e quindi supporta la tentazione suggerendo al chi vuol tentare tutte le possibilità per agire in quella tentazione, cioè prospetta all'essere umano che tenterà un male verso il suo prossimo nel modo più congeniale possibile, al fine ulteriore di produrre peccato.

Per cui non c'è solo il maligno che tenta direttamente, anche l'uomo tenta e sua volta è tentato.

Un esempio le persone perverse, e buona parte della popolazione nel mondo lo è, chi in un modo e chi nell'altro, ma un po tutti soffrono di questo genere di peccato che colpisce la sfera sessuale, principalmente.

Colui che è perverso, prima di produrre nella sua mente l'idea della perversione, raggiunge un punto di non ritorno, in questa fase, richiama a se per sua volontà diretta l'azione pervertitrice di satana che attiva in costui l'accettazione della tentazione, una volta accettata la tentazione satana esalta questo impulso alla perversione(o qualsiasi altro peccato) in modo tale che sia più difficile per l'essere umano a libarsene, solo se c'è in esso una forte propensione al bene, esso riesce a resistere, ma non sempre neppure in questo caso. Quindi una volta che l'essere umano ha eccettuato di essere tentato, esso esercita con tutta la furbizia e la malignità del demone, la tentazione verso colui/lei che è il suo obbiettivo.

Un altro esempio, un prete o un veggente che volesse arricchirsi usando la parola di Dio, prima riflette sul da farsi, e quindi richiama a se l'attenzione del maligno, che eserciterà su di esso la sua tentazione al fine di ottenere quello che è il desiderio iniziale di tale soggetto, e quindi promuove e spinge il soggetto a compiere peccato. Ma il peccato è solo l'essere umano a compierlo, satana non compie il peccato, ma agisce nell'essere umano facendo in modo che l'uomo accetti la tentazione, che è la base fondamentale di ogni peccato.

Ora vediamo la differenza tra le tentazione di Gesù e quella di qualsiasi altro essere umano. 

Il problema qui nasce per il fatto che Gesù non è esattamente un essere umano, o meglio dire lo è e non lo è, essendo che Esso è il figlio di Dio e quindi un Dio in terra, cioè reso carne, ma fondamentalmente non esattamente un essere umano.
Per cui anche la tentazione che satana ha tentato di fare su di esso, non ha la stessa funzione che su di noi, perchè Cristo essendo un Dio, e meglio dire Dio stesso, non poteva subire nessuna tentazione, effettivamente perchè Esso nacque senza peccato originale e quindi totalmente immacolato, il fatto di essere Immacolato significa che nessuna tentazione poteva aver presa su di lui, infatti poi si vede cosa Cristo risponde al maligno, non ha dubbi nella tentazione, Egli parla al maligno come se parlasse con un qualsiasi essere umano, per cui la tentazione che noi definiamo tale su Cristo, non c'è stata in realtà, perchè non poteva aver presa in nessun modo, avrebbe potuto aver presa se Cristo fosse stato non immacolato, perchè la presenza del peccato originale ci rende soggetti alla tentazione, invece chi ne è privo diviene resiste alla tentazione, qualcuno dirà ma anche i progenitori erano immacolati prima di compiere il peccato originale, si è vero, ma c'è una differenza tra i progenitori e Cristo, essi non sono dei, mentre Cristo si, per cui la tentazione che Gesù subisce in realtà non poteva in nessun modo andar a segno, ovviamente l'arroganza di satana è tale che vuole provare lo stesso, come fece quando penso di potersi sostituire addirittura allo stesso Padre Celeste, tento ma gli andò male. 

Leggiamo cosa ci raccontano i vangeli: 

(Mt 4,1)
1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per esser tentato dal diavolo. 2 E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame. 3 Il tentatore allora gli si accostò e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, di' che questi sassi diventino pane». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto:Non di solo pane vivrà l'uomo,

ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».5 Allora il diavolo lo condusse con sé nella città santa, lo depose sul pinnacolo del tempio 6 e gli disse: «Se sei Figlio di Dio, gettati giù, poiché sta scritto:Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perché non abbia a urtare contro un sasso il tuo piede».7 Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:Non tentare il Signore Dio tuo».8 Di nuovo il diavolo lo condusse con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse: 9 «Tutte queste cose io ti darò, se, prostrandoti, mi adorerai». 10 Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto:Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto».11 Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.

Cosa ci fa capire questo racconto?

Come leggiamo bene la tentazione di Gesù non è nascosta, non è celata, ma palese, il demonio si presenta tangibilmente a Gesù, lo sfida e lo provoca, solo quando esso ha fame e sete, cioè nel momento di maggior difficoltà, va all'attacco.

Primo ci fa capire che è una tentazione molto diversa da quella che noi tutti subiamo, perchè? Semplice, essendo Gesù Figlio di Dio, ed essendo Lui superiore al Demonio, satana non si può nascondere ne può celarsi , ne può sussurrare alla sua coscienza, ma è costretto a presentarsi a lui, quindi a manifestarsi, diversamente a quanto fa con noi, e questo dimostra un fatto importante che satana anche in questo, durante questa tentazione, riconosce Gesù come figlio di Dio, non ci sarebbe stato bisogno neppure che lo avesse detto, perchè proprio il suo comportarsi lo dimostrava. Differentemente da quanto fa con noi, che ci tenta di nascosto, perchè noi non siamo superiore a lui, essendo noi non dei, ma solo esseri umani. Quello che ci fa diventare superiori a satana è la presenza in noi dello Spirito Santo, solo quando accettiamo e crediamo in Cristo. Senza la presenza dello S.Santo siamo tutti figli del mondo., quindi soggetti alla tirannia di satana.

Secondo , esso(maligno) tenta l'uomo soltanto quando noi veniamo portati allo stremo, nelle massima difficoltà, in quel momento il demonio attacca e tenta il soggetto sa che in quel momento esso è più vulnerabile e potrebbe cadere o cedere alle sue lusinghe. 

 "7 Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:Non tentare il Signore Dio tuo»" come leggiamo bene in questo passo, Gesù riporta esattamente il brano del A.T. e lo fa suo, indicando che Esso (Gesù) è la stessa persona del Padre, in pratica Gesù si riconosce e fa notare a satana che Egli è il Padre e gli dice che è anche Suo Dio. "Non tentare il Signore Dio tuo". Frase per altro riportata anche in altri passi dei vangeli in altra forma per esempio quando Filippo gli chiede "signore noi vorremo vedere il Padre? " come per dire, era così evidente che io sono il Padre; cosa gli dice Gesù:"come, io sono qui tra voi da molto e non mi avete riconosciuto? " questa frase indica esattamente la stessa cosa, Gesù si riconoscere nel Padre Celeste stesso, lo dichiara sia a satana che agli apostoli, io sono il Padre il padre è in me, chi ve de Me vede il Padre... etc. In pratica ci sta dicendo che il Figlio e il Padre sono lo stesso soggetto, che non c'è diversità tra di due, eppure satana lo chiama figlio di Dio, perchè come ho già spiegato in altro articolo, Gesù effettivamente è figlio di Dio, ma allo stesso tempo è anche il Padre, potremo dire questo, che Gesù in realtà è sia il figlio che il Padre, ma in che modo; il Padre Celeste in realtà ha preso possesso della carne umana si è fuso con essa, e l'ha santificata resa immacolata ed immortale, creando un Figlio, che lo contiene, perchè il Padre Celeste è uno spirito, per cui l'anima di Gesù non è come la nostra, Gesù ha in se il Padre Celeste la sua anima è il Padre celeste, per questo afferma che Lui e il Padre sono la stessa persona. E' Figlio ed è Padre allo stesso tempo. 

Gesù ribadisce il concetto, che Lui è il Padre "«Vattene, satana! Sta scritto:Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto»."

Dice "solo a lui  rendi culto" non dice rendi culto a me, dice rendi culto a Dio cioè al Padre, questo è molto importante dato che Gesù si riconosce nel Padre per cui dice rendi culto al Figlio che è nel Padre e il Padre che è nel Figlio che sono la medesima persona, Gesù non disgiungere Se dal Padre, ma si fa unico essere.

"Allora il diavolo lo lasciò ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano."

Gli angeli solitamente servono il Padre Celeste, perchè loro riconoscono Dio, quindi fanno la medesima cosa con Gesù perchè sanno che in Gesù c'è il Padre celeste, per cui il Figlio è il Padre sono la medesima persona. Quindi servendo il Padre servono anche il Figlio Suo. 

In conclusione:

Cristo non accetta la tentazione ascolta solo quello che questo demonio gli dice, ascolta solo quello che costui gli propone, ma non accetta nulla., per cui su di Lui, cioè su Dio, non hanno presa questi sussurri, queste proposte. Ben diversi siamo noi, proprio per il fatto che non siamo dei e non abbiamo il dominio su nessuna creatura spirituale. Ed anzi possiamo essere a loro sottomessi e quindi loro possono presentarsi a noi, senza che nessuno di noi possa in qualsiasi modo intervenire o capire chi sta parlando alle nostre anime, menti. Per cui noi possiamo facilmente cadere vittime di questo essere, possiamo facilmente accettare la tentazione, prima ancora di compiere il peccato. 
Quindi l'uomo senza Dio, diviene soggetto a qualsiasi tirannia.