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domenica 8 aprile 2018

QUANDO L'UOMO STUDIA L'UOMO RIMANE NELL'UOMO.

CONVERTIRE  PORTANDO e USANDO LA VERITÀ.



Iniziato scrivere 14:08 

L'argomento è vastissimo e sondare tutte le sfumature di esso non facile, per il tempo che serve, per spiegare tutto con precisione, anche perchè ad ogni domanda e risposta ne corrispondono altre tante, se non ancora di più se ne formano, per cui cercherò di orientare il discorso, altrimenti diventa impossibile spiegare tutto, in poco tempo. A parte che, molto ho già scritto nei miei blog pubblici, ma non è ancora tutto, a voglia, una vita non basta. 

Fintanto che Dio mi darà vita, farò il possibile per dipanare le ombre oscure che celano la verità, affinché l'uomo si liberi dalla catene della morte-peccato. Ovviamente la mia finalità del mio parlare gratuito, forse si è capita è mostrare la via per giungere ben preparati all' incontro con il nostro Dio e il Suo Cristo Yeshua, ogni uomo che sia buona volontà e che ami la giustizia e la verità quella vera, non quella parziale umana, o una delle infinite verità di cui noi siamo fatti. Deve cercare di esternare questa verità se la conosce, ne è obbligato, perchè poi il Signore degli Eserciti Eterni, chiederà a quella persona- anima perchè non ha saputo o voluto insegnare la verità ed invece ha insegnato una verità distorta per suo tornaconto, come infatti avviene oggi in ogni ordine e grado. Purtroppo devo dire proprio purtroppo anche la chiesa insegna una verità non del tutto perfetta e non del tutto vera, anche molti santi che credevano di parlare con il Signore come è il caso famose di S.Agostino,  pensando con la sua testa, credette di essere vicino all'essenza di Dio, ma poi proprio quel Dio decise di fermare Agostino sul nascere, nella speranza di poter evitare danni peggiori nel corso della storia, invece cosa è accaduto, che Agostino forse proprio perchè limitato nei suoi pensieri di uomo e non ispirato sempre. 

Questa vicenda ci fa capire che l'intervento dell'angelo bambino indica che non sempre un uomo è ispirato da Dio, specie quando emerge il suo ego e la sua presunzione, questo ci fa capire che anche un presunto santo o profeta, non sempre è "illuminato" in tutto quello che fa e dice dalla presenza di Dio, anzi molto spesso i suoi scritti sono solo suoi, e che la presenza di Dio è spesso rarissima anche per il "santo" anche perchè per ottenere tale dono di conoscenza, bisogna far qualcosa ogni volta di nuovo per ottenere la grazia o il dono stesso. Non so se mi sono spiegato, cerco di rispondere meglio, vediamo se io voglio ottenere una grazia devo sacrificarmi in qualcosa, quindi ho nel mio arco una freccia atta ad ottenere quella grazia, ma una volta usata quella freccia devo per forza lucrare un altra freccia, affiche la mia faretra sia sempre ben piena di frecce, in modo che posso continuamente a trasmettere una grazia, il problema è che l'essere umano proprio per la sua stessa natura carnale, è molto limitato in queste cose, ed esse esercitano su di esso dei danni anche fisici, basta guardare l'operato egli esorcisti, perchè per ottenere una grazia spesso "il richiedente" deve agire su se stesso e questo potrebbe determinare un fattore "negativo" per se stesso, cioè un sacrificio che si paga sia dal punto di vista fisico che spirituale. 

Per cui non sempre il richiedente è nelle condizioni effettive di agire in tal senso, e non sempre esso è immerso nella conoscenza di Dio, e non sempre lo Spirito Santo agisce in Lui, per cui diventa difficile per un osservatore esterno dire in un secondo momento quel testo è di origine Divina e non umana o viceversa. Se non è il richiedete onesto nel suo agire a dichiararlo e non dipana e non differenzia l'agire proprio da quello di Dio, tutto quello che verrà in seguito, tutto quello che scriverà o che crederà di aver inteso potrebbe essere confuso con un dono di Dio, cioè con parole provenienti da Dio stesso. Ecco cosa voleva dire l'angelo bambino a Agostino che molto di quello che aveva o avrebbe scritto non erano parola del Signore, e che doveva non ragionare con la sua mente, come gli uomini di chiesa gli volevano imporre, ma ragionare solo alla luce verità di Dio dopo aver sofferto e ottenuto la grazia di parlare e conversare con Dio. Questa grazia si può ottenere in molti modi, anche la conversione è uno di questi, più si convertono anime, più hai la possibilità di essere ascoltato e premiato da Dio è uno dei modi più semplici e meno dolorosi, ma anche in questo ci sono i suoi risvolti, un richiedente se soffre per Dio, otterrà in proporzione a quanto soffre, per cui la sofferenza corporea e spirituale serve soprattutto per i miracoli di guarigione sia spirituale che fisica, mentre la conversione è più adatta a quelli che implicano proprio la conversione stessa, cioè l'avere la parola santa di Dio, che paradossalmente non è proprio così semplice. Oltretutto non dipende neppure da noi ottenere la verità su qualcosa, dipende tutto da Dio e da ciò che Egli vuole fare e a chi egli vuole elargire questa parola. 
Cioè i piani di Dio, tutti sanno che sono imperscrutabili, per cui Egli potrebbe scegliere che per un dato periodo di tempo non dar a nessuno nulla, mentre potrebbe creare un essere che conosca tutto, in altro periodo di tempo, anche perchè questo si capisce proprio da alcune frasi e parole contenute dei testi sacri, nei quali (non specifico ora i punti) ci sono riferimenti precisi a chi un giorno dovrebbe portare un annuncio. 
Quando queste parole sono a noi oscure la chiesa tendenzialmente teme questo operato di Dio, e quasi gli da contro, perchè si sente in qualche modo defraudata di tale ricchezza di spirito, ma Gesù ha ben specificato a Pietro che Lui è libero da noi e può far di noi e del mondo quello che gli pare quando e come gli pare in barba a chiunque compreso Pietro e quindi a tutti i suoi successori; Gesù non esprime questo concetto come una eventualità, no lo esprime con un senso di comando per cui, Egli ha già decretato la sua volontà e così sarà. Allo stesso tempo la chiesa per una sorta di ripicca non riconosce a Dio i suo veri emissari e preferisce in molti casi riconoscere quelli che a lei le fanno comodo, si è ben visto tante volte nella storia questa guerra intestina, che non agevola il mondo le anime e ha portato tanti preti e vescovi dove non dovevano andare.
Ma alla fin fine anche se la chiesa degli uomini cerca di portar acqua al suo mulino, ma Dio è eterno è sa aspettare. certo che più lungo è questo pellegrinaggio per l'essere umano, più  i dolori saranno lunghi, le sofferenze aumenteranno esponenzialmente, non è che perchè si tenta di allungare i tempi, che le cose diventeranno più leggere è tutto il contrario.  

Quindi tornando al nostro discorso, Agostino scriveva di suo, e raramente aveva la parola del Signore, ora quanto del suo che è giunto a noi sono parola sue o del Signore?  A questo proposito bisognerebbe rilegge tutti i suoi scritti, ma io non ho nessunissima voglia di farlo, lascerò a chi ritiene di saperlo fare meglio di me, anche perchè la mia missione è diversa e ben altre cose molto più importanti devo fare. Sulla stessa riga e stregua ci sono stati tanti altri, come Agostino, l'angelo bambino non era un monito solo per Agostino ma per tutti i suoi successori che hanno ampiamente sottovalutato tale messaggio. Anzi taluni lo hanno anche proprio ignorato, il problema come ho già scritto che gli scritti della mente di Agostino come quelli di altri, oggi sono stati presi per altri studi, i quali portano avanti errori su errori. e sulla base di questi tutta la chiesa ha preso grandi cantonate e non parlo solo di Agostino anche di Paolo di Tarso, questi eventi accadono sopratutto quando il soggetto è uno studioso e quando questo soggetto ha studiato su testi pregressi di molti altri soggetti filosofi ecc,  i quali pensando di aver la verità nelle loro mani hanno condizionato intere generazione. 

Come ho scritto ad un altro utente in questi giorni, 

"Quando l'uomo studia l'uomo rimane nell'uomo"

Questo per dire che l'uomo erudito cioè istruito nella scienza e sapienza umana, specifico umana, conosce e si riveste di verità umane, che spesso si contraddicono l'una con l'altra, anche se queste verità sono state frutto della sapienza antica di Dio, ma non è detto che chi ha spiegato tale sapienza lo abbia fatto con la Mente di Dio stesso, perchè se l'ha ottenuto solo con un analisi mendiate la propria mente, otterrà non la verità perfetta,  ma una parziale verità, che è frutto degli studi umani, per cui, filtrata dal pensiero e dagli occhi umani, non dalla volontà vera di Dio, è molto molto diverso. Ciò che si ottiene da questo genere di studi, non è la volontà di Dio, ma la volontà umana, che non sempre corrisponde a quella di Dio. 

Quindi quando l'uomo studia l'uomo, rimane nell'uomo, non si eleva e non trasmette la vera parola di Dio, ma insegna il proprio ego e la propria volontà che spesso è traviata da entità che ci domina. 

L'azione maligna di satana è così sottile, ed impercettibile che riesce scavare in noi, fino a portar a compimento un suo progetto al fine ultimo di distruggere quella parole, perchè egli sa, che la Parola è il fulcro di tutto, quindi lo fa corrompendo nascostamente certi soggetti che sono maggiormente predisposti a essere catturati e parliamo proprio di coloro che sono "studiati" laureati, teologi etc e con volti elevati che si sentono grandi e non accettano che dei piccoli insignificanti soggetti, sicuramente ignoranti ai loro occhi, possano saper più di loro, Paolo di Tarso era uguale a costoro per quello che Dio gli manda un demone a trattenerlo  a tentarlo e tenerlo in umiltà (la famosa spina nel fianco) che lo torturò per tutta la sua esistenza, ma come possiamo essere certi che il demone non abbia anche in qualche modo astuto fatto dire delle cose contro? Questo lo si comprende proprio da un attenta analisi dei suoi testi , in relazione alla sacra scrittura e ovviamente serve anche qualcosa in più, perchè non basta l'analisi. 

Ora mi fermo, per oggi.. 







L'UMILTÀ VERA L'UMILTÀ FALSA.




Riporto quanto ho scritto ieri sera a braccio, sul mio profilo Facebook.

 L'umiltà non la vedrete mai nel breve periodo, ma nel lungo periodo; non conta nulla che un uomo vi dica che è umile oggi, ma domani non lo è, voglio dire che un uomo deve mantenere il suo grado di umiltà costantemente, altrimenti esso è preda di satana. Una persona che dice di essere di Dio, non può essere umile a giorni alterni. Un profeta non può essere umile alla sette di mattina mentre alle 21 di sera essere arrogante, o è umile tutto il giorno oppure la sua è una finzione; non può essere umile oggi e domani no. O L'umiltà è nel suo DNA oppure non c'è. Un agnello nasce buono, mite, affettuoso, quindi lo è sempre, così deve essere l'umile; però l'umile non è detto che sia una soggetto inebetito, può avere anche un atteggiamento da leone, perchè l'umiltà non centra nulla con il carattere. Vediamo Cristo che è l'esempio perfetto l'umile nella perfezione, un leone nel carattere, cioè fiero, forte, ma di infinita umiltà. Il carattere non va a rendere debole un umile, anzi il carattere deve essere plasmato con l'essere umile o meglio dire che i due elementi devono essere compenetrati nell'uno e nell'altro, cioè uno solo, un carattere forte ma umile. Una parte dei santi, che ricordiamo aver avuto un carattere di questo tipo erano persone che dominavano la scena, tipo il Battista, Cristo stesso che però esce un po dagli schermi umani, anche se lo prediamo ad esempio estremo, al nostro tempo abbiamo S.Pio da Pietrelcina, forte ma umile. Quando ci sono queste caratteristiche siamo in presenza di una persona che ha una buona probabilità di divenire santo.

Un interlocutore mi scrive:

Alfry Antonini  certo un santo e profeta è costante perché è stato scelto da Dio per quel ruolo. Una persona normale invece ha degli alti e bassi perché non è elevata come un santo però non è detto che è in. preda a satana a momenti alterni ma che è una persona imperfetta. non è tutto di Dio o di satana ma c è anche uno spazio intermedio che è dato dall'imperfezione che non per questo è possesso demoniaco ma terreno incolto da arare e santificare per arrivare alla salvezza.

Ho risposto:


Bisogna specificare qualcosa altro...
Prima di tutto, bisogna capirsi cosa s'intende per normale. 
Nella logica di Dio, ciò che è fuori di Lui, non è in Lui, ma può divenire preda del maligno. 
Lo spazio che intercorre tra l'essere santo o demone è veramente minimo, noi lo potremo descrivere come massimo, in realtà non è così, è proprio minimo, perché in quel piccolo spazio minimo si sviluppa tutta la nostra esistenza, in una normalità che potremo definire mediana, ma realmente non esiste la normalità; cosa intendo dire, c'è un punto d'ingresso per entrambi i lati, che si vada verso il positivo o verso il negativo. L'azione nefasta di Satana è talmente vasta che secondo il nostro pensare di persone normali, esso è limitato perché Dio così già deciso, ma non è così.  Quasi consideriamo, che una zona di questa parte satanica sia normale nel nostro intendere la normalità, invece purtroppo non è affatto così, per capire ciò, bisogna spiegare una cosa; Satana agisce fin dove il suo potere si spinge, nella così detta nostra normalità. Noi conosciamo i peccati, sappiamo quali sono in senso generale del termine, ma se dovessi spiegare esattamente tutti i peccati esistenti mi ci vorrebbe un mese, forse non mi basta. Ma non voglio fare questo, mi limiterò a dir un concetto che interessa maggiormente. 

Dicevo che l'azione nefasta di satana va da un suo miro-minimo ad un suo macro-massimo, c'è una piccola frase che spiega molto bene questo aspetto, aldilà che dica altro, ma si capisce fin dove esso può arrivare, e si comprende quanto sia veramente risicata questa nostra normalità. Si dice e si legge che il potere di satana, “non deve adombrare Dio”, ora questa frase che appare nel contesto poco importante, se si legge nell'ottica giusta si comprenderà che dire “non” deve adombrare Dio significa che ha un potere che quasi che arriva a Dio stesso, ma dice “non deve”, indica che esso è limitato nel suo agire da Dio stesso, il temine adombrare indica far ombra, cioè sovrastare e con questo non voglio dire di più e non è il caso. Ora se si comprende tale immenso mistero, ma io non sono autorizzato a rivelare, però ho già detto qualcosa, si comprende che il suo potere è tale da rendere la normalità inesistente, perché anche il nostro vivere normale può essere una condizione di peccato, ve lo spiego in altro modo. Adamo ed Eva, dopo la loro decisione di ribellarsi all'autorità di Dio diventano mortali, cioè passibili di qualsiasi genere di peccato, ma in realtà erano costantemente nel peccato, non perché avevano fatto il peccato originale, no, ma perché erano entrati con la loro decisione in uno stato permanente di peccato, per il quale tutte le generazioni a venire vissero, vivono e vivranno in un peccato che è presente costantemente, come base di questa presunta normalità. Purtroppo non posso dire di più. Quindi quando satana agisce o fa in virtù del fatto che se viviamo in questa apparente normalità siamo assai soggetti alle sue angherie, ma per vivere in questa normalità e non prendo un soggetto dedito al culto di Cristo-Dio, ma un qualsiasi soggetto ateo o pagano non ha importanza, costoro proprio per il fatto che vivono questa normalità, sono facilmente preda di satana anche se questi non sono indemoniati, non significa che satana non esista nella loro vita. Non c'è bisogno di essere posseduti per essere di satana, ci sono moltissimi nella società che credono di vivere in una normalità, ma invece vivono nella normalità del male, che ai nostri occhi può apparire come bene debole, ma il bene debole non esiste, esiste solo un forte bene. L'imperfezione è opera satanica, perché anche i progenitori furono fatti perfetti e l'eden lo stesso, quando i due furono cacciati vi è scritto che per colpa del loro peccato, tutto il creato ha subito lo stessa sorte cioè è stato macchiato dal medesimo peccato, cioè tutto era permeato di male, quindi questa loro nuova realtà che noi definiamo normale è in realtà un alterazione cioè un debole male, nel quale satana è molto presente è grazie a questo che l'uomo è costantemente pressato da questa presenza assillante, se abitassimo una zona intermedia satana non agirebbe sul mondo e in noi, invece proprio a causa di ciò, noi viviamo una normalità che non esiste. In parole povere noi viviamo immersi costantemente nel peccato, ma grazie all'azione di Dio che possiamo dirci liberi di pensare e decidere diversamente dal continuo tormento che le nostre anime sono sottoposte ogni istante, specie chi vive lontano da Dio, lontano dalla sua grazia, Tormento che non sempre chi non vive in Dio percepisce, perché spesso cosa accade che satana è astuto non fa percepire questa sua presenza come un male, lo fa solo quando vede che l'anima si avvicina a Dio stesso; allora in quel momento iniziano i tormenti, molto spesso troviamo molte persone che vivono molto bene nella nostra società pur non essendo di Cristo-Dio, questo perché il maligno da a loro ogni “bene” cioè li lascia in pace, invece tormenta coloro che sono di Dio o che si avvicinano a Dio, ma se la presenza di Dio è molto marcata difficilmente il maligno riesce a penetrare in queste persone, perché Dio da la costante protezione a queste e nessun male viene a loro, ecco questi sono i due estremi. Quindi la normalità in realtà è un illusione che noi volontariamente ci siamo creati o meglio dire che satana ha ideato per noi e a noi suggerito coni grandi pensatori del passato, anche qualche santo, come giustificazione di un qualcosa che sfugge a gran parte degli esseri umani.

Jonn Boanerges Ci basta anche solo la parabola che Gesù stesso esprime dicendo coloro che si pongono al centro cioè i tipidi lui li vomita, mentre apprezza i freddi o i caldi, facendo capire che non esiste una dimensione intermedia o sei di Dio o sei di Satana non esiste per Cristo la condizione a metà quindi la normalità non esiste. La normalità sarebbe considerata da Gesù proprio una situazione tiepida, quindi come appena detto sopra tutta facente parte del lato del male. Quini o bianco o nero, le vie di mezzo non esistono.

Alfry Antonini anche uno quando è giustificato resta peccatore ma può salvarsi perché Gesù con la morte e resurrezione permette la giustificazione. per quanto riguarda lo spazio tra Dio e satana se non esiste temo che ce ne sono poche di persone cosi elevate da essere a posto con i requisiti necessari.


"per quanto riguarda lo spazio tra Dio e satana se non esiste temo che ce ne sono poche di persone cosi elevate da essere a posto con i requisiti necessari" 

Per questo le anime dei santi valgono molto, perchè pesandole pesano come tutte quelle che sono andate perse. Ma non è vero che solo le anime santificate dalla chiesa sono sante presso Dio, ci sono molte anime sconosciute alla chiesa che sono santificate da Dio e non sempre ciò che la chiesa santifica è santificato da Dio. Sulla questione dei santi, la chiesa farebbe bene a non santificare nessuno, perchè è solo Dio che può esercitare tale decisione e solo Dio sa con precisione se una anima ne è degna

Devo terminare di rispondere al nostro amico, sul concetto espresso: 
"anche uno quando è giustificato resta peccatore ma può salvarsi perché Gesù con la morte e resurrezione permette la giustificazione."


Gestire
Ovviamente qui ci sono degli argomenti che dovrò trattare a parte molto più profondi che qui ho trattato marginalmente per una questione di fretta, perchè su facebook non si può rispondere con precisione chirurgica, come faccio solitamente.