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mercoledì 28 agosto 2013

Messaggio 24 luglio 2006.

Padova , 24 luglio 2006.


Cari figli, della mia chiesa e di tutti i popoli.

Quante cose potrei dirvi di questo mondo che non mi piacciono, ma spesso taccio, per amore vostro, se dovessi parlare con giustizia assoluta, vi dovrei cancellare dalla faccia della terra. Cerco per tanto di farvi notare le cose che non vanno, utilizzando quella compassione e misericordia che tanto mi chiedete, ma non posso non dire alcune cose che vorrei tanto che tutti mettessero in pratica, non siete obbligati nel farlo, ma se lo farete mi renderete particolarmente felice, e vi chiamerò miei figli.

Ho mai venduto le mie parole? Ho mai avuto un beneficio economico dall’insegnamento della legge? Ho mai ricevuto danaro per avete sparso la buona novella? No! figli, io non mai pensato di riceve dagli uomini un beneficio per le parole che andavo spargendo, non ne ho mai fatto scopo di lucro e voi? Voi invece usate le mie parole, parole del vostro Dio, come oggetto di lucro, molti, moltissimi di voi vivono sulla mie parole, sulla compra vendita del Mio VERBO,  le sacre scritture sono diventate scopo di guadagno; era questo che io volevo per il bene del mio nuovo popolo? Del mio popolo santo? No!

Non era questo, io non ho Mai detto che le mie parole dovevano servire per il guadagno, le mie parole dovevano essere sparse senza guadagno, ed invece voi ne avete fatto ciò che più vi è piaciuto. Avete trovato il guadagno nelle mie parole! Dunque, come trattate questo vostro Dio? Se pensate al guadagno sempre, come mi considerate, come un mezzo per arricchirvi?  Avete accumulato tesori immensi sulla terra, ma non avete fatto altrettanto nei cieli. Vi avevo detto accumulate un tesoro nei cieli dove la ruggine non consuma e dove il ladro non ruba, ma voi cosa avete fatto!

Come posso Io, che sono Dio, vedendovi dalla maestà Mia, dall’alto dei cieli non riprendervi e non parlarvi con severità, quale Dio sarei se non cercassi di correggere il popolo che voglio così ardentemente salvare dalla dannazione eterna?  Certamente non sarei Dio, se non mi comportassi così come mi comporto, cercando di amarvi sempre ugualmente, anche quando il vostro sguardo guarda altrove, anche quando uccidete, anche quando torturate, anche quando M’insultate, che dolore figli nel vedervi perdere quello che c’è di vero e di santo. Cari figli miei amati, cercate di seguire il buon pastore della vigna del Signore, seguite colui che vi mando, seguite la mia legge seguite le mie orme, seguite la mia parola Santa, non cambiate la parola santa, ma rimettete mano all’errore del Padre Nostro, volete la vita eterna? Io sono la via, la verità, la vita, chi segue Me avrà la vita eterna, curate la vite del Signore, curate il suo campo di grano, estirpate da esso la zizzania e ponete le basi della mia casa sulla solida roccia. Io sono la vostra roccia, io sono il vino e il grano che nutro le vostre anime, i vostri corpi, i vostri pensieri.

Pace, questa parola bella la usate male, il male in fatti usa questa parola per celarsi dietro ad essa, molti popoli e nazioni usano questa parola senza senso, gridano alla pace, quando non la vogliono, cosa dunque volte figli del mondo, volete la pace, ma quale pace desiderate? Quella del Signore vostro unico Dio? O la pace fittizia momentanea che sembra pace  ma che non è. Quella che voi ardentemente desiderate non è pace, è menzogna, è falsità, è inganno, è una pace fasulla che è adattata al vostro modo di pensare, alle vostre abitudini, per voi la pace è stare tranquilli, che il vostro vicino non venga a darvi noia, che il sacerdote non vi annoi con i suoi discorsi,  che Dio vi lasci in pace, questa è la pace che voi cercate, non è la vera pace.

Pace significa andare d’accordo col vicino, dare una buona parola a chi non c’è l’ha, pace è quella che c’è tra le nazioni che cooperano per il bene del mondo, ma quali sono le nazioni sulla terra che sono in pace, quali sono i popoli, le famiglie che sono in pace tra di loro, le invidie, i malumori,i giudizi affrettati, le intolleranze di varia natura, ecc, sono tutti segni non di pace, ma di conflitto, perfino nelle mia chiesa non c’è pace, spesso anche qui trovo ben poca pace.  Cari figli del mondo, se volete la pace, dove imparare ad amarvi, ad essere misericordiosi, giusti severi quanto basta senza esagerare, dovete imparare a sopportare, perché molti di voi sono insopportabili, non tollerano nulla, dover imparare a soffrire. Ma pochi, troppo pochi amano la vera pace, siete un mondo in guerra continua con voi stessi, se non troverete la pace dentro di voi, il maligno vi porterà presto alla guerra. Però essere in pace significa non arrivare a compromessi che minano le basi della fede che avete in Me. Il giorno che arriverete a cambiare la mia legge, per trovare punti di unione tra le fedi pensando che questa sia la pace che io voglio, quello sarà il giorno dell’inizio della fine.


Vi benedico andate in pace. + 
 Amen





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