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domenica 6 ottobre 2013

Perchè Gesù era un falegname?


La chiesa non si è mai posta, l’interrogativo perché Dio Padre non abbia dato a suo Figlio Gesù, una collocazione diversa nella società di quel tempo.

Eppure la chiesa non ha badato a questi aspetti non di poca importanza, la chiesa ha spesso sorvola  certe cose, eppure se gli apostoli hanno ripotato queste nozioni che potevano essere evitate , perché dopo tutto poco importanti, un motivo c’è.

Nessuno si è posto l’interrogativo, perché Gesù è stato fatto nascere presso un uomo che era falegname? Nessuno se l’è domandato, eppure ha un importanza strategica per Dio questa scelta.

Perché Gesù non nasce con un genitore diverso?

Perché non un orafo?

Perché  non un medico?

 Perché non un militare?

 Perché non esattore delle tasse?

Perché non un pescatore?

Perché non  commerciante?

Perché non un sacerdote rabbino?

Perché non un Re?

Il motivo è semplice, Dio Padre voleva un soggetto con delle caratteristiche ben precise,  cosa è che ha un falegname che gli altri non hanno, o che hanno solo in piccola parte?

Vediamo un orafo, sviluppa la capacità artistica di modellare l’oro, ma esso diventa con il tempo bramoso di questo metallo, e suoi occhi di riempiono di oro, si acquisisce grande avidità, ma anche abilità  nel commercio, nel fare ottimi affari anche a discapito della perfetta onesta!.

Così lo è per l’esattore delle  tasse, solo che in questo caso si mira più a riscuote i crediti con metodi non troppo congeniali, quindi si arriva ad essere anche un po’ violenti, in certi casi.

Il commerciante è un  soggetto che per arricchirsi arriva a truffare chiunque e a vendere anche sua madre, se è necessario, sappiamo bene che l’anima del commercio è il danaro.

Il militare ha in se un doso notevole di violenza, ma anche si comando e autoritarismo, si diventa insensibili, vi è spesso disprezzo per il prossimo, non si bada troppo e si eseguono gli ordini anche più spietati, ecc.

Il pescatore , è un lavoro pesante, di attesa, pazienza, ma non adatto per Gesù.

Il sacerdote rabbino, sempre a contemplare le scritture, ma studiare a memoria le stesse, a comprendere le lingue, a meditare, ecc., ma evidentemente non era neppure questo quello giusto per Gesù.

Il Re, ovviamente non andava bene perché esso raggruppa su di se delle caratteristiche sia positive che negative che per la formazione di Gesù non andavano bene, ma soprattutto un Re guarda tutti dall’alto al basso, quindi sviluppa una mentalità aristocratica di enorme distacco da quello che è il popolo sofferente.

Perché il falegname, fu casuale questa scelta, assolutamente no, fu ponderata attentamente, meglio di Dio che conosce tutti gli sviluppi psicologici di  tutti i mestieri del mondo, l’unico che poteva essere utile per la formazione psicologica di suo figlio era il falegname cerchiamo di capire perché!

Cosa questo lavoro artigianale  ha di così positivo, primo affina molto la pazienza, secondo  l’equilibrio  che per realizzare un mobile, una sedia o qualsiasi altro manufatto , bisogna che ci sia in equilibrio, quindi spinge il soggetto a creare oggetti equilibrati, terzo, si acquistano capacità artistiche è molto importate perché affina alcune caratteristiche di sensibilità, fa apprezzare le cose piccole e le cose grandi, anche di notevole precisione, si impara a rimanere a contatto con la natura che è viva, si creano lavori che appartengono al proprio animo, perché per realizzare qualcosa con le proprie mani, ci vuole passione, animo, inoltre irrobustisci  il corpo, quindi non cresci fragile, hai buon occhio per vedere e capire i vari tipi di legno utile per i tuoi scopi, inoltre vivi all’aria aperta, a contatto con gli altri, e conosci le varie sfumature della vita di tutti i giorni, vedi tante cose belle e brutte, e impari anche a essere un po’ commerciante, si perché non si può vivere si sola aria. E anche questa è un istruzione positiva. E’ un lavoro umile che da molte soddisfazioni.

Quindi Dio padre ha scelto questo lavoro per forgiare suo figlio Gesù in un preciso modo. Ma questo fatto non è da poco anche per noi, è una lezione che Dio Padre ci lascia, per farci capire che la chiesa avrebbe dovuto seguire questo esempio e modello di vita, per aver la possibilità di giocare bene la sua partita nel mondo, Gesù non ha mai voluto in realtà la costituzione di una chiesa monarchica non era nelle sue intenzioni, egli invece voleva un chiesa che vivesse nella comunità come qualsiasi altro soggetto, e che ogni soggetto avesse un lavoro, non solo lo spargere la sua parole, ma anche cooperare nella società ed avere un vita propria, per supportare se stessi nelle comunità, senza esserne un peso. Infatti scegli apostoli che hanno tutti in lavoro, tutti sanno fare qualcosa, e quindi potevano non pesare sulla società. Ma allo stesso tempo integrarsi in essa e promuovere con più facilità proprio quella parola santa che ognuno di loro era portare in egual modo, invece che isolarsi dalla società, come poi fu, la chiesa si è auto costituita un regno cosa Gesù non voleva non era questa la sua intenzione. La chiesa facendo così, ha dovuto proteggere se stessa dall’esterno, e facendo così la chiesa ha dovuto crearsi un esercito che la proteggesse, ma facendo così non hanno capito il vero messaggio di Gesù, che non era quello di proteggere se stessi, ma il mondo. Loro dovevano integrarsi ad esso, non dividersi da esso. Anche gli apostoli non hanno capito questo, si sono sentiti così elevati che hanno creduto di essere diventati tutto d’un colpo importanti, superiori agli altri, ma non era questo l’intento di Gesù. Non voleva questo. Nella povertà gli apostoli avrebbero dovuto vivere, ma potersi arrangiare con le loro mani, facendo lavori umili e semplici come era quello di Gesù il falegname.

Purtroppo però l’uomo ha sempre la mania di potere, ha sempre la smania di conquista, e non riesce mai capire bene quello che altri dicono, e spesso lo interpretano come vogliono.

Quando Gesù ordina agli apostoli di lasciare i loro cari e il lavoro che svolgono non intendeva farli morire di fame, il lasciare i proprio beni era una prova di fedeltà a Lui, egli voleva che poi essi non dipendessero dalla società, non gravassero su di essa, ma che con un po’ di buona volontà avessero integrato quello che ognuno di loro faceva per il bene di tutti, ma non allontanandosi dalla società, ma rimanendo in essa.  Non serve scappare sulle montagne o rinchiudersi in conventi per sentire Dio, non serve, Dio lo trovi, dentro di te prima di tutto, lo trovi nella preghiera e nelle opere di carità, poi se arriverai a contemplare il suo amore, forse egli si mostrerà. Ma rinchiudersi dentro ad un cella, non serve ne per te ne per la società anche perché la tua missione è quella di convertire il mondo. Non è che a suon di preghiere arriverai prima di Dio, ma portando e seminando la parola di Gesù che arrivi prima a Dio.

Da questo cosa di capisce che per avere dei figli che siano equilibrati e pazienti bisogna indirizzarli verso professioni e lavori che attuano questa specifica intenzione, se  no altrimenti si spinge a creare una società che vuole mirare solo a distruggere se stessa. Se tutti praticano le medesime professioni significa che la società brama solo fregare il prossimo ma così facendo frega se stessa.

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