RIPROPONGO ALCUNE PARTI GIÀ' TRATTATE....
Ho risposto ad una domanda che ha affermato un certo don tullio... su facebook:
"Ho pregato nella s. Messa per tutti voi ...... anzi: Cristo ha pregato ..... Coraggio !!!"
Ho risposto ad una domanda che ha affermato un certo don tullio... su facebook:
"Ho pregato nella s. Messa per tutti voi ...... anzi: Cristo ha pregato ..... Coraggio !!!"
ed io ho risposto:
"Cristo ha pregato!" scusi la devo correggere...ma lei crede veramente che Gesù prega? No si sbaglia chi pregherebbe se stesso... visto che Gesù è parte integrante della Trinità? Siamo noi che preghiamo Lui!
Don Tullio Rotolo: "Boanerghes ...lo dice s. Paolo e con lui s. Tommaso d'Aquino (tra gli altri) : Cristo intercede per noi in Cielo ...Intercede come uomo ...è pregato in quanto Dio!! ....che Mistero meraviglioso!!"
"Cristo ha pregato!" scusi la devo correggere...ma lei crede veramente che Gesù prega? No si sbaglia chi pregherebbe se stesso... visto che Gesù è parte integrante della Trinità? Siamo noi che preghiamo Lui!
Don Tullio Rotolo: "Boanerghes ...lo dice s. Paolo e con lui s. Tommaso d'Aquino (tra gli altri) : Cristo intercede per noi in Cielo ...Intercede come uomo ...è pregato in quanto Dio!! ....che Mistero meraviglioso!!"
- Don Tullio Rotondo" Nella lettera agli Ebrei e poi nel Vangelo si sottolinea come Cristo pregava ...ed è ed era Dio ma anche uomo....Pregava come uomo , era pregato come Dio!!"
QUI RISPONDO:
Don Tullio Rotondo: "ed è ed era Dio anche uomo"
risposta:
Intanto questa risposta è sbagliata: dire ed "era Dio..." Gesù è sempre Dio, non era in senso passato, ma solo E' Dio! in senso sempre presente...anche nel suo passato è!
Don Tullio Rotondo:"Pregava come uomo , era pregato come Dio!!"
Prima di tutto nessuno di noi era presente, nel vedere cosa Gesù diceva al Padre per dire esattamente se pregava o meno.
secondo insiste con il discorso passato " era pregato come Dio", ora come lo preghiamo, come un essere umano?
risposta:
Dove starebbe il mistero, è molto più semplice di quanto non immagini!
Vedo che è molto cara alla chiesa dimensionare Gesù come uomo,come se il considerarlo un uomo sia più significativo che consideralo un Dio, forse vi piace tanto perchè lo sentite più vicino a voi come essere umano,anziché come un Dio!
(cfr Gv 14,2-9). Ad un certo punto,
l’apostolo Filippo chiede a Gesù: «Signore, mostraci il Padre e ci basta»
e Gesù gli risponde: “ da tanto tempo sono con voi, e non mi hai ancora riconosciuto,
Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre” E come tu puoi dire:” mostraci
il Padre?” Non credi che io sono il Padre e il Padre è in me?” le parole che io
vi dico, non le dico da me stesso, ma il Padre che abita in me è lui che compie
le opere. Credetemi io sono nel Padre e
il Padre è in me. ….”
L’intero
discorso è chiarissimo, Gesù stesso dice di se stesso che lui è il Padre e il Padre
è in lui? Potremo spiegarla così! Ogni uomo è parte di suo padre e di sua madre,
al 50%, noi tutti siamo parte dei nostri genitori per metà esatta, quindi in
noi abitano i nostri genitori e noi siamo frutto dei nostri genitori, anche se siamo noi stessi esseri distinti dai nostri genitori, in realtà siamo
parte di loro e loro vivono in noi. Sono le stesse cose che dice Gesù. Ma Gesù dice di più, asserisce che lui è il Padre; e rimane meravigliato che Filippo non l’abbia capito! Infatti la pretesa di
Filippo è ridicola, visto che il Padre era sempre presente con gli Apostoli! Quindi
da ciò si capisce che esiste anche il Padre celeste, ma esso abita dentro Gesù,
perché Gesù è la manifestazione reale carnale della Trinità che si compie
mediante Gesù o meglio dire mediante sua Madre che gli ha dato la parte
carnale. E quando Gesù prega, in realtà prega il Padre che è in lui. Ma la sua
è una preghiera diversa dalla nostra. La nostra è una preghiera supplicativa,
la sua no! E l’intercedere è ben altra cosa diversa dalla preghiera stessa. Ed
anche il Padre Nostro, non è la preghiera che Gesù usa per pregare il Padre
celeste, ma semplicemente è una preghiera creata per noi umani, che ci insegna il
modo migliore per ottenere le grazie di cui abbiamo bisogno. Addirittura afferma che non è Lui nella veste
di figlio di Dio a compiere le opere, ma che è il Padre stesso che è in Lui a
compierle, ( ma infatti è vero, tutto viene dal Padre celeste, ogni potere è di
proprietà del Padre, quindi è il Padre che fa, che genera, che elargisce), questa è una cosa enorme, una dichiarazione spaventosa,
nel senso che se non è il figlio a compiere le opere chi abbiamo messo sulla
croce? Non solo il figlio ma anche il
Padre e lo Spirito Santo! che sono in Lui. E in un certo senso anche la natura umana è stata
crocefissa, nella carne della madre che è il corpo del figlio!
Nel passo 15, 1 , Gesù dice: " io sono la vite vera e il padre mio è l'agricoltore", qui sottolinea che il Padre Celeste è l'origine , cioè la fonte del potere, la colonna portante di tutto l'edificio, l'agricoltore che ha cura dei suoi averi, specialmente del figlio suo. Poi però supplica gli apostoli di rimanere in Lui, e fa capire loro che se sbagliano e non rimangono in Dio, essi sono fuori da Dio. Dice ancora: " senza di me non potete far nulla", Affermazione assolutamente vera, cioè se non si invoca il nome di Gesù, non si può fare nulla da se, perchè nulla viene da noi.
Nel passo 15, 1 , Gesù dice: " io sono la vite vera e il padre mio è l'agricoltore", qui sottolinea che il Padre Celeste è l'origine , cioè la fonte del potere, la colonna portante di tutto l'edificio, l'agricoltore che ha cura dei suoi averi, specialmente del figlio suo. Poi però supplica gli apostoli di rimanere in Lui, e fa capire loro che se sbagliano e non rimangono in Dio, essi sono fuori da Dio. Dice ancora: " senza di me non potete far nulla", Affermazione assolutamente vera, cioè se non si invoca il nome di Gesù, non si può fare nulla da se, perchè nulla viene da noi.
Posso capire che per molti esseri umani ciò è quasi incomprensibile e inconcepibile, ma ciò è la verità, noi facciamo fatica a concepire un corpo che contenga in se altri corpi e che nella mente di un solo soggetto vivano altri soggetti diversi da lui, ma Gesù è così. D'altro canto in genesi si dice che l'uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio, ciò è molto significativo quando si parla di Gesù.
Addirittura il supplicare Gesù nel chiedere di vedere il Padre "Signore, mostraci il Padre e ci basta», sta una certa incredulità, come fosse una sfida per vedere se Gesù era quello che diceva di essere. la parola "ci basta" indica proprio l'incertezza, di Filippo, cioè ci basta come prova perchè noi possiamo crederti.
Ed infatti la risposta di Gesù non manca di un rimprovero: " “ da tanto tempo sono con voi, e non mi hai ancora riconosciuto, Filippo? " rimane sorpreso Gesù che Filippo non l'abbia ancora riconosciuto! l'espressione è da tanto che sono con voi sta ad indicare che Gesù, nelle vesti del Padre si era già manifestato loro... ma evidentemente gli apostoli e i discepoli sono ciechi e non vedono chi hanno innanzi.
"E come tu puoi dire:” mostraci il Padre?” qui Gesù fa trapelare tutta la sua amarezza, nel capire che Filippo non ha capito chi egli è veramente, o meglio dire chi in egli si cela, nascosto dalla sembianze e dal corpo carnale umano! E' quasi scandalizzato " E come tu puoi dire:” , perchè era così evidente che Lui era Dio Padre che anche un cieco l'avrebbe visto!
"Chi ha veduto me, ha veduto il Padre".."Non credi che io sono il Padre e il Padre è in me?”" Prima dice chiaramente che chi vede Lui vede il Padre!, poi però sgrida Filippo dicendogli "Non credi che io sono il Padre...", questo è un rimprovero, non è solo un affermazione, Gesù rimprovera Filippo perchè non gli crede!
Questo ci fa capire la delicata situazione degli apostoli che non comprendono la natura vera di Gesù e sono increduli, anche dopo tanto tempo che lo conoscono. Fanno fatica a comprendere la sua vera natura, vorrebbero credere ma non possono, perchè Gesù non vuole manifestarsi così apertamente a tutti, questo fa capire come Gesù vuole che loro comprendano la sua natura non per rivelazione, ma per un atto di vera fedeltà e certezza in Lui. Quindi la provocazione di Filippo fa un po arrabbiare Gesù, che rimane sconsolato nella sua affermazione della sua Deità di vero Dio e di Padre Celeste!
Anche se poi Gesù al cap 14, 15 fa capire che esiste un Padre Celeste, ma questo è logico che sia così, nell'esempio che ho sopra ho fatto, si può dire questo, come noi siamo parte dei nostri genitori ed essi parte dei loro e così via, possiamo dire che quando ognuno di noi che ha in se parte di loro, si rivolge a loro, parla di loro, con loro pregandoli, cioè rivolgendosi a loro come figli loro, il pregare è indica di parlare di conversare e di chiedere qualcosa hai genitori, Gesù non fa altro che rivolgere al Padre che è in Lui la sua preghiera, cioè parla con il Padre conversa con esso, chiede ad esso, ma dice anche :" Io sono la via, la verità, la vita. Nessuno viene al Padre se non per me..."... E qualunque cosa domanderete nel nome Mio,la farò affinché il Padre sia glorificato nel Figlio" cioè in virtù del fatto che Gesù è il Padre ,egli vi concederà la grazia in suo nome.
Riepiloghiamo semplicemente: dice Gesù "io non faccio le opere è il Padre mio che le fa", poi aggiunge "qualunque cosa domanderete nel mio nome la farò"
Quindi non è Lui(Gesù) a fare le opere ma è il Padre che le fa, ma è anche il Padre che ci esaudisce in nome del Figlio!
Questo fa capire che Gesù e il PADRE SONO LA MEDESIMA PERSONA, anche se per molti è difficile concepire questo mistero!
Quindi Gesù chi prega? prega se stesso nella forma del Padre! E prega il Padre.
Questo giro di parole vuol far capire che Gesù non vuole svelare a noi la sua vera natura per cui vuole che tutto rimanga un mistero, fintanto che egli non lo riveli a qualcun altro... infatti dice nel cap 14,25 :" ma il paraclito lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio Nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi richiamerà in mente tutto quello che io ho detto. ....
Posso confermare che è proprio così.... a me accade la stessa cosa, il Signore mi insegna e poi fa in modo che la mia mente in un istante richiami il ricordo di ciò che ha insegnato e quello che ha detto agli apostoli e che non tutto essi hanno scritto, oltre al fatto di vedere, sentire, ecc.
Addirittura il supplicare Gesù nel chiedere di vedere il Padre "Signore, mostraci il Padre e ci basta», sta una certa incredulità, come fosse una sfida per vedere se Gesù era quello che diceva di essere. la parola "ci basta" indica proprio l'incertezza, di Filippo, cioè ci basta come prova perchè noi possiamo crederti.
Ed infatti la risposta di Gesù non manca di un rimprovero: " “ da tanto tempo sono con voi, e non mi hai ancora riconosciuto, Filippo? " rimane sorpreso Gesù che Filippo non l'abbia ancora riconosciuto! l'espressione è da tanto che sono con voi sta ad indicare che Gesù, nelle vesti del Padre si era già manifestato loro... ma evidentemente gli apostoli e i discepoli sono ciechi e non vedono chi hanno innanzi.
"E come tu puoi dire:” mostraci il Padre?” qui Gesù fa trapelare tutta la sua amarezza, nel capire che Filippo non ha capito chi egli è veramente, o meglio dire chi in egli si cela, nascosto dalla sembianze e dal corpo carnale umano! E' quasi scandalizzato " E come tu puoi dire:” , perchè era così evidente che Lui era Dio Padre che anche un cieco l'avrebbe visto!
"Chi ha veduto me, ha veduto il Padre".."Non credi che io sono il Padre e il Padre è in me?”" Prima dice chiaramente che chi vede Lui vede il Padre!, poi però sgrida Filippo dicendogli "Non credi che io sono il Padre...", questo è un rimprovero, non è solo un affermazione, Gesù rimprovera Filippo perchè non gli crede!
Questo ci fa capire la delicata situazione degli apostoli che non comprendono la natura vera di Gesù e sono increduli, anche dopo tanto tempo che lo conoscono. Fanno fatica a comprendere la sua vera natura, vorrebbero credere ma non possono, perchè Gesù non vuole manifestarsi così apertamente a tutti, questo fa capire come Gesù vuole che loro comprendano la sua natura non per rivelazione, ma per un atto di vera fedeltà e certezza in Lui. Quindi la provocazione di Filippo fa un po arrabbiare Gesù, che rimane sconsolato nella sua affermazione della sua Deità di vero Dio e di Padre Celeste!
Anche se poi Gesù al cap 14, 15 fa capire che esiste un Padre Celeste, ma questo è logico che sia così, nell'esempio che ho sopra ho fatto, si può dire questo, come noi siamo parte dei nostri genitori ed essi parte dei loro e così via, possiamo dire che quando ognuno di noi che ha in se parte di loro, si rivolge a loro, parla di loro, con loro pregandoli, cioè rivolgendosi a loro come figli loro, il pregare è indica di parlare di conversare e di chiedere qualcosa hai genitori, Gesù non fa altro che rivolgere al Padre che è in Lui la sua preghiera, cioè parla con il Padre conversa con esso, chiede ad esso, ma dice anche :" Io sono la via, la verità, la vita. Nessuno viene al Padre se non per me..."... E qualunque cosa domanderete nel nome Mio,la farò affinché il Padre sia glorificato nel Figlio" cioè in virtù del fatto che Gesù è il Padre ,egli vi concederà la grazia in suo nome.
Riepiloghiamo semplicemente: dice Gesù "io non faccio le opere è il Padre mio che le fa", poi aggiunge "qualunque cosa domanderete nel mio nome la farò"
Quindi non è Lui(Gesù) a fare le opere ma è il Padre che le fa, ma è anche il Padre che ci esaudisce in nome del Figlio!
Questo fa capire che Gesù e il PADRE SONO LA MEDESIMA PERSONA, anche se per molti è difficile concepire questo mistero!
Quindi Gesù chi prega? prega se stesso nella forma del Padre! E prega il Padre.
Questo giro di parole vuol far capire che Gesù non vuole svelare a noi la sua vera natura per cui vuole che tutto rimanga un mistero, fintanto che egli non lo riveli a qualcun altro... infatti dice nel cap 14,25 :" ma il paraclito lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio Nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi richiamerà in mente tutto quello che io ho detto. ....
Posso confermare che è proprio così.... a me accade la stessa cosa, il Signore mi insegna e poi fa in modo che la mia mente in un istante richiami il ricordo di ciò che ha insegnato e quello che ha detto agli apostoli e che non tutto essi hanno scritto, oltre al fatto di vedere, sentire, ecc.
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