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venerdì 28 marzo 2014

Siamo nel tempo del digiuno necessario se vogliamo salvarci.

Discussione sul digiuno

Luca 5,33- 39

 Il concetto è espresso tutto in questa affermazione:“potete forse far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? Ma verranno giorni in cui lo sposo sarà loro tolto, digiuneranno in quei giorni”

Cosa ci dice la parabola di Gesù, che essendo egli il nuovo, da quando egli è vivo tra gli uomini, non ci sarà più nessun digiuno, perché egli è lo sposo, colui che porta la buona novella, ma quando egli non sarà più tra i suoi, o meglio dire dopo la sua morte e resurrezione, tutti coloro che vogliono essere dei suoi dovranno digiunare, soprattutto dal peccato!

E’ il peccato che allontana l’uomo da Dio, è la permissione al peccato che facilità la morte dell’anima! Ecco perché Gesù dice quando lo sposo sarà tolto, allora digiuneranno! I giorni del digiuno sono questi, i nostri secoli, dopo il suo ritorno alla casa del Padre.

Oggi invece cosa assistiamo, che il peccato è divenuto lecito, giusto e corretto, e nessuno deve metter bocca, specie nei confronti di quei peccati che sono in abominio a Dio e chi può aver più autorità nel ammonire non lo fa, perché dice:”chi sono io per giudicare? Ecco quando satana getta i figli di Dio a terra, ma essi non hanno la forza della fede per rialzarsi, satana vince, sull'uomo. Non si pratica più il digiuno dal peccato, ne quello del cibo, per cui il mondo non si pente dei suoi errori; ed errori su errori riempiono il calice di peccati, per cui  la rovina del mondo si avvicina.


Se non si digiuna, non si ottengono le grazie che si desiderano, o che sono necessarie per far scendere la grazia di Dio, nel mondo, non si ottiene la libertà vera, non si ottiene la salvezza per tutta l’umanità….E se non si ammonisce non si fa la volontà di Dio!

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