Discussione sul digiuno
Luca 5,33- 39
Il concetto è espresso tutto in questa
affermazione:“potete forse far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo
è con loro? Ma verranno giorni in cui lo sposo sarà loro tolto, digiuneranno in
quei giorni”
Cosa ci dice la parabola di Gesù,
che essendo egli il nuovo, da quando egli è vivo tra gli uomini, non ci sarà
più nessun digiuno, perché egli è lo sposo, colui che porta la buona novella, ma
quando egli non sarà più tra i suoi, o meglio dire dopo la sua morte e
resurrezione, tutti coloro che vogliono essere dei suoi dovranno digiunare, soprattutto
dal peccato!
E’ il peccato che allontana l’uomo
da Dio, è la permissione al peccato che facilità la morte dell’anima! Ecco perché
Gesù dice quando lo sposo sarà tolto, allora digiuneranno! I giorni del digiuno
sono questi, i nostri secoli, dopo il suo ritorno alla casa del Padre.
Oggi invece cosa assistiamo, che
il peccato è divenuto lecito, giusto e corretto, e nessuno deve metter bocca,
specie nei confronti di quei peccati che sono in abominio a Dio e chi può aver
più autorità nel ammonire non lo fa, perché dice:”chi sono io per giudicare? Ecco quando satana getta i figli di Dio a terra, ma essi non hanno la forza
della fede per rialzarsi, satana vince, sull'uomo. Non si pratica più il
digiuno dal peccato, ne quello del cibo, per cui il mondo non si
pente dei suoi errori; ed errori su errori riempiono il calice di peccati, per cui la rovina del mondo si avvicina.
Se non si digiuna, non si ottengono le grazie che si
desiderano, o che sono necessarie per far scendere la grazia di Dio, nel mondo, non si ottiene la libertà vera, non si ottiene la salvezza per
tutta l’umanità….E se non si ammonisce non si fa la volontà di Dio!