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mercoledì 25 marzo 2015

GESU’ EBREO !?

GESU’  EBREO !?



Possiamo dire che Gesù sia un ebreo? Si e No … perché si ? e perché no?
Si perché è nato da Maria che apparteneva alla stirpe di Iesse, della casa di David.
No perché egli è figlio di Dio.

Possiamo dire che Gesù ha una fede ebraica? Si o No?
Si perché l’applicava e la usava e la professa/va. No perché è il figlio di Dio.
Possiamo dire che Gesù è cristiano? No!
Gesù non è cristiano! È ebreo forse nemmeno!

Sarebbe come dire che Dio è ebreo! Lo è ? No non lo è, perché?
Perché è colui che crea la legge  e non può essere colui che prega se stesso.

Per cui non è Ebreo, ne Cristiano, ne altro, è Colui che ha stabilito una legge in principio, Colui che ha posto un principio, Colui che ha creato e plasmato l’invisibile e poi il visibile, non ha una fede-religione in se stesso. E’ lui la fede, è Lui che determina la fede  degli uomini verso se stesso, è Lui che attrae i popoli a se, è Lui che ha posto per  quei popoli se stesso come il fulcro della fede. 
Però è colui che si fa chiamare il fedele e verace, ma ciò non sta ad indicare che ha una fede, ma è colui che è fedele verso le sue creature, che è il primo che non le tradirà mai, verace perché dice sempre la verità! Quindi fedele e verace è anche il figlio suo Gesù, che è nel seno del Padre Eterno.

Ma allora Gesù è ebreo?
Stando alle parole stesse di Gesù in riferimento alla caduta di satana!: “vidi satana cadere dal cielo come folgore” indica che egli come ho già scritto, era già vivo presso il Padre prima di nascere, in terra.   Quindi non è ebreo! Perché parte del Padre suo Eterno!

Però essendo la sua carne nata sul suolo di Israele in forma umana, possiamo dire di Sì.
Quindi possiamo dire di Gesù che egli carnalmente Ebreo, ma spiritualmente Dio.
Gesù essendo appartenente alla comunità ebraica mentre era carnale, esso era Ebreo, praticava anch'esso la legge dei padri, pur essendo esso figlio di Dio, non averne bisogno; ma ora che esso è tornato alla sua dimensione naturale primigenia, esso è Dio, e la sua condizione è pari a quella del Padre Suo.
  
Cioè Egli come il Padre viene adorato, non può adorare se stesso, Al massimo come figlio di Dio può in certo senso pregare il Padre, ma è una condizione relativa.

Gesù allora è ebreo solo per condizione terrestre, ma non è Cristiano. Perché è Colui che propone il credo, da cui trae il nome, non prega se stesso. Ma questo ci fa capire una cosa, che non c’è separazione vera e reale tra l’essere religiosamente Ebreo e essere religiosamente cristiano, perché in realtà non sussiste la separazione delle due fedi, perché essa è in realtà una sola, sempre stata. È solo l’uomo che dal punto di vista umano egemonico, ha deciso di fingere due fedi, ma in realtà sono la stessa fede. Solo che una Crede solo all'antica parola del Padre, l’ebraismo, l’altra crede in più alla nuova parola che in sostanza altro non è che un semplice miglioramento della parola antica, niente di più.

Per cui Gesù e il Padre Eterno sono adorati nello stesso istante sia da Ebrei che da cristiani, perché sia gli Ebrei pregando il Padre Eterno in realtà pregano anche Cristo che è nel Padre Eterno, parimenti i cristiani fanno l’opposto, pregando Cristo Gesù, pregano il Padre Eterno, per cui tutte e due le fedi che si credono diverse, nascono in seno al medesimo Dio.


Ma allora l’idea di Gesù era quella di creare una nuova fede?  Si o No? Si e No!

Si, perché ha inviato gli apostoli in tutto il mondo a portare la sua parola e a convertire le genti che da pagane divenissero dei suoi, cioè cristiani.
Egli essendo nel Padre, sapeva già il suo epilogo e sapeva già, come la questione sarebbe finita, per cui, permise la creazione di una chiesa, ma intendeva una sola chiesa non tante..

No, perché egli in realtà non disse mai a nessuno che voleva una chiesa, pur sapendo che gli uomini ne avrebbero creata una. Gesù voleva solo riportare l’antica legge modificata fin da principio al suo reale insegnamento e apportare qualche cosa di nuovo; per quello che gli concerneva, non voleva affatto separare, creare una separazione.  Voleva semmai creare un nuovo ebraismo, non corrotto nella sua legge.

Ecco che allora possiamo dire che il cristianesimo è il nuovo ebraismo voluto da Gesù e anche dal Padre Eterno.

Visto che Gesù fa tutto in funzione non di se stesso, ma di Dio Padre! 
E dato che la legge la creò il Padre in origine non vi era d'apportare nulla di effettivamente nuovo, ma da riportare come era in origine, questo dimostra solo una cosa la cattiveria dei preti Ebrei che modificarono la parola da Dio lasciata, e questo ci fa anche capire che i preti cattolici, hanno modificato la parola di Cristo adattandola al tempo e al momento, ma sopratutto alle loro personali volontà, fregandosi della volontà di Cristo. 

La storia si ripete sempre. 

domenica 15 marzo 2015

La bestemmia più grave .


Fin da quando Dio ha posto le sue leggi sull'umanità, gli uomini avversi a Lui, si sono opposti inventandosi epiteti contro Dio e le sue realtà. Non elencherò le bestemmie  che molta parte degli uomini dico, taluni per volere diretto di offendere Dio, altri perché presi dall'impeto contro altri fratelli le dicono senza sapere realmente quasi quello che dicono, la farse di Gesù è adattabile anche questo caso: “Signore perdona loro perché non sanno quel che si fanno”… ma mentre le bestemmie sono una composizione di svariate parolacce abbinate alla parola Dio, o ad alcuni suoi appellativi e al nome di Gesù e della Vergine S.S. o anche dello Spirito Santo per altro bestemmia non perdonabile. 
Ma l’insulto che tra tutti ha il primato di essere la bestemmia più grave in assoluto è contenuto e pronunciata da tutti i credenti ogni volta che pregano Dio.  
Essa infatti è stata scientemente introdotta nel Padre Nostro,  mediante un errore voluto, cioè non un errore di interpretazione ma bensì una volontà di annullare di fatto l’effetto salvifico della preghiera stessa. 
Tutti (tranne il sotto scritto e pochi altri) pronunciano nel Padre Nostro la frase “non ci indurre in tentazione” che apparirebbe semplice nel suo contesto, è in realtà la bestemmia più grave in assoluto contro Dio.   È l’essere umano che nella preghiera dice a Dio “ non ci indurre in tentazione” , in pratica noi additiamo Dio come causa della nostre tentazioni, anche se la chiesa intende tale frase, non nella notazione di induzione alla tentazione ma dico che indica altro, senza poi in realtà spiegare con precisione cosa intendano … Ma Dio non ragiona con la testa di alcuni teologi, e non ragiona cambiando il senso reale delle parole, solo per non dire che quella farse dice il contrario, Dio ragiona in senso logico, di perfezione, e l’indurre qualcuno nella tentazione, significa esattamente quello che tutta l’umanità intende, non quello che taluni teologi massoni antichi e odierni hanno voluto far credere all'umanità. Per cui chiunque dica a Dio non mi indurre in tentazione sta dicendo a Dio che Egli induce in tentazione ogni uomo, cosa assolutamente falsa, anche perché se fosse Dio ad indurre in tentazione l’uomo, satana non esisterebbe, mentre da quello che sappiamo tutti, non solo esiste, ma è il tentatore principe di tutte le tentazioni, è egli che ci tenta ed è egli che ci induce alla tentazione,  non ci impone il peccato, ce lo propone, starà poi a noi accettare la sua tentazione e lasciarci tentare; per cui dire: “ non ci indurre in tentazione” è la più grave bestemmia che un essere umano possa dire contro il suo creatore e Padre eterno! Molto più grave di tutte le altre bestemmie, perché è nascosta nella preghiera stessa insegnata da Gesù. E propinata al popolo ingenuo, anche se intelligente, al fine di distruggere l’efficacia del Padre Nostro! Per quello che negli esorcismi l’Ave Maria appare una preghiera più potente, perché se io dico una bestemmia alla fine della preghiera insegnata da Gesù, verso il Padre Eterno, annullo l’efficacia di tale preghiera e offendo Dio. Per cui se voi volete continuare a bestemmiare fatelo pure, nessuno vi costringe diversamente, ma ricordate che dal momento cui vi ho avvertito siete tutti avvertiti e da questo momento conoscete la verità, per cui se continuate a pregare il Padre Nostro come il solito, commettete un bestemmia ancora più grave, perché sapete la verità!  
Se non conoscete la verità, la colpa ricade su chi l’ha cambiata in origine.
Non possiamo mai pensare neppure lontanamente che Dio induca in tentazione chiunque, Dio prova i suoi figli ma non li tenta, altrimenti non sarebbe un Dio d’Amore … quella è opera di satana..
Il Padre Nostro che io uso è quello dove immetto Preservarci dalla tentazioni al posto di “ non ci indurre in tentazione” .
Altre parole similari a non ci indurre in tentazione sono simili con significato e portano tutte la medesimo significato, per esempio:
-non farci entrare in tentazione significa la medesima cosa, anche se con una nota meno esplicita.
-non farci cadere nelle tentazioni …. Idem
Preservaci dalle tentazioni si chiede a Dio a conservarci, tutelarci, aiutarci, impedirci, allontanarci dalla tentazione, di allontanare da noi la tentazione del maligno, ed è quello che Dio fa sempre continuamente …

Ma ora che avete letto non potete più dire, io non sapevo!


Lo dico anche alla chiesa e ai sacerdoti che insistenti continuano per primi a non insegnare la parola Giusta! E anche’essi bestemmiano! 

L’uomo sfida Dio con i peccati?

 L’uomo sfida Dio con i peccati?

Ma se il peccato non esistesse, non ci sarebbe neppure la possibilità di salvarsi, perché saremo esseri puri, senza macchia.

 Il peccato esiste non solo per l’essere che si è opposto a Dio e quindi ha generato il peccato principe, innanzi a Dio, ma il peccato in se stesso è un vantaggio per il credente, perché mediante esso ha la possibilità di capire i suoi limiti e quelli del suo prossimo, il peccato ci rende umani, e proprio per questa ragione che esso ci migliora, ma il miglioramento deve essere fatto cercando di controllare e opporsi al peccato stesso; chi invece asseconda il peccato, non solo compie un peccato più grande, ma non vuole comprendere che mediante quel peccato tu hai la possibilità di cambiare te stesso e il prossimo. 

Quindi il peccato di per se stesso è un male, ma al tempo stesso è bene, perché attraverso la prova del peccare, tu superi te stesso, divenendo veramente umile; sempre che la persona abbia realmente intenzione di contrapporsi al peccato stesso!


La sfida a Dio, non è tanto basata sul peccato inteso come il peccare umano, quanto il sentirsi già arrivati e pensare di aver la salvezza in mano. Non esiste credente che pur essendo un grande santo, sia realmente tale, perché l'unico vero Santo è Dio. Se un credente fosse perfetto tanto quanto è Dio, esso non potrebbe sussistere in questo mondo di peccato, se non per volontà diretta di Dio stesso.....perché il male lo rigetterebbe.... fino al punto di farlo perire …. come fu per Cristo!

" quanto il sentirsi già arrivati e pensare di aver la salvezza in mano."
Infatti moltissimi credenti pensano di essere salvi e meritevoli perchè qualcuno gli ha detto che Dio perdona tutto!  Dio vorrebbe perdonare tutto e tutti, solo che a limitare Dio siamo sempre noi, con i nostri peccati...