“Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede”
Oggi
durante la S.Messa, per la prima volta, questa frase mi ha colpito come un macigno,
il Sacerdote: "Se Gesù non fosse
risorto, sarebbe vana la nostra fede!”
Curioso l’avevo letta sentita
migliaia di volte, ma oggi mi ha scosso. Allora quando dopo la messa il
sacerdote ha fatto un rosario ecumenico con i cristiani ortodossi, mentre ero
in preghiera il Signore mi parla. Con una semplice frase.
La
frase l’ho subito scritta come solitamente, per non confondermi o non
sbagliare. Tornato a casa mi sono rimesso in preghiera, ma non ho ricevuto
risposta. Mi sono posto un po’ di domande come solitamente faccio. Perché
oggi, perché non prima, diversi perché.
Vediamo
di capire cosa voleva dire il Signore.
La
frase è stata detta da Paolo di Tarso in una lettera ai Corinzi.
Prima
di dedicarmi a Paolo e al suo scritto, scriverò di quello che è stato il giorno
di oggi, finché sono fresco.
vediamo un attimo la Frase.
“ma se Cristo non è risorto, è
vana la vostra fede”
Prima di tutto notare il "ma" cosa sta dicendo che esso ipotizza, quel ma è un ipotesi, potremo dire anche un dubbio.
Si noti che in quasi tutti gli scritti di Paolo di Tarso, sono sovrabbondanti di termini come Ma, Forse, se, ed altri, che indicano tutti incertezza, dubbio, per perplessità ed ipotesi, ci sono pochissimi suoi scritti dove egli esprime un concetto di sicurezza. Se una persona è presa dallo Spirito Santo, essa non ipotizza mai, perchè il suo parlare è dettato dallo Spirito di Dio, mentre quando una persona ipotizza significa che essa sta facendo e producendo un suo pensiero e ragionamento totalmente umano, perchè non conosce la verità, che non appartiene alla presenza di Dio ne del suo Santo Spirito, perchè è assolutamente certo, che un essere preso "posseduto" dallo Spirito Santo afferma le verità con certezza, proprio come ha fatto Cristo stesso e non pone mai il dubbio in nulla, qui invece la frase inizia subito con un "Ma se" che indica proprio insicurezza del parlare, quindi pone un dubbio.
Dice in sostanza se nell'ipotesi Cristo non fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede, ma il porre quel ma, pone dei seri dubbi, sul fatto che Paolo fosse sicuro della natura di Cristo, il ma fa presagire che non lo era per nulla, anzi questo ma fa comprendere il suo vero ragionamento, senza ombra di dubbio Paolo parlando con gli Apostoli e vari altri discepoli, seppe che nessuno di questi, ne altri era presente alla risurrezione, per cui fece questo ragionamento: ma se loro non lo videro risorgere, ne altri lo videro, come posso io sapere che è risorto? questo è l'interrogativo che Paolo si pone, perchè lo si comprende proprio dal quel ma che pone ad inizio frase e dalla frase nel suo insieme. Paolo è dubbioso sul fatto che nessuno assistette alla resurrezione, come dire che non credeva molto alla questione.
Per cui diventa logica la frase che lui pone:
“ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede”
Questa frase inserisce un dubbio, ben preciso, come dire."ma se Cristo non è risorto" , per logica conseguenza si comprende anche il pensiero che Paolo fa, considerando che esso è uno studioso molto erudito, non bisogna dimenticare questo aspetto, perchè a differenza dei poveri 12 apostoli lui gli mangia i risi in testa, come diciamo noi, e pensa questo: (io non posso dire diversamente, visto che non ero presente) ma fa anche capire che nessuno confermò a Lui che Cristo era risorto, neppure Egli lo vide in un secondo momento, tipo in apparizione, perchè altrimenti non avrebbe posto questo dubbio, ma avrebbe prodotto una farse di confermazione non certamente, di dubbio pernicioso, quindi non ha avuto nessuna apparizione, che potesse dipanare le sue incertezze, quelle erano e quelle sono rimaste; la seconda parte della frase che recita: è vana la vostra fede”, fa proprio capire, che Egli pone dubbio coriaceo, quasi una certezza, perchè con questo dubbio fa insorgere verso chiunque legga e chiunque abbia un certa intelligenza che se nessuno degli apostoli, videro la resurrezione, com'è effettivamente stato, la ovvia conseguenza di questa affermazione presa per buona dalla chiesa, è che Cristo non è risorto!! Perchè questa farse ha questo scopo.
Anzi indica, che Paolo per affermare la frase in questo modo, fa capire che Cristo esso non lo conobbe ne lo ha mai conosciuto, quindi non c'è certezza nelle sue affermazioni, ma dubbio, esso sta dubitando che Cristo sia risorto. In effetti Paolo di Tardo non ha mai conosciuto Cristo, in vita, e non ha avuto conferma della sua esistenza, a parte dalla voci e da storie che potrebbe aver udito in varie circostanze, ma sopratutto dai racconti stessi degli apostoli, che lo hanno messo al corrente di tutto quello che Gesù disse e fece, come pure lo stesso S.Stefano, quando era incarcerato, per cui Paolo di Tarso viene a sapere di Cristo dagli stessi discepoli, ma prima di questo da S.Stefano protomartire, durante il suo periodo di carcerazione, perchè uno dei carcerieri era proprio Paolo di Tarso. Di conseguenza Paolo sapeva già molto su Cristo molto prima di divenire apostolo.
Questo MA dubbioso di Paolo sottolinea un aspetto molto più importante, che in lui non poteva albergare lo Spirito di Dio, perchè Esso è uno spirito che conosce perfettamente la verità della cose e non si esprime, mai con dubbi, perplessità ipotesi, siamo noi che non conoscendo la verità, ci poniamo dubbi, perchè facciamo ragionamenti logici umani, lo Spirito Santo non fa ragionamenti, va diritto a segno, come una lama di rasoio, quindi i ma, i forse, i se, ecc non esistono.
Torniamo alla Frase.
Vediamo
un attimo
“Mosè
credette senza vedere!”
Conosciamo
tutti la storia di Mosè, nato in Egitto
da una donna ebrea, allevato dalla figlia del faraone, vissuto per una
parte delle sua vita come principe, cacciato da quel regno, si trova presso le
montagne del Sinai, dove viene attratto dalla potenza di Dio, vede il roveto
ardere ma non brucia, gli appare Dio, ma egli non lo vede perché non gli è
permesso. Ma crede che in quel Roveto vi è
la potenza di Dio, sente solo la sua voce, ma crede!
Di
Gesù sappiamo quasi tutto, possiamo dire, in breve,…. muore in croce sul
Golgota, viene seppellito in una grotta, al terzo giorno come predetto da
profeti antichi e da se stesso, resuscita dalla condizione di morte e ascende
al cielo. La Maddalena lo vede per prima come risorto, poi gli apostoli comprendono
le sue parole , Gesù si mostra loro come se fosse vivo, lo vedono ascendere.
Quindi in definitiva chi lo ha visto già risorto per prima è stata una donna,
poi gli apostoli lo vedono ascendere.
Ma nessuno lo ho visto risorgere, ma c'è un motivo perchè Cristo non vuole che nessuno lo veda, poi spiego più avanti.
La
frase direi essere molto severa e dura, pare un accusa, “perché sono risorto avete creduto?”
si comprende che Gesù dice a tutti che la nostra fede è
basata solo sul fatto che noi crediamo in Lui perché sappiamo dagli apostoli
che esso è risorto, ma la frase è più sostanziosa di quanto non sembri, come
dire, che se non fosse risorto nessuno avrebbe creduto che Gesù era figlio di
Dio, questo dice la frase.
La frase è un accusa che Gesù muove non verso tutti,
come potrebbe apparire, ma solo verso il clero del futuro, perché è la chiesa che insegna
ciò! La chiesa insegna “Se Gesù non fosse risorto sarebbe vana la nostra fede!”
in questo ho compreso che
Gesù era molto dispiaciuto perché dopo 2 millenni la sua chiesa non aveva ancora
compreso, che dopo tutto, Mosè aveva più fede di quanto la stessa chiesa
insegna/va, come dire che la chiesa in realtà non ha fede.
Perché se guardiamo
anche alle parole di Gesù che dice : Giov.
20,29«Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non
avendo visto crederanno!». Ecco che Gesù fa lo stesso parallelismo,
pur non avendo specificato il discorso parla di questo nello specifico, ma la
frase esprime lo stesso concetto..
“perché
sono risorto avete creduto?” = “beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”, ma Gesù aggiunge qualcos'altro di simile, “Beati coloro che credono senza
aver conferme, perché saranno santi!” è la stessa cosa, tra beati e santi la
differenza è minima, quasi trascurabile. Ma in questa frase sottolinea un
particolare, aggiuntivo, senza aver
conferme, un particolare pare addirittura più importante che il dire solo “che pur non avendo visto crederanno” . Perché sta ad indicare, che Gesù
vuole, che la sua chiesa creda ciecamente in Lui, non perché è risorto o
asceso, ma perché Gesù è Figlio di Dio Onnipotente come credette Mosè!
E
l’esempio di Mosè, che Gesù pone come indicativo di che tipo di fede Gesù vuole
dalla sua chiesa e dai suoi fedeli. Una fede incrollabile dove se anche per
ipotesi non fosse risorto o non fosse asceso solo per il fatto che Gesù è
figlio di Dio Onnipotente, noi dovremo credergli.
La resurrezione e
l’ascensione sono due fattori che servono come conferma della sua deità, ma non
sono il fulcro della fede. Sono testimonianza della suo potere come Dio.
Per questo si è risentito.
Gesù:
“Mosè credette senza vedere! Voi perché sono risorto avete creduto? Dove sta la
vostra cieca fede! Beati coloro che
credono senza aver conferme, perché saranno santi!”
“Dove
sta la vostra cieca fede?” E
quindi ci chiede, dove sta la cieca fede in Lui!
Un'altra
accusa, come dire, voi non avete fede in Me! Si perché dicendo quella frase la
chiesa dimostra di non aver fede in Cristo, e di credere solo se essa sa e vede con mano, come il caso di S.Tommaso,
perché altri hanno attestato che ciò è essere vero, che Cristo è risorto e
asceso!
Ma se ciò non fosse essa non crederebbe!
Per quello Gesù è così preciso e fa questo
parallelismo con Mosè, paragona gli Uomini di chiesa e i suoi insegnamenti(della chiesa), che
sono tal volta errati. E si chiede chi nella chiesa veramente crede in Lui
senza credere alla testimonianza che egli è risorto e asceso!
E’ un atto di
fede enorme credere senza vedere e senza conferme, un atto così grande ottiene
un premio grande corrispondete.
La
resurrezione e poi l’ascensione è stata per noi una conferma della sua deità,
ma gli apostoli credettero in Lui prima
che Esso resuscitasse, altrimenti Gesù non gli avrebbe scelti per essere suoi
discepoli. Gli apostoli già credevano in
Gesù, finché era in vita, ma Gesù volle dimostrare la sua potenza di figlio di
Dio e Dio con Dio, mostrandosi vivente in eterno, cioè risorto con il suo vero aspetto e corpo glorioso, si perchè nessuno degli apostoli lo riconosce, se non per i gesti che fa.
Quindi
questa frase non sussiste, ed è pure un atto di incredulità,”:
Se Gesù non fosse risorto, sarebbe vana la nostra fede!” perché si
pone la condizione, che Gesù deve per forza essere risorto perché noi gli
crediamo, Gesù fa capire che questo parlare è falso! Noi dobbiamo credere in Gesù prima
di tutto perché Egli è Figlio di Dio! Perché sarebbe come dire, se Gesù non è
risorto io non credo neppure in Dio Padre! E' la conseguenza logica.
Beati
coloro che credono senza aver conferme, perché saranno santi!”
Beati quelli che pur non avendo visto crederanno”
In pratica sono la medesima cosa.
Quindi tutti noi che crediamo anche se non abbiamo materialmente visto la
resurrezione, dovremo essere beati, ma siccome poniamo un dubbio, “ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra
fede” perché Paolo di Tarso c’ha posto il dubbio, il tarlo, ecco che nessuno di noi, avrà
quanto promesso, nessuno di noi, sarà, per questa ragione beato!
Gesù infine mi ha detto: Un uomo compie un
errore, ma nessuno lo corregge, questo errore diviene un peccato; altri, pensando
che quello sia giusto, continuano sulla strada del peccato(errore), fino a che qualcuno, non scopre l’errore! Avrà l’uomo la volontà di affermare la verità?
Ora vediamo di capire, perchè il Signore non volle che nessuno lo doveva vedere risorgere, infatti non risorge come tutti credono di Domenica, ma nella notte dove nessuno è presente alla tomba e dato che ho dimostrato che i tre giorni e tre notti corrispondono al giorno di sabato. Cristo risorge in questo giorno, perchè in quel giorno nessuno si muoveva di casa, è l'unico giorno in cui tutti dovevano stare rinchiusi in casa, fino all'alba della domenica, quindi la tomba anche durante il giorno non vi era nessuno, quindi Cristo poteva uscire da essa quando avesse voluto, non certo la domenica, quando gli apostoli si sono recati alla tomba e l'hanno trovata vuota, anche nel corso della notte tra sabato e domenica vi fu un terremoto e un angelo apri la tomba. Dobbiamo sempre ricordare che a quel tempo il giorno complessivo si calcolava all'alba non come facciamo noi oggi, dalla mezza notte alla mezza notte, a quei tempi era il sole che terminava il conteggio delle ore e come tutte le tradizioni di quei tempi, il sorge del sole era un nuovo giorno, per cui il sabato terminava con l'alba del nuovo giorno.
Ora Cristo non vuole che nessuno lo veda risorgere, primo perchè sicuramente vuole celare agli occhi del mondo, la sue resurrezione perchè è un evento speciale, secondo perchè gli apostoli e quanti dopo di loro dovevano credere in LUI proprio per atto di pura fede, cioè chiede a tutti, apostoli ,futuri sacerdoti e credenti che tutti dovevano credere nella sua resurrezione, proprio per un atto di pura fede, non volle che nessuno lo vedesse uscire dalla tomba, proprio per questa ragione.
Invece le parole di Paolo sconfessano questo discorso e pongono il dubbio, nelle menti di chi lesse, le sue parole, prese per oro colato che Cristo non sia risorto, anzi potrei addirittura pensare che la frase di Paolo abbia in se un che di maligno, perchè certamente pone l'interrogativo, e temo che neppure gli apostoli effettivamente abbiano mai saputo di questa frase da Paolo, perchè se l'avessero saputa sono certo che si sarebbero opposti e forse anche molto adirati.
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Mi sono posto delle domande …
Perché oggi, perché
non prima, diversi perché.
A
queste domande non so rispondere, potrei presumere, perché oggi, perché non
prima.
Credo
di aver afferrato che Gesù ha atteso
2000 anni nella speranza che la chiesa comprendesse veramente la sua parola, ma
visto che la chiesa con tutti i suoi dottori e altri vari soggetti "santi", non
ha compreso, penso che mi abbia suggerito questo, discorso indotto su questa frase, proprio
perché io chiedessi. Forse è arrivato il tempo di chiarire alcuni misteri,
forse il Signore sta tentando tutte le sue carte per far si di non perdere
tutti i suoi figli, in questa baraonda di fedi e di lacerazioni, che la chiesa
sta subendo in questi pochi anni. Penso che abbia deciso di chiarire definitivamente
la questione, onde ottenere sacerdoti santi, più santi di quelli che sono
rimasti. Proprio per affrontare con forza d’amiamo coraggio e fiducia in Dio,
colui che deve venire, perché credo che uno sprone ad una fede più perfetta
serva per rincuorare gli animi, serva per dar carica, forza ed energia alle
anime più tristi, a quella chiesa che sta per essere soffocata, sotto un peso
enorme. E per dar maggior speranza ai figli di Dio i cristiani tutti. Come dire
voi dovete credere in Me indipendentemente dalla mia resurrezione, perché Gesù
è vero Dio. Quindi se Gesù è vero Dio,
non servono le prove della sua deità per credergli. Gli si deve credere a occhi
chiusi! E’ come quando si chiede una grazia, se non credi fermamente ed in modo
inequivocabile perfetto, con assoluta fiducia in Dio, la grazia non la ottieni,
è la stessa cosa! Chi pone dei paletti
non crede ne in Cristo, ne nel Padre Celeste!
E qui Paolo di Tarso ne ha posto uno molto sostanzioso: “Se Gesù non fosse risorto sarebbe vana la nostra fede!”.
Inoltre tutti coloro, che quando erano in vita assieme a Gesù, hanno ottenuto grazie da Gesù, non credettero in Gesù perchè egli poi risorse, perchè non lo sapevano, ma credettero solo in virtù che Gesù era figlio di Dio, credettero per la sua parola, credettero per quanto faceva, credettero in Gesù. Il Ladrone sulle croce che è stato salvato da Gesù ha creduto ciecamente che Gesù era figlio di Dio e noi siamo meno? Si, perchè l'affermazione di Paolo dimostra che egli era meno di quel ladrone!
E la chiesa è lo stesso!
Questo
è quello che io sento di dirvi!
Il discorso è incentrato sulla
fede, noi cristiani crediamo in Cristo solo perché è risorto?
Certo la resurrezione è
fondamentale per noi per capire e testimoniare la deità di Gesù, ed Egli lo ha dimostrato proprio per questa ragione,
perché nessuno potesse dire che egli non è figlio di Dio.
Sia agli ebrei che
tutti gli altri.
Ma noi non possiamo dire che crediamo solo perché
è risorto? O dire la mia fede è vana senza la resurrezione! Perché altrimenti
gli ebrei hanno più fede di noi, che credono nel Padre Eterno senza averlo mai
visto.
Gesù cosa dice :”beati
coloro che non avendo visto credono”, cosa pensate che
significhi realmente questa espressione, chi di noi, nel nostro tempo ha visto
risorgere Gesù? Nessuno! Se non lo hanno visto a quel tempo figuriamoci noi, è ovvio.
Per cui, noi crediamo senza vedere, dovremo essere
beati, se non che, Paolo fa quell'asserzione dove la fede è in relazione
stretta alla resurrezione, rovinando di fatto la parola di Gesù“beati
coloro che non avendo visto credono”. Che poi Paolo
abbia espresso quel pensiero nel tentativo di convertire gli ebrei, bisogna
vedere se il suo modo di parlare ha ottenuto un risultato. Ma il fatto stesso
che la chiesa oggi usa questa parola per attestare la deità di Gesù, è
fondamentalmente sbagliato, e poi dicono che tale discorso di Paolo era risvolto
agli Ebrei e pagani, ma la chiesa, lo usa oggi per tutti, quindi se fosse stato
un discorso solo per gli Ebrei perché oggi si usa per tutti gli altri? Dopo tutto è
la Maddalena la prima a vedere il Cristo
risorto appena uscito dalla tomba, poi tutti assieme gli apostoli, quindi l’attestazione
della resurrezione noi non l’abbiamo per le parole di Paolo ma per la
testimonianza dei 4 Evangelisti. Non sono le parole di Paolo che sono
importanti ma la testimonianza degli Apostoli che hanno visto Cristo risorto e hanno parlato con LUI; Paolo semmai con
la sua parola mette un dubbio, perché egli stesso non ha visto Gesù risorgere, ma riporta solo i racconti degli altri, specialmente quelli del protomartire S.Stefano.
Noi crediamo solo perché i 12 apostoli
hanno visto, solo per loro che crediamo, in sostanza crediamo in loro, che
hanno scritto la verità. E sulla base della verità che loro ci hanno trasmesso per
volontà dello Spirito Santo che noi
crediamo in Gesù risorto. Ma stando alle
parole di Gesù noi dovremo credere a Gesù come egli dice: “beati coloro che non avendo
visto credono”.
Non voglio pensare che sia stato Paolo ad aver errato, ma che qualcuno ha aggiunto di sua volontà del testo non appartenente a Paolo, questo sicuramente si!!!
Bisognerebbe capire quale interesse poteva esserci, da parte di terzi, nell'affermare una verità così controversa su Cristo e cosa realmente si voleva far pensare o dove si vuole portare il mondo.
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link: Come si può produrre un falso!!!