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venerdì 15 maggio 2015

Genesi : I due alberi....chi sono veramente?


Noi lo conosciamo come un albero, ma sappiamo benissimo che la figura dell’albero è solo una copertura per indicare un essere che ha piedi = radici, gambe, busto = tronco, braccia, testa = rami. Quindi Dio ha posto nel giardino dell’eden due esseri simili, ma diversi tra loro, ognuno dei quali poteva dare dei frutti. 

Iniziamo con l’essere della conoscenza del bene e del male … essendo che conteneva in se sia il ben che il male esso era un essere duale, in egual misura, ma di cosa tratta questa conoscenza, era una questione di scienza, No! Il termine conoscenza indica chi conosce come si fanno le cose, o chi sa come le cose vengono fatte, oppure ha in se quella sapienza necessaria per poter fare qualsiasi cosa, ma sarà questa la conoscenza che parla? No! Nemmeno questa, ma allora di cosa si tratta, vediamo un attimo di capirlo, dice conoscenza del bene del male sta nella frase il senso … esso conosceva il bene e il male, cioè sapeva fare il bene tanto quanto il male, qualcuno potrebbe dire come’è possibile saper fare l’uno e l’altro, pensiamo bene.

Come posso fare il male? Da dove ricavo questo male? Com’è possibile che esista il male?

Abbiamo detto all’inizio che esso è un essere duale, ciò significa che contiene entrambe le caratteristiche bene e male, e questo cosa vuole dire che per fare il male si deve conosce il bene; altrimenti a chi fai del male se non sai come si fa il bene! Quindi l’essere che si cela dietro questo primo albero, sa fare il male tanto quanto sa fare il bene, conobbe benissimo il bene, lo praticava in modo sublime, ma altrettanto conosceva bene il male, che lo poteva pratica altrettanto bene, come il bene stesso, questo cosa ci fa capire, qualcosa di molto importante, che colui che sedeva presso il giardino come essere duale era, il tentatore, colui che parla in forma viscida simile ad un serpente, infatti poi quando Eva parla a Dio dice “il serpente mi tratta in inganno” Eva non parla di un serpente ma di un uomo, che si esprime come un serpente che ha l’astuzia di un serpente, ma non è un serpente, Eva paragona questo essere di cui Dio si raccomandò (Gen 2, 16-17) “: «Tu puoi mangiare frutti di tutti gli alberi del Giardino. Ma dell'albero della conoscenza/scienza del bene e del male non ne mangerai, perché se ne mangiassi certamente moriresti » “ ad un serpente , ma in realtà è poi divenuto in verme, un semplice lombrico e non un serpente.”sul ventre camminerai e terra o polvere mangerai solo i lombrichi mangiano terra non i serpenti …

Quindi solo di un albero essi non potevano mangiare, mentre dell’altro si.

Cosa intendeva dire mangiare? Il termine si presta a moltissime interpretazioni, taluni hanno pensato che il magiare fosse indicativo di un atto sessuale, anch’io pensai così un po’ traviato dal senso che la chiesa ne ha dato, ma non è così, ma allora di cosa si tratta, per mangiare si può intendere anche nutrirsi della parola che esce dalla bocca di qualcuno, cioè convincersi delle idee di qualcuno, per cui si può celare sotto mentite spoglie la parola desiderata con mangiare dopo tutto, sia che si mangia sia che si ascolta passa sempre mediante il corpo la sostanza, per cui l’ascoltare fu tradotto come mangiate come nutrirsi, in pratica si sono nutriti della parola di costui, l’hanno accettata, fatta loro e così diventata il loro credo.


E quali frutti intendeva? Quindi di conseguenza i frutti non sono la frutta come si poteva pensare, o come frutto nel senso sessuale del termine, no, no, erano frutti che facevano parte dello stesso essere cioè la sua conoscenza o scienza, questi erano i frutti di cui i progenitori mangiano, si nutrono da costui, del suo insegnamento. Quindi Eva viene irretita da questo individuo che la circuisce, la manipola, la seduce psicologicamente, l’affascina, la rende in sostanza plasmabile come egli vuole, nel farle questo lavaggio del cervello esso fa si che i frutti di questa sua opera distruggano la purezza dei loro corpi e pensieri fino a lede le loro anime, per cui fingendo di essere bene/buono, fa a lei del male, insegnando a lei quello che Dio le aveva proibito, e poi Eva insegna ad Adamo le medesime cose, per cui anch’esso va alla scuola di quell’essere, per un po’ di tempo finche non entra in esso la malizia, come si fa oggi con i bambini, finche sono puri, sono candidi e malizia non hanno, ma poi quando crescono gli adulti li smaliziano e i loro occhi si aprono … non c’è bisogno di agire male, nel senso far del male, ma semplicemente far in modo che essi accettino quella malizia che li trasforma, così è avvenuto per i due progenitori. Ecco che il male si è insinuato in loro; tra l’altro proprio la parola insinuare indica un qualcosa che entra di nascosto, nelle loro menti. E da loro si è perpetrato nelle generazioni future … quindi lusinghe di questo essere, hanno portato Eva ed Adamo a farsi che esso fosse creduto e che loro stessi avevano pensato che Dio gli aveva mentito, in qualche modo, era quello che costui voleva fargli credere e loro hanno creduto, alle sue menzogne, ma chi è costui? Sicuramente Lucifero, proprio colui che deteneva la scienza o la conoscenza del bene del male e quindi l’essere descritto come albero altro non era che il tentatore numero uno, usato per provare la maturità delle creature di Dio. Ma da questo racconto che la genesi ci propone, si ricava un altra cosa molto più importante, cosa? Dio pose in Eden due alberi, simili tra loro come alberi ma diversi, uno porta frutti ingannevoli, l’altro porta frutti eterni, questo cosa ci fa capire … 

Dio non dice ai progenitori che non possono mangiare dell’albero delle vita eterna, anzi, sarebbe stato contento se avessero scelto quell’albero. Ma non l’hanno fatto, perché? Semplice perché l’altro albero/essere era più sfacciato, più ingannevole, più affascinante e più abile, nell’irretire Eva principalmente, quindi fa capire che Eva vedeva più l’aspetto esteriore degli esseri, che non quello interiore, per cui ne è rimasta affascinata. Mentre l’altro soggetto stava tranquillo per conto suo, non dava fastidio a nessuno, anzi aspettava paziente. 

In Giovanni cp.6 ci riferisce di quello che il Maestro dice: “discorso della vita eterna”… Gesù in diverse occasioni nei vangeli dice di se stesso di essere il pane della vita eterna e che senza di Lui, nessuno ha la vita eterna, in sostanza quell’essere che anche qui è rappresentato con un albero, altro non è che Gesù stesso! Lo si capisce proprio da una affermazione che Gesù fa ai suoi discepoli … i frutti dell’albero della vita eterna, stanno in Gesù, ed esso dice: “chi non mangia la mia carne e non beve il mio sangue nessuno avrà la vita eterna”, cioè chi non mangia i frutti che io vi ho lasciato, cioè la mia parola, la mia carne, il mio sangue e non fa le opere. Ecco chi è l’albero della vita eterna è sempre stato sotto gli occhi di tutti e nessuno ha capito! Gesù era presso il giardino dell’Eden, lo si comprende da un altra espressione ” vidi satana cadere come folgore” e non solo questa, ma anche qui:Giov. 6,38” perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà ….” La parola è sono disceso, indica che lui era già vivente presso il Padre come nell’espressione precedente indica la medesima cosa … era presente in quel momento … giov.6,62” “E se vedeste il figlio dell’uomo salire là dov’era prima?” ecco qua la nostra risposta chiara e precisa, Gesù dice “salire là dov’era prima” si comprende bene che il riferimento è al Regno eterno da dove Gesù viene, quindi l’albero della vita eterna era Gesù prima di discendere nel corpo di Maria sua Madre! 

Altra espressione importante in riferimento a quanto sopra del mangiare o nutrirsi, Giov.6, 50-51 “Chi ne mangia non muoia” indica proprio, che il Signore usa il termine mangiare per indicare un'altra parola che è nutrirsi a livello spirituale, ma anche culturale, ecco spiegato che molto spesso, molte parole che noi pensiamo avere un certo significato invece ne hanno ben altro, come dicevo giorni fa ad un ragazzo, su Face-book, che anticamente Dio usava poche parole per esprimere i concetti, perché per far muovere il potere serve l’uso di verbi precisi che hanno un solo significato e solo l’abbinamento di altre parole ne determinano le variazioni di questi, quindi ogni parola anticamente prendeva un senso diverso da quello che noi abbiamo dato oggi, e per anticamente non intendo 2000 anni fa ma anche 12000 anni fa e forse moltissimi di più … 

Perché dire ad Adamo ed Eva non magiatene perché altrimenti morirete? 

Semplice come detto sopra era il nutrimento sbagliato, perché lucifero diede un frutto difettato, non sincero e un insegnamento che non porta a nulla di buono, quindi il morire era in riferimento al fatto che avrebbe perso la dignità di essere figli di Dio, sarebbero diventati mortali, non che non lo erano, ma la mortalità di cui si parla era quella spirituale, persero questo vantaggio per cui il peccato originale è questo, non aver accolto in loro la vita eterna, ed aver accettato liberamente, o meglio dire condizionatamente di divenire in un certo senso seguaci del maligno, e hanno assunto su di loro il suo simbolo che sta nella malizia. Simbolo di impurità.

Ma questi frutti erano frutti come pensiamo noi? ...ma noo era intenso in senso lato... i frutti sono gli insegnamenti, le opere
ma in genesi dice: "  era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza"   cosa ci fa capire, che i frutti che poteva dar loro erano appetibili pieni di conoscenza, di cose interessanti e nuove, che colpivano, che entusiasmavano, cose che all'apparenza sono buone, ma che nella sostanza sono il contrario, come un frutto che è velenoso appare bello, può essere anche buono ma la sua tossina è mortale, quindi ha lo stesso senso, come dire ci sono degli insegnamenti che possono essere o apparire veri e veri non sono, questo essere ingannatore, avendo in se tutta la conoscenza del bene e del male, poteva soministrare a loro un nuerimento sia positivo che negativo, solo che i suoi frutti anche se inzialmente sono buoni e belli, portano tutti al male.   

Gesù, in molte delle sue parabole cercava di far capire questo concetto che non bisogna addormentarsi nel male perchè esso è astuto ingannatore e porta con se un parola che appare buona e potrebbe esserlo anche se poi ti avvelena l'anima questo Gesù voleva insegnare ai suoi discepoli e che molti non compresero.

Quindi i progenitori preferirono questo essere che nell'apparenza, nel mostrarsi era più bello, aveva a disposizione cose più belle, più interessanti e appariva avere una saggezza più grande, che poteva dar loro cose che colpivano la mente e gli occhi, che li affascinava e che nell'immediato donava loro una certa conoscenza e scienza, anche di tutto rispetto, ma che come tutte le belle cose, poi nascondono il tranello.

Genesi: "  in mezzo al giardino"   questo essere si trovava in mezzo alla regione dell'Eden, come se tutto quello che sta attorno serva da contenimento, verso al suo centro vi era una specie di zona off limits, come fosse stata un prigione, sicuramente Dio avrà attuato dei sistemi per terner lontani i progenitori, ma non glielo poteva impedire. Ma c'è un altro discorso se il movimento dei continenti la così detta deriva dei continenti, ha portato gli stessi a staccarsi ed allontanarsi ci sarebbe da chiedersi dov'è finito il centro, spirituale di quel mondo antico? Cioè non è detto che l'Eden fosse al centro del mondo, ma poteva essere collocato presso, in unarea temperata calda.   Dove fosse colllocato "l'albero" della vita eterna si può solo presumere da alcune conoscenze, dato che si dice che la Santa casa di Dio si dovrebbe trozare ad est, si potrebbe pensare che stesse ad est del centro del giardino, dove esattamente nessuno lo sa, ma si potrebbe pensare che non fosse tanto lontana, per controllare meglio quell'essere, quindi se la pangea primordiale era un continente unico di forma non definita,  credo sia impossibile stabilirne una vera forma, potremo pensare che l'area occupasse una zona più ampia che la sola mesopotamia, ed estendersi ad oevest anche al bacino del Mediterraneo ed ad est fino all'India quindi l' ipotetico centro, potrebbe essere nella zona tra i fiumi eufrate e Tigri, non facile stabilirlo nel quale si trovavano questi due  o "alberi" Inoltre ricordiamo che l'accesso  all'Eden era segnato da due cherubini, i quali sicuramente sono due vulcani gemelli, tra i quali probabilmente scorreva un fiume di lava(fulimine)=spada fiammeggiante/folgorante, che impediva a chiunque di entrare nell'Eden, però una cosa se quella era l'unica via per l'Eden significa che essa era un isola si potrebbe presupporre collegata da un lembo di terra, oppure una zona riparata da alte montagne, dentro ad caldera vulcanica, potrebbe pure essere che la zona detta Eden avesse un isola la suo interno, dove era collocato quest'essere, forse una zona protetta . Ovviamente considerando gli slittamenti continenetali ecc, è sicuramente difficile stabilire un punto preciso. Considerando tutte le variabilli, vediamo recentemente come un isola si può formare in pochi giorni e  sparire altrettanto velocemente, quindi rimarrà sempre un ipotesi. ma la forma delle coste dei continenti attuali potrebbe farci comprendere come potrebbe essere stata la sua forma, almeno fino ad un certo punto. E poi bisogna vedere quando è comparso l'Eden effettivamente nel corso della storia della terra, non si può dire neppure quello. 

una possibile e probabile formazione dall'antica pangea ad oggi.

Quindi la morte di cui parla Dio non è vera morte fisica ma l'accettazione della volontà del maligno, e il cambiamento di status da Dio e Satana, per cui quel peccato poi si perpetrato nelle generazioni future, proprio perchè i progenitori erano i primi di quella stirpe, e come peccato contro di disubbienza a Dio, sarebbe rimasto in eterno. Quindi morte fisica, ma morte spirituale, cioè morte=peccato.

Questo però ci fa capire una cosa, nel momento in cui un essere umano accetta per qualsiasi ragione satana, cioè si avvicina al suo insegnamento ripropone il peccato originario, o meglio dire lo fa di nuovo. Quindi sono le opere del maligno che portano il peccato in noi, è l'accettazione della presenza in noi del male che attira a noi i suoi frutti e quindi riproponiamo sempre lo stesso peccato.

Noi umani abbiamo dei simboli che esprimono la dualitàcome questo sotto, in realtà è un simbolo diabolico, che rappresenta satana. Non rappresenta affatto yin-yang e il male come maligno, ma proprio la conoscenza del bene e del male, ciò Lucifero stesso. 

Non facciamoci ingannare!!








In sintesi :

l'allbero della conoscenza de bene e del male altro non è che Lucifero stesso!
mentre 
L'albero della Vita eterna è Gesù il figlio di Dio!

Mangiare significa Nutrirsi spiritualmente
della parola, della legge, del sapere.



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