L’imposizione
delle mani.
Prima di tutto da dove nasce questa volontà di imporre le
mani su altri esseri viventi e per quale ragione si fa? Chi può e chi non può
fare?
L’attività esorcistica non nasce
con il cristianesimo ma bensì era già in uso nell’ebraismo, anche altri popoli
usavano imporre le mani nel tentativo di agire a livello curativo - spirituale
sugli esseri viventi, anche nella così detta magia, si impongono le mani per
agire sugli elementi naturali, artificiali, umani, ed animali, soprattutto nel
tentativo misterioso di controllarli, mediante l’uso di spiriti.
Dopo tutto la mano è un estensione
del pensiero, ed è un mezzo potente per agire su molte cose, sia a livello fisico che spirituale, nella fatti
specie del controllo degli spiriti e dei loro poteri, la mano è fondamentale come
agente di trasmissione e comando, infatti si dice che non bisogna mai additare
nessuno, essendo che il dito indice, è il dito del comando e da tempi
ancestrali indicare una persona con il dito indice era una forma di esercitare
un potere psichico - spirituale diretto verso quell’essere, dato che l’uso di
un oggetto che estende la potenzialità del dito indice, come può essere uno
scettro, una bacchetta, hanno tutti la funzione di potenziare come prolungamento
del dito stesso.
Quando si comanda o si sentenzia qualcosa, verso qualcuno, si
usa spontaneamente chiudere la mano, tendendo più o meno il dito indice a
seconda del pensiero che si esercita, questa azione ha un preciso scopo quello
di concentrare le energie mentali e spirituali , mediante l’uso della parola
come per convogliare mediante il dito sia il pensiero che l’energia che lo accompagna
e il comando espresso dalla parola(verbo). Più il comando è perentorio, e più
forte ed indicativo sarà la chiusura della altre dita e il l’indice diverrà molto rigido, solitamente questa posizione è
di condanna.
Nelle culture arcaiche ed anche
attualmente l’uso della mano in ambito “magico” è fondamentale proprio per
convogliare le energie spirituali su determinati oggetti o soggetti. Anche le
benedizioni se fatte sfruttando il dito indice agiscono in modo più forte che
non la sola mano intera aperta. Solitamente per attuare una benedizione
cristica, si dovrebbe usare la sovrapposizione delle dita , indice medio e l’anulare,
leggermente discostato, il mignolo deve rimanere ripiegato, e il pollice può
stare sia lato che leggermente frontale, questo ha un valore ben preciso.
L’indice
come dito del comando è legato alla forza, e alla persona del Cristo, invece il medio è legato alla potenza in riferimento
al Padre Eterno, è un rafforzativo, l’anulare è legato allo Spirito Santo. In pratica
l’uso della mano bisogna vedere come si usa per capire spiritualmente come
esercitare un potere ben diretto e determinato. Se l’uso della mano è con le
dita tutte aperte, non c’è un vero veicolo, dato che non c’è unione delle dita,
se invece le dita si tendono vicine o sovrapposte il valore cambia
radicalmente, perché la mano assume un potere unico, ed esercita il potere
spirituale al massimo espresso dalla volontà o pensiero del soggetto. Qualcuno si chiederà se è l’indice che deve
stare davanti o il medio a questo scopo non vi darò risposta.
Quindi l’uso nella benedizione
cristica della sovrapposizione del l’indice con il medio e l’accostamento dell’anulare
trasmette realmente il potere della Trinità, e la benedizione risulta essere di
forza molto superiore a quella espressa con la mano semi aperta, o lievemente
ripiegata. Oltretutto la benedizione deve essere fatta con la mano messa quasi
di taglio, perché le tre dita appaiono un dito solo.
Ora dopo aver spiegato l’uso
reale e spirituale delle dita, vediamo di capire cos’è imposizione delle mani
che per essere realmente efficace deve essere esercitata usando questo sistema
delle dita sovrapposte, oltretutto un imposizione necessità che il “paziente”
non si deve toccare con le mani, ma si deve stare ad una certa distanza, non
serve assolutamente a nulla prendere la testa della persona come una zucca, non
è con la forza fisica che serve per esercitare un potere soprannaturale.
L’imposizione cosa sarebbe in definitiva
è un meccanismo molto semplice nel si posiziona le mani su qualsiasi soggetto o
oggetto al fine di ottenere qualcosa di particolare, s’impone in sostanza una
volontà o al soggetto umano o al soggetto spirituale. L’imposizione avviene
mediante o uso della legge umana, o uso in questo caso della legge divina o
forza soprannaturale che costringe gli esseri spirituali ad agire in un certo modo.
La costrizione spirituale avviene solo se i nomi legati alle frasi sono efficaci
per controllare un determinato spirito o evento anche di natura fisica. Solitamente
si sfruttano i sacri nomi di Dio, e le parole legate al libro sacro cioè la
bibbia, ma anche l’uso dei sacramentali che rafforzano la tecnica esorcistica.
Ma
certamente tutto ciò viene meno se chi pratica, non ha in se i requisiti minimi
indispensabili, che sono battesimo cristiano, cresima, e fede certa ed assoluta
in Dio. Questi tre requisiti sono fondamentali, ma ve n’è almeno altri due che
sono necessari, confessione e comunione mediante i quali si evitano soprattutto
che l’esercitante l’imposizione finisca al posto del povero posseduto. Si perché
si deve sapere che se un soggetto che si appresta a imporre le mani per
liberare qualsiasi altro da una condizione negativa, cioè malessere spirituale
o anche fisico, se l’esercitante l’imposizione non è perfettamente a posto
spiritualmente parlando, cioè senza peccato e se non ha assunto in se il corpo
cristico, esso rischia di divenire esso stesso preda di colui che potrebbe
uscire dal “malato” magari trovando in esso una collocazione migliore. Ecco il perché
sono necessarie tutte e 5 le condizioni, mancandone una solamente è il rischio
che si corre è troppo alto.
Ora vediamo cosa ci dice Gesù vero
Dio e fondatore del Cristianesimo, nei vangeli su questo argomento.
Perché sulle
sue parole dobbiamo stare, da dove si rileva, che Gesù parla anche dell’imposizione
delle mani?
Dall’evento che è accaduto agli apostoli con l’esorcista estraneo,quando
gli apostoli lamentandosi con Gesù :
Marco 9,38-40- 38 “Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i
demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». 39 Ma Gesù disse: «Non
glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e
subito dopo possa parlare male di me. 40 Chi non è contro di noi è per noi.”
Quindi liberava senza aver avuto
da Gesù il permesso di farlo.
Come vediamo Gesù risponde : «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito
dopo possa parlare male di me. 40 Chi non è contro di noi è per noi.”
Per cui se un essere umano si
appresta ad esorcizzare senza permesso dalle autorità ecclesiastiche lo può
fare proprio per le parole stesse di Cristo, che ha rimproverato gli apostoli
cioè gli attuali sacerdoti.
Quindi anche i laici battezzati,
confessati, cresimati, credenti, ecc, possono esorcizzare, non è vero che solo
i sacerdoti lo possono fare, proprio per le parole stesse di Cristo che è il
fondamento assoluto sul quale la Chiesa si regge e prende il suo potere, senza
Cristo nessun prete ha potere e l’opera di qualsiasi sacerdote sarebbe vana.
L’esorcismo di per se stesso è
formato non solo da preghiere ma da indicazioni verso il malato fisico o
spirituale e tali indicazioni si svolgono mediante l’uso della mani, che sono
il mezzo per direzionare l’esorcismo stesso, per cui è Gesù stesso che dice chi
può o chi non può imporre le mani, visto che negli esorcismi si usa proprio l’imposizione
delle mani, che diventano il mezzo di trasmissione della volontà e mediante
essi si impone un potere sugli spiriti. “perché non c'è nessuno che faccia un
miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me"
Ora perché la chiesa, ha imposto
una legge contraria alla volontà di cristo? Il motivo sta nel fatto che la chiesa
in un certo senso teme l’azione dei laici, che alle volte sortiscono l’effetto esorcistico
in modo più rapido che gli stessi esorcisti religiosi, ma il problema della
velocità dell’azione esorcistica, non dipenda dall’esorcista se laico o
religioso, ma dal volere di Dio, non è tanto l’operante che permette l’esorcismo
quanto la volontà stessa di Dio, infatti molto spesso anche i migliori
esorcisti non riescono a concludere alcuni esorcismi in tempi ridotti, e
impiegano veramente molto tempo, anche anni, per debellare l’entità demoniaca.
Questo
perché non è l’esorcista di per se stesso che agisce sullo spirito è Dio che
decide se liberare in quel momento o no quel malcapitato, per cui alle volte
potrebbe accadere che un esorcismo fatto da un laico può sortire un effetto più
rapido di quello di un religioso, proprio per la ragione che il laico per
ottenere lo stesso effetto liberatorio di un religioso deve avere una fede più
grande del religioso stesso, che spesso crede di possedere tucur il potere di
Dio, solo perché è un consacrato, e usare a sua indiscrezione, lo stesso, cosa assolutamente
falsa.
Nella fattispecie del laico
invece esso è costretto a superare la fede stessa del religioso se vuole
esercitare lo stesso potere, ecco perché spesso i laici hanno una miglior sorte
nell’esorcismo rispetto, al consacrato.
Poi
la chiesa adduce che il laico può essere soggetto ad attacchi demoniaci
superori a quelli del consacrato, ma questo è tutto relativo, alla fede del
laico così come per il consacrato, è infatti risaputo ci sono stati e ci
saranno preti e suore prese da satana, per cui non è vero che il consacrato non
possa essere posseduto, è vero il contrario. Per cui come il laico può essere preso,
così può essere preso il consacrato, anzi direi che satana predilige il consacrato
al laico, o meglio dire predilige l’anima santa, che si è consacrata a Dio
nelle sua vita.
La chiesa in un certo senso, pone
delle obbiezioni che alle volte possono per taluni casi essere giuste, cosa può
limitare ad un laico l’esorcismo e l’imposizione delle mani? Solo se esso non è
del tutto sano di mente, se esso non ha una vita religiosa e rispettosa della
sacralità della sua fede, e se esso ha peccati gravi. Diciamo che queste sono
le regole che devono sottostare i laici per dir che essi possono agire per
imporre le mani che altro non è che far un esorcismo.
Quindi l’imposizione della mani e l’esorcismo sono la medesima cosa.
La chiesa però non possiede il potere per
limitare un essere umano laico nel opera esorcistica, se esso volesse
esorcizzare qualsiasi altro soggetto, proprio in virtù delle parole stesse di
Cristo, perché la chiesa deve sottostare alla volontà di Dio, non può la chiesa
essere sopra Dio, altrimenti essa non sussiste più, perché ponendosi sopra l’autorità
di Dio, si oppone a Dio. Quindi sarebbe più corretto se la chiesa, invece di
proibire l’esorcismo = imposizione della mani ad un laico, facesse opera di
insegnamento al fine ultimo di evitare che i parrocchiani possano esercitare un
arte che può effettivamente risultare pericolosa. Quindi bisogna istruire
positivamente i giovani e gli adulti sotto questo aspetto, per far capire loro
la gravità dell’azione, ma se qualcuno si sente egualmente di intervenire per
il bene del prossimo non bisogna assolutamente impedirglielo, perché non
sappiamo con precisione come le vie del Signore si esplicano.
E’ assolutamente necessario che chi appresta
ad operare anche con l’imposizione delle mani conosca i rischi che può
incorrere in simili operazioni, se non li conosce è bene si astenga. Dato che
sia l’imposizione che l’esorcismo vi è bisogno di essere certi delle realtà,
spirituali che si va a stuzzicare, sia con
l’agire con le parole ed azioni, sapendo che le varie entità demoniche possono
interegire in modi molto diversi tra loro, ma soprattutto ingannevoli, per cui
i laico deve conoscere perfettamente la materia. A meno che il laico non sia un
santo!
Ora in molti gruppi di preghiera,
i sacerdoti un po’ spavaldamente permettono ai loro fedeli di praticare un imposizione delle mani, questo è un atto di
poca responsabilità, visto che ogni soggetto umano è diverso dall’altro; non
tutti hanno una sanità mentale tale da sopportare un attacco satanico, spesso,
ci sono persone che fingono di essere forti o si credono tali solo perché vorrebbero
pure loro essere o sentirsi partecipi di una qualche realtà soprannaturale o
raccontare come un esibizione di aver fatto qualcosa e si spingono scioccamente
a far cose che non sanno neppure dove stanno di casa, quando, iniziano strani
attacchi esse ricorrono al sacerdote dimostrando di non essere preparante
spiritualmente.
Quindi un sacerdote che scioccamente permette al laico in sua presenza
di operare in tal senso, è una persona che dovrebbe essere richiamata dal suo
vescovo, perche dimostra superficialità ed anch’esso poca conoscenza della
pericolosità della materia.
Nei gruppi degli RNS, si fa largo
uso di tali cose, non sapendo spesso e volentieri nulla dei pericoli che gli stessi
appartenenti posso incorrere, per cui sarebbe vivamente sconsigliato da parte
di costoro se ci tengono dalla loro salute mentale e spirituale non che tranquillità
famigliare, di non apprestarsi a tali cose. Visto che i rischi non li conoscono
e spesso i sacerdoti neppure nelle catechesi glieli spiegano, parrebbe quasi
una volontà di aumentare il numero di casi di possessione, non conosco le
ragioni reali di tali comportamenti sciocchi e dire anche poco intelligenti.
Come capire se un laico è
predisposto ad essere un possibile esorcista-laico?
Qualcuno direbbe che è
impossibile da sapere non è affatto vero!
Prima di tutto serve conoscere
bene la famiglia d’origine se possibile, gli amici, e anche i parenti stretti, questi
danno già delle chiare indicazioni, almeno fanno capire diverse cose. Poi serve sapere che tipo di fede la persona
ha, cioè uno direbbe ma la fede è eguale per tutti, non è affatto vero, perché ogni
persona ha un sentire diverso, e un amore per Dio che lo esprime in modo
diverso, c’è chi si darebbe anima e corpo, c’è chi invece si da solo a metà, c’è
chi vive la fede come se fosse in paradiso, c’è chi vive la fede come se fosse
un guerriero, c’è chi la vive in maniera fredda distaccata, insomma di modi di
sentire la fede ve ne sono tanti, per cui bisogna capire veramente come il
soggetto vive la sua fede e da questo si può realmente comprendere se il laico
è adatto a questo compito.
Un metro preciso ce lo possono dare le parole stesse
di Gesù, in varie occasioni, non solo nell’ambito del discorso esorcismo, ma
anche nei vari eventi miracolosi, quando per esempio il centurione esprime il
tipo di fede che esso ha verso Cristo, ma anche nel caso dell’Emorroissa, ed in
altri, tutti questi avvenimenti ci fanno capire che tipo di fede si deve avere
per ottenere la grazia, chi è in grado di esprimere e3ffettivamente la fede in
questo modo, è adatto anche a fare l’esorcista, perché chi ha una visione di
Cristo come l’ha vissuta il centurione e l’emorroissa, ha la grazia nelle mani,
cioè è in grado di ottenere la grazia, e gli esorcismi senza la grazia non
servono a nulla.
Quindi se manca la certezza di
fede, anche un religioso non deve apprestarsi a far da esorcista.
Perché la certezza è un baluardo
non da poco! Che pochi raggiungono.
Ovviamente in caso di disastro ,
ipotesi di una calamità grave tipo terremoto, o di un conflitto ecc, o altro
dove fosse necessario l’intervento di un sacerdote e non ve ne fosse, un
qualsiasi credente battezzato in Cristo, può sortire lo stesso effetto di un
consacrato, perché in tali occasioni, il battezzato prende le veci. Anche se
tale battezzato non fosse in stato di grazia, ma vale la benedizione impartita
in nome di Cristo., non conterebbe in quel frangente il peccato dello stesso.
Un ipotesi durante un conflitto vengono uccisi tutti i preti, durante
lo stesso c’è bisogno di qualcuno che ne faccia le veci. Chi battezza se in
quel dato posto i preti non ci sono? Lo possono fare solo i battezzati e cmq
sia chi Crede in Cristo e chi opera per Cristo in sua vece. Così come Cristo
stesso ha dichiarato agli apostoli.
Gesù:«Non glielo proibite, perché non
c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio Nome e subito dopo possa parlare
male di me. 40 Chi non
è contro di noi è per noi.”
Chi non è contro la chiesa è per la chiesa!
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