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venerdì 4 marzo 2016

Non è Dio che attua le profezie.

Non è Dio che attua le profezie.

Tutti gli uomini compresi i veggenti, profeti e santi, hanno sempre pensato che fosse per volontà di Dio che le profezie e i castighi si compiano, invece le parole di Gesù rivelano ben altro. Ahimè l'uomo legge quello che gli piace comprendere e ha bisogno di sapere che c'è qualcuno che attua tali eventi di propria volontà, ed invece poveretti tutti hanno sempre inteso male. Non è Dio a colpire l'uomo, ma è l'uomo che danneggia l'uomo, Gesù infatti nelle parole trasmesse ai suoi apostoli lo ha anche rivelato, certo in una forma poco comprensibile, ma in tutto il suo insegnamento, lo dice e lo rivela, non è Dio che attua le profezie, non è Dio che vuole il danno dell'uomo, è l'uomo che danna se stesso, non Dio fa ciò. Qualcuno dirà che Dio ti prova, che Dio agisce anche contro l'uomo quando questo agisce nel male, è vero solo per poche cose, ma il molto lo fa l'uomo. Dio vedendo e sapendo anzi tempo il destino del tutto, dei singoli e di tutti, lo preannuncia facendoci la grazia di essere informati anzi tempo, per vedere come noi recepiamo queste sue informazioni, che potrebbe anche non darci, ma dato che Egli ci ama, vuole solo il nostro bene, per cui spera e si aspetta che noi, non solo gli crediamo, ma anche che attuiamo tutto quello che è in nostro potere per evitare il manifestarsi delle stesse, magari ricorrendo a Lui. Ma non è Dio che esercita il suo potere affinché queste si compiano, No! Una volta che Dio le ha preannunciate a noi, lascia che tutto abbia il suo corso, ovviamente se noi non facciamo nulla per fermare le cose, Egli ha le mani legate, perché noi non ci siamo rivolti a Lui nel chiedergli soccorso di evitare il compiersi degli eventi. Perché non solo Dio conoscere gli eventi, ma li può attenuare e alle volte anche cancellare, ma ciò sta solo e solamente a noi, se l'uomo accetta e crede in Lui. Ma allora chi attua le profezie? E' l'uomo stesso, che attua le profezie, è l'uomo stesso che con il suo comportamento contro se stesso e contro il mondo in cui vive attua e va in contro all'evolversi di quel tempo previsto e visto da Dio, fin dal tempo dell'inizio. Ma siamo noi stessi che lo determiniamo, siamo noi che lo attiriamo a noi, siamo noi che lo attiriamo a noi, con la nostra incredulità e con la nostra mancanza di Fede, Dio non fa assolutamente nulla, Egli non attua la profezia, siamo noi che l'attuiamo, siamo noi che la cerchiamo e siamo noi che la rendiamo tale. Generalmente le profezie sono quasi tutte funeste, ovviamente le cose belle non serve preannunciarle, non sono causa di rovina, per cui, non ah senso annunciarle salvo il fatto che non abbiamo un importanza storica, mondiale, universale, per cui si preannunciano, ma il restante, ha senso per dar modo al mondo di salvarsi, o sfuggendo al destino profetizzato o supplicando pietà. Perché Dio è buono, e non fa del male a nessuno, non si macchia del nostro sangue, non sarà Lui a decretare le nostre fine, ma saremo noi stessi a farlo; noi attiriamo a noi i castighi, non per volontà di Dio, ma solo per volontà nostra, perché i peccati e i mali ricadono e in noi, o meglio dire ritornano al mittente.

Dio soccorre sempre, non è Lui a causare il male, ma siamo noi che attiriamo a noi, per nostra volontà. Chi fa il male, si aspetti il ritorno dello stesso su di se, ma non per volontà di Dio, ma per volontà propria. Nessuno di coloro che fanno il male vorrebbe riavere il male cagionato, ma la verità è diversa da quello che l'uomo credere. O in un modo o nell'altro la verità la spunta sempre e tutto torna in equilibrio.

Lo Spirito Santo mi disse:”Se chi giudica sbaglia nel suo giudizio e cagiona un male ad un innocente sapendolo tale in cuor suo, il giudicante otterrà una condanna più severa del giudicato da lui, perché sarà egli stesso a condannarsi.”

Però Egli attende, che l'uomo libero da ogni costrizione lo riconosca Suo creatore, se l'umanità fa ciò, allora Dio agisce in sua protezione, se non fa ciò lascia che il destino si compia.

Gesù:” Padre perdona loro, perché non sanno cosa si fanno” le ricordiamo queste parole, ecco cosa significano, perché non sanno cosa si fanno, un danno fatto a se stessi, ad opera delle nostre mani. Per questo la forma del Padre Nostro "non indurci in tentazione" è errata, Dio non tenta nessuno, e la chiesa lo sa bene, ma perniciosamente continuate nell'errore, raccontando la frottola che Voi lo intendete in altro modo, non conta nulla cosa intendete Voi, conta che Gesù non ha mai pronunciato quelle parole, e Voi fate peccato grave nel continuare a lasciar invariato il testo, talmente grave che è come una bestemmia, annullando di fatto l'efficacia della preghiera e guarda un po i demoni temono l'Ave Maria più del Padre nostro, quando dovrebbe essere l'opposto.. 

Lo Spirito Santo vuole che la chiesa rimetta a posto tale formula e non intenda nemmeno lontanamente quello che intende con la forma errata, perchè Gesù non ha mai, mai, mai detto al Padre Suo Celeste, "tu mi induci in tentazione".


Per cui tutto è nelle nostre mani. O ci danniamo o ci salviamo, questa è la dura e spaventosa verità!
E facciamo tutto da soli. 

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