IL
FUOCO E DIO!
Un giorno il Signore mi raccontò una storia, curiosa, ma con un
senso molto profondo e chiede a me di spiegarla. Non so se ci
riuscirò.
Dice il Signore:”
Un bambino vede la mamma fare un bel falò, rimane meravigliato
del fuoco e dice alla mamma, tutto contento:
“come fa il
fuoco che scalda tutti a scaldare se stesso?”
E
la mamma gli risponde:” il fuoco non ha bisogno di scaldarsi, è
fuoco!”
…................................
Ma l'espressione del bambino cosa voleva intendere?
L'espressione parla del fuoco come un entità viva, energetica,
personale, come se il fuoco fosse uno spirito e in certo qual senso
lo è. Il fuoco è una forma di plasma direbbe la nostra scienza, ed
è vivo perché esso si scuote, se c'è aria o per altri effetti, ma
il bambino voleva questa risposta? No!
Il bambino mirava nella sua innocenza a qualcosa di ben diverso,
“come fa il fuoco che scalda tutti a scaldare se stesso?” come
dire se io faccio una cosa come faccio a farla se in me non c'è
nulla?
La faccio perché in me c'è qualcosa che me la fa fare, qualcosa che produce e spinge la mia mente a farla, il fuoco per il bambino ha un idea personale, una mente che comanda, una forza che riscalda, una volontà, qualcosa che lo muove a portare e donare calore agli altri, non pensa di scaldare solo se stesso, scalda anche gli altri. Ma estendendo ancora di più il concetto potremo dire come fa lo spirito ad essere tale? Perché nello spirito c'è Dio che lo sostiene che è come il fuoco che sta in esso, in breve Dio è la fiamma che anima il fuoco, e ogni anima, Dio è il fulcro di ogni cosa, senza la sua presenza, nemmeno il fuoco potrebbe scaldare, nemmeno il fuoco esisterebbe, ma volendo spingersi ancora più in profondità si arriverebbe direttamente a Dio, perché la storia che sembra assurda in realtà non parla del fuoco ma di Dio, Egli scalda tutti, ma Dio chi lo scalda? Lo scalda il nostro amore, siamo noi sue creature che scaldiamo il cuore di Dio, tutte le sue creature riscaldano Dio, tutte le creature danno forza a Dio, per quello che la Madre del Verbo dice sempre, dovete pregare, perché la nostra preghiera da forza a Dio, non perché Egli non ne abbia bisogno, ma questa energia che noi gli mandiamo è un fuoco per Dio che lo fa sentire bene, che lo rende felice, che gli fa dire l'uomo è ancora degno di essere mio figlio!
La faccio perché in me c'è qualcosa che me la fa fare, qualcosa che produce e spinge la mia mente a farla, il fuoco per il bambino ha un idea personale, una mente che comanda, una forza che riscalda, una volontà, qualcosa che lo muove a portare e donare calore agli altri, non pensa di scaldare solo se stesso, scalda anche gli altri. Ma estendendo ancora di più il concetto potremo dire come fa lo spirito ad essere tale? Perché nello spirito c'è Dio che lo sostiene che è come il fuoco che sta in esso, in breve Dio è la fiamma che anima il fuoco, e ogni anima, Dio è il fulcro di ogni cosa, senza la sua presenza, nemmeno il fuoco potrebbe scaldare, nemmeno il fuoco esisterebbe, ma volendo spingersi ancora più in profondità si arriverebbe direttamente a Dio, perché la storia che sembra assurda in realtà non parla del fuoco ma di Dio, Egli scalda tutti, ma Dio chi lo scalda? Lo scalda il nostro amore, siamo noi sue creature che scaldiamo il cuore di Dio, tutte le sue creature riscaldano Dio, tutte le creature danno forza a Dio, per quello che la Madre del Verbo dice sempre, dovete pregare, perché la nostra preghiera da forza a Dio, non perché Egli non ne abbia bisogno, ma questa energia che noi gli mandiamo è un fuoco per Dio che lo fa sentire bene, che lo rende felice, che gli fa dire l'uomo è ancora degno di essere mio figlio!
Quando il mondo perderà il fuoco che tiene viva la fiamma d'amore
verso Dio, ecco che il mondo è ad un passo dalla sua fine.
Gesù poi rispose: "alimentate con il vostro fuoco il fuoco di Dio così Io e il Padre mio vi concederemo ancora molto .
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Questa parabola che GESÙ mi disse, ha in se anche un altro aspetto, spesso l'innocenza dei bambini rivela la natura di Dio; il genitore da al bambino una risposta umana, plausibile, naturale, scientifica, quando spesso i figli di tutti, chiedono a i loro genitori cose ben più elevate delle banali risposte che noi umani siamo abituati dare, perchè conformati dagli studi che facciamo, e indottrinati in sentieri e percorsi di vita, astratti e fortemente legati a questa dimensione umana.
Spesso un bambino è molto più acuto e profondo di quanto lo sia un adulto, perchè in esso abita Dio, perchè il bambino quando è puro è lo specchio di Dio, Egli l'Altissimo si specchia nella loro innocenza, Esso vede se stesso in loro, per questo, queste piccole creature che appaiono indifese spesso dicono a noi cose che tal volta appaiono assurde, ma se scrutiamo bene in profondità cosa essi ci raccontano scopriremo un mondo a noi ignoto.
Impariamo ad ascoltare i nostri bambini e rimaniamo noi bambini, sopratutto perchè Gesù disse "che nessuno entra nel regno dei cieli se non è puro come bambino", se non è candido innocente, se non è specchio di Dio, dove Dio si possa specchiare.
L'espressione di Gesù quando dice "chi vede me vede il Padre che è in me", è allusiva a questo specchiarsi, Gesù si specchia nel Padre e il Padre in Lui, è un riconoscimento del Padre nel Figlio e viceversa.
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Questa parabola che GESÙ mi disse, ha in se anche un altro aspetto, spesso l'innocenza dei bambini rivela la natura di Dio; il genitore da al bambino una risposta umana, plausibile, naturale, scientifica, quando spesso i figli di tutti, chiedono a i loro genitori cose ben più elevate delle banali risposte che noi umani siamo abituati dare, perchè conformati dagli studi che facciamo, e indottrinati in sentieri e percorsi di vita, astratti e fortemente legati a questa dimensione umana.
Spesso un bambino è molto più acuto e profondo di quanto lo sia un adulto, perchè in esso abita Dio, perchè il bambino quando è puro è lo specchio di Dio, Egli l'Altissimo si specchia nella loro innocenza, Esso vede se stesso in loro, per questo, queste piccole creature che appaiono indifese spesso dicono a noi cose che tal volta appaiono assurde, ma se scrutiamo bene in profondità cosa essi ci raccontano scopriremo un mondo a noi ignoto.
Impariamo ad ascoltare i nostri bambini e rimaniamo noi bambini, sopratutto perchè Gesù disse "che nessuno entra nel regno dei cieli se non è puro come bambino", se non è candido innocente, se non è specchio di Dio, dove Dio si possa specchiare.
L'espressione di Gesù quando dice "chi vede me vede il Padre che è in me", è allusiva a questo specchiarsi, Gesù si specchia nel Padre e il Padre in Lui, è un riconoscimento del Padre nel Figlio e viceversa.
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