QUALI
SONO LE PREROGATIVE DELLA MADRE DI DIO?
Cosa
intendo dire per prerogative, sono le sue caratteristiche,
proprietà, qualità specifiche, poteri e privilegi, quello
che essa si prefigge, e quello che essa è, tutto un insieme di
caratteristiche, che definiscono la Madre di Dio.
Prima
di tutto cerchiamo di capire cosa voglia dire essere la Madre di Dio.
Noi
umani abbiamo un concetto di madre tutto umano, nel quale pensiamo
che essa essendo stata “umana” fosse umana come noi, ma ciò
indica che in noi c'è una profonda ignoranza della materia, non
sappia neppure molto bene cosa siamo noi esseri umani e abbiamo
l'ardire di dire che sia o cosa fosse la Madre di Dio... ri-cito un
noto sonetto che ho interpretato un po di tempo fa, nel quale la
madre di Dio dice chi è Lei.
Ora
se avete capito chi è realmente la Madre di Dio, avrete capito anche
che tipo di persona essa è e qual'è il suo vero ruolo e quali siano
realmente le sue prerogative.
Quali
sono le prerogative di una madre umana?
Una
madre umana è : amorevole, generosa, si sacrifica, soffre in
silenzio, dona tutto di se stessa ai figli, da il suo intero amore ai
figli, si fa uccidere per loro, cerca di dare il massimo ai figli
ancora di più che al marito, una madre umana è innamorata dei
propri figli, molto di più che del marito, perché è la madre che
da alla luce i figli, e c'è un legame profondo con essi. Quindi da
tutta la sua via per i figli, gli insegna quello che lei conosce,
trasmette l'educazione, i suoi principi, la morale, l'etica, il
pudore, trasmette le usanze dei proprio genitori, del proprio popolo
gli insegna la propria religione, poi in relazione al suo carattere
ed indole trasmette anche quella, condizionando i figli, perché
comunque sia la madre è sempre più presente che il padre, che per
quanto sia presente ma condiziona i figli in modo diverso.
Quali
sono le prerogative dello Spirito Santo?
Come
sappiamo oramai vi ho fatto una testa con questo argomento
impressionante, comunque sia lo disse anche l'apostolo Filippo che lo
Spirito Santo è un entità femminile e non maschile come la chiesa
ha forzatamente voluto vedere nei secoli, per un motivo puramente di
maschilismo. Dall'ebraico la parola Spirito si traduce come Rhua che
significa soffio, sposa, donna amata che altro non è che lo Spirito
Santo.
Ora
sapendo che lo Spirito Santo è di natura femminile, potremo capire
molti suoi aspetti simili per certi versi a quelli che sono gli
aspetti di un essere femminile umano, ma con delle prerogative di ben
altra portata, quindi tutto quello che è l'essere umano potenziato
migliaia di volte, in senso estremo del termine, cioè con la massima
perfezione possibile, nello Spirito Santo non esistono imperfezioni,
sia chiaro e ci sono precise regolette da seguire per poter dire se e
cosa sia dello Spirito Santo, pongo qui il mio link che consiglio
legge.
Le
altre caratteristiche dello Spirito Santo, sono espresse anche dalla
chiesa, nelle sue virtù almeno quelle che la chiesa conosce. Vi
pongo questo link molto completo che ho trovato, senza dover scrivere
tutto...
bisogna
però sempre tener a mente che nello spirito Santo tutte queste virtù
sono estremizzate cioè espresse alla massimo “potenza”
possibile, di cui noi non abbiamo una precisa idea di cosa sia
realmente.
Si
consideri come metro per capire le altre virtù questo, lo Spirito
Santo:
è
candido, umile, semplice, modesto, amorevole, generoso, casto,
potente, glorioso, forte, puro, ardente, calmo, soave, logico,
conoscenza, scienza, etc. tutto quello che si conosce in senso
positivo del termine.
Ma
tutto questo è estremizzato alla massima porta possibile, o alla
massima potenza esistente, quindi all'infinito.
Questo
cosa significa a livello di messaggi?
Ha
una sua valenza notevole, se lo Spirito Santo è tutta perfezione,
anche i suoi messaggi sono tutti perfetti. Non c'è nulla in essi che
sia imperfetto, sia nella composizione della lingua, sia nelle parole
usate, sia nelle intenzioni.
Quali
sono le prerogative della Madre di Cristo?
Sappiamo
che essa e in essa vive lo Spirito Santo per cui essa e in essa
manifesta sia le prerogative della Madre umana, che quelle dello
Spirito Santo fuse assieme, quelle della madre umana sono
estremizzate dallo Spirito Santo in senso totalmente positivo, nulla
in essa esiste di negativo.
Per
cui al tutta pura, esprime ogni suo pensiero alla luce dello Spirito
Santo. Che la fa essere perfetta, ogni sua parola è parola perfetta,
non esiste in essa imperfezione. Quindi essendo lo Spirito Santo
essere di perfezione, e potenziando tutte le sue virtù e
caratteristiche dovremo dire che ogni pensiero che esce da esso, e
dalla Madre di Dio, è portato all'estremo. E tutte queste
caratteristiche sono estremizzate anche nella Madre di Dio: candido,
umile, semplice, modesto, amorevole, generoso, casto, potente,
glorioso, forte, puro, ardente, calmo, soave, logico, verità.... Ciò
cosa significa che essendo la madre di Dio un essere estremamente
umile, casto candido, puro etc essa non cerca solo di trasmettere
concetti semplici, puri, umili, casti, verginali, etc... non che non
possa far discorsi complessi ma solitamente non li fa, perché essi
sono semplici lineari e con poche parole trasmette un concetto o una
volontà ben precisa che non va mai in contraddizione con lo Spirito
Santo che ha in Essa, perché Essa è la Madre di Dio.
Quando
un essere è umile si pone in umiltà con chiunque, con calma e con
grandissimo amore, mai direbbe nulla contro la volontà di Dio o del
figlio Suo Gesù, Mai!
Ne
mai esprimerebbe concetti difformi a quelli espressi da Suo Figlio
Gesù e dalla Legge del Padre.
Perché
vi scrivo queste cose, ci sarà pure una ragione perché dico questo?
Il
motivo sta nel fatto che conoscendo le prerogative della Madre di
Dio, si può anche capire quali siano i suoi modi di porsi, i suoi
atteggiamenti, e il rapporto che essa ha con noi, oltre quali siano
le parole che essa usa quando trasmette un messaggio a noi. Tutto
questo è assolutamente fondamentale per comprende bene l'essenza
della Madre di Dio. Non dobbiamo per cui dimenticare queste cose,
quando si legge o s'interpreta un qualsiasi testo derivante dalla sue
parole, o presumibilmente derivante da essa. Questo serve a noi a
capire se quanto leggiamo proviene o non proviene dalla Madre di Dio,
è indispensabile conoscere queste cose, per poter valutare con
assoluta sicurezza cosa sia o non sia della Madre di Dio, in modo da
dipanare le foschie che oggi giorni esistono su questi argomenti.
Quali
domande ci possiamo porre?
Se
un essere è umile come parla?
Cioè
con pazienza, con calma, dice il giusto, senza esagerare, non supera
i limiti, considerando che qui non si parla più di un essere umano
ma della Madre di Dio resa Regina.
Se
è candido come parla?
Chi
è l'essere candido? Un bambino si dice candido perché esprime i
suoi pensieri con naturalezza, senza nascondere il suo pensare. Per
cui dicasi candido chi esprime il proprio pensiero nella verità.
Quindi il candore è sinonimo di verità. Quindi parla con la Verità.
Se
è perfetto come parla?
L'unico
ad essere perfetto è Dio, nella sua forma unica e trinitaria. Ma
parlare con perfezione significa non errare, cioè non commettere
errore, non cambiare idea, con contraddirsi, un essere perfetto
esprime i proprio concetti usando la perfezione perché solo quella
conosce. Quindi perfezione nel parlare, e indice anche di semplicità,
perché un essere tanto perfetto è anche semplice, lineare nei suoi
pensieri, pulito, chiaro, trasparente dove non esiste imperfezione.
Se
è casto come parla?
La
castità nei pensieri indica che non c'è malizia, che il pensiero
non va mai a cose scabrose, che esso è lontano da qualsiasi cosa sia
inerente alla sessualità, intesa nel senso umano del temine. Anche
se questi esseri tanti candidi e tanto puri e casti conoscono molto
bene cosa sia la malizia e cosa essa porti, perché essi sono ripieni
di conoscenza. Quindi una persona che parla in modo casto significa
che non userà mai nei suoi pensieri normali cose legate alla
malizia, e non sarà mai malizioso, specialmente un essere dove ogni
cosa in esso è espresso alla massimo perfezione possibile.
Se
è ripieno di conoscenza come parla?
Dio
ha in se la massimo conoscenza possibile, cioè esso contiene ed è
il fulcro di tutto il sapere non solo del nostro mondo, ma di
qualsiasi mondo esistesse, e di tutto l'universo, perché in esso è
infuso e gli appartiene la conoscenza tutta, per cui un essere che fa
parte di questa realtà parlerà con cognizione di causa, sapendo
esattamente cosa dire in ogni istante della sua esistenza, un essere
perfetto nella conoscenza non usa parole a sproposito, e sa dosare le
stesse.
Quindi
questo essere parlerà con coscienza di causa.
Se
è puro come parla?
Un
puro si dice di quella persona che ha un carattere e un comportamento
puro, solare, gioviale, soavità è sinonimo di candido, ma viene
anche usato per indicare un puro di cuore, è una persona che ha di
sentimenti molto elevati, sia verso gli esseri umani che verso Dio,
indica anche un essere che porta amore, buoni propositi, etc. infatti
Gesù dice che i puri di cuore sono color che potranno vedere Dio.
Di conseguenza come parla un puro di cuore? Con umiltà, con
semplicità, con candore ed un soggetto che è arrendevole che presta
molto volentieri ad aiutare il prossimo senza chieder nulla in
cambio, è contento di aiutare gli altri, lo fa in modo
disinteressato, questo è il puro di cuore.
Per
cui la madre di Dio parla in modo disinteressato, franco, spontaneo,
diretto, senza giri di parole, in modo puro, preciso, o Si o No! Se
c'è un forse è motivato.
Se
è semplice, come parla?
Lo
dice la parola in modo semplice, cioè lineare, non si perde in
meandri strani, non è arzigogolato, non è sofisticato, cioè parla
come parlerebbe un bambino, in modo tenero, spontaneo, comprensibile
a tutti gli esseri umani, specialmente ai più ignoranti.
Se
è modesto, come parla?
La
modestia è un sinonimo di umiltà per cui si ricollega a questa.
Se
è amorevole, come parla?
Cioè
si esprime con sentimento, con amore, con trasporto con affetto,
senza indugio, mette tutto di suo, per gli altri, si da tutto agli
altri, quindi il suo parlare è pieno di amore, esprime amore, con lo
sguardo, con gli occhi, con il suo essere, emana amore, sa guardare
oltre il limite del nostro vedere, emana allegria, gioia, etc. Quindi
esprime con la parola queste prerogative.
Se
è generoso, come parla?
La
persona generosa da tutto di se agli altri, è intenso anche come
altruista, per cui non trattiene per se nulla, se non, che gli venga
comandato.
Se
è soave come parla?
Esprime
i suoi concetti, e pensieri, parole, opere, atti tutto con grande
soavità, direi anche maestà, indica anche un aspetto di grande
bellezza, come può essere nel volto, ne gesti, nella voce, nelle
azioni, quindi essere soavi s'intende irradiare questo senso direi di
pace.
Quindi
il parlare in modo soave sta proprio ad indica un senso profondo di
pace.
Se
è logico come parla?
L'essere
logico è una parola, ragionamento, idea, pensiero, di origine greca
e significa Logos cioè parola, che altro non sarebbe che
l'espressione del Verbo, quindi il Logos è il Verbo.
Quindi
esprimersi con logica, significa parlare usando il VERBO, ma dobbiamo
differenziare il logos umano dal Logos divino, sono due cose diverse
per quanto nel concetto del termine simili il Logos Divino cioè il
Verbo di Dio, è strettamente legato alla perfezione, perché la
perfezione è logica, viene dal pensiero, cioè esprime un concetto,
con fedeltà, precisione, equilibrio, verità, giustizia, etc. Quindi
parla con logica, cioè usando il Verbo di Dio e ovviamente sa cosa
deve dire, sa dare risposte precise e perfette, non erra. Quindi la
diversità dal Logos umano e quello divino sta nel fatto che il Logos
Divino è perfetto e non erra.
Quindi
tutti i suoi ragionamenti sono di natura perfetta, non ci sono
imperfezioni, se ci fossero significa che quella parola è stata
mutata da volontà altrui, cioè umana.
Per
cui da queste definizioni possiamo capire come la Madre di Dio si
esprima verso di noi umani, ma da questo possiamo anche capire se un
messaggio è autentico o no!
Vediamo
di far qualche esempio per capire tutto questo:
Apparizioni
a Lourdes...
Ogni
messaggio è spesso breve, di poche parole, semplici, mirate e con un
ordini precisi.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Metto
solo il testo delle parole della S.S Vergine.
Giovedì 18 febbraio : La Signora parla
Terza
apparizione. Per
la prima volta, la Signora parla. Bernardette Le porge una penna e un
pezzo di carta e Le chiede di scrivere il suo nome. Lei le risponde:
"Non è necessario",
ed aggiunge: "Non
ti prometto di renderti felice in questo mondo ma nell'altro.
Potete avere la
gentilezza
di venire qui per quindici giorni? "
Qui parla e si esprime con educazione e prudenza, quindi con gentilezza.
Mercoledì 24 febbraio : Pénitenza!
Ottava
apparizione. Messaggio
della Signora:
"Penitenza! Penitenza! Penitenza! Pregate Dio per i peccatori!
Bacerete la terra in espiazione dei peccatori !"
Giovedì 25 febbraio : La fonte
Nona
apparizione. Trecento
persone sono presenti. Bernardetta dice: "LEI MI HA DETTO DI
ANDARE A BERE ALLA FONTE (...) TROVAI SOLTANTO UN PO' DI ACQUA
FANGOSA. ALLA QUARTA PROVA POTEI BERE. LEI MI HA FATTO ANCHE MANGIARE
DELL’ERBA CHE SI TROVAVA VICINO ALLA SORGENTE. QUINDI LA VISIONE
SCOMPARVE. E POI ME NE ANDAI." Dinanzi alla folla che le dice:
"Sai che ti credono pazza facendo cose simili?" Lei
risponde soltanto: "È PER I PECCATORI."
Martedì
2 marzo : Messaggio ai sacerdoti
Tredicesima
apparizione. La
folla aumenta sempre di più. La Signora le dice: "DITE
AI SACERDOTE
CHE SI VENGA QUI IN PROCESSIONE E CHE SI COSTRUISCA UNA CAPPELLA."
Bernardete ne parla al sacerdote Peyramale, parroco di Lourdes.
Quest'ultimo non vuole sapere che una cosa: il nome della Signora. In
più esige una prova: veder fiorire il roseto (o rosa canina) della
Grotta in pieno inverno.
Giovedì 25 marzo : Il nome che si attendeva!
Sedicesima
apparizione. La
Visione rivela infine il Suo nome, ma il roseto (di rosa canina) sul
quale la Visione pone i piedi nel corso delle Sue apparizioni,
non fiorisce. Bernardette dice: "LEI
ALZO’ GLI OCCHI AL CIELO, UNENDO, IN SEGNO DI PREGHIERA, LE SUE
MANI CHE ERANO TESE ED APERTE VERSO LA TERRA, MI DISSE: << QUE
SOY ERA IMMACULADA COUNCEPCIOU.>>=
Io sono l'Immacolata Concezione.
La giovane veggente parte correndo e ripete continuamente, durante il cammino, queste parole che lei non comprende. Parole che invece impressionano e commuovono il burbero parroco. Bernardette ignorava quest'espressione teologica che descriveva la Santa Vergine. Solo quattro anni prima, nel 1854, papa Pio IX ne aveva fatto una verità (un dogma) della fede cattolica.
Giovedì 16 luglio : Ultima apparizione
Diciottesima
apparizione. Bernardette
sente il misterioso appello alla Grotta, ma l'accesso è vietato ed é
reso impssibile da una inferriata. Si reca dunque di fronte la
Grotta, dell'altro lato del Gave, nella prateria. " MI SEMBRAVA
DI ESSERE DINANZI ALLA GROTTA, ALLA STESSA DISTANZA DELLE ALTRE
VOLTE, IO VEDEVO SOLTANTO LA VERGINE, NON L’HO MAI VISTA COSÌ
BELLA!"
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Da
quello che si evince il testo ci racconta che nell'insieme le parole
della Madre di Dio, sono state molto semplici, precise, chiare, ma
con un contenuto molto profondo, in tutta la vicenda.
Ma
come si nota non ci sono eccessi.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ovviamente
in questo caso il testo era breve anche perché, L'Immacolata era lì
per confermare il dogma, questa fu la sua reale motivazione
dell'apparire, oltre che chiedere penitenza per i peccatori.
Ci
sono stati nel corso dei secoli altre apparizioni e trasmissioni di
messaggi sempre della Madre di Dio, anche più lunghi, ma in tutti,
emergono dei particolari che li rendono simili tra di loro.
I
messaggi delle apparizione a La salette Francia sono decisamente di
tono allarmistico ovviamente per ovvie ragioni.
L’apparizione della Madonna a La Salette:
Il
19 settembre 1846 nel sud-est della Francia, in una regione delle
Rhône-Alpes, nel dipartimento dell’Isère, all’interno
dell’antica provincia del Delfinato, in un villaggio denominato La
Salette, la SS. Vergine apparve a due ragazzi che portavano a
pascolare le loro mucche. Si chiamavano Massimino Giraud e Melania
Calvat , di rispettivamente 11 e 14 anni. La Signora apparve in
lacrime seduta sopra un sasso e, dopo essersi alzata in piedi,
affidò loro un messaggio con l’incarico di «farlo sapere a
tutto il suo popolo».
Era
vestita come le donne di quel villaggio: un abito che le scendeva
fino ai piedi, uno scialle, una cuffia sulla testa, un grembiule
annodato attorno ai fianchi. La cuffia, l’orlo dello scialle e i
piedi erano ornati da ghirlande di rose. Accanto alle rose dello
scialle era visibile una pesante catena, mentre al petto portava un
crocifisso con ai lati un paio di tenaglie e un martello.
Qualcuno
può pesare che sia strano questo modo di vestirsi, in realtà lo fa
solo per non spaventare questi ragazzini.
“Avvicinatevi,
figli miei non temete:
sono qui per annunciarvi un grande messaggio. Se
il mio popolo
non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare libero il braccio
di mio Figlio. Esso è così forte e pesante che non posso più
sostenerlo.
Se
il mio popolo=
la chiesa.
Da
quanto tempo soffro per voi! Se voglio che
mio Figlio non vi abbandoni, ho il compito di pregarlo
continuamente, e voi non ci fate caso. Per
quanto pregherete e farete, mai potrete compensare la pena
che mi sono presa per voi.
Qui
ci sono degli errori... probabilmente di trascrizione...
Vi
ha
dato sei giorni per lavorare, si
è riservato il
settimo e non me(glie) lo volete concedere.
E’
questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio!
Coloro
che conducono i carri non fanno
che bestemmiare il Nome di mio
Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio
di mio Figlio. Se il raccolto si guasta, la
colpa è vostra.
In
sostanza in questa parte del messaggio bacchetta la chiesa, e dice
che il settimo giorno è il vero giorno del Signore cioè il Sabato e
la chiesa non glielo vuole concedere e questo fatto appesantisce il
braccio di Gesù.
Quello
che ferisce maggiormente sono i lavoratori che bestemmiano il
Signore.
“Se
il raccolto si guasta, la
colpa è vostra.” indica
che l'essere umano che attira a se il male, in questa frase dice
quello che io dico sempre, che è l'uomo che si condanna da solo,
cioè si fa del male con le proprie mani.
[Ve
l’avevo dimostrato l’anno passato con le patate: voi non ci avete
fatto caso. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il
Nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire e quest’anno, a
Natale, non ve ne saranno più”.
“Se
avete del grano, non seminatelo. Quello seminato sarà mangiato dagli
insetti e quello che verrà cadrà in polvere quando lo batterete.
Sopraggiungerà una grande carestia. Prima di essa, i fanciulli sotto
i sette anni saranno colti da tremito e morranno tra le braccia di
coloro che li terranno. Gli altri faranno penitenza con la carestia.
Le noci si guasteranno e l’uva marcirà.
Se
si convertono, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e
le patate nasceranno da sole nei campi.
Fate
la vostra preghiera, figli miei?”
Non
molto, Signora.
“Ah,
figli miei, bisogna proprio farla, sera e mattina. Quando non avete
tempo, dite almeno un Pater ed un ‘Ave Maria; quando potete, ditene
di più.
A
Messa vanno solo alcune donne anziane; gli altri lavorano tutta
l’estate e d’inverno, quando non sanno cosa fare, vanno alla
Messa solo per burlarsi della religione. In Quaresima, vanno alla
macelleria come i cani.
Avete
mai visto del grano guasto, figli miei?”.
No,
Signora!
“Tu
si, figlio mio, lo hai visto una volta con tuo padre, verso la terra
di Coin. Il padrone del campo disse a tuo padre di andare a vedere il
suo grano guasto. E ci andaste. Egli prese in mano due o tre spighe,
le stropicciò e tutto cadde in polvere. Al ritorno, quando eravate a
mezzora da Corps, tuo padre ti diede un pezzo di pane dicendoti:
«Prendi, figlio mio, per quest’anno puoi ancora mangiarne; non so
chi ne mangerà l’anno prossimo, se il grano continua in questo
modo»”.
Oh,
sì, Signora, ora ricordo: prima non me lo ricordavo.
“Ebbene,
figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo.
Andiamo,
figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo”.]
Il
dialogo che la Madre di Dio ha con questi ragazzi, è semplice,
lineare, pulito, non ci sono mezzi termini, parla con degli esempi,
come faceva Gesù, e comunica degli eventi, non ci sono parole
strane, non ci sono cose strane è tutto molto logico, coerente.
Secondo
quanto raccontarono al curato di Corps, la luce che avvolgeva la
«bella Signora» emanava dal crocifisso che portava al collo.
Proprio il crocifisso è il simbolo principale che si osserva in
questa apparizione: sui due bracci orizzontali stavano un martello
e una tenaglia (col primo si mettono i chiodi, ma con la seconda
si possono togliere). Ciò suggerisce la possibilità per la Vergine
di attenuare il dolore che i peccati degli uomini, ribattendo i
chiodi della Sua crocifissione, rinnovano nelle piaghe di Cristo.
In
pratica siamo noi con i nostri peccati, che ribattiamo quei chiodi
usando il martello, che per altro è il simbolo del comunismo,
assieme alla falce, mentre le tenaglie servono per togliere quei
chiodi e quindi togliere le sofferenza a Cristo e di conseguenza al
mondo .
La
Madonna, infatti, disse proprio: “Se voglio che mio Figlio non vi
abbandoni, mi è stato affidato il compito di pregarlo continuamente
per voi; voi non ci fate caso”. Ma subito prima ammonì anche: “Se
il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare
libero il braccio di mio Figlio. Esso è così forte e così pesante
che non posso più sostenerlo”.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
In
questo testo de La Salette vediamo di capire non tanto il contenuto
dello stesso, quanto in prima analisti, come esso è scritto e
formulato a confronti di molti messaggi di oggi, qui non c'è
presentazione... Il messaggio è diretto, così come è stato per
Lourdes,
“Avvicinatevi,
figli miei non temete”
cerca solo di rassicurare questi bambini, affinché non si
spaventino, ad una visione di qualcosa che non conoscevano.
Quindi
non avrebbe mai permesso che un entità maligna apperisse loro, per
spaventali, come è avvenuta in altri posti.
Come
si vede nel testo non ci sono passaggi e coloriture, ne discorsi
floreali, la madre di Dio non perde tempo, è precisa e mira
esattamente a comunicare senza fronzoli quello che è il suo
pensiero, da questo si comprende che la andare di Dio non vuole
ripetersi, e non si ripete insiste su poche cose, essenziali, perché
sa che l'essere umano fa fatica a recepire, e quasi non vuole
sentire, lo si comprende dal discorso che fa del giorno del sabato
cioè il settimo, cioè il vero giorno del Signore.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Oggi
giorno invece assistiamo ad un fiorire impressionante di messaggi i
quali e spesso sono di natura umana, per nulla di natura divina,
anche se molti vorrebbero a tutti i costi accreditarli a Dio Padre,
al Figlio Suo Gesù, allo Spirito Santo, e ovviamente alla Madre del
Verbo.
Gesù
infatti ricorda che alle fine dei tempi, sarebbero sorti falsi
profeti e falsi maestri per ingannare molti.
Vediamo
alcuni esempi del tempo odierno non tutti sono messaggi della Madre
di Dio alcuni sono anche del Padre Eterno, ma non ha importanza si
capisce lo stesso.
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Link: Messaggi Dal Cielo La Strada Dell'Amore Primo Ciclo Di Insegnamenti
Messaggi
Dal Cielo La Strada Dell'Amore Primo Ciclo Di Insegnamenti
Questo
dettato viene da Dio con tutto il suo amore verso il mondo che
Lui ha creato.
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Figlioli
miei a
questo mondo quello che vedo e' sempre il trionfo del male e
non del bene, e' per questo che siamo venuti, per
aiutarvi col nostro amore e le sante Parole che
mio Figlio vi vuole donare, saranno
le parole sante che Io
avrei voluto dire se avessi parlato al posto di mio Figlio.
Sono
sicuro che l’impegno che
stiamo mettendo in questo progetto, insieme al vostro
impegno, dara' luogo ad un’importante trasformazione di questo
mondo, con l’amore e l’affetto, sara' un mondo magnifico in cui
tutti i fratelli vivranno nella mia pace e nella mia luce.
Vi
saluto con amore
Il
Padre Vostro che e' nei Cieli e che sempre vi ama
Amen
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sottolineo
le parti che non hanno senso nel discorso.
Il
messaggio è autenticamente falso, ve lo spiego subito.
- Intanto c'è un errore, a è in questo
- dice nel titolo che colui che parla è Dio il creatore.
- Afferma che siamo venuti, nostro, chi scrive non si rende conto che Dio Padre è nel Figlio, quindi dire siamo venuti è sbagliato.
- La frase più terribile di tutte in questo breve discorso e che tradisce nettamente la natura umana dello stesso messaggio è questa...” Io avrei voluto dire se avessi parlato al posto di mio Figlio.” se la persona parlasse con lo spirito Santo realmente esso non gli avrebbe permesso di scrivere una simile cavolata, Il Padre Celeste era nel Figlio quando si trovava in terra, lo dice proprio il Gesù in diverse occasioni, non solo perché Gesù, disse di se che egli era il Padre, durante il colloquio avuto con Filippo, ma anche in altre occasioni.Dato che nel Figlio vi era il Padre, il figlio parlava per voce e volontà del Padre infatti Gesù dice io sono qui per fare le opere del Padre Mio, intendendo che il Padre era il Lui e quanto esso annunciava era parola del Padre Suo Celeste.
- L'ultima frase è una grandissima invenzione di chi ha scritto questo falso messaggio.
- Il Padre Vostro che e' nei Cieli , fa ridere i sassi, se è il Padre che parla non può esso stesso, dire se stesso e chiamarsi il Padre Nostro che nei Cieli... quindi da qui si comprende che è una grandissima frottola.
Vi
lascio leggere questi messaggi sono un accozzaglia di cretinate, di
parole e frasi messe lì, per di più scopiazzate da altri siti,
invenzioni di cui non c'è neppure una mezza parola che venga da Dio
Padre, tanto meno dalla Madre di Dio, ne da Gesù Cristo, chi riceve
questi messaggi non ha nè visioni né apparizioni , mente
spudoratamente.
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