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domenica 5 marzo 2017

Gesù insegna come ci si confessa.

Come ci si confessa




Oggi giorno sempre più per molte ragioni molti non sanno neppure più come ci si confessa.
Da un lato abbiamo una chiesa che ha svalorizzato la confessione riducendola al fatto che Dio perdona tutto, cosa per altro falsa. Dio perdona se chiedi sinceramente e umilmente perdono e fa di tutto per non reiterarlo, quindi tentando in ogni modo di non commetterlo più.
Ma il problema maggiore sta nel come si confessano i peccati, cioè cosa si dice e cosa non si dice, e cosa il confessore deve dire e cosa non deve dire o chiedere.

(21 febbraio 1981)Messaggio ricevuto da J. Boanerges Y. Una volta Gesù mi ha detto questo:

Colui che si confessa deve essere libero di confessare spontaneamente il peccato, deve essere messo totalmente a suo agio nel confessare il peccato, deve essere portato a confessarsi spesso, con sincerità ed umiltà, ma sopratutto deve sapere che lì assieme al consacrato ci sono Io, che lo guardo, lo ascolto e lo assolvo, mediante il consacrato, senza di me e senza la pronuncia della parola in Mio Nome, nessuno ottiene l’assoluzione.

Il confessore deve essere anch'esso preciso, umile, rimanere in ascolto, attento, comprendere ed amare come amo io coloro che con sofferenza e buona volontà si recano a Me, per ottenere l’assoluzione. Il consacrato deve ben valutare se dare o meno l’assoluzione, tenendo presente che se per caso colui che si confessa dovesse morire fuori dalla chiesa, sul consacrato cade il danno prodotto alla persona che voleva confessarsi. Quindi siate giusti, buoni e sappiate sempre come procedere al meglio per la salvezza delle anime. 

Un altra cosa molto importante che il consacrato deve tener presente sempre. 

Il sacerdote non deve tassativamente chiedere dettagli scabrosi specie in materia (sessuale) a colui che si confessa, deve limitarsi nel capire quale peccato possa essere stato fatto, quante volte per quanto tempo, ma non cerchi di conoscere particolari scabrosi del peccato di colui che lo ha commesso, perché altrimenti è il confessore che fa peccato di curiosità, satana è sempre pronto ad attaccare specie il confessore per rendere vana la confessione e portare lo stesso in peccato grave. 

Attenzione ai sacerdoti che fanno domande eccessivamente scabrose a coloro che si recano alla confessione, perché costoro spesso, sono soggetti già in loro stessi malati nel loro intimo. 

E’ da molto che osservo cose brutte fatte da molti nei confessionali, e sono molto, molto stanco”.


Da questa parola possiamo capire come Gesù c’insegna cosa è giusto confessare e cosa il confessore deve o non deve chiedere per attuare una giusta e corretta confessione senza cadere in oscenità, che devono essere evitate, per non indurre curiosità maligne nel confessore.


Bisognerebbe anche, che colui che si confessa non si soffermasse troppo in particolari scabrosi che non interessano il confessore, ma che dica umilmente che tipo di peccato se da solo o con altri, ma non c’è nessun bisogno di essere scandalosi, spesso invece chi si confessa anche per proprie curiosità, mette a disagio il confessore, con discorsi atti a provocare e vedere come il confessore reagisce a certi discorsi, su questo punto Gesù mi disse:

”La chiesa prepari delle precise indicazioni, e sia ferrea, su cosa con precisione si deve dire o non dire quando ci si confessa, inoltre in confessionale si evitano chiacchiere inutili, molto spesso, la gente specie le donne, chiacchierano con il consacrato lusingandolo o il consacrato stesso trattiene le donne avvenenti nel confessionale, non si faccia più, è peccato grave che l’un e/o l’altro fa, la confessione è un atto sacro che vi ho concesso per amore vostro, per salvarvi dal peccato, per accogliermi nel miglior modo possibile, affinché tutti possiate essere salvati con la mia Grazia”

E ancora Gesù disse: 

“Non c’è uomo che ha potere in se, se il confessore non assolve in nome Mio, l’assoluzione non ha valore, così come la benedizione, l’esorcismo, il battesimo, lo sposalizio, ed ogni altro rito atto a convogliare il Mio potere in quell'anima, senza la ritualità giusta, senza la pronuncia della mie vere parole, la Mia grazia non c’è, ed anzi esso è sacrilego. Si benedica e si assolva sempre, solo e solamente in Mio nome, con le mie esatte parole, chi dispone diversamente e confonde la mia parola, mescendola con parole false, sia gettato nella geenna, questo è il destino di coloro che con astuzia, ed inganno, danno sassi anziché pane, a coloro che con umiltà e afflizione si recano a Me, per ricevere Me e il Padre Mio ; un giorno si mescerà tutto vero e falso e tutto sarà confuso, le eresie pulluleranno sulla faccia della terra, sarà questo il momento della grande apostasia, sarà questo il tempo dei pochi santi e tanti demoni che inganneranno molti, ma la fine vi sfuggirà ancora, quando il mondo sarà marcio fin nelle sue radici, allora Io manderò l’angelo sterminatore, poi nessuno avrà più tempo”

Voi figli, pensate di Me che sono infinitamente buono e che tutto vi perdono, ma dimenticate troppo spesso che sono anche un giudice severo, e come tale non transigo sulla legge che il Padre mio Celeste che ha posto nell'universo, legge che vale per tutti ovunque, anche per gli angeli e per i demoni, voi però non solo la rigettate, ma l’avete anche trasformata come v’è piaciuto di più, ma poi vi mando profeti che cacciate e non credete, li martirizzate come avete fatto con Me, vostro Dio. Usate la mia parola come meglio vi aggrada, interpretate le mia legge come voi volete, non per quello che è, aggiungete e togliete e manipolate secondo il vostro interesse, allora non vi manderò più profeti e sarete dominati da falsi profeti, che inganneranno molti.

I veri profeti io li rendo come miei apostoli, fate attenzione a non essere ingannati, e non ingannare voi stessi il vostro prossimo, insegnando una falsa parola, pensando che sia verità; ponetevi sempre la domanda cosa disse il Padre Celeste, se quella parola corrisponde alle mie parole e a quelle del Padre Mio, allora ascoltate le parole di colui che vi parla, ma se costui vi insegna una parola che non è la Parola del Padre Mio, banditelo da voi, perché opera nell'iniquità. Posso io dire cose diverse dal Padre mio Celeste, No, ma posso io aggiungere cose che l’uomo non conosce che i miei apostoli non rivelarono, al mondo, Si!!!, Io sono un Dio libero nel decidere cosa è bene o non è bene, far conoscere a voi, quello che ritengo giusto, per cui rivelo quello che Io ritengo giusto, nel tempo e nel momento, ma tutto è conforme alla primigenia legge che il Padre Mio lascio a voi” 

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