Gesù Nostro Signore e
Dio.
Oggi nel pomeriggio dopo le 16, mi sono recato in giardino dovevo
fare dei lavori lasciati in sospeso da tempo e gli ultimi nubifragi
avevano distrutto un po tutto, così di buona volontà ho dovuto
fare.
Sono lì che faccio questi lavori, molto velocemente, dato che sono
allergico alle piante, con il pensiero di non toccarle, perché poi
le reazioni me le porto dietro per diversi giorni, quindi non pensavo
proprio a nulla, ad un certo punto davo le spalle al sole, e m’è
sembrato che qualcuno mi avesse toccato la spalla destra, mi giro, ma
non vedo nulla, pensai ad un sensazione, qualche istante dopo di
nuovo sento un tocco ben preciso, mi giro di scatto e vengo colpito
da un bagliore intenso del sole, probabilmente ero distratto ed
assorto in altri pensieri poco importanti, le solite preoccupazioni
familiari, ma poi ritornai subito al lavoro, passano 15 minuti, di
nuovo , sento una mano calda sulla spalla e sento una voce venire da
dietro dire chiamandomi per nome, sulle
prime mi sono irrigidito, perché si sa c’è anche il maligno che
ti tira scherzetti vari, ma non sentivo nulla atipico nulla di
maligno, so riconoscere molto bene i segni anche minimi dei demoni,
anzi un amore e una profusione di gioia immensa, ma per essere
preciso, chiesi chi sei? E la voce disse: “Io
sono la via, la verità e la vita chi viene a me, avrà la vita
eterna”. Superato l’iniziale preoccupazione, mi girai,
vedo nel disco solare, un uomo molto più luminoso del sole stesso,
quasi pareva come uno specchio, che si differenziava dalla luce
bianca del sole, per un bianco ancora più abbagliante, diverso che
emergeva dalla luce stessa, da come era posizionato sembrava seduto,
non mi ero minimamente accorto che mi sono inginocchiato, pensavo
nella mia testa di essere ancora in piedi, invece poi mi ritrovai
inginocchiato. Mi dice “recita 12 Pater,
come ti ho insegnato,
ognuno per ogni apostolo”, così ho fatto, ma non mi ha
dato un ordine, iniziai con Giovanni e terminai con Pietro, non so
perché. Terminato questo mi fa una domanda, che in effetti non
centrava nulla con gli apostoli: ” Pensi
che io possa, parlare allo spirito dell’uomo?” la mia
risposta fu istintiva ed immediata: “certamente
che si , tu sei Dio, puoi far quello che vuoi, quando e come vuoi”,
e
il Signore: “E’ quello che
feci con molti profeti sia prima che dopo gli apostoli. Parlavo loro
sopratutto in spirito, ma poi l’uomo filtra e medita, e
alle volte dice di suo, quel che Io non ho detto”
dopo
un breve silenzio dice ancora ;
“E alle volte mettevo nelle loro bocche la mia parola, come faccio
e farò ancora.”
aggiunse,
“ Se l’uomo non mi resiste io
parlo per lui, senza ch'egli se ne accorga, prendo il sopravvento
in lui e in un istante, gli faccio dire la mia volontà,
manifestandola innanzi agli
uomini”
allora
io dissi, “come quella volta
con Pietro?” e
il Signore: ”
Sì, quando il Padre mio gli suggerì, chi, Io ero”, ma
poi disse: “Non ascoltare
l’uomo che pretende da te che tu sia bravo nello scrivere bene la
tua lingua, a me, non interessano queste cose, gli
uomini gelosi e con animi maligni, scrutano le parole per trovarne
inciampo, si perdono in cose poco importanti; non scelgo la persona
perché è un bravo scrittore, ma la scelgo per il suo animo buono”,
“Ora dovrai continuare la mia via,
come ti ho insegnato lungamente, anche
se dovessi non sentirmi, non ti
fermare figlio, il tempo avanza, io
sarò sempre con te” e
io dissi solo di “Si”. Poi
disse ancora: “L’uomo
ha limiti in se, per questo in ogni tempo Io e il Padre Mio mando
uomini, per spiegare ciò che altri, non comprendevano, qualcuno è
accettato, ma spesso sono rifiutati anche
dalla buona chiesa, come se la
mia opera fosse
finita, quando invece è eterna ed infinita, i miei apostoli, non
tutto dissero di me, per cui Io mando profeti, che parlino di Me, ma
l’uomo li schiaccia e li uccide, è
sordo alle mie parole“, nel
mentre parlava mi venne alla mente un pensiero, mi chiedevo cosa
significasse esattamente la parola Abbà,
sapevo che il senso era babbino o papino e Lui mi disse:
“ E’ un parola mal interpretata dall'uomo, dimenticata nel suo
esatto senso, molto del passato è perso, Abbà è la lingua dei
profeti, il senso esatto è “Mio dolce e tenerissimo Padre”.
Terminò
ricordandomi cosa mi disse un giorno la Sua S. Sma Madre:
“ figlio, tu per noi sei molto prezioso, ti abbiamo voluto e fatto
così, per uno scopo molto importante, tieni dritta la tua via, non
possiamo perderti” Appena
il Signore disse questo, all'improvviso mi venne voglia di scrive
qualcosa su quel passo, il Signore se ne andò uniformandosi con la
luce del sole, così come arrivò, silenziosamente, solo in quel
momento mi accorsi che ero in ginocchio.
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