Padova, 22 dicembre 2005 ore
3:13.
Sono Gesù che scende nel tuo cuore, per parlarti del mio amore, delle
mie grazie santificanti, per correggere gli errori del mondo, finché c’è tempo.
Cari figli.
Natale !
Cos'è per voi questa festa?
E’ solo una festa…..una festività
dove festeggiate voi stessi, salutarvi, omaggiarvi, donarvi a vicenda ogni
cosa. Ma vi ricordate di Me, mi ringraziate per esser venuto tra voi a
salvarvi? Quasi nessuno lo fa, pochi, molto pochi si ricordano che questa festa
l’ho istituita Io, con la mia nascita. Perché non mi festeggiate, perché non
sono Io il centro delle vostre attenzioni?
Io Gesù che mi sono fatto piccino
per esservi vicino, sono dimenticato, abbandonato, oltraggiato. Vi accingete a
festeggiarvi, venite e fuggite dalla mia casa, ma nei vostri cuori, non c’è
l’ombra di un pensiero gentile verso di me, ascoltate e prendete il mio corpo
come un qualsiasi alimento, non mi riconoscete, in quel gesto sacro. Perché vi
nutrite del mio Spirito Santo se non mi credete? Cosa festeggiate, chi è il
festeggiato! Vi augurate a vicenda ogni bene, ma nessuno augura a Mè ciò che vi
augurate! Cari figli Natale non è più
una festa sacra, è diventata tutta
pagana e voi siete gli artefici di tutto
questo. Come posso nascere nei vostri cuori se non mi amate? Il Natale non ha
senso se i festeggiati siete voi, per Me è un Natale di sofferenza, è un
natività di dolore. Su figli a Natale non fatevi regali, regalatemi il vostro
affetto e date a chi non ha, qualcosa di vostro. Venite alla messa e ditemi,
Signore ti faccio gli auguri in ricordo
della tua venuta, ti doniamo i nostri cuori e il nostro amore. Io non desidero
altro, ma fatelo con sincerità non per costrizione. Così Io rinascerò nei
vostri cuori lì è il mio presepe, lì è la mia culla.
Vi Benedico assieme alla mamma
mia santissima. Amen.
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