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mercoledì 13 agosto 2014

Se mi amate fate ciò che vi chiedo!

 Se mi amate fate ciò che vi chiedo!


Messaggio 13 agosto 2014 ore 21.

Gesù.

Mi desiderate figli?
Chiamatemi, supplicatemi, invocatemi, prostratevi a Me, pregate  figli, pregate con insistenza, con desiderio, con tenacità, non si affievolisca la vostra preghiera, sia sincera, vera, forte e santa, affinché Io oda la vostra voce, dolorosa, così io verrò a voi, vi proteggerò, vi consolerò, vi amerò, vi darò il mio perdono per i vostri molteplici peccati. Per quei peccati che avete riversato nel mondo a danno di esso, della mia creazione e delle mie creature. Se mi amerete vi amerete, ed io sarò il vostro Emmanuel, vi guarirò, infonderò lo Spirito Santo e costruirò in voi la mia Santa Casa.
Alle porte, avanza la morte, avanza il terrore, siate pronti, pronti, pronti, per il giorno e per l’ora, nella preghiera, forti e saldi, create piccoli nuclei di amici, familiari, che vivono nella mia pace, che non è la pace del mondo, non è la pace degli uomini. Grandi prove vi attendono, ma solo con il mio aiuto potrete uscire vittoriosi, solo con il mio amore, con la mia fede, che pongo nei vostri cuori, avrete la forza e perseveranza di sopportare il destino che l’uomo ha voluto e cercato su di se. Non correte come disperati in ogni dove, io sono con voi sempre, chiamatemi, amatemi, supplicatemi, vi darò tutte le grazie che vi sono necessarie, ma fate la mia volontà. In ogni chiesa dove vi è una lampada ad olio accesa, lì sono Io. Venite con cuore contrino, venite con le vostre piccole e grandi miserie, venite con il carico dei vostri peccati, Io vi monderò, vi laverò alla sorgente della vita, che scaturisce dal mio Sacro cuore. E voi sacerdoti, non rifiutate nessuno che si accosti alla Santa confessione, perché io punirò voi, anche se colui che si accosta fosse il più grande peccatore, con il peggiore dei peccati,  se Io vostro Signore, figlio dell’Onnipotente ed Altissimo Padre, ho perdonato tanti che giacevano nella miseria di peccati orrendi, chi siete voi che non dovete farlo, accostatevi a costoro, amandoli e correggendoli, ma tenete le vostre curiosità fuori, ascoltate le loro voci, sia mantenuto il riservo, io li conosco dal profondo delle loro anime, se si voglio rivelare, lo faranno altrimenti non pretendete di sapere, sono io che vedo, sono io che assolvo, mediante voi…riempite le chiese, non fuggite, ritornare al vostro lavoro, finche vi è dato tempo, perché quando non ce ne sarà più, anche voi sarete torturati dal rimorso per non aver salvato tante anime disperate, allora periranno i buoni e cattivi assieme a voi.

Figli siate sinceri, nei vostri pensieri, non dite tante parole, io consoci i vostri cuori, i vostri pensieri, non tentate di sminuire le vostre colpe, perché esse mi parlano di voi, siete per me un libro aperto, come lo sono i miei angeli, non c’è creatura che io non conosca i più nascosti pensieri.

Venitemi a trovare spesso, sono sempre più solo, lì nel tabernacolo, i bimbi di un tempo che mi chiamavano non ci sono più, i bimbi puri che mi amavano dove sono? Avete sporcato anche loro, con i vostri turpi pensieri, con la vostra società perversa, guai a quelle genti, che uccidono i miei piccoli figli, guai a costoro, perché l’Eterno Padre manderà un fuoco che li divorerà! Tenete i vostri figli, come fiori giglio, con agnelli casti, amateli come io e il Padre, li amiamo, sono coloro che un giorno sorreggeranno voi, se sarete stai capaci di amarli. Non strappate i vostri figli, a Me, nelle mie mani è il destino del mondo, nelle mani è il destino particolare di ogni di voi. Ma nelle vostre mani, sta la vostra condanna. Non sono Io che vi condanno, ma voi condannate voi stessi, Io attuò la condanna, ma essa parla per voi. Fate appello alla mia misericordia, gridate a me pietà, allora se vedrò sincerità in voi, muterò la condanna. Ho posto delle leggi precise, non tollererò che sia mutate. Non alleggerite la legge, per mandar in perdizione le anime. Una legge ferrea e giusta salva molti, una legge leggera e tollerante manda molti all’inferno.
Un padre saggio, sa quando fermarsi, un padre stolto, punirà senza senso.

Perché chi è saggio usa l’amore, chi è stolto usa la ragione.

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