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lunedì 2 maggio 2016

Un sacerdote innanzi a Dio rischia molto di più.

Un sacerdote rischia molto di più di un laico.



Tutto quello che il Signore ha dato ricade su tutti indistintamente , ovviamente, non esiste che uno sia meglio dell'altro quindi il popolo tanto quanto i sacerdoti, sono tutti uguali.
Ma c'è un ma...

Come ho già scritto altre volte, chi più sa, più viene condannato perché una persona che sa molto, ha un carico di responsabilità superiore agli altri, per quello che io sono così perentorio e fiscale, perché sapendo la verità non posso dire diversamente o tacere, altrimenti pago per gli altri, perchè ho omesso una verità.

Quando un sacerdote si appresta a mettere in pratica la legge di Dio, devo ovviamente rispecchiare più fedelmente possibile tale legge, altrimenti esso stesso incorre nelle legge di Dio, perché mette in pratica una legge difforme dalla parola lascia da Dio stesso.

Ora molto spesso nella nostra società si tende a pensare che si possa ragionare in due modi diversi, cosa intendo dire, se parliamo di un ateo, o un pagano rispetto ad un Cristiano, ragionerà secondo le norme della sua società, e non certo secondo le norme dell'essere Cristiano, mentre un cristiano dovrebbe ragionare seguendo la fede a cui si dedica, invece nella nostra società accadono cose strane, nel senso che sempre più frequentemente gli stessi Cristiani, ragionano in modo frammisti cioè sia seguendo la parola di Cristo-Dio, sia seguendo i laicismo e ateismo, quindi un cristiano di oggi, in sostanza non pratica realmente il vero culto a Dio, ma pratica un culto misto, da un lato asseconda la volontà di Dio fin dove ad esso fa comodo, dall'altro invece mette un freno e segue l'ateismo, quindi ha in se due parti contrapposte. E in questo caso, il cristiano che agisce così è peggiore dell'ateo perché tiene due piedi in due scarpe diverse. Così ahimè è anche la chiesa di oggi, che da un lato segue la legge di Cristo, o per lo meno tenta di seguirla e dall'altro fa lo stesso dell'intera società.

Il discorso è questo, se il sacerdote, non applica con giustizia e rigore la legge che è Dio, ed anzi ne modifica i principi secondo quanto è il suo intendimento, deviando la parola e la legge di Dio, quel sacerdote fa peccato, contro Dio e contro il mondo, perché quella parola o legge egli la modifica a seconda del suo sentire, perché magari vuole e pensa che quella legge data all'inizio non sia più fattibile nel tempo futuro e dovrebbe a suo dire essere modernizzata; ma il sacerdote non tiene in considerazione che Dio essendo un essere Eterno, è sempre vissuto sia nel passato tanto quanto nel futuro per cui la legge che Egli ha posto, è posta così perché sia valida in ogni tempo, infatti Egli ha fatto scrivere che rimanere immodificabile. Quando il sacerdote va a modificare tale legge, per far piacere o per venir incontro alla società in cui vive, esso ha già commesso peccato, e su di lui ricadono tutte le colpe applicate poi erroneamente da quella società, come alla sua stessa comunità, non solo esso è causa della perdita di anime, per cui un sacerdote effettivamente ha una responsabilità maggiore che un laico-cristiano, per cui essere sacerdoti oggi è un pericolo per se stessi, perché chi sbaglia paga per gli altri, molto di più di quanto non pagano i rispettivi credenti, che fuorviati da una legge distorta pensando che essa sia giusta, vengono portati fuori strada. Se questi non conosco bene la vera ed autentica parola del Signore.


Quindi il Sacerdote qualsiasi esso sia anche fosse un papa è molto più a rischio di perdere la sua anima, causa decisioni non prese alla luce dello Spirito Santo.  

No ai padrini omosessuali!

Problemi legati al Battesimo.!





Caso consueto: abbiamo una coppia di fidanzati che non si sposano e hanno un figlio , dopo un po di tempo, lui tradisce lei e poi la ha lasciata e si e' sposato con un altra , successivamente....hanno fatto battezzare il figlio della prima fidanzata.

Prima di tutto chi ha commesso adulterio è lui, non lei, il bambino della prima fidanzata non ha nulla. Mentre il figlio che dovesse aver avuto dalla donna successiva anche se questa non è adultera a sua volta, per il fatto che l'uomo è adultero, il nascituro ricade sotto il peccato di adulterio, quindi contrae il peccato da lui, in questo caso il peccato possiamo dire di entità inferiore ad un adulterio di entrambi, quando sia lui che lei sono adulteri provenienti da situazioni di adulterio simili, il peccato è due volte più grave e il nascituro ricade sotto un peccato più grave del primo.

C'è da chiedersi in questo caso cosa fare se far battezzare il figlio prodotto da adulterio, io direi che deve essere il vescovo a prendersi questa responsabilità e dire anche che entrambi i genitori devo attuare un sistema per purificare il figlio prodotto da adulterio. Diciamo che potrebbe venire utile in esorcismo atto a togliere il peccato di adulterio dal figlio. In questo caso non possono essere i genitori a prendersi la responsabilità perché l'anima del figlio è di proprietà diretta di Dio anche i loro corpi, però la chiesa amministra le anime, fintanto che l'essere sono vive nei corpi, quindi deve essere il vescovo a decidere se e cosa fare. Ovviamente bisogna anche pensare al futuro del figlio, per questo potrebbe andar bene lo stesso un battesimo, però con la promessa di rimediare al fatto. Però cmq sia bisogna ben ponderare.

Ora bisogna far attenzione a chi sono i padrini.
Prima di tutto il padrino o la madrina, devono essere cristiani, visto che il rito è cristiano. Assolutamente confessanti e possibilmente comunicati, devono presentarsi al rito puri.
Secondo luogo non devono essere omosessuali, per un motivo molto preciso, che sia un singolo o in coppia non va bene, entrambi agiscono sulla spirito generale del rito, interferiscono, Gesù avrebbe fatto allontanare le persone non pure. Perché allontanano lo Spirito Santo, e può accadere che il rito sia invalido e il battesimo non avvenga effettivamente.

Il battesimo prodotto da un evento di questo tipo, non è valido.
Anche in questo caso il vescovo deve decidere e la sua decisione ricade non sui genitori ma su se stesso. Lo stato peccaminoso di due omosessuali è grave, può inficiare il battesimo, perché nessuno che abbia commesso peccato grave si deve avvicinare al rito sacro mentre si svolge.

Da quello che il Signore mi ha detto, nessuna donna o uomo che ha un figlio avuto da altri e vuole battezzare il figlio, lo può fare solo se il genitore rimane da solo, non se il genitore si accompagna ad un compagno/a dello stesso sesso.  Se il battesimo viene prima dell'accompagnamento il battesimo è valido, ma se viene dopo no, specialmente se al battesimo partecipa anche chi è il compagno/a!

Ma secondo me non c'è bisogno di nessun padrino per effettuare un battesimo è una tradizione, Gesù non ha avuto nessun padrino quando si è recato da solo per sua volontà dal Battista, per farsi battezzare. 

Possessioni inguaribili derivate da adulterio.

Possessioni inguaribili derivate da adulterio.




Voglio precisare ed estendere il concetto, legato al discorso adulterio che tutti gli esseri umani dovrebbero sapere e tener ben presente, specie chi è credente in Cristo.

Coloro che si sposano in seconde/etc. nozze, e producono figli, devono sapere che il peccato che essi producono dalla loro unione ricade sul nascituro, essendo che l'unione non è accettata da Dio, perché Dio accetta solo la prima unione definita sacra, oltretutto se essa è pure legata da Dio, ancora peggio. 

I peccati prodotti fuori dal matrimonio quindi da adulteri, ricadendo nei figli perché essi sono il risultato del prodotto dell'adulterio, ed essi sono maledetti. 

Perché il peccato è una maledizione, prodotto dal maligno, per quello si chiama maledetto. Considerando questo, se i figli dovessero morire prima del battesimo, non si salvano, se i figli fanno una vita convertita da veri cristiani, allora li interviene il Signore, deciderà lui caso per caso, ma attenzione, i figli di genitori adulteri che portano in se la prova del peccato dei genitori, cioè l'adulterio in forma di maledizione, spesso sono soggetti a possessioni, gli esorcisti devono sempre chiedere durante il rito all'eventuale entità, se la persona è figlio/a derivata da adulterio, da qui si comprende se la possessione può essere guarita o no. Nel caso non si riesca a risolvere la possessione c'è una possibilità di salvare il figlio; primo i genitori non dovrebbero più avere rapporti tra di loro, secondo devono vivere una vita quasi consacrata, terzo devono chiedere finché sono in vita di riprendere su di loro quel peccato che è nel figlio, solo così espiando il peccato generato nel figlio, possono salvarlo, perché il figlio diviene figlio del peccato, solo in questo modo è possibile salvare il figlio. Non si può fare diversamente.

Fintanto che i genitori non abbiano espiato in toto il peccato che è prodotto dalla loro unione adultera, il figlio non uscirà dalla sua condizione. 

Se i figli hanno la fortuna di non cadere in stato di possessione, nella loro vita, se si vogliono salvare dall'inferno dovrebbero destinare la loro vita al prossimo.

Una cosa nella chiesa non dovrebbero entrare persone che sono state generate da seconde o terze nozze, proprio perché comunque sia, il soggetto porta in se il marchio del peccato anche quando diviene prete, questo può incidere sul essere un buon prete.


Un altro discorso che devo aggiungere... molto importante...

Il problema è che la gente non vuole capire che il peccato si genera nel momento in cui tu, come soggetto o soggetti principali create qualcosa fuori dal concetto di sposalizio naturale tra due soggetti che erano "puri" attenzione che questo preclude anche un altro discorso, relativo al fidanzamento o al non aver avuto prima altri rapporti prematrimoniali con conseguenti aborti, attenzione perchè allora anche il primo matrimonio potrebbe essere anzi a Dio è un adulterio, si perchè quello che conta non è solo il matrimonio innanzi a Dio, ma proprio l'unione carnale, dalla quale può nascere un figlio o essere abortito, questo primo figlio è il figlio naturale sul quale non c'è nulla, rispetto al nascituro uscito da una relazione predente anche pre-matrimoniale.
Se la donna o l'uomo non si sposano tra di loro pure avendo un figlio naturale prematrimoniale, e si spostano dopo con altri soggetti in chiesa prima di tutto il matrimonio non dovrebbe essere celebrato, perchè in questo caso esso è nullo. Secondo se le persone che aginfono al primo matrimonio hanno con altri figli, fanno adulterio e il figlio che nasce da questo matrimonio contrae lo stesso peccato.
Quindi i preti devono accertarsi sempre che i due fidanzati non abbiano avuto figli o aborti da altri soggetti .


Un amica mi ha posto una domanda, e se è frutto di aborto?

Quello che conta in queste cose, è la volontà cioè la decisione, se i due sono consenzienti è adulterio, ma se invece solo uno lo è non è adulterio, ma stupro, per cui il frutto non ricade sotto le stesse condizioni..



Aggiungo .

Questo genere di peccato, lo possono fare anche i preti che essendo sposati con Dio, se hanno un rapporto adultero fuori dal matrimonio con Dio, è la stessa cosa, solo che il figlio generato da questo rapporto è anche peggiore di quello degli altri di gran lunga peggiore, diviene ancora peggio se il prete si lega con una suora  e ancora peggio se il grado del sacerdote è elevato o con come si dice nella profezia riguardante l'anticristo con una religiosa cristiana(tradimento) dedita al culto di satana... allora si genera il figlio del peccato che è 6 volte maledetto, perchè dico sei volte perchè deriva dal grado del soggetto sacerdotale, quindi qui c'è diversità, assolutamente si, tra i figli nati da un semplice adulterio e dai figli nati da adulterio sacerdotale di diverso grado .... una notevole diversità. Però questo fa capire che se l'ultimo è maledetto anche i primi lo sono, con una diversità di grado, nei primi si può risolvere seguendo delle precise prescrizioni, negli ultimi no.



Quali sono le conseguenze sulla vita di una persona da questo tipo di peccato, è facile che la persona che è nata da questo tipo di peccato, possa ricadere nella sua vita adulta nello stesso tipo di peccato. Perché il peccato tende a perpetrarsi nella vita delle persone. Come anche da genitori bestemmiatori impenitenti, è facile che i figli portino con se lo stesso tipo di peccato, non solo per loro stessi sono investiti nella loro giovinezza da questo, e quindi emulano i genitori, ma anche perchè nel momento che si procreano i figli, essi vengono in qualche modo macchiati dai peccati dei genitori. Per questo io spesso dico alle giovani coppie quando decidono di darsi un figlio, di confessarsi, comunicarsi, e pregare prima di farlo, proprio perchè eliminando ogni peccato, si generano figli che sono veramente puri, forse voi direte che sono eccessivamente restrittivo, ma se non fossi così, non comunicherei una parola giusta e vera, e il Signore recriminerebbe a me.


Scusate ho ricevuto pochi minuti fa un parola da Gesù Importante:

Figlio comunica che questi eventi si possono correggere, solo se la donna o l'uomo che ha capito di aver fatto peccato grave, consacra prima della sua nascita, il figlio/a a Me e nel caso dopo la sua nascita non sopra i 12 anni di età. Solo in questo caso io tolgo il peccato.

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Come si fa? in sostanza è una riparazione, cioè i genitori assieme o la madre/padre che sanno di questo adulterio, e se ne rendono conto, quindi desiderano riparare il peccato, fanno dono a Dio del loro figlio/a, questo atto ripaga del peccato di adulterio, e lo cancella. Ovviamente meglio che venga fatto prima della nascita, perchè il figlio non subisca danno nel suo spirito e anche nel suo essere, però eventualmente , non sopra i 12 anni. Quindi è una donazione, una consacrazione in riparazione, non confondiamo con il battesimo, che non centra nulla.

Credo il Signore sia venuto incontro a molti. 



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scusate rimuovo il commento visto che la persona si è adirata....pur non avendo citato il nome della stessa.