Un
sacerdote rischia molto di più di un laico.
Tutto
quello che il Signore ha dato ricade su tutti indistintamente ,
ovviamente, non esiste che uno sia meglio dell'altro quindi il popolo
tanto quanto i sacerdoti, sono tutti uguali.
Ma
c'è un ma...
Come
ho già scritto altre volte, chi più sa, più viene condannato
perché una persona che sa molto, ha un carico di responsabilità
superiore agli altri, per quello che io sono così perentorio e
fiscale, perché sapendo la verità non posso dire diversamente o
tacere, altrimenti pago per gli altri, perchè ho omesso una verità.
Quando
un sacerdote si appresta a mettere in pratica la legge di Dio, devo
ovviamente rispecchiare più fedelmente possibile tale legge,
altrimenti esso stesso incorre nelle legge di Dio, perché mette in
pratica una legge difforme dalla parola lascia da Dio stesso.
Ora
molto spesso nella nostra società si tende a pensare che si possa
ragionare in due modi diversi, cosa intendo dire, se parliamo di un
ateo, o un pagano rispetto ad un Cristiano, ragionerà secondo le
norme della sua società, e non certo secondo le norme dell'essere
Cristiano, mentre un cristiano dovrebbe ragionare seguendo la fede a
cui si dedica, invece nella nostra società accadono cose strane, nel
senso che sempre più frequentemente gli stessi Cristiani, ragionano
in modo frammisti cioè sia seguendo la parola di Cristo-Dio, sia
seguendo i laicismo e ateismo, quindi un cristiano di oggi, in
sostanza non pratica realmente il vero culto a Dio, ma pratica un
culto misto, da un lato asseconda la volontà di Dio fin dove ad esso
fa comodo, dall'altro invece mette un freno e segue l'ateismo, quindi
ha in se due parti contrapposte. E in questo caso, il cristiano che
agisce così è peggiore dell'ateo perché tiene due piedi in due
scarpe diverse. Così ahimè è anche la chiesa di oggi, che da un
lato segue la legge di Cristo, o per lo meno tenta di seguirla e
dall'altro fa lo stesso dell'intera società.
Il
discorso è questo, se il sacerdote, non applica con giustizia e
rigore la legge che è Dio, ed anzi ne modifica i principi secondo
quanto è il suo intendimento, deviando la parola e la legge di Dio,
quel sacerdote fa peccato, contro Dio e contro il mondo, perché
quella parola o legge egli la modifica a seconda del suo sentire,
perché magari vuole e pensa che quella legge data all'inizio non sia
più fattibile nel tempo futuro e dovrebbe a suo dire essere
modernizzata; ma il sacerdote non tiene in considerazione che Dio
essendo un essere Eterno, è sempre vissuto sia nel passato tanto
quanto nel futuro per cui la legge che Egli ha posto, è posta così
perché sia valida in ogni tempo, infatti Egli ha fatto scrivere che
rimanere immodificabile. Quando il sacerdote va a modificare tale
legge, per far piacere o per venir incontro alla società in cui
vive, esso ha già commesso peccato, e su di lui ricadono tutte le
colpe applicate poi erroneamente da quella società, come alla sua
stessa comunità, non solo esso è causa della perdita di anime, per
cui un sacerdote effettivamente ha una responsabilità maggiore che
un laico-cristiano, per cui essere sacerdoti oggi è un pericolo per
se stessi, perché chi sbaglia paga per gli altri, molto di più di
quanto non pagano i rispettivi credenti, che fuorviati da una legge
distorta pensando che essa sia giusta, vengono portati fuori strada.
Se questi non conosco bene la vera ed autentica parola del Signore.
Quindi
il Sacerdote qualsiasi esso sia anche fosse un papa è molto più a
rischio di perdere la sua anima, causa decisioni non prese alla luce
dello Spirito Santo.