Se un soggetto qualsiasi mi
comunica un segreto secondo giustizia è corretto che questo sia celato a
qualsiasi costo, ma soprattutto che esso non venga rivelato ad anima viva, in
nessuna sua parte, nemmeno la più piccola, fintanto che, chi, me l’ha rivelato non
cambi idea e mi comunichi la data per essere svelato!
Nulla di quanto contenuto nel
segreto da me appreso deve essere rivelato se chi me lo comunica dichiara che
tale contenuto deve essere segreto e secretato. Quindi adotterò tutte le misure
del caso, per tutelare il segreto da occhi indiscreti e lo porrò sotto sigillo,
posto in luogo adatto e lontano da occhi indiscreti, perfettamente custodito,
ma ciò garantisce a chi è il destinatario di tale segreto che esso non venga
nel tempo manomesso, cambiato, modificato, in pratica un segreto è come un
testamento, che verrà svelato ad una certa data.
Ma annunciare parte del contenuto
di questo segreto, rende il segreto non più valido e non più attuabile, perché
il segreto è stato svelato anche in minima parte…quindi il segreto può essere
passibile di cambiamento ad insaputa di chiunque, sia nella data, che nel suo
preciso contenuto. Oltretutto questo dimostra disonesta da parte del ricevente
il segreto e malafede. Se il ricevente
fosse coerente e credesse in chi gli ha dato il segreto, cioè avesse fiducia e
fede vera in esso, non svelerebbe neppure 1% del contenuto del segreto, molto
di più, non dovrebbe neppure affermare di conoscere un segreto; perché il fatto
stesso di dire io conosco un segreto o dei segreti, fa si che la popolazione
curiosa per natura, sia spronata a cercare di carpire il contenuto anche minimo
del segreto/i, ma ciò dimostra ancor di più malafede in chi ha il compito di
non rivelare alcun che del segreto, ma neppure la parola stessa segreto,
dovrebbe essere stata mai pronunciata, perché il ricevente sta sfruttando la
buona fede del popolo per arricchirsi sulla scia di un ipotetico segreto che va
sventolando in giro per il mondo e che sulla base di questo segreto esso ha costruito
la sua ricchezza. Un segreto che potrebbe anche non esistere!
Il rivelare anche la conoscenza
in senso generalizzato di un ipotetico segreto, fa si che il popolo generi in
se stesso delle aspettative, una tensione, un apprensione, e anche paura in
certi casi, scatena curiosità, fino al punto di far muovere le masse, che
accorreranno a frotte, nella speranza di capire cosa gli aspetta.
Ma chi ha rivelato il segreto
voleva questo, no di certo! Altrimenti non lo avrebbe chiamato segreto!
Tenere sotto segreto significa
non parlare con nessuno, nemmeno di aver ricevuto un segreto!
In ciò chi ha rivelato il
segreto, ha praticamente voluto provare, testare se il ricevente era degno di
custodire un vero segreto. E se il ricevente ha svelato anche in minima parte
il segreto, colui o colei che lo ha dato, ha ottenuto la sua risposta. Il
ricevente è inaffidabile!
Quindi chi svela un segreto che
doveva rimarne segreto e rivelato solo nel momento in cui era stato
predisposto, praticamente tradisce la fiducia di chi ha trasmesso il segreto,
che sia uomo o Dio.
Oltretutto tener attivo il
ricordo del segreto ipotetico, serve soprattutto per rendere reale e effettivo
un fantasioso segreto, che probabilmente mai verrà rivelato. Perché nel momento
in cui si rivelasse tale o tali segreti, essi perderebbero tutta la loro
attrattività, e chi si giova di tale pubblicità non avrebbe più un interesse
particolare, specifico. E i suoi interessi particolari crollerebbero
istantaneamente. Quindi qui manca
sostanzialmente onesta, serietà, e fede verso chi mi ha è stato il fautore dei
segreti, ma anche verso il popolo che dovrebbe essere destinatario finale di
tali segreti.
Ma essendo che il segreto ha una
data di scadenza, chi lo riceve sa bene la data, che deve essere annunciato o
svelato, per cui molto più il segreto è adatto ad essere secretato, perché la
data esiste già, per cui è naturale ed ovvio che sia posto in cassaforte la
sicuro da ogni manomissione sia da parte del soggetto ricevente che di altri
soggetti.
In pratica se tu hai un segreto
qualsiasi, non puoi per fiducia(fede) verso chi, te lo ha affidato, svelare
neppure l’esistenza –del segreto stesso- ( cioè portare a conoscenza della
parola segreto ), altrimenti significa che tu vuoi approfittare disonestamente
di qualcosa a te rivelato pur mai rivelandolo. Questa è malafede!
La fede in soggetto qualsiasi
esso sia, uomo o Dio, non viene dalla conoscenza di segreti, ma solo e
solamente come atto di fede, cioè di fedeltà-fiducia verso costui (uomo o Dio)!
Il segreto preannunciato e in
minima parte svelato, sprona la superstizione che avvicina le masse a satana!