Cosa bisogna fare per ottenere la vita Eterna!
Messaggio di oggi 29 Luglio 2016, 12:15
Sulla parola del
Vangelo di questa mattina il Signore ha fatto una precisazione.
In tanto riporto il
passo di oggi.
Dal
Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,25-37.
In
quel tempo, un dottore della legge si alzò per metter alla prova
Gesù:
«Maestro,
che devo fare per ereditare la vita eterna?».
Gesù
gli disse: «Che
cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?».
Costui
rispose: «Amerai
il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima,
con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo
come te stesso».
E
Gesù: «Hai
risposto bene; fa' questo e vivrai».
Ma
quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio
prossimo?».
Gesù
riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei
briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono,
lasciandolo mezzo morto.
Per
caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo
vide passò oltre dall'altra parte.
Anche
un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.
Invece
un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e
n'ebbe compassione.
Gli
si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi,
caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese
cura di lui.
Il
giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore,
dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo
rifonderò al mio ritorno.
Chi
di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è
incappato nei briganti?».
Quegli
rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va'
e anche tu fa' lo stesso».
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Prima,
vediamo di chiarire alcuni aspetti che sempre vengono tralasciati,
perché definiti non importanti o secondari, ma questo è errato.
La
risposta di Gesù non è
io vi dico,
ma cosa
sta scritto nella legge.
Gesù riporta semplicemente quello che nella legge del Padre Suo era
già conosciuto, non dice nulla di nuovo e nulla di più che non
fosse già conosciuto da tutto il popolo d'Israele. Non è una parola
nuova ma ripete semplicemente la parola già esistente. Il teologo
risponde a Gesù ripetendo a pappagallo quello che la legge contiene,
non dice nulla di suo e nulla di più. Ovviamente Gesù risponde con
verità, il dice “«Hai
risposto bene; fa' questo e vivrai»”
sta ad intendere che ha riportato giusto, con le giuste parole, come
scritte nella legge.
L'esempio
che Gesù fa nel racconto, sta ad indicare che il prossimo è
chiunque s'incontra nella vita di tutti i giorni, dallo povero al
ricco, non c'è differenza, il Signore non guarda ne al colore della
pelle, ne alla sua ricchezza o povertà, nemmeno la religione, ma
semmai guarda al cuore di colui che si appresta a dar soccorso.
Ma
il Signore mi ha fatto una precisazione a tutto questo discorso e che
va oltre ad esso.
Dice:
“Non
praticate la pietà solo perché vi ho detto che otterrete la vita
eterna, perché in questo caso la perderete.
Molti
in ogni tempo hanno creduto che il mio parlare, fosse inteso come un
obbligo, come se Io, indicassi nel mio pronunciarmi una qualche forma
di imposizione per giungere alla vita Eterna. No!
Non
obbligo nessuno a credermi per costrizione, non impongo a nessuno la
mia volontà, siete liberi di decidere senza vincoli, sé credere in
me o no!
Ho
solo fatto la volontà del Padre Mio che mi ha mandato, facendo le
Sue Opere e le Mie.
Ma
il Mio parlare non è una costrizione, non impongo nulla a nessuno,
avverto che se non si fa quello che affermo, non avrete la vita
eterna.
Voi
dovete muovervi a pietà del prossimo, per vostra volontà e vostro
desiderio, non perché Io ve l'ho detto.
Io
voglio vedere in voi verità, onesta, nel fare e nel muovervi a pietà
verso il vostro prossimo, non voglio vedere che quanto fate, lo
realizzate perché avete come metro la salvezza eterna, No!
Voglio
che voi crediate e siate quello che sentite di essere in quel
momento, non voglio figli, che fanno tutto ciò solo perché io ve lo
ho detto, No!
Voglio
da voi la verità e la sincerità, cioè desidero che il vostro
muovervi verso il prossimo non sia dettato dalle mie rassicurazioni
di una vita eterna, ma sia dato dal vostro amore per il prossimo, da
un vero sentimento di bene, di compassione, di misericordia;
altrimenti voi agite solo per fatto di ottenere la vita eterna e non
per vera motivazione e sentimento profondo verso il prossimo.
Quindi
non pensate che io vi darò la vita eterna solo perché ve l'ho
promessa, se farete quanto vi ho annunciato, ma se lo farete con
spontaneità, senza pensare di ottenere la vita eterna, senza pensare
di ottenere un guadagno, un beneficio da me e senza chiedere a me
nulla Si! Altrimenti vi dirò via da Me, non siete degni di Me. Come io
ho fatto tutto per voi, senza chiedervi nulla in cambio, così voi
dovete far per Me tutto senza chieder nulla in cambio, neppure la
vita eterna. “