Il
Giudizio di Dio!!!
Il
sentimento di pietà un dannato non lo prova di certo perchè
svuotato da esso, nel momento in cui, esso precipita in quella condizione infernale, perché rinnega Dio. I sentimenti sono una
manifestazione di Dio, non di satana che non ha sentimenti in se.
Però sia le anime dannate che i demoni, conoscono la verità, e
sanno distinguere ciò che è vero da ciò che è falso; infatti
quando vi è la condanna all'inferno non è Dio che accusa l'anima ma
è la stessa che si condanna da sola, ammettendo gli errori di se
stessa e accetta la condanna, perché sa che è giusta. Certamente il
dannato, non prova il sentimento del pentimento, ma conosce il
significato e quindi esterna una volontà di verità, diciamo in modo
asettico. Se io faccio una relazione nella quale parlo di sentimenti,
non esprimo sentimento, ma semplicemente ne espongo le
caratteristiche, infatti i sentimenti non si dicono, ma si fanno,
sono manifestazioni psichiche che riguardano il comportamento e
l'atteggiamento, non si dicono ma si fanno. Quindi il dannato non
prova sentimento, ma semplicemente cerca di farlo capire se è
costretto da volontà superiore, cioè da Dio, con l'uso della
parola. Per esempio, anche esternare con le parole un sentimento
amoroso verso qualcuno, non significa effettivamente che ci sia amore
verso questo qualcuno; per Dio bisogna provare nel profondo il
sentimento che con le labbra andiamo a esprimere, quello vale per Dio
non sono le parole, che non contano nulla sono sempre vuote, sono le
manifestazioni del profondo che contano. Dio guarda dentro alla mente
dell'uomo nel suoi sentimenti se quanto esterna è vero o no, mentre
noi facciamo confusione crediamo che esternare un sentimento a parole
sia la manifestazione reale di quanto un soggetto terzo, esprime,
questo è quasi sempre falso. Solitamente un soggetti che esterna e
dice ti amo, a x persone, lo dice per modo di dire, ma ne profondo
non prova affatto amore per quel determinato soggetto. Infatti per
provare amore, bisogna anche corrispondere in atti ben precisi, alle
volte si trovano soggetti, anzi dire molto spesso che con le labbra
affermano amore, pace, etc, ma poi non corrispondono in nessun modo
quanto hanno dichiarato anzi alle volte fanno pure il contrario.
Questo fa capire molte cose, come Dio scruta l'uomo lo giudica e
quale sarà la sua condanna, fa anche capire come noi stessi dobbiamo
valutare un soggetto quando ci dice ti amo, se non corrisponde la
parola alle azioni significa che il soggetto sta mentendo e allora
dovremo comportarci di conseguenza. Un esempio pratico un uomo in
tribunale dice alla moglie ti amo, però poi la bastona,
dimostrazione chiara che non c'è amore ma è solo una presa in giro.
Tanta gente dice agli altri che vogliono bene al mondo intero, ma poi
in realtà sono tutte frottole, non c'è un reale sentimento e
infatti poi non corrisponde in nulla di quello che si afferma, ma se
ne fregano, tanto pensano che il dire non conti nulla, infatti non
conta nulla se non c'è una corrispondenza reale nel concreto. E'
inutile esternare buoni propositi se poi dentro di noi, desideriamo
l'esatto contrario, meglio non dire nulla, sono le solite presente
per i fondelli che servono per i creduloni e gli sciocchi che
illudono che il mondo è tutto buono, questi modio di parlare sono
tipici per esempio della politica, non solo di certa società. Si
promette certe cose, a ma non si mantiene nulla.
Quindi
Dio non giudica tanto su quello che affermi, ma quanto quello che
fai, è il fare che ha valore non il dire.
Il
dire serve solo per far capire una realtà, per correggere gli errori
e per insegnare il giusto e/o la verità, quindi il dire diventa cosa
buona se ha uno scopo, quello di correggere il prossimo; di
conseguenza se ne deduce che il dire in questo caso si traduce come
un azione d'amore verso il prossimo, chiunque esso sia. Solo in
questo caso il dire diventa un atto di profonda verità e quindi
viene pagato da Dio con il giusto giudizio, cioè con la gratitudine,
per aver espresso, verso mondo un atto d'amore per il bene di tutti
coloro che conosceranno la verità.
Solo Dio deciderà dove un anima deve andare in definitiva, inferno o paradiso.