FEDE E SANTITÀ
Prima di tutto bisogna specificare cosa sia realmente la fede, ho già
scritto altre volte di questo, ma ripeterlo non fa male, anzi,
rinfresca la memoria.
Tanti hanno scritto su cosa sia la fede, si sono persi infiniti
discorsi filosofi, psicologici, teologici, ecc, ma la fede
concretamente è concetto molto pratico, semplice, direi tecnico,
sostanzioso e sostanziale. Aver fede significa riporre in qualcuno la
nostra fiducia o anche fedeltà sostanzialmente il credo, cioè il
fatto di essere creduti, quindi la fede è un tutt'uno con il riporre
la nostra stima verso qualcuno, che sia Dio, la sposa, la madre, il
padre, ecc, sempre fede è. E' inutile perdersi in tanti sofismi che
nulla servono se non perde l'obbiettivo sostanziale della fede, cioè
Dio. Una persona se dice di aver fede, indica che ripone tutta tutta
la sua fiducia il suo credere la sua certezza in qualcuno che noi
riteniamo degno della nostra comprensione, degno della nostra stima,
della nostra fedeltà e degno di ogni nostra fiducia perché sappiamo
che costui mai tradirà noi, per cui ci fidiamo totalmente e ci
abbandoniamo completamente senza remore alcune, senza ostacoli alla
sua volontà, come una sposa che ripone tutte la sua fedeltà nel suo
sposo. Questo chiede Cristo a noi, un atto di totale ed
incondizionata fiducia, la massima fedeltà, la massima certezza che
noi possiamo concettualmente immaginare e quindi essere. Certo non
tutti arrivano al massimo grado di abbandono a Dio, perché anche le
fede ha i suoi livelli, come lo ha la santità così gli angeli sono
costituiti da livelli, anche le fede ha i suoi piani, più un essere
umano si avvicina a quella perfezione che è Dio, più esso si
eleva, verso le sfere celesti, ma per giungere a questo obbiettivo
alle volte bisogna agire male verso noi stessi, per costringere la
nostra psiche umana a liberarsi dal male che custodisce in se, una
volta distrutto questo problema, gradatamente l'esse si innalza,
abbondando sempre più tutto il peccato, ecco che la fede acquista
purezza e diventa immacolata, pure candida, quando questa giunge ad
un elevazione e perfezione tale da diventare luce. Però questo
fatto va a cozzare contro la natura stessa del corpo mortale, che per
quanto possa essere stato anch'esso purificato da quest'anima
sublime, esso rimane sempre appartenente alla mortalità, e passibile
di peccato, quest'essere che si sente tanto legato alla divinità di
Dio, attratto ed affascinato, tanto da desiderare il distacco, e la
liberazione del peso corporeo, che pur sempre frena lo spirito,
quindi avviene una specie di combattimento tra la parte mortale e lo
spirito, un contrasto, che man mano che l'essere si eleva, nella
santità di Dio, e ne viene avvolto, con il suo candore, purezza,
potenza, forza, calore, verità, amore, ecc, più la tensione
aumenta, questo fa si che lo spirito in qualche modo cerca la libertà
e cerca di raggiungere la sua meta, per cui in parte questo spirito
deteriora il corpo, infatti alcuni grandi santi, che si erano
veramente elevati, vissero poco la loro vita in terra, proprio per
questo fatto, quindi cosa accade che quest'anima tanto pura non è
più in grado di rimanere in quel corpo, diventando ad esso
incompatibile, per cui indirettamente cerca una via fuga, e la trova
nella morte del corpo. Anche se poi questo corpo, rimarrà per
secoli incorrotto, perché ovviamente quell'anima tanto pura ha
purificato anche il corpo. L'incorruttibilità di un corpo dipende
proprio dal suo grado di santità in vita, potremo affermare che più
elevato è lo stato di conservazione del corpo più elevato è il
grado di santità verso Dio, quindi potremo stabilire da un certo
punto di vista il grado di santità, ovviamente in questo conta molto
anche quante grazie si ricevono mediante la preghiera-intercessione
di questo santo a Dio. Ovviamente per raggiungere un grado così
elevato di fede, bisogna attraversare la vita del mondo, bisogna
percorrere una tragitto e mai rifiutarlo perché ogni cosa posta
innanzi è sempre un dono di Dio, che sia una cosa lieta o che sia un
dolore, questa è generalmente l'idea di santità, mai rifiutare
nulla, accettare tutto come viene; attenzione però cosa intende, che
per giungere ad un fede tanto sublime, bisogna attraversare il
procelloso mare del mondo, con tutto il suo carico di peccati, sono
questi che elevano l'anima di essere umano a Dio, non nel compierli,
ma nel comprenderli, nel capire le varie sfumare e limiti di questo,
che il male riversa nel mondo e quindi opporsi aspramente ad esse,
non negandole in senso brutale, ma cercando di capire come da essi si
può trarne sia un insegnamento per se stessi che per il prossimo, e
diventa quindi virtù morale, la quale vince il peccato. Quindi il
peccato si combatte in pratica conoscendolo, ma non praticandolo;
anche se alle volte per certi casi, in mancanza di Spirito Santo, il
cadere nella fossa, può servire maggiormente per meglio conoscere le
profondità del peccato stesso. E' indubbio che un peccatore redento,
conosca molto di più delle sfumature del peccato, che una anima
eletta, per quanto lo Spirito Santo che alberga in lei gli abbia
spianato la strada comprendo quello che non comprende. Quindi ci sono
due vie, ma in queste c'è la mano diretta di Dio, che per certuni ti
fa percorrere la via più facile che è quella dello Spirito Santo,
donandoti tutto quello che serve a quest'anima; per altri ti lascia
nel mondo finché tu non trovi la via per il Signore, e da un certo
punto di vista, un anima che ha percorso le vie basse del peccato e
poi è risorta in Cristo, ha più meriti di un anima che è stata
destinata ad essere così, perché c'è maggiore sofferenza, più
fatica, più travaglio ed inoltre, più uno rimane qui nel mondo del
peccato e più la sua lotta sarà difficile, ardua sempre sul filo
del rasoio, ma i suoi meriti sono maggiori, sempre che riesca non
perdersi, perché non sempre un anima eletta riesce a mantenere la
sua linea iniziale, le cadute sono all'ordine del giorno. Un esempio
conosciuto da tutti la storia di S. Paolo, finché Dio non lo ha reso
cieco, egli era un persecutore de apostoli, dei convertiti in Cristo,
dopo è cambiato ma non subito, così rapidamente come molti
credono, perché dall'evento della caduta da cavallo, fino alla
guarigione dalla cecità c'è voluto del tempo ed ancora era
imperfetto nella sua conversione, il suo percorso per divenir fedele
a Cristo è passato per varie situazione, per cui per giungere alla
maturità di Fede, a quella elevazione spirituale che ne hanno fatto
il santo riconosciuto poi dalla comunità degli apostoli, c'è vuole
tempo.
Quindi, quando nasce la
fede ?
Si dice che la fede sia un dono di Dio, certamente lo è, però per
conquistare questa FEDE l'uomo deve passare il suo travaglio, non si
giunge alla fede incolumi, ci sono dei casi dove Dio tocca
direttamente il soggetto e gli apre gli occhi, ma poi questo deve
maturare la sua fede in Dio. Altri invece devono far un lungo
pellegrinaggio nella loro vita prima di giungere ad ottenere la fede
tanto desiderata, tanto sofferta o anche tanto contrastata. Molti
anche non la cercavano, eppure questa li trova, ma tutti
indistintamente fanno un percorso di vita e prima o poi Dio li tocca,
gli da qualcosa, un piccola scintilla da coltivare, la fede;
ovviamente nessuno è obbligato a seguire questa scintilla di Dio,
c'è infatti chi la sa coltivare e c'è chi la rifiuta, per tante
motivazione, spesso per paura, di dover cambiare il proprio modo di
vedere la realtà e quindi anche un certo status di vita, perché è
sicuro che chi ambisce ad elevarsi, verso Dio, deve trasformare se
stesso alla luce della verbo Dio, perché se non fa così, la sua
fede rimane povera e misera, come spesso è quella di gran parte dei
credenti, una fede molto stazionaria, quasi livellata, un misto di
due piedi in due scarpe diverse; che non tende ad evolvere, anche per
mancanza di stimoli e alle volta colpa anche dei sacerdoti che non
sanno rinvigorirla. Mi sento dire spesso, che chi va in certi posti
acquista la fede, ma questo non è vero non il luogo che ti fa
trovare la fede, se tu che trovi la fede, non nel luogo ma in Dio che
te la elargisce nel momento giusto, che ti aiuta a comprenderla, che
ti accede quel lumicino, che ti da quella scintilla. Ma tutti devono
percorrere un certo tragitto, e la fede non nasce mai nel posto
ultimo dio ve pensi che sia sorta, in noi c'è sempre qualcosa che è
partito da lontano, qualcosa che lavora pian piano in noi, per
portarci a quel compimento, così sono anche i miracoli, essi tranne
alcuni casi, istantanei, ma gran parte degli altri, sono derivati da
un tragitto un percorso, da un sofferenza più o meno lunga, che
trova alle volte il miracolo in un certo posto, anzi in un altro, ma
non è il luogo che fa il miracolo come non lo è per la fede,
entrambi doni e grazie di Dio, che avvengono per tante ragioni a noi
non facilmente comprensibili. Una persona può trovare compimento
della sua ricerca di Dio, in qualsiasi luogo, per qualsiasi cosa, per
un lettura, come l'incontro con qualche persona, la fede non è
legate ad un luogo ma solo e solamente a Dio e alle persona che la va
cercando, così anche i miracoli, siamo noi che richiamiamo o
attiriamo Dio a noi, non è il luogo e non è la persona, ma solo è
un problema intimamente nostro con Dio.
Quindi chi mi dice che recandosi in tal santuario ha ottenuto la
fede, sbaglia, perché essa è un processo di accettazione di Dio, in
se, non si ottiene quasi mai la fede direttamente, tranne alcuni casi
rari, per cui la persona la deve cercare, desiderare, maturare e
coltivare in sé altrimenti è un dono incondizionato. La fede è un
merito, si ottiene e non tutti l'ottengono. Se no sarebbe troppo
facile aver la fede in modo incondizionato, invece la condizione sta
nel saper vivere e donarsi al prossimo alla luce del Verbo di Dio.
Questo discorso non vale però per Gesù Cristo e per sua Madre Maria
S.S.ma che entrambi nacquero con lo Spirito Santo in se, per cui la
fede è un concetto non esiste per loro, se non che Cristo e Sua
madre avevano e hanno fede nel Padre Celeste, questo si. Inoltre
ricordo che se Cristo Figlio di Dio è immacolato, è indubbio che lo
sia, altrimenti non poteva essere un Dio, cioè significa che anche
sua Madre è Immacolata perché solo un essere immacolato da vita ad
un altro immacolato; uno essere impuro da vita ad un impuro, è
ovvio. Come si dice dall'albero puro non può nascere un frutto
impuro, così dall'albero impuro nascono frutti impuri.
Ricordate che Dio e un Dio geloso non idolatrate gli uomini e abbiate fede solo nella Trinità di Dio. Un appello ai sacerdoti, è proprio in questi momenti che Dio vi guarda maggiormente e non pensate "mi perdonerà", non cari, se non siete irreprensibili verso di Lui vi punirà, se non ponete Dio innanzi a tutti, non siete migliori di chi idolatra satana.
La fede se c'è, non può andare a singhiozzo, solo per paura di chi sta più in alto, solo perchè si teme di perdere la pappa, meglio perdere anche il posto, piuttosto che perdere l'anima, perchè non sapete quando Dio deciderà di prendervi e se avrete il tempo di chieder perdono.
E ricordo agli a tutti i credenti che un cristiano è tenuto a porre Cristo innanzi a tutti, anche al proprio Vicario chiunque esso sia, se no non ha fede, ma è idolatra di un uomo.
Il mondo si deve decidere o vede come dio il suo vicario o vede come dio, Dio.
Ma il mondo poi deve essere coerente con la sua scelta non stare con un piede in due scarpe, come fanno molti sia dentro che fuori le mura.
Quando i figli degli uomini temono più un uomo che Dio, la fede non c'è!
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