mercoledì 11 settembre 2013

Dio a quale realtà appartiene?

Dio a quale realtà appartiene?

Da millenni l’uomo ha tentato di capire chi e cosa sarebbe Dio!
Chi non è possibile definirlo, egli si definisce Dio, cioè l’unico creatore di tutto.
Cosa sarebbe l’uomo lo definisce uno spirito, ma mai nessuno si è addentrato a capire di più, eppure egli ci ha lasciato delle tracce, impercettibili ma ci sono. Ma l’uomo oltre ad essere cieco è pure poco intelligente.
Come è stato per il caso del numero maledetto 666; Dio ci fa capire che per tradurre quel numero ci vuole intelligenza e sapienza, anche in questo caso abbiamo bisogno di sfruttare tale capacità della nostra mente.
Tutte le religioni del mondo definiscono Dio uno spirito, si presume che questo spirito sia una forma di entità immateriale, che non abbia consistenza corporea e che non appartenga alla nostra realtà.
E se vi dicessi che tutti si sbagliano, mi direste che dovrei provare almeno di dare una spiegazione di quanto sostengo,. Come ho detto prima ci vuole intelligenza e sapienza, dato che Dio ha donato sia l’uno che l’altro, vi spiego che i vostri pensieri su Dio sono sbagliati, proprio mediante le scritture. Sono queste che celano la vera natura di Dio e spiegano, peccato però che l’essere umano, sia molto poco propenso a capire i segreti nascosti.  Sarà perché Dio non a tutti a dato la possibilità di saper leggere le sacre scritture nella modo corretto!
Allora partiamo da un affermazione di Dio stesso a Enoch …. Quando egli rivela al suo profeta chi egli è!
Dice: io sono uno spirito è che uscito dall'invisibile.
Altra definizione di Dio: “ io sono il verbo ….”
Potrei continuare ma questo è più che sufficiente…
Già da queste due affermazioni e conoscendo esattamente il senso delle parole e il loro significato possiamo subito dire alcune cose. Partiamo dal verbo, che è niente altro che la parola, e la parola è suono!
Quindi il verbo è suono! E questo già dice qualcosa.
Ora passiamo all'affermazione di Enoch che è la più intrigante e complessa ma nemmeno tanto:

IO sono uno spirito uscito dall'invisibile  le domande relative a questa frase sono diverse.
1.       Perché si definisce spirito?
2.       Cosa intende dire uscito dall'invisibile?
3.       Cos'è l’invisibile per noi?
4.       Perché dice di se “io sono uno spirito?

Rispondiamo subito alla terza domanda che è la più semplice per noi.
Cos'è l’invisibile per noi?  
Ciò che i nostri occhi non vedono.
O meglio dire cosa appartiene all'invisibile nella nostra realtà?
I fotoni sono invisibili.
Il suono è una vibrazione che è invisibile
Il magnetismo è forma d’onda diversa dalla luce e dal suono è invisibile, più invisibile del suono e della luce perché non ha nessuna manifestazione esteriore come può essere la luce o il suono. Si manifesta però con una forma di attrazione repulsione.
Poi abbiamo molti tipi di particelle conosciute e sconosciute, che sono invisibili.
Anche alcuni tipi di atomi sono ai nostri occhi e sensi invisibili. Tutti i gas e moltissimi atomi biatomici. Anche alcune sostanze organiche sono invisibili nelle loro forma gassosa, pure il vapore è invisibile se non concentrato.
L’aria è invisibile, con tutti i suoi fenomeni.
Ma anche il pensiero è una forma di energia invisibile che non abbiamo ancora determinato.
Oltre a questo c’è anche qualche altra forma di energia non conosciuta a noi non visibile.

Cosa intende dire uscito dall'invisibile?

Significa che Dio ha determinato con il suo uscire dallo stato di invisibilità la materia, cioè ci fa capire a noi, che egli esisteva prima della materia ed è Egli che con il suo determinarsi in forma visibile ha generato la materia, materia generata da quello che lui è cioè invisibile, ma non è un invisibile come pensiamo noi, che proviene da un dimensione diversa dalla nostra, egli appartiene alla nostra dimensione, perché si comprende chiaramente dall'espressione, uscito dall'invisibile per rendersi visibile, cioè ha determinato e prodotto il visibile, si è reso visibile. Come l’esempio del mantello invisibile che nei fumetti faceva diventare invisibili chiunque lo indossasse, in sostanza è simile la questione. Solo che in origine Dio era invisibile, e ha determinato il suo visibile, in questo modo è diventato possessore del visibile perché lui stesso lo ha generato dall'invisibile. Sotto il profilo fisico, chimico, quantistico ecc., effettivamente per creare materia c’è bisogno di almeno due fonti energetiche di partenza il suono e la luce, cioè fotoni e onde sonore, il suono fa vibrare i fotoni in un certo modo, e oltre a questi altre particelle. Il magnetismo è generato dalla vibrazione delle stesse , le tre fonti di energia generano le prime particelle che stanno alla base degli atomi. Però senza ombra di dubbio la luce di cui Dio è costituito non sono i fotoni che crediamo noi, ma è una fonte iniziale di energia che poteva sviluppare tutte le altre fonti di energia, diciamo una fonte energetica speciale che sta all'origine, di cui noi non sappiamo nulla, neppure la così detta particella di Dio. Torniamo al problema “uscito dall'invisibile” quindi è uscito dalla zona fantasma chiamiamola così. Da questo abbiamo capito che Egli non è un entità lontana da noi, e non è un entità che non appartiene a questo mondo, ma egli appartiene a questo spazio temporale materiale. Quindi Dio può manifestarsi tanto nell'invisibile quanto nel visibile, perché è Lui colui che lo ha generato o creato, da qui creatore.


 Perché si definisce spirito?
Dal punto di vista umano chi appartiene alla zona invisibile è sicuramente definibile uno spirito perché invisibile, ma nella sostanza non lo è. Quindi spirito=invisibile l’associazione calza perfettamente. Si definisce invisibile anche perché non vuole farsi scoprire e vuole mantenere una certa distanza con noi. Lui è un entità invisibile spirituale che apparentemente non appartiene alla nostra materialità, ma che in realtà è il contrario.


Perché dice di se che Egli è uno spirito?
Molto semplice perché nel suo mondo invisibile ma appartenente la visibile nostro, Egli non  è da solo!  Infatti nella Bibbia si parla di Elohim che sono gli dei immortali;  ma a questo punto ci viene da chiedere se Dio dice di sé, che Egli è, uno spirito, ve ne sono altri simili a Lui, che abitano in questo spazio-tempo materiale dell’invisibile nostro, ma certamente sono dei inferiori a Lui, perché tra tutti è l’unico che è stato capace di creare il visibile, per cui è il più potente in assoluto, cioè il Re degli dei Onnipotenti.
Andiamo oltre…in apocalisse si parla dei 24 vegliardi, chi sono?
Primo chi è un vegliardo, parola lo dice chiaramente è un anziano di lunga data, cioè un matusalemme. Vegliardo sta anche per colui che veglia, cioè il custode di una verità. Sono 24 perché naturalmente ognuno di loro possiede 24 caratteristiche. Essi sono gli dei onnipotenti! Coloro che stanno al cospetto di Dio e prendono con Dio le decisioni per tutto! La  sua corte! Infatti ognuno di loro è un re. Ma sono tutti sottoposti alla volontà del primo! Che è il loro imperatore! Quindi il Re dei re.

“Il verbo è presso Dio, il verbo è Dio!”
Il verbo abbiamo detto è il suono, infatti le vibrazioni sonore modificano la materia, un esempio i terremoti generano onde di tipo sonoro che modificano gli strati superficiali della crosta terrestre rendendoli fangosi o polverosi a seconda del tipo d’onda.
Quindi il suono modifica la materia, il verbo che è suono modifica la materia, e quindi agisce in essa,
il Verbo è presso Dio(in apoc. Vi è scritto un errore con era presso di Dio) il Verbo è Dio, presso Dio s’intende che è presso di lui che è lui che lo genera, la seconda affermazione sta ad indicare che egli è il verbo ma questa seconda connotazione indica non tanto il suono quanto la legge che esce dal verbo, quindi dalla pronuncia della parola. Dalla volontà! La volontà genera il verbo!

La volontà genera il suono che produce l’effetto sulla materia.
In sintesi abbiamo che Dio appartiene a questa nostro universo materiale, e non come molti credono che esso esca ed entri dal un universo parallelo o un universo astratto quasi inesistente.
Ciò significa anche che Egli è molto più presente e ci controlla molto di più di quanto noi non immaginiamo.
Però essendo Dio il Re degli dei onnipotenti esso ha in se altri sorprese, cioè Egli non appartiene solo a questa nostra realtà, ma appartiene a diverse altre realtà, cioè praticamente egli è un contiguo tra diverse realtà, cioè Egli vive nella sua realtà invisibile che ha la caratteristica di interfacciarsi con altre realtà diverse dal nostro spazio temporale materiale.
Praticamente Dio è l’Origine delle origini.

Quando si parla di Alpha e Omega,  praticamente il primo coesiste nel momento del secondo cioè l’Alpha è sull'Omega e viceversa. E’ come un cerchio che non ha ne inizio ne fine. Per la nostra realtà c’è un principio e una fine, mentre per la realtà di Dio non esiste ne l’inizio  ne la fine, perché in realtà l’uno e l’altra sono la stessa cosa.

Quindi tutte le manifestazioni dalle origini ad oggi gli sono state congeniali perché egli appartiene e si manifesta in questa realtà, perché il mondo materiale lo ha creato Lui, quindi tutte le leggi fisiche gli appartengono.
Anche perché quando ci sarà la fine di questo nostra bella avventura su questo pianeta così come descritto in apocalisse , dice che Dio mostrerà al umanità la sua città santa, la nuova Gerusalemme, uscire da uno spazio invisibile è più facile che trasportare tutta la città immensa da una dimensione alla nostra, decisamente più complesso, non che non lo possa fare, ma il dispendio di energia è ben diverso.
Le manifestazioni di angeli e demoni che noi possiamo vedere sono create con l’uso degli elementi chimici visibile che sono più affini a quelli invisibili. Però come tutte queste creature, hanno una forma di energia che può modificare sensibilmente la materia, possono attraversarla senza modifiche apparenti, se noi avessi la capacità per percepire e vedere certi spettri della luce, forse potremo vederli. Queste creature non sono da noi catturabili, perché ovviamente sfuggono alle leggi fisiche perché in realtà loro stessi le manipolano come vogliono.

Il caso dell’anima è invece contrario, cioè cosa intendo dire, l’anima è un emanazione di Dio detta soffio, si perché emessa dal fiato di Dio, che non è la stessa cosa della sua carne, ma è un emanazione differente che però appartiene allo stesso al Creatore. L’anima così come è costituita può interfacciarsi con il nostro corpo materiale perché è realizzata in modo tale da essere imbrigliata dal corpo, e legarsi ad esso, però ogni corpo ha una sua precisa anima, non esiste assolutamente che un anima possa possedere un corpo non suo. Una piccolissima parte dell’anima è proprio di naturale materiale, è questa che permette alla stessa di agganciarsi al corpo ed è questa che permette all’anima di non svincolarsi da questo se non nel caso di morte del corpo stesso. L’anima cresce in funzione del corpo! Infatti esistono anime di bambini e anime di adulti, la crescita dell’anima è determinata proprio dal fatto che essa abbia una parte materiale di se, che gli produce l’energia che proviene dal corpo umano. L’anima dovreste vederla come un involucro vuoto, ma nella quale Dio porrà il disegno di quell’individuo. L’anima può essere catturata, diciamo così, sia da entità maligne che dalle entità benigne, tutto dipende da soggetto umano. La parabola di Gesù che parla della casa pulita e del demone che va errando in cerca di un altra non trovandone torna alla sua vecchia dimora, la trova pulita, cosa fa per aver più forza e entrare di nuovo in quella casa, che è l’anima non il corpo, chiama altri suoi compagni, i quali agendo sul malcapitato fanno crollare sue difese e così il demone può penetrare quell'anima. Solo nell'anima può entrare uno spirito qualsiasi esso sia. L’anima per come è costruita è una porta di accesso tra la realtà invisibile  e il visibile. L’anima non è collocata solo una zona del corpo, ma prende tutto l’organismo umano, ogni singola cellula c’è un po’ di anima. Infatti come già detto è l’anima che sostiene il corpo non viceversa.  Se si eliminasse l’anima da un corpo esso morirebbe subito!

Nelle possessioni, il demonio che prende un anima può esercitare il suo potere sull'anima modificandone la struttura e anche la forma per questo alle volte, il soggetto prende sembianze strane. La forza che un soggetto esercita nelle possessioni è dovuta al fatto che tutti gli spiriti conoscono molto bene le proprietà intrinseche  degli esseri umani, e le loro abilità personali, anche extrasensoriali, tutte queste abilità umane vengono potenziate dallo spirito che le occupa. Il potenziamento avviene sempre mediante l’anima, che funge da tramite, con il corpo e anche oltre il corpo.

Chi pensa e ritiene che Dio non appartenga a questa realtà si sbaglia di grosso.

By Boanerges.





Cosa può o non può fare Cristo nei confronti della Chiesa o dell’umanità!



Quando mi sento dire dalla gente, che critico la chiesa, mi si rimprovera che la chiesa governa su tutto e che Dio non può decidere nulla se la chiesa non lo permette  e che quello che lei decide lo deve decidere anche Dio, ma Gesù ci da la risposta a questo, quando dice:
Parabola degli operai mandati nella vigna “Non posso fare delle mie cose quello che voglio?”   E quali sono le sue cose? Se egli è Dio, tutto gli appartiene!

Ecco la risposta di Gesù fa delle sue cose quelle che vuole in barba alla chiesa! Detta brutalmente. D’altro canto nemmeno la sua risposta è molto gentile! Può se vuole fare quello che vuole, può trovarsi altri apostoli, può cambiare le leggi, può tutto! Può anche decidere di azzerare una chiesa che non gli va più bene, come può distruggere in un batter d’occhio l’intera umanità.

E quando mi si contesta che la chiesa può decidere tutto nei cieli si sta mentendo perché questo non è vero ce lo dice Gesù un'altra volta!

In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo


Gesù parla di legare e slegare, non parla di altro…. Cioè tutto quello che si legherà in matrimonio, sia tra gli uomini, che con la chiesa, anche il battesimo è una forma di legamento, potrà essere slegato. Quindi Gesù è chiaro non parla di altri poteri, ma solo del legare e slegare o sciogliere l’uomo dai voti presi. Ma la chiesa non può metter mano su quello che Cristo fa per suo conto! Cioè non può decidere se togliere ad un apostolo la nomina di apostolo fatta da parte di Cristo stesso, non ne ha il potere, 

inoltre la cosi detta scomunica non ha valore sugli apostoli nominati da Cristo stesso!
Anche se si parla di anatema in diverse parti dell'antico testamento e del nuovo, come in Gal.1, in relazione ad un vangelo diverso, ma qui nessuno parla di vangelo diverso. 

Inoltre in nessuna parte dei vangeli si parla di scomunica, perché essa non ha nulla a che vedere con questa cosa del legare o slegare è tutt'altra cosa che esula la chiesa. La scomunica è un operazione volta a togliere all'uomo la possibilità di essere considerato figlio di Dio e questo il Signore non lo ha mai previsto! 

["Paolo, apostolo non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti," per quanto la chiesa consideri S.Paolo un grande discepolo, ma neppure Lui capì realmente che fosse realmente Cristo! dico discepolo perchè esso non è stato scelto personalmente da Gesù, quindi non entra di diritto tra gli apostoli, è la chiesa che lo ritiene tale. ]

Quindi è un azione che spetterebbe di diritto solo a Dio,  che è giudice. inoltre come Gesù mi ha detto e lo ripeto: " Chi scomunica per ingiusta causa, la scomunica ricadrà su chi l'ha pronunciata" quindi dice che non è che non si possa scomunicare, ma che innanzi a Dio, la scomunica deve essere presa con perfezione di causa, altrimenti si ritorce contro chi l'ha emessa. Dato che nessun uomo sulla terra è perfetto, come Dio, nessun uomo conosce uomo, cioè nessun uomo conosce alla perfezione l'anima di un altro uomo. 


“Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. [24]Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli». [25]A queste parole i discepoli rimasero costernati e chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?». [26]E Gesù, fissando su di loro lo sguardo, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Anche questo passo dice molto alla chiesa che crede di poter decidere se un soggetto deve o non deve andare i paradiso…..gli apostoli chiesero: «Chi si potrà dunque salvare?» Gesù lo dice chiaramente: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».

Quindi quando l’uomo elegge un altro uomo a santo, emette un azione arbitraria che solo Dio può fare.

Gesù:”  La chiesa si è data una dottrina più grande che quella che Io vi ho lasciato, ha interpretato oltre misura secondo volontà umana la mia legge e ha costruito una montagna carta, per asserire le sue ipotesi come se fossero verità. “


“Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. [7]Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:

[8]Questo popolo mi onora con le labbra
ma il suo cuore è lontano da me.
[9]Invano essi mi rendono culto,

insegnando dottrine che sono precetti di uomini».”

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