martedì 29 aprile 2014

Parole che producono male.

Parole che producono male.

 Matteo 13, 24-45

24 In quel tempo, Gesù espose alla folla una parabola: "Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. 25 Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. 26 Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.

27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? 28 Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? 29 No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. 30 Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio".


Ma mentre tutti dormivano indica che il padrone non fu attento e non sorvegliò il suo campo cioè la sua proprietà o il suo regno che è un inteso che come gregge.  

perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.  La zizzania tutti noi consociamo cos'è, sono le parole cattive dette con malizia, per danneggiare chiunque …. ma la zizzania è anche la falsa parola che viene da una falsa legge, che innestata sulla vera legge, ne cambia il senso quindi dice, che coloro che portano malizia nel cuore possono distruggere tutto, ma aggiunge di non togliere costoro dal popolo, ma lasciarli lì dove sono per evitare che con il cattivo venga portato via anche buono, che potrebbe confondersi con cattivo.

Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori
Perché dice di lasciarla crescere insieme al grano fino alla sua maturazione, perché in realtà la zizzania ha una funzione ben precisa quella di selezionare il grano migliore, quindi il Signore vuole vedere chi tra i buoni rimarrà tale, fino alla fine. Solo poi prima di raccogliere la messe, si dovrà separare il buono dal cattivo, cioè colui che ha animo lieto da colui che ha cuore maligno.

Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio".


Color che hanno sparso malizia fino alla fine devono essere separati e gettati nello stagno di fuoco e zolfo.
Mentre gli altri coloro che sono stati costanti nella fede e hanno resistito alla provocazioni e alle ingiurie a ogni sopruso, con sofferenza, amore, e certezza nelle fede, verranno portati a Dio, nel suo Regno.

In definitiva si può dire che è bene per tutti i cristiani non parlar mai male, di non far del male,  neppure al tuo peggiore nemico, perché non sai, se tu puoi divenire zizzania e a causa tua chi tu reputi nel male, potrebbe salvarsi al posto tuo e occupare in cielo quel posto che era destinato a te, invece fa di tutto perché tu possa condividere con colui che tu denigri, il tuo posto che è in cielo.

Il cuore umano è la fonte del male!

Il cuore umano è la fonte del male!

Matteo 15:10-20
10 Poi riunita la folla disse: «Ascoltate e intendete! 11 Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!».
12 Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: «Sai che i farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole?». 13 Ed egli rispose: «Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. 14 Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso!». 15 Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». 16 Ed egli rispose: «Anche voi siete ancora senza intelletto? 17 Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? 18 Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo. 19 Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. 20 Queste sono le cose che rendono immondo l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l'uomo».


La parola di Gesù è molto chiara nel suo intendimento …
Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo!». Non è ciò che si mangia che rende impuro un essere umano e ciò indica che non ci sono cibi impuri, che possono rendere impura l’anima. Ma esistono pensiero impuri che escono dalla bocca e che rendono impura l’anima. Lo sottolinea nella frase: «Anche voi siete ancora senza intelletto?  18 Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo. 19 Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adulteri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. 20 Queste sono le cose che rendono immondo l'uomo». Gli apostoli non comprendo la parola oscura di Gesù che cela un proposito difficile per loro da capire.  Anche noi pensiamo che dal cuore esca l’amore, ed invece Gesù dice che non è così … Il cuore umano è la causa di molto mali, infatti non è dal cuore che esce l’amore, ma dallo Spirito di Dio, che viene l’amore vero, da cuore umano escono le passioni della carne, che portano con se adulteri, tradimenti, false testimonianze, bestemmie, omicidi, e ogni proposito malvagio. Specifica che questa è la condizione per cui l’uomo diventa immondo, cioè facilmente preda di satana. Quindi il cuore umano, è molto propenso a questa condizione di malizia e confonde l’amore con il sesso. In altro passo Gesù fa capire che l’amore viene solo e solamente dallo Spirito di Dio, ciò ci fa capire che quando noi siamo propensi a donarci al prossimo per amore del signore ecco che quel sentimento non ci appartiene ma è lo Spirito di Dio che lo esercita mediante noi, attraverso di noi. In sostanza ci dice che è l’anima che ama, non il cuore.

 Aggiunge per sottolineare un concetto.. Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata.”qui fa capre alcuni aspetti, primo quando lui tonerà, tutto sarà riportato come all'origine, e ogni cosa creata dall'uomo sparirà. Ma questo passaggio intende anche, che ogni parola detta da Dio in origine tornerà tale, e ogni cambiamento scritto dall'uomo sarà cancellato. Cioè se qualcuno avrà modificato la sua legge tutto tonerà come in origine, come aveva dettato il Padre che è nei cieli. Significa anche togliere il male dall'uomo per lasciare a lui il bene. Come un cieco che non può condurre un altro cieco. Come dire un uomo che cerca la luce di Dio si accompagna al saggio, non a chi non conosce la luce di Dio. 

Elezione non valida.

Facciamo un riepilogo generale della situazione...

Benedetto XVI abdica 11 febbraio 2013, cade fulmine sulla cupola, e avviene anche terremoto a Roma.
Bergoglio vien eletto col nome di Francesco, il 13 marzo 2013 va ad abitare a Santa Marta e non vuole abitare presso gli alloggi consueti in vaticano, la 7 camera  rimane sigillata, la quale conduce ad un cortile interno chiamato Sisto V.
Canonizzazione dei due pontefici GPII-GXIII: 27 aprile 2014 festa della Divina Misericordia.

Ora faccio notare una cosa curiosa …

Fulmine sulla cupola e terremoto:  corrisponde al Padre.
Colombe ghermite : lo Spirito Santo.
Croce caduta sul giovane(GPII-GXIII) : Il Figlio e (i figli degli uomini..)
Statuetta Civitavecchia: mano sinistra mozzata con rosario: La Vergine Maria.

Non avete notato nulla?
La posizione degli eventi corrispondo esattamente ad una cronologia spirituale … come descritta in Apocalisse …
Padre, Spirito Santo , Figlio, Madre …. Infatti lo S. Santo si trova tra il Figlio e il Padre.

Cosa ci fa capire la situazione?
Che il fulmine e terremoto è stato un atto di sdegno del Padre, per l’abdicazione di BXVI che ha causato gli eventi successivi … La Beata Emmerick aveva preannunciato, che si doveva pregare molto affinché il pontefice non lasciasse Roma,(cioè non abdicasse).
Le colombe ghermite, indicano che il male stava attaccando la parte più pura, della spiritualità, il cuore della fede.
La croce caduta e la morte del giovane indica proprio la rovina della chiesa imminente e la dei fedeli .
La scossa di terremoto.
La mano mozzata della statuetta indica la perdita della grazia.
Oggi a Lourdes terremoto 4,5 R 

Ora leggete:

Questo messaggio non l’ho mai pubblicato, perché l’ho tenuto segreto.

Messaggio 5 Maggio 1999 

Durante la preghiera continuava a girarmi per la testa un pensiero fisso. Se il pontefice poteva ritirarsi dalla sua carica, non so il perché pensavo a quello, non vi era motivo.

Giunto al 5 mistero Gesù mi parla e dice:

Caro figlio, non angustiarti, ma sappi che non diedi mai, a nessun mio vicario la possibilità di rinunciare al suo titolo, non trasmisi agli Apostoli mai questa volontà, per cui, nessun vicario può far ciò. Un vicario è eletto fino alla sua morte.

-io: e se dovesse accadere?

È già avvenuto in passato, ma si ripeterà, come è stato predetto, sappi figlio che quello sarà il periodo più oscuro per voi. Ma tu scriverai ancora prima che io torni.


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29 Aprile 2014.

Stando a questo messaggio, Gesù dice chiaramente che lui non ha mai autorizzato,  ne detto che un pontefice potesse abdicare o rinunciare alla carica. Ma allora se nessuno pontefice può abdicare, chi lo fa si pone contro la volontà di Cristo, ed è automaticamente fuori dalla chiesa, è una conseguenza logica. Ma non solo! L’abdicazione non sarebbe neppure valida, però dato che, il soggetto abdica per sua volontà finale, anche se costretto d altri, ma la sua decisione è sempre l’ultima, vien considerato come un rinnegamento, come fece Pietro, quindi l’atto è contro la volontà stessa di Dio. Però se ciò è vero, non si può eleggere nessun altro pontefice, finche quello che ha abdicato, non muoia. Di conseguenza un secondo pontefice che dovesse sorgere successivo a chi ha abdicato non avrebbe autorizzazione di essere tale. Ma in questo subentra un problema serio, che è la sede vacante; penso che a tal proposito il collegio dei cardinali e il camerlengo debba tener la carica, fino a quando il pontefice che ha abdicato non muoia, solo allora si può eleggere un nuovo pontefice.
Da ciò che mi è stato trasmesso, il pontefice che ha abdicato può chiedere perdono a Dio, ma non può riprendere la sua carica, perché l’atto di abdicazione che è la stessa cosa dell’atto di rinuncia, gli impediscono innanzi a Dio di riprendere il suo posto, se ciò venisse fatto, la nuova elezione non sarebbe considerata un atto positivo, ma negativo. Ora ogni atto, fatto dal pontefice eletto successivamente, mentre è vivo ancora il pontefice dimissionario, secondo il volere umano, praticamente non ha valore, e tutto ciò che decide, non ha valore, perché la nomina per Dio non è valida. Se il pontefice che ha abdicato dovesse morire nel frangete della vita del successore, si dovrebbero ripetere le elezioni, perché il pontefice eletto non è realmente eletto. Quindi ogni soggetto appartenente alla chiesa può divenire Pontefice e non solo quello eletto precedentemente, che non ha valore.

Ecco il perché degli eventi accaduti in successione rapida in pochi giorni, che non sono per nulla una coincidenza come molti credono. 

IL PECCATO PIU COMUNE DEL MONDO!

Non commettere atti impuri.

Il comandamento più discusso e meno seguito di tutta l’umanità.

E’ inutile soffermarsi direttamente sul comandamento, perché tanto è stato scritto e discusso talmente tanto che è inutile dire altro. Caso mai bisogna capire come combattere questo peccato tanto comune agli esseri umani. Molti giovani soprattutto maschi, mi chiedo come sia possibile difendersi e contrastare questo peccato molto comune ai tutti i maschi della terra.

In effetti esso è un peccato, dettato da due fattori principali, uno primario e uno per così dire secondario, il fattore primario è determinato dal nostro organismo che per tutta la vita ci strazia con un altalenarsi di ormoni che portano la nostra psiche a eccessi e depressioni, tali da esercitare modifiche sensibile ed intense dei nostri comportamenti, tanto che per certi soggetti hanno veri e proprio problemi mentali causati da eccessi di ormoni. Quindi la tempesta ormonale è un fattore considerato normale per gli essere umani, fintanto che la fase della pubertà non sia passata e anche dopo questa per taluni soggetti rimane molto attiva. Inoltre ad aumentare la quantità ormonale si mette anche l’alimentazione, sappiamo benissimo che le carni, sono spesso fonte di ormoni, che vanno ad aumentare concretamente il surplus ormonale, oltre che determinare introduzione di sostanze spesso tossiche all’organismo.  Quindi se un qualsiasi soggetto tenta di controllare le sue pulsioni naturali, diventa abbastanza arduo, specie quando si è giovani. Naturalmente non tutti i soggetti sono uguali, esistono persone che hanno quantità ormonali molto elevate rispetto ad altri e solitamente sono soggetti che perdono i capelli fin da giovani, si perché per il testosterone contribuisce alla perdita dei capelli quando è in quantità eccessive, non è solo un fattore genetico. Il testosterone è l’ormone sessuale che determina anche le variabilità del carattere, cioè non solo i tratti somatici, barba, tono di voce, ecc, ma anche gli aspetti interiori e psichici del soggetto, cioè esaltazione, l’aggressività, (violenza, prepotenza), in contrapposizione quantità più basse dello stesso ormone abbiamo docilità, timidezza, tranquillità, introversione,  depressione. Infatti le donne spesso sono più gracili, timide, tranquille, docili, rispetto all’uomo che più aggressivo, violento, ecc, da ciò si comprende che l’ormone determina tutta la serie di fattori che vanno ad influenza prepotentemente la psiche umana.
Quindi come contrastare questo problema dopo la fase della pubertà, per chi volesse seguire una vita più spirituale? Ci sono in natura delle piante che possono aiutare il maschio, principalmente ad attenuare le pulsioni sessuali incontrollabili, che talvolta possono dar anche fastidio, queste piante hanno sostanze chiamate fitosteroli, che agiscono come ormoni oppositori o che favoriscono la produzione ormonale maschile o femminile; per esempio l’Agnocasto, è una pianta che era usata anticamente, proprio dai monaci per diminuire queste pulsioni ed avere una vita più tranquilla e meno isterica dove commettere meno peccati possibili e quindi essere in linea con i dettami della fede. Naturalmente l’uso eccessivo e soprattutto molto prolungato di questa piante può femminilizzare il maschio, però a differenza dei prodotti di sintesi non fa male e l’interruzione permettere il rintono graduale alla normalità. Naturalmente una buona e sana educazione comportamentale e psichica, sia nella famiglia, che nella scuola, aiuta molto i giovani a crescere bene, specialmente dalla nascita fino alla fine della pubertà, senza eccessi e senza considerarsi dei rambo. Oggi giorno purtroppo le famiglie insegnano ai figli delle cose sbagliate, e quindi poi si verificano fenomeni di bullismo, estremizzazione sessuali e varie intolleranze. Le famiglie devono saper educare bene i figli, se poi vogliono figli sani psichicamente.  


Ora l’altro fattore secondario, è lo spirito di ogni soggetto, a parte che per la scienza lo spirito non esiste e che siamo solo animali, ma questo si sa che la scienza la pensa così.  Però ciò non è vero, perché è orami risaputo che siamo esseri formati da un essenza non corporea di cui la scienza fatica a comprendere a percepire, però da molti esperimenti anche scientifici, pare che qualcosa esita, però per loro arrivare ad ammettere ciò che ne passa … quello che a noi interessa, invece è capire come il nostro spirito possa essere influenzato ed influenzare la nostra psiche e il corpo. È si, l’anima può modificare anche sensibilmente anche le quantità delle sostanze prodotte dall’organismo. Tutto dipende chi entra e chi esce da quell’anima, si perché come ho già detto in altro documento, l’anima che nasce vuota diciamo cos, o è prese cioè posseduta da un o più entità benigne o da una o più entità maligne. Nessun essere umano che possegga un anima, e tutti la posseggono, sia privo di almeno un essere spirituale al suo interno. Naturalmente ci sono spiriti deboli sia negativi che positivi, che incidono poco sulla persona, ma ci sono spiriti forti che incidono tantissimo sulla persona, esistono anche i momenti in cui un anima è vuota diciamo così, ma sono brevi. Una persona non battezzata, solitamente ha in se uno spirito debole con tendenza più che negativa che positiva. Mentre quando la medesima anima subisce il battesimo, essa viene purificata, e ogni spirito debole o forte che la può possedere, esce e vien sostituita da uno spirito fortissimo, che è lo Spirito Santo, anche ma esso permane solo per un certo tempo, dopo il quale se il soggetto, è neonato rimarrà fino all’età in cui diventa cosciente del proprio essere, dopo di che lo Spirito santo si allontana, ma può rimanere anche vicino all’anima di quel soggetto oppure dentro ad esso, tutto dipende da altre ragioni, non umane. La presenza di spiriti che entrano ed escono a seconda dei nostri umori e malumori, pensieri e volontà determinano il controllo anche deciso delle nostre pulsioni. Quindi un operazione di preghiera ha lo scopo di diminuire anche in modo marcato, gli stressi causati da sbalzi ormonali, e un maggiore controllo psichico, sul nostro comportamento e carattere, oltre che possono influenzare pure i nostri pensieri ed azioni
Se uno vuole avere una vita santa, ovviamente deve diminuire se non eliminare completamente qualsiasi stimolo che possa eccitare il sistema nervoso, perché tutto parte da li. Naturalmente non esiste solo la stimolazione esterna, ma anche interna, le fantasie sono di natura interna, ed è quasi impossibile dominarle. Naturalmente privando la mente di visualizzazione esterne di certo materiale pornografico si diminuiscono anche gli stimoli psichici.
Quindi se un soggetto vuole aiutarsi nel controllare certe pulsioni difficilmente controllabili, sia la natura che lo spirito può venirci incontro.

Ma c’è un problema che sta alla base di tutto ciò.  Molti giovani mi chiedo perché il signore non li liberi, da queste pulsioni che sono praticamente come delle vessazioni. Purtroppo il Signore in moltissimi casi quasi tutti non ti toglie questi problemi, non cambia la tua genetica, il motivo è molto semplice, non è, che non possa farlo, ma non lo fa per una ragione molto precisa, sarebbe facile togliere ad un essere umano queste turbe, in questo modo un essere umano diverrebbe santo subito, ma a Dio non interessa, se avesse voluto farci tutti santi, non ci avrebbe neppure creato. Il suo intento è quello di ottenere dei santi più santi, non dei santi “banali” Dio vuole che noi superiamo noi stessi, che mediante questi problemi legati alla nostra stessa natura, riusciamo ad sublimare noi stessi, così facendo egli ottiene da noi un anima più evoluta, un anima che riesca a contrastare non solo le proprie passioni e controllarle ma anche contrastare gli spiriti avversi a noi. Che solitamente portano squilibri nel nostro organismo accentuando tutte quelle fenomenologie naturali che sono insite in noi stessi.  Quindi ci lascia il peccato, anche perché esso ci tiene in umiltà, se riconosciamo idi essere peccatori. Mancando il peccato diverremo presuntuosi,  per cui Dio preferisce un uomo che ha in se il peccato, piuttosto che uno non ne ha. Anche se la sua speranza è che ogni uomo sia in grado di elevarsi alla dignità dei santi, cioè togliendo da se, quel peccato. Quindi il peccato rimane in noi, per renderci migliori. Nessun Santo fu liberato dal peccato, semmai la presenza dello Spirito Santo attenua certi impulsi.
Questo è lo specifico del peccato sessuale, ma la medesima cosa vale anche per gli altri, peccati.
Poi molto dipende anche dalla natura stessa del soggetto, per esempio Gesù era privo di qualsiasi peccato, per la presenza perfetta dello Spirito Santo.

Molti dicono che alcuni santi non peccarono mai, intanto bisogna vedere svela chiesa ha realmente trascritto tutto di questi santi, perché da quel che so, non è così, alcuni peccati li facevano pure loro, nessuno tranne Cristo e la Vergine Maria in vita commisero nessun peccato. Solitamente la chiesa ricorda quel che fa comodo ricordare, non tutto … per cui per non ledere l’immagine di un santo, si eliminano le parti che potrebbero incrinare questa santità, ma ciò è sbagliato, perché la santità non sta nel togliere la verità, ma nel vedere se quel soggetto umano mediante il potere di Dio ha compiuto miracoli, sia in vita che successivamente dopo morte.

Quando la chiesa dice che non è peccato stimolare la psiche prima di dormire per ottenere un polluzione notturna involontaria è falso, ma proprio falso, perché nel momento in cui tu ecciti la psiche  prima di addormentarti, per ottenere quello scopo, hai già commesso peccato, nel momento in cui lo pensi, perché quello non è più uno stimolo involontario, ma volontario, perché indotto. Chi nella chiesa si è inventato una cosa del genere, chiunque sia stato, ha fatto commettere peccato a tutti i preti.  Per essere involontario il soggetto non deve addormentarsi provocando un sogno erotico, no! Deve avvenire normalmente senza provocazione indotta. Allora non è peccato, ma una semplice reazione del corpo.  Gli uomini di chiesa sono furbi, perché il demonio tenta pure loro, e suggerisce ogni sorta di trappola per arrivare al suo scopo. Ma il Signore non è cretino! Si fregano da soli.

Quindi il peccato va combattuto aiutandosi in diversi modi, sia con la preghiera, che con il digiuno non tanto dal cibo, quanto dal peccato, che con ausili naturali ti aiutano in ciò, oltre che la volontà, perché mancando della volontà di opporsi al peccato e agli stimoli esterni che favoriscono il peccato, ovviamente uno cade nel peccato. 

lunedì 28 aprile 2014

Gli animali che percepiscono il male!


Gli animali possono percepire lo Spirito del male in un essere umano?

Come si fa capire quando un soggetto è preso da un spirito non buono, non parlo di possessione perché quello è un caso estremo, ma parlo di presenze di spiriti non positivi, e soprattutto della mancanza di Dio. Si perché se un soggetto si da a satana, ovviamente Dio viene allontanato da quel soggetto, non perché Dio voglia andarne, che non è possibile, ma è il soggetto che lo allontana con le sue scelte e ciò che fa.
Ma una persona che volesse capire come comprendere chi ha innanzi, c’è un modo molto semplice, quale?
Non tutti sanno, o per lo meno si sa, ma non si fa … perché non si considera abbastanza questa possibilità.
Uno spirito buono alberga in una anima buona, ma oltre gli esseri umano che possono contenere uno spirito buono, anche gli animali possono contenere uno spirito buono. Molto più gli animali degli umani, perché generalmente gli animali sono innocenti, e per tale motivo, non vengono presi da spiniti maligni, specie taluni di loro come gli uccelli, per esempio alcuni sono molto più soggetti alla presenza di spiriti buoni, come lo Spirito Santo, e sono le tortore, uccellini piccoli, rondini, e tutti quelli animali timidi di natura.
Oltre che i loro cuccioli, ma per garantirsi che un animale colga lo spirito non buono, cioè maligno l’animale deve essere benedetto ed esorcizzato, in questo modo l’animale viene protetto dallo Spirito Santo, che entra in esso lo possiede, in questo caso l’animale anche adulto nel caso di tortore che sono già timide di loro, avvertiranno immediatamente la presenza dello spirito maligno, che si può celare in un essere umano. Anche altri animali hanno questa dote, come i gatti, nessuna animale sulla terra appartiene al maligno, gli animali tutti sono opera di Dio, le frottole antiche che volevano dirsi che i gatti, i lupi, i gufi, le upupe, ed altri sono di natura satanica sono false, sono indotte da tradizione arcaiche superstizione. Sappiamo molto bene quanto i gatti per esempio siano sensibili perfino a percepire spiriti maligni, se poi il gatto viene benedetto, meglio ancora, lo si predispone a fungere da ricettore.
Ora chi altri oltre gli animali hanno queste sviluppatissime capacità che noi nella nostra natura normale non possediamo più. Sono i bambini, specialmente quelli in tenera età fino a massimo 4-5 anni non di più. I bambini piccoli sono così pieni di spirito Santo(bambini battezzati) che sento immediatamente la presenza di un essere loro avverso e la loro reazione è simile a quella di un animale che fugge, il bambino invece si mette a piangere.
Oltre a ciò, si sa che gli animali percepisco terremoti in largo anticipo, sciagure imminenti, pericoli di diverso tipo, oltre il fatto che alle volte salvano pure la vita agli umani.
Posso raccontare qualche episodio del mio gatto … che era molto particolare, ma i gatti sono così … intelligenti, belli, coccoloni, stravaganti, comici, e molto affettuosi, ecc  
Era un maschietto di siberiano misto ad angora, color rosso detto Redtabby, se fosse stato puro siberiano, ma era identico.
Beh insomma il mio miocone, intanto quando pregavo lui stava sempre al mio fianco destro, si metteva lì tranquillo a ronfare,  pareva che pregasse pure lui. Quando venivano a casa gente , aprenti amico, ecc, il gatto era il padrone di casa, dovevano andargli bene, se non reagiva male, per cui spesso noi lo tenevamo in un'altra stanza solo quando vi erano estranei. Ma di quando in quando, incontrava questa gente, una volta entro in casa un giovane dall'apparenza benevola, tranquillo e pare anche un bon cristiano, il gatto l’ha appena vista è diventato una palla si è gonfiato ha iniziato a soffiargli, era impossibile toccarlo si è avventato contro il giovane, come una belva, è scappato di corsa.  Ma questi fatti ve ne sono stati altri, si capì poi, perché il gatto reagiva così, quando venne a casa una ragazza sposata da poco, che poveretta aveva una possessione, l’esorcista confermo il sospetto sia del gatto che del sottoscritto. Perché poi i posseduti sono avversi al sacro e alle persone che lo posseggono in loro.
Quindi chi dice che i gatti sono opera di satana sta dicendo eresie, perché nessuna creatura al mondo appartiene a satana.   Che poi nell'antico testamento ci sono animali definiti puri e quelli impuri ma ciò non significa che gli animali siano opera di satana.
Capire perché alcuni animali sono stati definiti puri e altri impuri è una cosa da trattare in altro argomento.





domenica 27 aprile 2014

Gesù piange perchè la chiesa non lo ascolta!

Gesù piange perchè la chiesa non lo ascolta!

Sotto questo cielo in lacrime, Gesù piange, perchè l'uomo vuole far da se, senza ascoltare la Sua voce. Il Signore non è scontento per aver esaltato due pontefici, ma solo perchè tale manifestazione ha adombrato la sua Festa alla sua Divina Misericordia che è sua Gloria, da Lui voluta mendiate la sua serva S.Faustina  kowalska. Quando l'uomo si crede Dio, ecco che compie i più grandi mali del mondo.
Ricordate che è Dio che rende gli uomini santi, non la volontà umana, che non sa e non conosce fino in fondo l'animo umano, per quanto creda di conoscerlo.

Finché l'uomo farà da se, senza ascoltare l'Onnipotente ogni cosa che farà darà segni nefasti.


Venerabili, Beati, Santi.

Venerabili, Beati, Santi.

La chiesa da quanto è nata, ha stabilito che lei sia l’artefice delle nomine di coloro che a suo dire sono passibili di essere dichiarati esaltabili innanzi a Dio.

Ora essa ha distinto in tre categorie i soggetti umani , Venerabili, Beati e Santi. Quando in realtà nel Regno eterno di Dio, tutte le anime sono Sante al cospetto di Dio in egual mondo, non ci sono differenze nel considerare santa una qualsiasi anima, le anime sono tutte a pari livello, ciò che rende un anima umana meglio dell’altra sono le sue virtù, i suoi carismi, i poteri che Dio in vita le ha concesso, cioè più un anima è ricca di virtù provenienti da Dio, più essa, è agli occhi di Dio importante, anche se essa, sta sullo stesso piano di un anima che ha molto meno. L’unico essere che si pone sopra a tutti è Dio stesso, perché Lui è la fonte di ogni virtù, ogni potere, ogni grazia, di tutto, senza Dio, nessun’anima ha nulla e nessun anima fa! Teniamo presente che questo modo di parlare della chiesa chiude le porte alla santificazione di altri soggetti che non siano dentro la chiesa stessa, come se la chiesa dicesse al mondo, solo coloro che si danno anima e corpo a Dio si salvano dalla dannazione eterna, questo non è affatto vero, è un arroganza, perché in paradiso, ci sono santi che non sono mai e non mai saranno santificati e riconosciuto dalla chiesa stessa, ma vengono santificati quando sono in presenza di Dio, che è l’Onnipotente, l’Eterno e con la sua presenza li santifica, è Dio che decide se un anima di un comune mortale, sia degna della sua presenza, ed è solo e solamente Dio che la santifica, perché come già detto è esposta alla Sua Santità, alla sua Gloria. La santificazione non è un opera indotta dal essere santo, ma è l’esposizione al potere di Dio, è Dio che ti rende tali, con la Sua Potenza, Forza, Verità, Amore e ogni altra virtù che solo a Lui appartiene. Certo il soggetto si santifica nella vita terrena con la sofferenza ed immolandosi per Cristo. Quindi queste differenze che noi facciamo per far credere alla gente, che un soggetto sia di più o di meno sono ridicole agli occhi di Dio, una volta che Egli ha formulato il suo giudizio su di noi, e c’ha accolto nel suo regno purificati, mondi da ogni microscopica pagliuzza di impurità, ben oltre il peccato, ecco che noi diveniamo santi solo per il fatto che siamo esposti alla Sua Santità Eterna, è la presenza in un essere umano vivente dello Spirito Santo, che ci rende “santi”, non lo siamo per noi stessi. E’ il fuoco inestinguibile, di una potenza inimmaginabile praticamente identico alla potenza sviluppata dal primo istante della creazione, che distrugge ogni male,  che proviene da Dio che ci rende puri e santi. Tutti gli esseri umani che vengono esposti  alla Potenza-Gloria di Dio, secondo quanto Dio da ad essi, divengono santi, sia in terra ma tanto più in cielo. Ma come già detto e ripeto, non ha alcun senso dichiarare un uomo santo, quando è solo Dio che lo rende tale, facendolo entrare nel suo regno. Una volta che un essere umano chiunque sia, prete o laico, varca la soglia del Regno di Dio, diviene santo, tutti gli esseri umani che superano quella soglia lo sono in automatico. Voler dichiarare santo un essere umano, è arbitrario, perché nessuno sulla terra, che non possegga il Dono di parlare con Dio, sa se quel determinato essere umano, è già giunto nel regno di Dio, per cui prima di esercitare tale arbitraria volontà, sarebbe il caso chiedere a Dio. Invece da quando la chiesa è nata, a arbitrariamente fatto santi anche soggetti che non lo erano e forse taluni non lo sono ancora e forse altri non lo saranno mai. Quindi i termini venerabile, beato, sono ridicoli. Noi abbiamo un concetto dalla santità a gradini come se fosse uno scalone, ma in realtà non ci sono scale. Anche se nel regno di Dio esiste una gerarchia, ma essa non centra nulla con la Santità, perché tutti gli angeli sono santi al cospetto di Dio nello stesso modo, i meriti che ognuno di essi hanno sono derivanti da altri fattori, che non centrano con l’essere santo. L’Immacolata Vergine Maria, Figlia, Sposa, Madre di Dio, è santissima per volontà di Dio, non certo per volontà nostra, ma lo è grazie al suo Si, ma lo era ancora prima di quel Si, ma essa ha assunto sia in terra che in cielo ancora la sua primaria importanza Essa è molto più di qualsiasi Santo; perché i suoi meriti sono quelli di essere stata la madre del Dio vivente, di aver dato tutta se stessa, ed essersi immolata a Lui, in eterno, per cui in essa esisteva lo Spirito Santo nella sua totalità, cosa che in nessun santo in terra, sarà e fu mai così, a parte il Figlio, che essendo con il Padre è diverso. Quindi gli unici gradini sono prossimi al trono di Dio. 



Dimenticavo, si è ero quello che ho detto che ogni potere viene da Dio e che il santo fa solo su permissione di Dio, però è anche vero che i Doni che Dio da, sono doni effettivi, cioè Dio dona qualcosa di se è il dono è reale, cioè vien dato uno strumento agli esseri umani, affinché alcuni di essi abbiamo un a possibilità di usare attraverso quel dono il potere di Dio.  Quello che il maligno non può fare, i doni che satana da, in realtà fa credere di dare, in realtà è lui che gestisci le situazioni di persona. Il suo appiglio è l'odio che l'uomo esercita verso l'altro, è mediante questo che esercita la forza e il suo controllo, non c'è nulla di peggio dell'odio che l'uomo prova, che richiama satana a se. 

Perché Dio non salva tutti ?


Perché Dio non riporta in vita tutti ?


Dal fatto del giovane morto a 21 anni di età, molti si chiedono perché i due papi non hanno salvato questo giovane con un miracolo.


Bisogna chiarire un fatto importante, si deve sapere che, chi detiene il potere di agire nel mondo invisibile e visibile è solo e solamente Dio, Il creatore Onnipotente, Padre,Figlio,Spirito Santo. Ora nessuno senza il potere di Dio, neppure in paradiso ha potere, nessuno neppure gli angeli; è Dio che infonde i suoi poteri e doni a tutti gli altri, ed è Dio che dispose di tutte le cose, i Santi “umani”, non posseggono alcun potere, nemmeno mezzo. Se non fosse Dio a dare a loro il potere. Quando si dice che un santo ha fatto un miracolo, non è vero che è stato il santo a fare il miracolo, è Dio che fa il miracolo, non il santo; il Santo “umano” semmai intercede e chiede a Dio di esaudire quella persona, ma non è il Santo a far il miracolo è solo e solamente il Padre, Il Figlio, Spirito Santo, e la Madre perché nel caso di Maria è un po’ diverso perché essa fa parte del Figlio, quindi per lei è diverso. Però anch'essa rientra nella medesima logica. 

Quindi quando la chiesa elegge un uomo a Santo, lo fa a titolo arbitrario, perché non sa nulla se Dio è concorde con ciò, non sa se per Dio quell'uomo è in paradiso o no! Visto che i miracoli sono e vengono solo da Dio, dovremo dire che ogni onore va a Dio, anche gli omaggi che noi facciamo ai santi, perché non è giusto onorare di più un santo rispetto a Dio stesso! Perché tutto va alla sua potenza e gloria, da cui trae origine il tutto. 

Poi per quale ragione Dio non ha salvato quel giovane? 

Mi permetto di dare una motivazione, che poi in definitiva è la motivazione che va bene per tutti … Innanzi tutto, bisogna sapere che Dio ha sempre sotto i suoi occhi, il futuro di tutti, ciò che esiste nel invisibile nel visibile, per cui egli vede tutto di noi nel futuro, sà cosa faremo e cosa porteremo a lui o se ci perderemo. 

Ora perché non fa un miracolo(grazia) per salvare un qualsiasi soggetto dalla morte, o da eventi di altro genere quali possono essere possessioni ecc? 
Per esempio, nei terremoti o in qualsiasi incidente La motivazione è semplice, molto più semplice di quanto non immaginiamo. Dio vede il soggetto che è tra la vita e la morte, vede la sua anima, se essa è in un buono stato spirituale cioè salvabile, nel senso che non è un’anima persa, decide se prenderla a se, oppure lasciarla in vita; ma quale sarebbe la ragione di questa decisione? Semplice, vedendo il futuro particolare di ognuno di noi, Esso vede se quell'anima gli può portare nel futuro altra anime a Lui. Ma se essa si dovesse perdere e il suo stato attuale la può salvare, mentre lo stato futuro la fa perdere, Dio decide di prenderla a Se, pur di evitare di perderla. Questo è un fatto di grande umanità e misericordia. Può succedere che se vede che l’anima pur essendo non in buono stato per essere salvata, ma se, nel suo futuro vede che essa salverà se stessa e altre anime, allora riporta in vita quella persona. Può essere anche che intervenga la Vergine, a intercedere per essa per motivazioni diverse, per esempio, il caso del contadino colpito al cuore dal mulo, la madre di questo, aveva insegnato al figlio di pregar ogni sera la Vergine, solo per questo fatto la Vergine Maria, ha chiesto al figlio suo di dare un'altra possibilità all'uomo. Quindi le motivazioni non sono casuali come pensiamo noi, spesso sono dettate dal comportamento e dagli affetti sinceri sia del soggetto, che dei familiari. Ci devono essere della concause ben precise per decidere di riportare in vita una persona. I miracoli non si fanno mai per caso, c’è sempre una motivazione ben precisa soprattutto se Dio vede che nel futuro di quel soggetto, esso porterà anime a Lui, questa è la motivazione principale che Dio riporta in vita quel soggetto, ma se ciò non dovesse essere preferisce portare a se il soggetto anziché perdere la sua anima.

Nel caso di coloro che sono nel male al momento della loro morte, e il Signore non vede nel loro futuro alcun cambiamento, non c'è motivo perchè ritornino in vita. 

Piuttosto la gente deve imparare a chiedere la grazia a Dio, non si deve accontentarsi di dire a Dio devi salvarmi mio figlio, mio marito, mia moglie, la fidanzata ecc … bisogna saper chiedere con precisione millimetrica, cosa si vuole, perché Dio se tu non chiedi cosa vuoi , egli sceglie il male minore, cioè preferisce salvare l’anima al corpo, per Dio è molto più importante l’anima del corpo. Di conseguenza si deve chiedere, per esempio “ signore salva mio figlio, fallo rimanere qui con me,a affinché porti avanti la sua vita ecc.” se una persona non chiede con precisione, la scelta di Dio cade sempre sulla salvezza dell’anime e spesso accade proprio questo. Poi la gente se la prende con Dio, ma in realtà dovrebbero prendersela con se stessi . Certo se poi Dio non asseconda la volontà di costoro anche con le loro precise richieste significa che Egli ha preferito diversamente, per motivi che a noi sfuggono, ma sicuramente se il soggetto ha morto soffrendo su un letto di dolore, ma ha chiesto perdono a Dio di ciò che fatto e lo ha riconosciuto come suo Dio, allora state certi che esso è salvo, perché la grande sofferenza purga i peccati e per fortuna che abbiamo questa, perché se non l’avessimo, sarebbe una disgrazia. Quindi non lamentatevi se dovrete soffrire …E ricordatevi che più è grande il male che fate in vita, e maggiore sarà la vostra pena sulla terra, per non parlare di dopo, se vi va male.

Perché Dio non salva tutte le anime?

Perché le anime devono meritare la salvezza, sarebbe troppo comodo se tutte le anime venissero egualmente salvate, non ci sarebbe allora nessuna pena e non ci sarebbe scopo per la vita su questo pianeta, non siamo qui per passare una vacanza allegra e spensierata, ma ben sì, per superare delle prove e aver la possibilità di salvare la nostra anima, sta quindi solo a noi, la salvezza della nostra anima a temine della nostra vita. Siamo solo Noi la causa dei nostri mali e delle condanne, siamo noi che ci condanniamo alla dannazione o alla salvezza eterna, Dio fa da giudice e da ago della bilancia. Ma tutto è nelle nostre mani.


venerdì 25 aprile 2014

ANGELI - PREGHIERE - PROFUMI


Alcune domande che gli utenti mi hanno fatto:

Se un essere umano prega, un defunto che non sa dove esso si trovi nell'altra vita e mettendo che questo si trovi all'inferno, le mie preghiere sono un invocazione a questo essere divenuto demone? 

-No! Qualsiasi preghiera recitata da noi, viene vagliata dagli angeli che sono preposti a dirigerla verso l'anima che vorremo, ma se quest'anima non si trova nel posto che pensiamo, per esempio se si trova all'inferno, le nostre preghiere non vanno perse e vengono dirette verso un altra anima più bisognosa, quindi nulla si perdere, e ciò vale per qualsiasi preghiera. 

Anche le preghiere che noi destiamo ai vari santi e a Dio stesso, sono mediate dagli angeli, ma non solo anche quando andiamo a messa, spesso non preghiamo bene e neppure il prete prega benissimo come dovrebbe, allora intervengono gli angeli che aggiungono quello che noi non diamo, per cui la preghiera diventa presentabile agli occhi di Dio. 

Coloro che pregano molto e fanno molte opere di bene, le loro preghiere solitamente spirano anche profumo... quindi quando in apocalisse si legge che le preghiere dei santi vengono bruciate sull'altare di Dio essere emanano un profumo è indicativo del sentimento che il santo ha in se verso Dio, ma anche di quale spirito di Dio, essi sono presi, più il profumo si avvicina alla santità di Dio e più il Santo è vicino a Dio. Per esempio quando un santo emana un profumo di incenso, mirra, rose, giglio, miele  tutti assieme significa che il santo è molto amato da Dio. Se poi a questo profumo si aggiunge anche il sapore del miele più forte della melassa, allora vi è la presenza dello Spirito Santo in senso totale, cioè tutti i sette spiriti di Dio, esercitano in egual modo. 

Quindi quando sentite che un essere umano, pregando inizia ad emanare profumo (cioè non deve esserci profumo prima) , gli viene fuori dalla bocca e il corpo emette profumo, significa che vi è la presenza dello Spirito di Dio, ma dato che Dio ha sette spiriti, ognuno di questi esercita un profumo diverso, la combinazione di spiriti diversi produce profumi diversi, ed indica il tipo di dono che il soggetto possiede.. 

Nota scientifica: Forse voi non saprete che per fare un profumo ci sono 7 essenze i base, dalle quali si fanno tutti i profumi.

Vi faccio un esempio....  diverse persone che hanno pregato e pregano con le mie preghiere specie con la corona " La Gloria di Dio" a detta di queste persone,. a seconda della loro personale fede, dopo il 5-7 mistero hanno iniziato a sentire chi un dolce e lieve profumo, chi un violento e forte profumo, ma la cosa interessante è che non solo chi recita questa corona, sente il profumo, ma pure chiunque altro che non prega sente il profumo, anche atei, e i profumi che si sentono solitamente sono di rose, giglio, incenso ecc e durano a lungo. Ora si deve sapere che il profumo di rose e gigli è legato alla Vergine... mentre Incenso, mirra, storace, giglio,  olivo, sono legati a Gesù.  




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Il peccato nel tempo dell'Anticristo

Messaggio del 25 aprile 2014

Messaggio dato da Gesù .

Cari figli,
Quando verrà il tempo che i sacramenti verranno meno, i cristiani a me fedeli, potranno rimuovere i loro peccati, con le preghiere ma sopratutto con le opere che faranno, quindi fate da ora ogni possibile opera di bene affinché, io possa con essa togliervi i peccati che farete. Il sovrappiù diverrà per voi il vostro tesoro nei cieli.

Non attendete perchè il tempo si avvicina!



martedì 22 aprile 2014

Gesù ci parla della pace!

Gesù ci parla della pace!

Intanto cerchiamo di capire di che tipo di pace noi esseri umani desideriamo!
Solitamente l’essere umano ambisce o desidera una pace fatta di esteriorità, materialità e sensualità, dove poter star bene, continuare a fare i propri comodi, con i propri pensieri di qualunque genere,  senza che nessuno interferisca o metta bocca, dove nessuno possa turbare il nostro quieto vivere, i nostri interessi e dove nessuno possa mettere a rischio la propria stabilità economica, sentimentale e sociale. Questo è il concetto di base, con cui si definisce la pace umana.

Ma sarà veramente la pace di Dio?

Cerchiamo di vedere cosa Gesù ci dice e come ci parla di pace…
Iniziamo con la frase celebre “Non sono venuto a portare la pace, ma la spada”
Questo concetto di Gesù è molto significativo, cosa vuole intendere il Signore?
E sua madre ragiona sempre nello stesso modo? Ma certamente essa la pensa esattamente come il figlio. Questo cosa significa che i due non hanno un pensiero contrapposto ma il medesimo obbiettivo, il medesimo pensiero, perché entrambi sono uniformati alla volontà del Padre celeste. Da questo cosa fa capire a noi, che la madre non parla mai ai suoi messaggeri in modo difforme da quello del figlio, se il figlio ha proclamato in terra certe leggi, la madre farà esattamente quello che il figlio ha comandato di fare. Essa seguirà esattamente le medesima parole del Figlio, ma non tanto nelle parole di per se quanto nelle leggi e nei precetti.


Quindi di che pace parla il Signore? Non certo la nostra pace come la intendiamo noi.


E perché indica che lui è il portatore della spada? Perché la spada è in realtà lo strumento che indica la verità e la giustizia, che è usata da Dio per dividere il bene dal male, cioè la menzogna dalla verità, la luce dalla tenebre, la vita dalla morte vera, la disonesta dall'onesta, la coerenza all'incoerenza, ecc. Gesù è venuto per separare due aspetti della vita umana. I due aspetti contrapposti unici come il + e - ; perché tutto in realtà si riduce a questi due. Gesù è in sostanza il Re dei guerrieri, il Santo di Dio. La sua spada si trova nella sua bocca, nelle sue mani, nel suo cuore. Tutto ciò che va a Gesù viene vagliato, separato, purificato. Quindi la pace che Gesù allude non è la nostra pace illusoria, effimera, fallace, piena di peccati, è una pace fatta di perfezione, di amore, di infallibilità. In sostanza Gesù vuole portare in noi questo suo metro, per misurarci, per pesarci, per valutare se abbiamo progredito verso di lui, oppure ci siamo messi contro. Quindi quando esprime un concetto è sempre nella perfezione, ma nell'incertezza. La verità è sempre innanzi a Lui, dalla sua bocca emette verità che è più affilata di una spada, infatti la verità può anche uccidere, disarmare, rendere inoffensivi. Ma la sua lingua è giusta come la sua giustizia che è perfetta. “Non sono venuto a portare la pace” in questa espressione si cela un mistero. Gesù non vuole che ci addormentiamo nella pace della morte, perché satana è il porta la pace della morte, che non è altro che la pace di cui noi umani andiamo tanto fieri. Gesù porta e vuole che noi diveniamo vita nella sua pace, che è verità e giustizia, per questo ci vuole guerrieri. In effetti noi cristiani combattiamo ogni giorno, e il nostro vivere da cristiani è fatto per divenire saldi e forti contro le tentazioni di satana e dei suoi seguaci. Gesù e sua Madre non sono qui per portare la nostra pace, ma la pace di Cristo che non è pace, ma spada a doppio taglio. 


lunedì 21 aprile 2014

Che cosa chiede Gesù Cristo al mondo!

Che cosa chiede Gesù Cristo al mondo!

Certo Gesù Nostro Signore figlio del Dio vivente vorrebbe un numero superiore di santi, ma visto che è difficile ottenerli, cosa vuole dall'umanità, dagli esseri umani? 

Noi tutti pensiamo che voglia chissà che cosa, che voglia cose impossibili per noi da ottenere, nulla di più sbagliato.
Il Signore vuole solo e solamente che il mondo, cioè l’essere umano, singolarmente si comporti onestamente, lealmente, con semplicità,  che amiamo il Padre Eterno, rispettando le leggi eterne, che ci amiamo l’un con l’altro e che cerchiamo di comprendere e comprenderci, cercando di non autodistruggerci, anche nella natura.
Non vuole chissà cosa, come molti vi fanno credere.
Non vuole che ci rompiamo la testa, non vuole cose eclatanti.

IL Padre Celeste ci ama tutti allo stesso modo, non esiste nessuno nel mondo che sia superiore all'altro neppure chi si sente sopra agli altri o lo è; ma non vuole che si mescolino le fedi, che si creino culti unici, che si crei un culto unico per distruggere quello cristiano. Questo non è il pensiero di Dio, questo è il pensiero e il desiderio di satana. Chi dice il contrario non parla per bocca di Dio o della sua Sposa prediletta.

sabato 19 aprile 2014

GESÙ' è TRINITÀ'

NON SONO ANCORA SALITO AL PADRE!

Giovanni :20,17.

Dopo che la Maddalena riconosce Gesù, perché esso si fa riconoscere.

Gesù le dice: ”Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre. ….”  Cosa significa realmente questa espressione, tutta la chiesa ha sempre pensato che l’espressione significasse letteralmente quello che significa, si è vero, ma l’espressione nasconde una verità in se ed è Gesù che vuole rivelarcela perché? Il motivo è semplice, per distinguere lui da noi, cosa voglio dire con questo.

Intanto vediamo di capire bene l’affermazione di Nostro Signore.” Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre.”  Non trattenermi indica di non toccarmi; aggiunge “perché non sono ancora, salito al Padre” la parola più importante di tutta la frase è “ancora” come per dire che non era salito al Padre, durante la morte corporale, cosa significa?  Che la sua anima o spirito non ha mai abbandonato il corpo, in pratica quello che è "morto" era solo il corpo, ma il suo spirito è rimasto nel corpo, in effetti come ho sempre detto, la natura di Gesù non è uguale alla nostra. La dobbiamo smettere di pensare a Gesù, come un comune essere umano, perché la chiesa vede Gesù come un essere umano identico a tutti gli altri, sbagliato, non è la verità Lo dice Gesù: "Non sono di questo mondo!" Gesù era carnalmente in parte essere umano, ma in realtà, è ed era, sia, un essere umano nella sostanza legato alla mortalità umana, ma anche essere divino al tempo stesso, legato strettamente alla natura gloriosa del corpo di Dio, se non fosse stato così esso non poteva dirsi figlio di Dio e  non poteva neppure asserire che Lui non appartiene a questo mondo e non poteva neppure dire che Lui e il Padre sono la medesima persona. Di conseguenza alla sua morte in croce, egli non ha emesso lo spirito come lo emettiamo noi, ha solo avuto un collasso cardiaco e blocco di tutte le funzioni organiche, cioè la parte umana a cessato di vivere, perché il suo spirito cioè lo Spirito Santo che è fuso con la sua natura umana carnale è un tutt'uno e non può abbandonare questa natura umana divinizzata, perché è legato intrinsecamente con esso, in pratica in un discorso scientifico dovremo dire questo; mentre noi possediamo due eliche o filamenti di DNA , Dio ne possiede di più, dovreste vedere i sette Spiriti Santi che si trova innanzi a Dio, ognuno come un elica di DNA, in questo modo postreste vagamente capire che il DNA del Padre è composto da un certo numero di eliche DNA, decisamente superiore al nostro. Di conseguenza per formare un Figlio umano Egli ha fuso la sua natura  DNA multi “elica”, con quello umano, così facendo ha praticamente divinizzato quello umano ma al tempo stesso ha unito i Sette Spiriti Santi assieme per formare un unico Spirito Santo, e in questo modo ha fuso la sua stessa natura di Dio Onnipotente, Onnisciente e Onnipresente in un unico essere creando di fatto la Trinità in Cristo in forma visibile.  Quando avvenne la discesa dello Spirito Santo al momento del battesimo con l’acqua, esso era più che altro una conferma per il Battista, perché esso possedeva già lo Spirito Santo in se, fin prima della nascita. E’ stata una manifestazione per indicare al Battista che Gesù era il figlio dell’Altissimo e per assecondare le scritture. Infatti quasi tutto quello che Gesù ha fatto era già stato predetto in passato, e Gesù doveva solo seguire la predizione e far in modo che essa si compisse. Così ha fatto, perché essa dava testimonianza della natura soprannaturale di Gesù. Ecco perché lo spirito di Gesù non poteva abbandonare il suo corpo terreno, ecco perché a poche ora dalla chiusura del sepolcro il corpo ha preso vita da solo, si è trasformato nella sua vera natura, prendendo di fatto il suo vero aspetto, tanto che nessuno lo riconosce, ne la Maddalena che è la prima a vederlo a parlargli, ne gli apostoli sul lago di Tiberiade. Non poteva riprendere vita e trasformarsi alla presenza di altre persone, non lo voleva assolutamente fare, sarebbe stato un evento troppo plateale e non era nell'intendimento del Padre, perché fin alla fine voleva che credessero/ssimo in lui non per eventi soprannaturali così eclatanti da non poter dir nulla di diverso, ma perché si doveva credere senza vedere. Quindi la sua trasformazione e trasfigurazione avviene in modo nascosto celato a qualsiasi sguardo.  Quando incontra la Maddalena Lui non è ancora giunto al Padre come invece accade a noi, che appena morti, ci stacchiamo subito dal corpo e andiamo dove Dio ci manderà, Gesù non è uguale  a noi, per cui il suo spirito che fa parte della sua stessa carne, è in lui anche se il corpo come diceva Gesù dorme…anche questo modo strano di parlare indica un aspetto molto importante. Quando fa risorgere alcune persone tra cui Lazzaro non dice che è morto, Gesù sa com'è quel corpo, e dice che dorme. Perché usa questa espressione? Noi, esseri umani intendiamo un corpo morto, quando cessa le sue funzioni vitali. Gesù dice, che non è morto, ma dorme. Perché fa questa distinzione tra corpo morto e dormiente? Cosa intende dire per morto? Realmente ? Noi pensiamo di essere i padroni del nostro mondo e di conoscere ogni verità e ogni cosa, questo è assolutamente falso! Noi non siamo padroni neppure di noi stessi, figuriamoci di quello di quello che ci circonda. Ma Gesù perché distingue e perché precisa? Lo fa principalmente perché vuole dirci qualcosa, che in realtà l’anima si stacca dal corpo, ma essa non si allontana tanto da esso, per cui fintanto che il corpo è ancora recuperabile essa potrebbe tornare nel corpo e prendere vita. Ma Gesù dimostra che anche con un corpo già in avanzato stato di putrefazione, considerando che in un clima caldo un corpo accelera molto il suo stato di decomposizione, per cui pochi giorni possono corrispondere a diversi mesi in un clima differente. Quindi il suo modo di dire indica che l’anima può sempre tonare nel corpo e il corpo può sempre riprendere vita se naturalmente c’è la scintilla di Dio. Perché quella è indispensabile, come fonte energetica, per far riprendere vita a qualsiasi corpo anche se fosse uno scheletro. Ma non può farlo se il corpo non c’è più, manca la matrice, cioè il DNA, anche se lo potrebbe fare, ma è una questione fede pure questa. In pratica il corpo si genera dal nulla, o meglio dire dalla potenza creatrice di Dio, cioè ricrea gli atomi necessari per ricostruire il corpo, questa è una tecnologia. E non magia come noi crediamo stupidamente. Si perché tutto quello che noi non siamo in grado di comprendere viene classificato come magia, quando in realtà è solo tecnologia di un tipo a noi sconosciuto, ma lo è. Certo non si usano macchine, per ottenere lo scopo, ma energie che stanno alla base della potenza di Dio. A noi inaccessibili.  

Cosa intende dire per morto? Gesù usa la parola morte solo nel caso della vera morte, cioè quella definita come seconda morte, cioè la morte dell’anima. Che non sarebbe altro, che la perdita totale della possibilità di tornare ad essere figli di Dio, in modo definitivo. Ecco perché non usa la parola morte, ma dice che dorme.  Quindi tutti coloro che per noi sono morti, per il Signore dormono.

Però poi dice agli apostoli “lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”….questa espressione sta ad indicare che gli esseri mani sono morti, cioè mortali, non morti veri, ma mortali che possono morite cioè perdere la vitalità che li rende vivi, non viventi ma solo vivi. Perché dico non viventi?  Semplice l’unico vivente è Dio. Noi siamo vivi. Il termine vivente indica una azione perenne cioè eterna, quindi quando si usa la parola vivente, spesso è mal usata, perché indica una natura eterna, quindi nessun umano si può definire vivente, perché non siamo eterni.  Siamo solo vivi, come lo sono gli animali. L’anima invece è vivente, perché parte di Dio.

L’espressione “lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”…. indica che noi siamo morti quando non viviamo nello spirito di Dio, ecco cosa voleva dire, morti perché non viventi, ma morti come non più appartenenti a Dio.  I morti non viventi seppelliscono loro morti. È un espressione che indica la mancanza della fede, i loro morti sono coloro che perdono la fede e non riescono più a recuperarla a causa del peccato perché gli occhi di costoro non sono limpidi e non sono nella disposizione di voler essere salvati.


mercoledì 16 aprile 2014

Lo sconforto di Gesù nei confronti dei suoi discepoli.

Luca 9, 37-43
Lo sconforto di Gesù nei confronti dei suoi discepoli.

Questo racconto dell’apostolo ha un espressione in se molto dura di Gesù verso i suoi apostoli, quasi di insofferenza.

 …. gli venne incontro una gran folla. Un uomo da essa gridò: “Maestro ti prego di rivolgere uno sguardo su mio figlio, perché è l’unico che io abbia! Ed ecco uno spirito si impadronisce di lui e all'improvviso egli urla…….. Ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto”.
Gesù risponde: “O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi e dovrò sopportarvi?

L’importanza di questo racconto non sta tanto nella grazia dell’esorcismo che Gesù ha esercitato, cosa per lui di una semplicità unica. Ma quanto in quella frase, che ci mostra un Gesù diverso, quasi stanco di essere circondato da dei discepoli che non lo comprendono, che non sono fedeli come avrebbe voluto.

La frase infatti è molto sibillina, “O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi e dovrò sopportarvi? A chi si riferisce Gesù con questa espressione? Non di certo alla folla, non di certo al padre del giovane, ma ai suoi discepoli che non posseggono la fede necessaria per scacciare i demoni, fede che Gesù tenta di far sorgere in loro, sia mediante le sue parabole che la sua testimonianza.
I perversi e gli increduli, sono gli apostoli, che non credevano fin in fondo all'azione salvifica di Gesù e non credevano neppure nei suoi poteri come figlio di Dio. Hanno dei cedimenti di fedeltà.  

Poi aggiunge con sconforto: “Fino a quando sarò con voi e dovrò sopportarvi?”  pare che Gesù non ne possa più, di questi discepoli che non lo seguono e non lo comprendono. E ha un attimo di sconforto, e si chiede quando verrà la fine.  È un espressione molto dura che identifica che i discepoli erano ondivaghi, credevano solo se vedevano con i loro occhi e mettevano mano alla grazia di Dio, non credevano per la parola di Gesù, ma solo per la grazia che da Gesù usciva. Credevano alla manifestazione della potenza di Dio, e non alla sua sola parola. Sembra quasi non si fidassero troppo. Infatti l’espressione di Gesù è molto indicativa e molto dura, un giudizio severo, “generazione incredula e perversa!” per Gesù i discepoli sono perversi e increduli.

Anche in altri punti dei vangeli Gesù parla in modo aspro dei suoi discepoli, ma questo modo di parlare di Gesù ha un fine ben preciso, quello di tentare di correggerli, di renderli come Egli vuole, di trasformarli, alla luce della Grazia dello Spirito Santo affinché giunti perfetti si trasformino per ricevere degnamente proprio il suo Santo Spirito.  Nulla di ciò che Gesù fa e afferma è per nulla, tutte le sue azioni e le sue parole hanno un senso ben preciso, qualsiasi cosa esce da Lui, nulla di ciò che Gesù ha compiuto finché era tra noi, non ha un senso ben preciso. Anche le azioni che a noi potrebbero apparire strane o incomprensibili secondo la nostra logica umana, per Gesù avevano un senso preciso.

Dato che ogni sua azione e parola aveva non solo un senso per quel tempo, ma anche per il futuro della sua chiesa e di ogni discepolo e del gregge. Non solo tutto è stato fatto per ottemperare alla profezie su di Lui, espresse dai profeti, ma anche perché esse esprimevano un concetto che andava oltre quel tempo e si spingeva nel futuro di ogni tempo.  

Quindi le parole di questo evento delle vita terrena di Gesù, è da considerarsi un evento che si sarebbe ripetuto in ogni tempo, di ogni generazione del mondo. Gesù voleva dirci, che le generazioni incredule e perverse ci sarebbero state, anche nel futuro tra i suoi discepoli o apostoli. E lui si sarebbe posto ancora e ancora la domanda fino a quando vi sopporterò?  Fino a quando il Padre celeste non dirà basta! Dopo tutto è già avvenuto che Dio Padre dicesse basta, con il diluvio universale...


Luca:9, 46-48.
Gesù non vuole un discepolo più grande.

Come i discepoli erano abituati fare, litigavano per stabilire chi fosse tra loro il capo o il migliore, ma Gesù che conosceva bene il loro intendimento e per dipanare ogni dubbio disse loro: ” Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Perché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è il più grande”

In Matteo 18,1-5 vi è scritto così: gli apostoli chiesero a Gesù: “ Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?”  Gesù risponde praticamente allo stesso modo come in Luca.
Ora la frase si potrebbe girarla al suo opposto e ne verrebbe fuori che chi amava sinceramente Gesù era Giovanni, il più piccolo degli apostoli.  Che amava Gesù di un amore filiale, più degli altri apostoli, tanto che è l’unico che poggiò la sua testa sul petto di Gesù durante l’ultima cena. Ma Gesù specifica una cosa ben precisa. Chi accoglierà questo bambino che era un estraneo per loro, nel Suo nome, accoglie Gesù e il Padre Celeste. E dice solo, chi diventa piccolo agli occhi di Dio e del mondo, sarà il più grande, ciò significa che non era la forza  bruta, la sopraffazione, che gli apostoli avevano bisogno, ma il candore, la semplicità, l’umiltà, che è espressa in un bambino, come in un agnello. Quindi gli ultimi erano i primi. Chi avrebbe governato il suo gregge di pecorelle, non doveva essere un bruto, ruspante, ma un delicato, tenero, misero, semplice, umile e candido, questo è l’immagine che Gesù voleva del suo primo apostolo!  Questa decisione di Gesù non sottolinea che era Pietro, come molti vorrebbero intendere, anzi sottolinea invece che era Giovanni. L’unico che non ha tradito o rinnegato Gesù, il primo e l’unico che riconosce Gesù sul lago di Tiberiade. Quello che era più vicino all'ottica di Gesù era proprio Giovanni.  E non ultimo Gesù affida al suo amato discepolo sua madre. Il Regno dei Cieli non è per i grandi o i forti ma per in candidi e gli umili.
In questo passo non c’è nessuna designazione per nessuno dei suoi apostoli. Precisa solo qual è la regola da seguire per capire chi era il vero primo apostolo!


Luca 9, 18-21
E venne che, mentre stava pregando in disparte, i discepoli erano con lui; e li interrogò , dicendo: “ chi dicono che io sia?”  essi risposero: “Giovanni il battista, altri Elia, altri ancora uno degli antichi profeti resuscitato”  Gesù disse: “ ma voi, chi dite che io sia?”  Allora Pietro rispondendo disse: “ il Cristo di Dio!”,  il Cristo cioè l’unto di Dio.

In Matteo c’è una parte aggiunta che in Luca non c’è, può essere che Luca se ne sia dimenticato?…ma è molto strano! Una cosa così importante se ne dimentica.  Non credo proprio!

Matteo 16, 13-20: Allora Pietro rispose a Gesù: “Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente!”
Gesù rispose: “ Tu sei beato, Simone figlio di Giona, perché non da carne e sangue ti hanno rivelato ciò, ma il Padre mio che è nei cieli. Ebbene, anch’io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non preverranno contro di essa.  Ti darò la chiavi del regno dei cieli e ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.


Ma l’espressione che va contro questo discorso “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e …..  Ti darò la chiavi del regno dei cieli …. e ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”.

È questa: ” Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Perché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è il più grande” Che fa ben capire, che Gesù non voleva un primo, non voleva un capo, altrimenti non avrebbe insegnato questa parabola, che è in antitesi con l’affermazione del primato petrino.
Inoltre nella stessa apocalisse che si vuol farla passare per una mera metafora come BXVI ha detto, esprime che la chiesa terrena avrà un termine… identificato e prodotto da un nuovo Giuda. Colui che la farà riemergere o rinascere sarà lo stesso Cristo!

Perché dire che le porte degli inferi non prevarranno sulla chiesa indicava che Gesù non avrebbe permesso la sua caduta, cosa che in Apocalisse esprime un concetto completamente opposto.  Inoltre Gesù non avrebbe dato l’Apocalisse a Giovanni se tale espressione espressa in Matteo.”... le porte degli inferi non preverranno contro di essa.”   fosse autentica, perché in apocalisse si parla chiaramente della fine della chiesa terrena.  E la sua nuova edificazione sotto l’autorità diretta di Cristo! Anche il tempio di Gerusalemme si pensava fosse eterno, cosa che invece sappiamo bene che è andato a fuoco diverse volte e anche distrutto, ma non solo gli ebrei credevano che Dio rimanesse perennemente in Israele ed invece cosa ha fatto, ha cambiato popolazione… Questo fa capire che Dio può cambiare le cose come egli vuole e che non c’è uomo che possa dir diversamente, l’uomo può far credere cose non vere, modificare le scritture come egli vuole ma al fine-fine, Dio fa sempre il suo corso.  Inoltre in Apocalisse si legge chiaramente che Dio manderà un angelo a portare un nuovo vangelo Eterno, perché mai? Se quello dato da Gesù era definitivo? Perché, semplicemente l’uomo, avrebbe modificato quello lasciato da Gesù, così come fu per l’Antico testamento, che la casta sacerdotale mise ripetutamente mano alla scritture.

Solo il discepolo Matteo riporta questo passo come mai?  Perché gli altri tre apostoli riportano solo una parte del discorso e non tutto, un discorso così di primaria importanza riportato solo da Matteo? Se l’avessero riportato totalmente identico gli altri evangelisti sarebbe stato una confermazione della veridicità del testo.

Inoltre faccio notare un particolare.

Come mai Gesù chiama sempre Pietro con il nome di Simone di Giovanni o di Giona e non Pietro come egli lo avrebbe chiamato in origine quando lo scelse? E come mai anche dopo la sua resurrezione continua a chiamarlo con il suo nome originale e non Pietro? Se il soprannome dato da Gesù a Simone di Giovanni era così importante, perché non lo chiamava con questo(Pietro) e non sempre con il suo vero nome?  Perché Gesù chiama Pietro,  Cefa e non Pietro?

La frase curiosa di Gesù verso Pietro o Simone di Giovanni, fa notare molti aspetti, mai osservati dalla chiesa quasi che essa voglia leggere solo quello che le fa comodo…. Infatti nelle omelie mai si sentono le parti che creerebbero perplessità nella popolazione … La chiesa ribadisce solo quello che lei ritiene giusto, non quello che è giusto!

Giovanni: 21, 22-23 “ se voglio che rimanga finché io venga, che te ne importa?” Questa espressione non si addice a chi è stato nominato tuo primo ministro, non si dice a chi tu hai scelto come tuo vicario, non si dice a chi dovrebbe governare la tua chiesa!! La si dice a chi non è sincero, dopo tutto le tre affermazioni di Gesù “Simone di Giovanni tu mi ami?” dette con tanta insistenza, indicano che Pietro non era sincero, nelle sue risposte altrimenti Gesù non avrebbe chiesto per tre volte la medesima cosa, perché Gesù legge l’animo umano.  Le tre risposte di Pietro che dovevano ribadire un concetto sincero, ma alla fine si è quasi risentito di essere richiamato per tre volte, indicando proprio che Pietro vuol apparire sincero, cosa che non lo è, Gesù gli continua a dire che segua la pecorelle che sia un pastore di anime, come gli altri discepoli, infatti da tutti l’ordine di andare nel mondo a portare la buona novella … se solo Pietro fosse stato il vicario di Cristo, solo a lui Gesù avrebbe dato questo ordine, cosa non vera, da quello che si rileva dai vangeli.  Tutti gli apostoli (discepoli) erano uguali al cospetto di Gesù, nessuno era primo, nessuno era il più grande, ma tutti lo erano parimenti allo stesso modo.

Gesù non gli dice che deve guidarle il popolo ed infatti in ciò dice seguimi, il seguire è implicito che il vero pastore è solo e solamente Cristo. Altrimenti non avrebbe detto seguimi, ma caso mai avrebbe dovuto dire, ora fai il tuo cammino, ma così è.  Tra l’altro questo discorso Gesù non lo fa in separata sede, ma innanzi agli altri discepoli e questo non vale solo per Pietro ma per tutti. Se l’avesse fatto in separata sede allora, il riferimento a Pietro sarebbe stato esplicito e chiaro. Mentre era un esempio per tutti.  Qui non c’è una volontà di Gesù nel darsi un vicario. No, no, c’è solo la volontà di saggiare la veridicità di Pietro. E in questo passo siamo già oltre la resurrezione! Questo fa capire che se fosse vero che Pietro era il primo degli apostoli e il vicario di Cristo, Gesù non avrebbe apostrofato Pietro in quel modo. E ripeto Gesù è già risorto!
Oh si, so che la chiesa non accetta questa versione, ma la chiesa ha scelto Pietro perché se avesse scelto Giovanni avrebbe dovuto edificare una chiesa più spirituale che non quella di Pietro che rispecchiava un carattere un po’ più ribelle, rispetto a quello di Giovanni tutto dedicato alla spiritualizzazione della fede.

“Che te ne importa?”  Gesù risorto è un po’ risentito per il modo di trattare il suo apostolo preferito, da parte di Pietro, pare che Pietro non ami Giovanni da come si esprime nei suoi confronti anzi la frase di Pietro : ” Signore e di costui che sarà?” ha un sapore strano, Pietro non considera molto bene Giovanni, infatti non lo chiama per nome, come si fa con un amico o compagno di viaggio con cui si sono condivise tante cose, anche personali, c’è una certa acredine nei suoi riguardi, un risentimento, un invidia celata; lo tratta da persona estranea come se Giovanni fosse un impiccio e lo esprime con quella frase … la riposta di Gesù, non è molto simpatica, anzi è piuttosto dura e sibillina.  Dopo tutto solo Giovanni ha le visioni e le apparizioni della Trinità di Dio, solo Giovanni vede Dio in trono con i 4 Esseri viventi, i 24 Vegliardi, i sette Spiriti Santi ecc. Solo Giovanni vede il regno di Dio, solo Giovanni il più puro di tutti come un bambino, ha tutte le manifestazioni dell’estasi divina. Solo Giovanni viene scelto da Gesù a sostituirlo per sostenere sua madre.





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