martedì 3 settembre 2013

Nota : IL pensiero e la sacra scrittura

3 Settembre 2013. 

E' un titolo un po strano, ma l'ho voluto così per una ragione, cercherò di essere breve e scrivere in poche frasi il mio pensiero.

Ora, se prendiamo un bambino e gli insegniamo una poesia questo la ricorderà bene, fintanto che viene continuamente sollecitata la sua memoria da questa poesia, ma se il bambino dovesse dimenticare qualcosa della poesia, esso cercherà nella sua mente un ricordo che posso aiutarlo a ricostruire quella parola o frase mancante, la mente naturalmente è una gigantesca banca dati che registra tutto il vissuto di un soggetto e delle realtà in cui vive, se quel bambino non riuscirà a ricostruire esattamente le parole precise della poesia, la mente dello stesso elaborerà un senso piacevole e consecutivo alla poesia, ricreando la sonorità della stessa. 
Cosa voglio dire con questo.

La Bibbia è uno dei libri più antichi della tradizione religiosa, inizialmente come tutti sappiamo era tramandata oralmente, ma essa non è solo il libro Sacro per eccellenza è anche il libro storico per eccellenza del popolo Ebraico.  

Però dato che esso inizialmente per lunga parte delle sua storia, fu un testo orale, il ricordo era affidato a buona parte del popolo ebraico specialmente ai sacerdoti e con l'andare del tempo dei secoli si arricchiva di storie e narrazioni oltre che è strettamente intriso della presenza e parola di Dio. Ma come tutti i libri orali, il ricordo era affidato  non un robot, ma ad un essere umano, il quale poteva anche senza volerlo aggiungere e modellare tale testo, abbellendolo con parole non precisamente coerenti con il primo testo originale, con questo non so dicendo che la Bibbia sia un testo non vero, anzi lo considero assolutamente autentico, ma sto dicendo che la traduzione senza volerlo aggiunse inevitabilmente parti che non erano state mai dette prima, anche poco e piccole parole possono cambiare il senso del testo finale. Naturalmente per fortuna che la presenza di Dio, ha in qualche modo evitato un eccessivo cambiamento del testo stesso. Però in ciò Gesù fa notare quando accusa i sacerdoti di manipolazione che il testo era stato modificato a loro uso e consumo. Infatti Gesù non viene per creare una nuova fede, ma semplicemente per migliorare e risistemare spiegare meglio alcuni passaggi che i profeti non avevano inteso.Gesù è e rimane fondamentalmente un ebreo, quindi noi cristiani preghiamo un ebreo non un cristiano.Considerando che Gesù è Dio e non solo figlio di Dio, egli è sia l'uno che l'altro, noi cristiani che abbiamo voluto di proposito creare una fede diversa e staccata dal popolo ebraico, siamo in sostanza sia cristiani che ebrei, perché adottiamo sia il N.T che il A.T. Se avessimo adottato solo il N.T allora saremo realmente solo Cristiani, ma così, non è! Perché Giustamente Gesù ha portato a compimento la legge antica dei padri, specialmente di Suo Padre Dio. Oltretutto se crediamo nella figura di un Dio Padre, che era il Dio creatore degli ebrei in origine, noi crediamo e siamo per forza di cose anche ebrei. Non abbiamo i loro riti, perché Gesù con la sua legge li ha eliminati, in un certo qual modo, però rimane il fatto che tecnicamente siamo simili a loro. Primo perché Gesù è figlio del Dio degli Ebrei e questo è il dato di fatto più importante in assoluto! 

By Boanerges.

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