mercoledì 16 luglio 2014

CREDERE!

CREDERE!

Crediamo veramente come ha chiesto Gesù?

La gente molto spesso, si reca nei santuari, luoghi di preghiera, chiese, ecc,  per chiedere grazie, per un loro famigliare, per se stessi, per amici, per la squadra del cuore, o per altro. Spesso per ottenere una grazia si percorrono magliai di chilometri, nell'arco di un certo periodo di tempo, finché la grazia non la otteniamo, naturalmente non tutti ottengono la grazia nell'immediato, spesso questa vien dopo un lungo e sofferto cammino sia psico-fisico che spirituale, d'altronde non possiamo neppure pretendere una guarigione istantanea quando noi stessi, siamo spesso così cattivi, verso il Signore, quando lo bestemmiamo, quando non soccorriamo il più debole, quando non sappiamo dare e donare amore, (non sesso), quando ci giriamo dall'altra parte per non vedere chi sta al nostro fianco, chi ci accompagna in questo viaggio su questa valle di lacrime. Spesso siamo stati menefreghisti, spesso disinteressanti, spesso opportunisti, spesso malvagi, spesso maldicenti, spesso giudicanti, spesso menzogneri, spesso disonesti, spesso lussuriosi, spesso maliziosi, spesso aggressivi, spesso calunniatori, spesso abbiamo rubato agli altri, anche donne, uomini, beni, idee, progetti, pensieri, ecc.  spesso abbiamo compiuti peccati che nemmeno abbiamo mai confessato, perché ritenuti peccati irrilevanti, guardiamo e riduciamo tutto al nocciolo di 10 semplici comandamenti, sintetizzati in poche parole.  Poi ci chiediamo come mai la grazia tarda a venire, ma non ci domandiamo cosa noi abbiamo fatto per il Signore per meritare un grazia, qualunque essa sia! Il Signore non ha un metro come il nostro per giudicare, il suo metro è l’amore perfetto, il suo metro è l’umiltà perfetta, il suo metro è la giustizia perfetta, il suo metro è determinato dal metro che noi tutti ognuno singolarmente pone verso gli altri, siamo noi che determiniamo il freno per fare avvenire il miracolo per noi, e per altri. Ma saremo veramente credenti in questo Dio?
Oppure anche questo nostro parlare affannoso, è solo portato ad uno scopo quello di salvare noi stessi? E’ quello che vuole il Signore! ho è quello che vogliamo noi?
Allora la domanda è, crediamo veramente come Gesù ci ha insegnato? Oppure il nostro credo è illusorio, ci illudiamo di credere come Gesù vorrebbe che credessimo! Si perché in realtà pochi di noi credono come Egli, Dio, vorrebbe da noi, pochi di noi hanno compreso cosa Gesù ha comunicato in questo suo viaggio terreno tra i popoli del mondo, e noi abbiamo imparato ad amarlo veramente! siamo sicuri? Siamo certi che noi credenti mettiamo veramente in opera quanto da Cristo ha voluto ogni giorno? No! Nessuno di noi mette realmente in opera la parola di Dio ogni giorno, perché in realtà prima della parola di Dio ci sono le nostre piccole cose, che poi diventano grandissime. E la parola di Dio letta, ma non applicata, diviene polvere, se la parola di Dio la leggiamo solo, ma non la poniamo in essere, essa rimane polvere, non opera neppure dentro di noi. Sono  le opere che la parola Santa di Gesù porta come beneficio al mondo ad agire nel mondo, è il verbo di Dio che deve essere manifestato mediante questa parola, se non si applica il verbo di Gesù nella vita di ogni giorno, non si può dirsi Credenti ne figli di Cristo.

Crediamo per fede o crediamo per paura?

Molte persone,  spesso credono per paura, si recano nei santuari, nei luoghi di apparizioni, ecc, non per fede, ma solo per paura di perdere cosa? Le masserizie, le ricchezze, le terre, lo status di sociale,  benessere, e perdere la vita. Ma sarà questo quello che Gesù vuole da noi? Vuole che crediamo per paura o per fedeltà a Lui? E’ ovvia la risposta, il Signore non vuole credenti che credano per paura, ma vuole credenti che credano e siano capaci anche di offrire la propria vita per gli altri, quanti di noi “credenti”, sono capaci di fare ciò realmente, quasi nessuno! Rinunciamo alla nostra posizione sociale per paura, rinunciamo alla nostra felicità per paura, rinunciamo al trono per paura, ma di cosa abbiamo paura di Cristo o dell’uomo? Temiamo di più alla nostra vita o alla salvezza della fede!? la risposta è scontata, tutti in cuor loro rispondono ad unisono, la nostra vita è più importante perché Dio è eterno! Questa è la malsana risposta dell’umanità! Una risposta non dettata da vera e assoluta fede in Cristo Dio, ma dettata solo e solamente da una forma di paura di perdere la vita, morire e lasciare questa vita a cui siamo così tanto attaccati, per cui si corre nel santuario, nel luogo della apparizione dell’ultima ora, come degli ossessi, degli isterici, pensando che così facendo saremo salvati. No, vi sbagliate di grosso, Dio non è sciocco, conosce i vostri più reconditi pensieri, e sa bene quanti di voi sono veri convertiti e quanti sono solo impauriti di perdere i loro beni terreni a cui ci tengono tanto. Nel momento cruciale tantissimi perderanno la vita perché non sapranno sacrificarsi per un bene superiore.  Questa non è fede, è ipocrisia, è falsità, è malafede.  Il Signore guaderà i vostri pensieri,  i vostri genuini desideri, le vostre più nascoste verità, lì saprà. Se le preghiere che avete fatto erano per molti o per pochi, erano sincere o bugiarde, se profumano da sacrificio o odorano di sterco!
Quando arriverà il momento decisivo, l’uomo si schiererà chi a destra e chi a sinistra, chi al centro, chi con la vera chiesa, chi con quella falsa, chi con Dio, chi con satana, ma molti si  mobiliteranno per paura di perdere la vita.


Dice giusto Gesù: “Lasciate che morti seppelliscano i loro morti!” perché senza opere e santificando con la nostra vita, la parola di Gesù giorno dopo giorno noi siamo morti!  Perché chi non è di Cristo è già morto  anche se si ritiene vivo!

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