L’espiazione
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Esistono molti modi per espiare i peccati.
Aldilà della confessione che è il
sistema più rapido e diciamo meno indolore, esistono sistemi per espiare i
peccati propri dove la persona si presta ad operare verso il bene del prossimo,
cercando di correggere il male fatto agli altri, mediante soccorso, preghiera o
in modo pecuniario. Infatti il sacerdote
dovrebbe dare come punizione non solo l’espiazione mediante la preghiera
diretta solo verso Dio, ma anche un espiazione
diretta verso chi ha subito un torto da parte nostra, allora si che il
Signore sarebbe completamente soddisfatto perché non ci sarebbe solo il
pentimento dell’atto verso Dio, come peccato, ma anche come atto negativo verso
il soggetto da noi colpito e questo sistema dovrebbe essere attuato con i tre
sistemi differenti a seconda delle caratteristiche della persona. Perché è
troppo comodo, dare una punizione di sole poche preghiere, bisogna che ci sia
anche una punizione atta a impedire che tale peccato venga reiterato, e solo
mediante un azione vergogna delle proprie azioni, si fa si che lo stesso
peccato non venga così facilmente reiterato. Per questo è necessaria un
punizione più o sottoforma di preghiera per il soggetto interessato dal nostro
peccato, o sottoforma di restituzione del maltolto in forma denarosa, o
sottoforma di mutuo soccorso. E’ troppo comodo che la punizione sia diciamo
sempre così lieve, quale può essere una semplicistica preghiera a Dio e nulla
di più. Ovviamente la preghiera è facile meno umiliante per il danno cagionato,
ovviamente maggiore è il danno maggiore sarà la preghiera in senso numerico,
mentre per le altre due punizioni, sono molto umilianti e c’è il rischio
concreto che il credente non le applichi e si rifiuti. Dimostrando a conti
fatti che credente non è! Cmq sarà il sacerdote a dare quel che ritiene giusto.
L’offrirsi come
mezzo di espiazione!
Un altro sistema per eliminare il
danno arrecato al prossimo è quello che innanzi al Signore si chiede di
prendere su di se una parte dei peccati del prossimo, così facendo non solo
salviamo l’anima del prossimo, ma anche la nostra, ovviamente questo sistema è necessaria
un preghiera continua per molto tempo.
Un problema grosso son quei
soggetti che vogliono offrirsi in espiazione dei peccati d altri, anche per Nostro
Signore, ma non fanno altro che lamentarsi, lagnarsi dei mali che hanno, delle
sofferenze che patiscono, delle malattie che vengono colpiti, invece di tacere,
si fanno altro che parlate e parlare, chiedono a tutti di essere aiutati , che
il Signore gli tolga il male che hanno, ecc, ma non si rendono conto che così
facendo, non c’è nessun desiderio reale di espiazione e di sostegno a Nostro
Signore. Se le persone non sanno tacere i loro mali, nel silenzio, nel nascondimento,
non si offrano per sostenere nostro Signore, alfine più alto che i loro mali
possano servire come espiazione di quelli di altri. Non servirà a nulla quello
che fanno ne sarà da Dio gradito.
Chi si lamenta del sacrificio che deve fare, ovvio che non salva nessuno. Se Cristo si fosse lagnato non avrebbe fatto la volontà di chi lo ha inviato!
Cosa ci dice la scrittura, quando
digiunate non mostrate agli altri che lo state facendo, invece abbellite il
vostro viso, affinché nessuno veda il vostro digiuno, camminate tra la gente
normalmente e non mostrate un viso prostrato, perché solo il Signore veda in
voi, il vostro digiuno nascosto.