Come Dio si esprime verso di noi?
Gesù fanciullo fra i dotti del tempio!
Da molte parti mi si chiede come il Signore si esprime con noi!
Questa risposta la ricaviamo direttamente dalla sacra scrittura direttamente dalle parole di Gesù.
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Matteo 18,2-5
2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. 5 E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
Marco 10,43-44
43 Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, 44 e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti.
45 Il Figlio dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
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Questi due testi di Marco, riportano due episodi apparentemente diversi, ma in realtà dicono la stessa cosa, ma noi umani abbiamo la tendenza a leggere il testo solo in una sola direzione non in tutte quelle che sono comprese, cosa intendo dire, che, chi legifera è colui il quale pone la legge su di se, perchè è esso stesso la legge, ma ciò significa che è colui che crede nelle sua legge ed è il primo ad adottarla.
Ora mi chiederete cosa centrano questi testi con il modo di esprimersi di Dio, eppure centrano molto.
Un bambino è un ultimo? Certo lo è!
Un bambino è tenero, misero, semplice, spensierato, gioioso, giocoso, ma è anche ignorante, perchè non sa, è anche analfabeta, perchè non sa nemmeno leggere finché è piccino, ma allora Gesù cosa vuole farci capire oltre il significato che si rileva e che la chiesa ha compreso, perchè dico che questo testo ci dice come Dio si rapporta con noi!.
La logica di Dio è perfetta, ma Egli ci dice "io mi sono fatto piccolo, servo, per servire", ma queste parole ci nascondono un altra verità, quella che riguarda il modo di parlare di Dio, che si fa piccolo, umile, ultimo, come un bambino, per farsi capire dai bambini, con un linguaggio comprensibile a loro, deve parlar loro in modo semplice, tenero, amorevole, ma essere compreso da bambini spesso analfabeti in modo che tutti i più piccoli possa comprenderlo.
Con un linguaggio basilare, non perchè Dio non sa parlare, anzi, ma perchè vuole prima di tutto che siano i più deboli a capirlo, siano i più fragili, gli analfabeti, ad intendere cosa egli dice, non si rivolge ai dotti, alla scienza perchè il suo pensiero è logico raziocinante se il bambino lo comprende vuoi che un dotto, uno scienziato non lo comprenda? Ovvio no!
Questo cosa ci fa capire che il linguaggio di Dio verso di noi, è molto semplice, non infiora, non aggiunge cose che non servono, vuole essere diretto come sono diretti i bambini, franchi, onesti e sinceri, nelle cui bocche esiste sempre la verità e solo quella, anche terribile che taglia e alcune volte la loro ingenuità può ammazzare un adulto, da quanto è spontanea. Così fa Dio, usa lo stesso metro comunicativo di un bambino, è sincero, vero, tenero, docile, mansueto, candido, il suo rivelare la verità è candido, non parla con mezze misure, o è si o è no, per quello che Gesù dice il resto viene dal maligno, per quello Gesù dice o sei caldo o sei freddo, ma se sei tiepido ti vomito, perchè i bambini nelle loro ingenuità, sono spontanei, semplici dicono la verità anche quando noi adulti vorremo che non la dicessero, è si questa è la verità.
Quindi come si rapporta Dio con noi, come egli ci parla come si esprime con noi?
Proprio in questo modo, con candore, semplicità, modestia, umiltà, verità, onesta, limpidezza, non usa paroloni per descrivere un evento, non gira le parole è diretto, sempre preciso, dice cosi come sta, lo afferma con semplicità, proprio come farebbe un bambino piccolo, perchè vuole che anche l'analfabeta lo comprenda.
Quando ci troviamo innanzi a scritti di persone dove il vero senso è nascosto celato da una montagna di coloriture significa che quel testo non appartiene a Dio, ma a chi lo ha scritto, può però accadere che una persona nella sua ridotta comprensione della grandezza di Dio, ritenga che quel misero pensiero sia troppo poco per un Dio e in qualche modo, voglia nel suo banale pensare, magari senza malizia, aggiunge parti che non appartengono al vero pensiero del Signore, e alle volte pur di giustificare che tale pensiero sia parola del Signore arriva scrivere cose che il Signore stesso non gli ha mai dato, ne detto, come giustificazioni, tipo "devi scrivere ogni particolare che vedi, in modo preciso" questa frase in bocca al signora non ha senso, perchè quello che vale non sono i particolari, non è il bel vestito che conta, ma la sostanza del suo contenuto.
Il passo del ritrovamento nel tempio è proprio quello che fa capire più precisamente cosa Gesù vuole da noi che ci riteniamo dotti, della dottrina.
"Luca 2,41-50
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. 47 E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. "
In questo passo come il bambino Gesù parlava come un bambino o come un adulto?
Come un adulto ovviamente, ma con la franchezza e la limpidezza, il candore, la purezza e la semplicità proprie della sua età, e Gesù nei passi sopra stanti ci dice che se uno vuole divenire parte del regno dei cieli, deve parlare ed essere come un bambino, altrimenti non entrerà mai in esso.
Quindi se un veggente o un profeta non parla come un bambino non è un veggente ne un profeta.
Però non è che Gesù non possa far discorsi più complessi, non possa esprimere pensieri più audaci, non possa esporre verità più difficili, certo che lo può fare, ma sempre con chiarezza, con candore, con semplicità e con amore verso tutti, però il fatto della cacciata dal tempio dei mercanti mostra un lato di Gesù, un po sconosciuto, dimostra che anche Dio si può adirare e anche il suo parlare si può alterare.
Ma quello che a noi interessa maggiormente è che quando avvengono le apparizione specie della Madre di Dio, che non si altera mai, può richiamare, può rimproverare, ma sempre con grandissima dolcezza, rimanendo perfettamente ferma nella legge del Figlio-Padre Suo. La Vergine Maria Immacolata non andrà mai e poi mai fuori dagli schemi prestabiliti del Padre Celeste, perchè essa porta la parola del Padre, dello Spirito Santo e del Figlio Suo, oltre che una parola di Madre.
Quindi Dio si rapporta con noi come egli stesso fosse un tenero bambino, nel quale non esiste nessuna contraddizione, ma solo verità, candore e trasparenza, o si o no!
Un bambino non scrive mille cose per dire un solo pensiero, ma dice quello che è il pensiero, e non va oltre, non fantastica.
Poi quando vi è un apparizione, il soggetto umano è talmente rapito ed estasiato dal soggetto che è apparso che viene totalmente rapito da Lui o Lei, qualsiasi cosa vi è attorno non esiste, scompare in toto, l'anima e la mente sono totalmente rapite, la persona al guardarla non muove bocca, ne occhi ne muscoli, pare quasi morta, se è una vera estasi, solo i suoi occhi esprimo l'estasi e la gioia di ciò che vedono e il volto assume una tranquillità, una beatitudine non umana. Anche nelle apparizioni o visioni, di eventi futuri, la vista dell'evento non è mai particolareggiata così tanto così nei minimi particolari, da vedersi anche il buco della serratura, non si vedono motivi così particolareggiati, sono cose che non contano nulla, esteriorità che non hanno senso, o non si vedono i fiori su una strada se ci fossero, ma quello che viene mostrato è solo, l'evento nel suo insieme, per far comprendere come avverrà, dove avverrà, o cosa si dirà in quel momento, ma quando mai il tempo esatto, salvo qualche caso, per lo più personale che non generale.
Quindi quando si trovano testi con tanti infioramenti c'è da dubitare che essi siano totalmente soprannaturali. E' facile che le descrizioni eccessive, siano di natura umana, post evento soprannaturale. Molto spesso gli esseri umani credono, che dir tante cose che rivestono la verità pura e semplice sia più efficace che non la semplice parola diretta ed immediata, invece proprio il linguaggio di Gesù, semplice ma complesso al tempo stesso, dimostra che non è il bel abito che ti rende grande ma la sostanza racchiusa in esso, che spesso viene celata e nascosta da tante coloriture che non servono. e alle volte l'eccedere nelle coloriture può inficiare la parola vera e santa.
Meglio uno scritto semplice anche infantile pieno di errori, che un bello scritto riccamente ricamato.
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