domenica 23 settembre 2018

L'INTELLIGENZA PUÒ ESSERE CATTIVA?




Sia su Facebook che su Twitter ognuno ha dato risposta a seconda delle sue capacità intellettive e il proprio personale sapere, possiamo dire tutti hanno risposto correttamente, ma la domanda verte sul fatto di capire se l'intelligenza o l'intelligente può essere cattivo, prima di rispondere dobbiamo capire cosa e sia l'intelligenza e la cattiveria, in questo modo possiamo capire con precisione se sia possibile questo modo di essere, nell'essere umano.

L'intelligenza è la capacità o facoltà del pensiero di natura psichica, condotta nel comprendere il mondo e il moti dell'essere umano o anche animale, usando il ragionamento per farsi intendere mediante logica e raziocinio, in breve è la capacità di comprensione di quanto ci circonda o di quanto percepiamo e di saperla trasmettere a chi meno sa. Più un cervello è sviluppato maggiore è al sua capacità di comprensione, maggiore sarà la sua intelligenza, infatti l'angelo bambino apparso a S. Agostino gli stava dicendo proprio questo, con l'esempio della buca che voleva riempire di tutta l'acqua del mare, la buca ovviamente era il parallelismo della cervello che poteva contenere fino al suo limite oltre il quale non vi era più spazio, quindi un cervello più grande contiene un intelligenza superiore. Ovviamente legato alla facoltà di essere intelligenti, vi sono altre capacità che permettono all'intelligenza di essere usata o sfruttata al meglio, necessaria all'intelligenza è la conoscenza, la sapienza, la scienza, il linguaggio, l'astrazione, come anche altre facoltà che sfuggono alla comprensione umana, come l'empatia, o altre percettività non del tutto classificate o difficilmente classificabili.

Senza le quali da sola l'intelligenza non conosce nulla e non sa spiegarsi il divenire, in pratica l'intelligenza è la macchina che mette insieme le capacità psichiche del cervello e le sfrutta per ottenere un ragionamento logico.

La cattiveria è prodotta da manifestazioni di ostilità verso qualcuno, in sostanza la cattiveria è un azione, prodotta da un pensiero, come l'invidia, la gelosia, le discordie, malvagità, malignità, perfidia, meschinità, bassezza, crudeltà, empietà, ingiustizia, l'egoismo, derisione, superficialità, indifferenza, menzogna, anche la malizia rientra nella fattispecie della cattiveria, come anche la perversione, fino ad arrivare all'abominio, ce ne sono molte, possiamo dire tutto l'arco dei peccati, e si può appunto manifestare in diversi modi e con diversi aspetti a seconda della capacità intellettive di ognuno. 

Possiamo dire che le persone meno acculturate sono più o meno cattive?
Non si può dire, certo che la mancanza di sapere o di comprensione può portare ad essere invidiosi e quindi a sviluppare la cattiveria, però non è detto che ciò sempre si realizzi, si può manifestare quando un soggetto soffre per non essere in grado di ottenere quello che un altro possiede, per esempio X è un bravo matematico, e Y non lo è, in questo caso l'invidia porta Y ad essere molto cattivo nei confronti di X e quindi ad attuare le possibili strategie che la sua mente è in grado di pensare e realizzare, ogni tipo di sotterfugio anche reato fino alla morte di X.

Una persona con alti livelli di intelligenza potrebbe essere cattivo certamente si, infatti satana che è sicuramente più intelligente di noi è molto cattivo, ma il vero intelligente può essere cattivo?
E chi può essere considerato vero intelligente?

La risposta l'abbiamo leggendo come ho scritto sopra il significato di cattiveria, come vediamo arriva fino all'abominio, quindi passando per ogni genere di peccato, per cui la cattiveria è implicita negli esseri umani, quasi nessuno ne è privo, anche in modo lievissimo.

Ma il vero intelligente è cattivo?
Se fosse un vero intelligente privo di ogni sorta di cattiveria non sarebbe e non è cattivo, l'unico essere che non è cattivo è Dio, perché effettivamente è privo della cattiveria tipica solo del suo avversario Satana. Ma tra gli esseri umani potrebbe esistere chi non lo è?
Possiamo dire che potrebbe esistere chi non soffre molto di cattiveria o chi non la manifesta in modo palese o chi sa capire quando fermarsi, quando vede nel prossimo invece che un essere cattivo un essere buono, diciamo che nella bontà sta la negazione dell'essere cattivo, difficilmente tra gli esseri umani, si trova una simile caratteristica così elevata, dove esclusivamente si esalta la bontà, ecco perché Cristo ci dice, che l'unico essere, ad essere Buono è il Padre Celeste, se Gesù ha asserito che nessun essere umano può dirsi buono, significa che non lo siamo, e questo significa che per quanto ci sforziamo ad essere buoni ma siamo principalmente cattivi, per cui anche la nostra intelligenza per quanto possiamo usarla per essere migliori, cioè più buoni, in realtà siamo sempre cattivi. Ecco perché dice non definitevi buoni, perché non lo possiamo essere nella nostra totalità, perché per esserlo dovremo negare a noi stessi tutta una serie di caratteristiche che sono in qualche modo implicite in noi stessi e che determinano sia la nostra vita che la conquista di questo mondo. Infatti se non avessimo in noi il senso della sopravvivenza, non potremo vivere a lungo su questa terra, e per sopravvivere abbiamo bisogno anche di questo aspetto, di una parte di cattiveria, intesa in noi con un aspetto positivo, ma che in realtà a guardar bene è un aspetto negativo.

Quindi l'intelligenza è solo un mezzo per far lavorare le altre capacità assieme, mediante l'uso della logica e del raziocinio al fine di comprendere e poter vivere in questo mondo, usando anche la cattiveria se è necessaria.

Stando alla parole di Gesù siamo anche cattivi, quindi usiamo un intelligenza che è un mezzo per esprime la nostra cattiveria ma non saremo mai Buoni come il Padre Celeste, che ha in se la vera intelligenza.  

Potremo far un esempio di intelligenza buona e intelligenza cattiva se vogliamo dir così, è intelligentemente buono chi sviluppa qualcosa per il bene del mondo, è intelligentemente cattivo chi sviluppa un virus per uccidere il mondo, ma entrambi usano la medesima intelligenza. Si può sfruttare l'intelligenza per essere sia buoni che cattivi, direi proprio di si, visto che è più facile usar l'intelligenza per essere cattivi che buoni. 

Per la nostra natura nessuno è solo unicamente intelligentemente buono, è impossibile.


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L'intelligenza è come un bicchiere vuoto, è quello che ci metti dentro che fa la differenza.

By Boanerges Yhwhnn

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