Sabato 24 febbraio 2019 durante la Santa Messa.
Ai miei figli e
sacerdoti.
"Vedo
che nessuno vuole ascoltarmi, vi siete creati giustificazioni, per
non ascoltarmi, giudicate le mie parole come se fossero parole
d'uomo, non amate l'osservazione, non amate il giusto richiamo, non
amate la verità, non volete sentir ragioni, ma volete solo parole
amorevoli, messaggi gentili, pacati, sdolcinati, affettuosi, pieni di
comprensione, solo amore, solo pietà, per voi non esiste altro,
questo è il dio che volete voi, un Dio che sta sempre zitto, un Dio
che deve stare in silenzio, un dio che deve solo dare e mai dir
nulla. E non un Dio di verità, non di giustizia, non di saggio
rimprovero, non un Dio che vi avverte degli errori che state
compiendo, pretendete da Me misericordia, pretendete che vi comprenda
sempre, pretendente che vi perdoni sempre, anche quando vedo sozzure,
vendette, malignità, malvagità, prostituzione, odio e avete
l'ardire di giudicate Me, il vostro Dio?
Che potere avete, se non
sono io a concedervelo, nessuno!
Posso
togliervi quello che siete quando voglio, voi senza di Me, non siete
niente!!!
Eppure
vi considerate ciò che non siete, avete l'ardire di giudicarmi, di
giudicare il mio operato, come se io fossi un Brigante. Pensate che
Io non esista, solo perché molti di voi non mi vedono, ne mi sentono
e vi scandalizzate se qualcuno dei miei figli per Mio volere vi
richiama, ma non vi scandalizzate, delle nefandezze che voi ogni
giorno partorite dalle vostre menti e attuate con le vostre mani. Se
non sono Io che benedico ogni cosa e ogni uomo, il vostro parlare è
vano.
E
continuate a giudicarmi, non amate i mie richiami, ne i rimproveri,
dovreste essere grati che vi richiamo, perché se fossi un Dio
disinteressato come voi vorreste, se vi lasciassi al vostro destino,
saresti già tutti preda del maligno; se non mi volete, potrei
dimenticami di voi, ma quando tornerò tutto distruggerò, allora non
potrete più dirmi perché non ci hai avvertiti?
L'uomo
si condanna da solo, con le proprie mani e con le proprie parole.
Voi
dimenticate che oltre ad essere un Dio d'amore, sono prima ancora un
Dio di verità e un Dio di Giustizia, un Dio che si adira anche con
il suo popolo e lo punisce, lo prova, quando esso non mi segue, non
mi ascolta e mi disprezza. Avete ucciso Me, così uccidete chi vi
mando, nella mente e nel corpo. Voi fate della vita vostra e quella
del gregge che vi diedi da custodire, un covo di serpenti, oggi in
quella chiesa che dovrebbe essere culla per il mio ovile, trovo
serpi, rapaci e lupi affamati, dove sono i santi? Oggi non li vedo
più, una casa piena demoni è quell'ovile.
Seguite
falsi pastori, falsi profeti, ma quelli veri non li amate, il loro
parlare è offesa per le vostre delicate orecchie, offesa per vostre
menti sofisticate. Se tornassi oggi, mi giustiziereste, perché in
voi non vedo sincero amore, ma solo una parvenza, fingete di amarmi e
seguite il padrone di questo mondo, avete la bocca piena di parole,
di pensieri che non corrispondono a quanto esternate; cosa insegnate
se voi non praticate quello che insegnate ad altri?
Ho
insegnato ai miei apostoli, che prima di parlare si deve mettere in
pratica, ogni giorno la mia parola e che il bene si fa mostrando
all'uomo cosa i miei sacerdoti fanno giorno per giorno, ma di tutto
ciò io non vedo nulla. Avete costruito una chiesa, fatta d'oro, di
pietre preziose, di vesti lussuose ma questa non era la chiesa che io
avevo in mente, questa è la chiesa degli uomini, non la mia casa.
Fate attenzione figli, perché il giorno si avvicina, e le tenebre
avanzano sempre di più, chi non pratica la mia vera parola, non è
mio figlio; o siete con Me o siete contro di Me, altro non c'è e non
dite noi seguiamo la tua parola, perché ciò è falso, voi seguite
la legge degli uomini di chiesa che hanno posto sulle vostre teste,
come un giogo pesante, imponendovi una legge diversa da quella che Io
lasciai, chi non pratica la verità e la giustizia non è in Me. E'
inutile che chiedete amore quando non praticate ne la verità, ne la
giustizia.
Sono
secoli che avete manomesso le mie parole, e continuate a farlo, con
l'unico e solo scopo di insegnare un fede diversa, di sostituire Me
con altri idoli, avete inserito nella chiesa dettami che io mai avrei
voluto, vi mandai altri messaggeri anche celesti, anche la mia S.
S.ma Madre, ma non li avete mai ascoltati, ne accettati, ne accolti,
siete sempre stati ribelli, eppure Io vi ho sempre perdonati, nella
speranza che qualcuno si salvasse, ora se non farete e non
applicherete la verità, io vi abbandonerò nella mani del nemico,
allora sarà dolore e stridore di denti.
Se non amate il saggio
rimprovero e non correte ai ripari, esternando la mia vera volontà,
non siete miei figli, toglietevi quelle vesti perché non ne siete
degni di Me!
Dissi a Pietro:“Posso fare delle mie cose quello che
voglio?” E l'universo e tutto ciò che contiene mi appartiene e
posso far quel che desidero; accettare la mia legge e la mia volontà
significa accertare le Mie parole e i miei comandi, chi non lo fa è
fuori di Me. Voi giudicate queste miei parole come atteggiamenti
aggressivi verso di voi, secondo il vostro parlare è impossibile che
Io possa esternare ciò, ma avete letto bene le scritture?
Voi,
vi considerate indipendenti da Me, ma non avete compreso che Io sono
il Vostro RE, Sovrano e Dio dell'universo se non siete con Me siete
contro di Me.
Attenti
a quello che pensate e quello che esternate, perché IO sono sempre
presente.
E
punisco quando voglio, non sono sottomesso alla volontà di nessuno
uomo!
Sono
un Dio buono, lento alla collera, nella giustizia e nella verità, Io
condanno e assolvo!
Non
c'è nessuno uomo che mi può comandare, ne povero, ne ricco, ne
sapiente, ne pontefice.
L'uomo
non può unire Me con altri dei, non mescolate le mie parole con
quelle di altri dei, con quella di uomini malvagi, non potete
benedire in Nome Mio ed anche aggiungere il nome di altri uomini,
perché solo il Mio Nome e quello del Padre Mio Celeste salva,
nessuno uomo neppure da me consacrato può benedire in suo nome,
togliete dalla consacrazioni i nomi e i titoli di altri uomini, non
potete porre Me dopo qualsiasi sacerdote o Sono IO il Vostro Re e Dio
oppure fuori dalla mia casa voi che non Mi amate.
Non
potete mettere il prossimo vostro prima di Me, altrimenti non mi
amate; questa chiesa, invece vuole porre il prossimo prima di Me e
dimenticarsi di Me, accusando i fedeli di non essere abbastanza
amorevoli, pietosi, misericordiosi, per far commettere loro scelte
errate. Il povero va aiutato sempre, soccorso, amato, come Io ho
amato voi, ma non dovete sottostare alle religioni dell'altro, in
sostituzione della Vostra, perché altrimenti non praticate la Mia
legge. Portate alla genti la mia parola e se vogliono si convertano,
voi non dovete convertivi a loro, per accettarli! Aiutare il
prossimo, significa non solo accudire e soccorrere, ma sopratutto
portare la mia parola, questo era il vero senso della mie parole. La
chiesa degli uomini sta sovvertendo il vero senso delle mie parole.
La chiesa non ama essere rimproverata nemmeno da Me, il Figlio del Padre Celeste.
Non
avrete altri dei all'infuri di Me.
Non
vi farete immagine di nessuno, ne vi prostrerete, ne li adorerete in
nessun modo.
Non
mi sostituirete con nessuno uomo, ne le benedizioni fatte in Mio Nome
non siano accompagnate da altri nomi d'uomo, nemmeno se sono miei
consacrati.
Altrimenti
queste benedizioni non saranno da Me Benedette.
Il
Padre mio Celeste è un Dio buono, lento alla collera, che come un
saggio padre, ama la severità, l'applica a tutti i figli
indistintamente, anzi a chi è dei miei di più, voglio raccogliere
solo primizie.
I
miei figli che amo e che dicono di amarmi, li provo anche con
carboni ardenti.
In
Verità vi dico se non siete dei miei, siete già persi!
Tornate
a Me, se volete la mia misericordia.
Se
siete nella verità fate la Mia parola!
IO sono un Dio fedele ma severo!"
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Nota
a parte.
Riporto
il testo delle parole di Nostro Signore il Cristo di DIO, per chi se
lo fosse dimenticate.
Nel
capitolo 22 del Vangelo di Matteo, alla richiesta del dottore della
legge, “Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?”,
Gesù risponde: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il
grande e primo comandamento. Il secondo, poi, è simile: “Amerai
il tuo prossimo come te stesso”. “Da questi due comandamenti
dipendono tutta la legge e i profeti” (Mt 22, 37-40). Nel discorso
di addio che Gesù fa nel cenacolo dice: “Vi do un comandamento
nuovo: che vi amiate gli uni gli altri, come Io ho amato voi, così
amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno
che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”
(Gv 13, 34-35).
Mi dimentico sempre di scrivere che questi messaggi, sono io che li ricevo, Boanerges.
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