venerdì 15 maggio 2015
Genesi : I due alberi....chi sono veramente?
lunedì 11 maggio 2015
Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede
il Sacerdote: "Se Gesù non fosse risorto, sarebbe vana la nostra fede!”
Curioso l’avevo letta sentita migliaia di volte, ma oggi mi ha scosso. Allora quando dopo la messa il sacerdote ha fatto un rosario ecumenico con i cristiani ortodossi, mentre ero in preghiera il Signore mi parla. Con una semplice frase.
Qualcuno dirà, ma io che ne so, se quanto qui affermi è la verità o se quanto hai sentito o visto era il Signore?
La mia risposta potrebbe essere solo questa, la persona prima di tutto è libera di credere a quello che vuole, poi risponderei a chiunque come Cristo ha detto: "Satana non uccide satana", ma anche, satana non fa un piacere a Dio di esaltarlo, ne tanto meno da a Lui testimonianza di verità, perchè queste parole sono proprio contenute nella sacra scrittura.
vediamo un attimo la Frase.
Si noti che in quasi tutti gli scritti di Paolo di Tarso, sono sovrabbondanti di termini come Ma, Forse, se, ed altri, che indicano tutti incertezza, dubbio, per perplessità ed ipotesi, ci sono pochissimi suoi scritti dove egli esprime un concetto di sicurezza. Se una persona è presa dallo Spirito Santo, essa non ipotizza mai, perchè il suo parlare è dettato dallo Spirito di Dio, mentre quando una persona ipotizza significa che essa sta facendo e producendo un suo pensiero e ragionamento totalmente umano, perchè non conosce la verità, che non appartiene alla presenza di Dio ne del suo Santo Spirito, perchè è assolutamente certo, che un essere preso "posseduto" dallo Spirito Santo afferma le verità con certezza, proprio come ha fatto Cristo stesso e non pone mai il dubbio in nulla, qui invece la frase inizia subito con un "Ma se" che indica proprio insicurezza del parlare, quindi pone un dubbio.
Per cui diventa logica la frase che lui pone:
“ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede”
Questa frase inserisce un dubbio, ben preciso, come dire."ma se Cristo non è risorto" , per logica conseguenza si comprende anche il pensiero che Paolo fa, considerando che esso è uno studioso molto erudito, non bisogna dimenticare questo aspetto, perchè a differenza dei poveri 12 apostoli lui gli mangia i risi in testa, come diciamo noi, e pensa questo: (io non posso dire diversamente, visto che non ero presente) ma fa anche capire che nessuno confermò a Lui che Cristo era risorto, neppure Egli lo vide in un secondo momento, tipo in apparizione, perchè altrimenti non avrebbe posto questo dubbio, ma avrebbe prodotto una farse di confermazione non certamente, di dubbio pernicioso, quindi non ha avuto nessuna apparizione, che potesse dipanare le sue incertezze, quelle erano e quelle sono rimaste; la seconda parte della frase che recita: è vana la vostra fede”, fa proprio capire, che Egli pone dubbio coriaceo, quasi una certezza, perchè con questo dubbio fa insorgere verso chiunque legga e chiunque abbia un certa intelligenza che se nessuno degli apostoli, videro la resurrezione, com'è effettivamente stato, la ovvia conseguenza di questa affermazione presa per buona dalla chiesa, è che Cristo non è risorto!! Perchè questa farse ha questo scopo.
Anzi indica, che Paolo per affermare la frase in questo modo, fa capire che Cristo esso non lo conobbe ne lo ha mai conosciuto, quindi non c'è certezza nelle sue affermazioni, ma dubbio, esso sta dubitando che Cristo sia risorto. In effetti Paolo di Tardo non ha mai conosciuto Cristo, in vita, e non ha avuto conferma della sua esistenza, a parte dalla voci e da storie che potrebbe aver udito in varie circostanze, ma sopratutto dai racconti stessi degli apostoli, che lo hanno messo al corrente di tutto quello che Gesù disse e fece, come pure lo stesso S.Stefano, quando era incarcerato, per cui Paolo di Tarso viene a sapere di Cristo dagli stessi discepoli, ma prima di questo da S.Stefano protomartire, durante il suo periodo di carcerazione, perchè uno dei carcerieri era proprio Paolo di Tarso. Di conseguenza Paolo sapeva già molto su Cristo molto prima di divenire apostolo.
Questo MA dubbioso di Paolo sottolinea un aspetto molto più importante, che in lui non poteva albergare lo Spirito di Dio, perchè Esso è uno spirito che conosce perfettamente la verità della cose e non si esprime, mai con dubbi, perplessità ipotesi, siamo noi che non conoscendo la verità, ci poniamo dubbi, perchè facciamo ragionamenti logici umani, lo Spirito Santo non fa ragionamenti, va diritto a segno, come una lama di rasoio, quindi i ma, i forse, i se, ecc non esistono.
Torniamo alla Frase.
Ma nessuno lo ho visto risorgere, ma c'è un motivo perchè Cristo non vuole che nessuno lo veda, poi spiego più avanti.
La frase è un accusa che Gesù muove non verso tutti, come potrebbe apparire, ma solo verso il clero del futuro, perché è la chiesa che insegna ciò! La chiesa insegna “Se Gesù non fosse risorto sarebbe vana la nostra fede!” in questo ho compreso che Gesù era molto dispiaciuto perché dopo 2 millenni la sua chiesa non aveva ancora compreso, che dopo tutto, Mosè aveva più fede di quanto la stessa chiesa insegna/va, come dire che la chiesa in realtà non ha fede.
Perché se guardiamo anche alle parole di Gesù che dice : Giov. 20,29«Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!». Ecco che Gesù fa lo stesso parallelismo, pur non avendo specificato il discorso parla di questo nello specifico, ma la frase esprime lo stesso concetto.. “perché sono risorto avete creduto?” = “beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”, ma Gesù aggiunge qualcos'altro di simile, “Beati coloro che credono senza aver conferme, perché saranno santi!” è la stessa cosa, tra beati e santi la differenza è minima, quasi trascurabile. Ma in questa frase sottolinea un particolare, aggiuntivo, senza aver conferme, un particolare pare addirittura più importante che il dire solo “che pur non avendo visto crederanno” . Perché sta ad indicare, che Gesù vuole, che la sua chiesa creda ciecamente in Lui, non perché è risorto o asceso, ma perché Gesù è Figlio di Dio Onnipotente come credette Mosè!
E l’esempio di Mosè, che Gesù pone come indicativo di che tipo di fede Gesù vuole dalla sua chiesa e dai suoi fedeli. Una fede incrollabile dove se anche per ipotesi non fosse risorto o non fosse asceso solo per il fatto che Gesù è figlio di Dio Onnipotente, noi dovremo credergli.
La resurrezione e l’ascensione sono due fattori che servono come conferma della sua deità, ma non sono il fulcro della fede. Sono testimonianza della suo potere come Dio.
Ma se ciò non fosse essa non crederebbe!
Per quello Gesù è così preciso e fa questo parallelismo con Mosè, paragona gli Uomini di chiesa e i suoi insegnamenti(della chiesa), che sono tal volta errati. E si chiede chi nella chiesa veramente crede in Lui senza credere alla testimonianza che egli è risorto e asceso!
E’ un atto di fede enorme credere senza vedere e senza conferme, un atto così grande ottiene un premio grande corrispondete.
Ora vediamo di capire, perchè il Signore non volle che nessuno lo doveva vedere risorgere, infatti non risorge come tutti credono di Domenica, ma nella notte dove nessuno è presente alla tomba e dato che ho dimostrato che i tre giorni e tre notti corrispondono al giorno di sabato. Cristo risorge in questo giorno, perchè in quel giorno nessuno si muoveva di casa, è l'unico giorno in cui tutti dovevano stare rinchiusi in casa, fino all'alba della domenica, quindi la tomba anche durante il giorno non vi era nessuno, quindi Cristo poteva uscire da essa quando avesse voluto, non certo la domenica, quando gli apostoli si sono recati alla tomba e l'hanno trovata vuota, anche nel corso della notte tra sabato e domenica vi fu un terremoto e un angelo apri la tomba. Dobbiamo sempre ricordare che a quel tempo il giorno complessivo si calcolava all'alba non come facciamo noi oggi, dalla mezza notte alla mezza notte, a quei tempi era il sole che terminava il conteggio delle ore e come tutte le tradizioni di quei tempi, il sorge del sole era un nuovo giorno, per cui il sabato terminava con l'alba del nuovo giorno.
Ora Cristo non vuole che nessuno lo veda risorgere, primo perchè sicuramente vuole celare agli occhi del mondo, la sue resurrezione perchè è un evento speciale, secondo perchè gli apostoli e quanti dopo di loro dovevano credere in LUI proprio per atto di pura fede, cioè chiede a tutti, apostoli ,futuri sacerdoti e credenti che tutti dovevano credere nella sua resurrezione, proprio per un atto di pura fede, non volle che nessuno lo vedesse uscire dalla tomba, proprio per questa ragione.
Invece le parole di Paolo sconfessano questo discorso e pongono il dubbio, nelle menti di chi lesse, le sue parole, prese per oro colato che Cristo non sia risorto, anzi potrei addirittura pensare che la frase di Paolo abbia in se un che di maligno, perchè certamente pone l'interrogativo, e temo che neppure gli apostoli effettivamente abbiano mai saputo di questa frase da Paolo, perchè se l'avessero saputa sono certo che si sarebbero opposti e forse anche molto adirati.
E qui Paolo di Tarso ne ha posto uno molto sostanzioso: “Se Gesù non fosse risorto sarebbe vana la nostra fede!”.
Inoltre tutti coloro, che quando erano in vita assieme a Gesù, hanno ottenuto grazie da Gesù, non credettero in Gesù perchè egli poi risorse, perchè non lo sapevano, ma credettero solo in virtù che Gesù era figlio di Dio, credettero per la sua parola, credettero per quanto faceva, credettero in Gesù. Il Ladrone sulle croce che è stato salvato da Gesù ha creduto ciecamente che Gesù era figlio di Dio e noi siamo meno? Si, perchè l'affermazione di Paolo dimostra che egli era meno di quel ladrone!
E la chiesa è lo stesso!
Sia agli ebrei che tutti gli altri.
Non voglio pensare che sia stato Paolo ad aver errato, ma che qualcuno ha aggiunto di sua volontà del testo non appartenente a Paolo, questo sicuramente si!!!
Bisognerebbe capire quale interesse poteva esserci, da parte di terzi, nell'affermare una verità così controversa su Cristo e cosa realmente si voleva far pensare o dove si vuole portare il mondo.
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link: Come si può produrre un falso!!!
domenica 10 maggio 2015
NESSUNO RIVELI QUEL NOME!
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lunedì 4 maggio 2015
IDOLI.
domenica 3 maggio 2015
Dalla cima alla tomba.
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