S. Agostino e il cherubino-bambino.
Un paio di domeniche fa,
a messa mi ha colpito questo aneddoto su s’Agostino, l’ho scritto sul
cellulare per cercare, perché volevo scrivere qualcosa, che mi era balenato
nella mente, poi me ne sono dimenticato, questa sera leggendo altro su un altro
santo m’è tornato alla mente l’episodio … così ho fatto una piccola ricerca in
rete e ho trovato curiosamente tre versioni un po’ diverse, mi chiedo come mai ….cmq.
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Sant'Agostino passeggiava lungo la
spiaggia meditando sul grande mistero della Trinità.
Vede
un bambino che, scavata un buca nella sabbia, vi versava l'acqua che attingeva
con una conchiglia dal mare. - Che fai, bambino mio? Voglio mettere il mare in
questa buca...
-
E' impossibile... mettere il mare così vasto in una buca così piccola...
-
E allora... come puoi tu richiudere nella tua piccola testa... Dio così
infinito?
E
l'angelo sparì.
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Vediamo di creare un testo con gli elementi comuni …
Sant'Agostino passeggiava lungo la spiaggia meditando sul grande mistero della
Trinità.
Che fai, bambino mio?
Voglio mettere il mare in questa
buca...
- E' impossibile... mettere il mare così vasto in una buca così
piccola...
- E allora... come puoi tu richiudere nella tua piccola testa... Dio così infinito?
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"Bambino,
cosa fai?".
Il piccolo senza
interrompere il gioco, gli rispose:
"Voglio
chiudere il mare in questa piccola buca!".
E Sant'Agostino: "Ma come puoi pensare di
racchiudere il mare, che è così grande, in una buca così piccola?".
"E tu come puoi pensare di comprendere
Dio, che è infinito, con la tua mente, che è così limitata?!"
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In sostanza l’angelo scava la buchetta nella sabbia
e usa un conchiglia per versare un po’ di acqua alla volta nella stessa.
Agostino gli pone la domanda come puoi versare l’acqua
del mare che è enorme nella buca?
L’angelo risponde e tu come puoi pensare di comprendere
con la tua mente così limitata la mente infinita di Dio!?
In
sostanza l’angelo rimprovera gentilmente S. Agostino e gli dice in pratica di
fermarsi, perché è già arrivato al limite della sua comprensione, ma questo
monito che l’angelo-bambino fa ad Agostino dice altro, in pratica, l’angelo lo
invita a interrompere i suoi studi sulla Trinità, perché probabilmente le sue
parole non erano di ispirazione divina, altrimenti l’angelo non avrebbe detto ,
la tua testa è cosi piccola che non arriva a comprendere l’immensità di Dio, e
non può contenerlo. Perché se le sue parole fossero state di ispirazione
divina, l’angelo non avrebbe dato quella risposta, che è proprio indicativa di
un essere umano che cerca di scrutare oltre le sue cognizioni umane, cioè
scrivere con a sua testa e non con lo Spirito Santo, quello che è l’universo di
Dio.
Che poi dopo Agostino sia divenuto in Santo è un altro discorso.
Ma vediamo di capire di più se
possiamo …
Voglio mettere il mare in questa
buca...
- E' impossibile... mettere il mare
così vasto in una buca così piccola...
- E allora... come puoi tu richiudere nella tua piccola testa... Dio così infinito?
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"Voglio chiudere
il mare in questa piccola buca!".
- "Ma come puoi pensare di racchiudere il mare, che è così grande,
in una buca così piccola?".
"E tu come puoi pensare di comprendere
Dio, che è infinito, con la tua mente, che è così limitata?!"
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Voglio mettere/chiudere la buca è il parallellismo delle mente(testa), il mare è il parallellismo della sapienza, dell'intelletto, ecc o dell'immensità di Dio!
Rinchiudere/Comprendere = cioè voleva dire contenere, come puoi contenere la mente infinita di Dio!!! Non lo puoi ne comprendere ne tener rinchiuso o contenuto...
Questo
testo indica proprio che S. Agostino si era intestardito a voler a tutti i
costi sondare l’immensità di Dio … e l’angelo era li per farlo desistere dal
suo continuo pensare a questa cosa…
Molto
probabilmente l’angelo era stato mandato lì, perché il Signore aveva visto che
Agostino si stava perdendo dietro a suoi pensieri, che potevano portalo fuori
strada e per impedirgli di subire un attacco demoniaco, gli inviò in soccorso
questo piccolo angelo, oltretutto la dimensione dell’angelo- bambino doveva
essere compresa e non scartata … anch'esso nella sua dimensione di bambino
voleva far capire a S. Agostino che l’immensità potrebbe stare anche dentro all’immensamente
piccolo … ma che Agostino non ha afferrato il concetto, tanto che l’angelo gli ha risposto in quel modo.
Il fatto stesso
che l’angelo fa questo “gioco” di portare acqua nella piccola buca, e lui che
era piccolo proporzionalmente alla buca, quel piccolo angelo conteneva una
conoscenza più vasta di Agostino, tanto che gli dice io possono anche mettere
tutta l’acqua del mare nella buca, ma tu non metterai o racchiuderai in te l’immensità
di Dio. Come per dire la capacità di piccolo angelo è pari a quella dell’enormità
dell’oceano, ma l’immensità di Dio nessuno la raggiunge.
L’angioletto
probabilmente un cherubino, gli porta questo consiglio da parte di Dio, di
fermarsi e pensare ad altro più importante e non perdere il suo tempo con
pensieri cui lui non sarebbe mai arrivato.
Questo
fatto, è un monito anche ad altri, soggetti che dopo di lui probabilmente
investigarono, ma la cosa interessante che questo piccolo episodio forse è più
importante di tanti altri, anche degli stessi scritti di Agostino,
probabilmente nell'infinita sapienza di Dio e nella sua eterna conoscenza Egli aveva
visto che gli scritti di Agostino sarebbe serviti per studi di altri ed è molto
probabile che Dio in qualche modo volesse fermarlo al fine di impedire che i successori
di Agostino potessero scrivere e pensare cose errate, con la conclusione che poi
si sarebbero prodotte anche delle eresie.
Penso
che sia proprio questo il monito del Cherubino.
Da
quello che ho letto di altri interpreti di questo passo, tutti hanno visto un
aspetto del fatto sotto un ottica diversa, non hanno letto le parole nascoste
in questo evento, hanno letto quello che è piaciuto leggere.
Sant'Agostino
passeggiava lungo la spiaggia meditando sul grande mistero della Trinità.
Il fatto stesso che S.
Agostino medita sui misteri della Trinità, significa che esso pensava molto con
la sua sola mente, e l’angelo in questo caso lo dice pure, in sintesi: come puoi tu con le tue sole forze
contenere tutto l’infinto di Dio! , inoltre questo fatto è anche un
rimprovero ed un invito a chiedere l’ausilio dello Spirito Santo, per arrivare
a comprendere oltre i limiti della mente umana ed evidentemente S. Agostino
non faceva questo, e forse aveva un po’
di arroganza nel pensare che lui con la sua notevole intelligenza potesse
scrutare i misteri di Dio …
Questo fatto è un
monito a tutti gli studiosi di teologi e di ogni altra scienza.
Ci dobbiamo chiedere Agostino dopo questo evento, capì la lezione oppure continuò a scievere con la sua mente? E se lo fece, i suoi testi attuali sono buoni o no?