giovedì 3 aprile 2014

Il Gesù parla al mondo!

30 marzo 2014

Cari figli del mondo.


Non voglio stancarvi, con le mie continue richieste di cambiare vita, di essere migliori, di non commettere peccati, di pregare, confessarvi e convertirvi. Ma da ciò che vedo ogni giorno, da secoli e secoli, per quanto faccio, voi continuate imperterriti a farvi del male, senza volere realmente cambiare; il vostro cambiamento è momentaneo, finché non subentra una nuova esigenza, ma non avete saldo nella vostra mente il vostro bene superiore, che viene dopo questa vostra vita terrena. Voglio e desidero salvarvi dalla dannazione eterna, dalla morte dell’anima, ecco perché mi distruggo per voi, nel richiamarvi e nel soccorrere chi desidera con tutto il cuore, ascoltarmi, amarmi sinceramente. Ricordate che Io, non perdono chi non chiede umilmente e sinceramente perdono, non si dica Dio perdona tutto! Si, perdono tutto, se chiedete a me perdono, ma non perdono se non chiedete perdono. Vi ho posto dei sacerdoti per esservi di aiuto, non perché essi si diano al mondo! Nessun’uomo si sostituisca a me, nel decretare diversamente dalla mia legge, perché chi lo fa è contro di me! Nessun’uomo interpreti la mia legge come più gli aggrada, per adattarla alle esigenze dell’uomo nel tempo. Ciò che è in abominio a me, io l’ho detto e decretato e così è! Nessun uomo povero o potente, sentenzi diversamente! Non ho dato all’uomo della mia chiesa il potere di cambiare la mia legge, se esso lo fa si pone contro di me,  sappia che la mia condanna cadrà anche su coloro che nella chiesa applicano una legge diversa, per dannare le anime. Non usate l’astuzia per portare il mondo dove voi credete, perché, insegnerò a chi desidero di leggere nei cuori, nelle menti e nel tempo ciò che l’uomo malvagio ha in cuore di fare contro l’umanità, contro la mia deità.  Non cercate di nascondere le vostre sozzure, non fingete di celare sotto falsi sorrisi e ipocrisie, il vostro vero agire, io vi osservo, sia buoni che i cattivi, conosco i vostri pensieri più reconditi e li metto a disposizione di chi io desidero, non si dica che solo l’uomo di chiesa può stabilire o decidere se un soggetto è santo, perché ciò è contro la mia deità. Voi non sapete e non conoscete i misteri eterni, siete umani e non siete dei! Comportatevi da uomini saggi, se volete essere dei. Ma la deità appartiene all'immortalità non al mondo mortale. Non cercate di porvi al mio posto, non elevatevi, rimanete in basso, per voi è un bene se lo comprendete; siete tutti al mio cospetto uguali, non c’è nessuno che è superiore all'altro, ne il povero lo è rispetto al ricco, ne il santo rispetto al peccatore, ne il popolo rispetto al vicario. Innanzi a Me siete tutti sullo stesso piano, non siete innanzi a me, più alti o più bassi. Guardo i sentimenti del vostro cuore non le parole vane, non conta se siete laureati, geni, teologi, uomini importanti, re, principi, poveri, ignoranti o ricchi, sacerdoti o pontefici. Guardo i vostri cuori, le vostre anime, i vostri pensieri, azioni che saranno un giorno tesoro per voi, uno scrigno per accedere nel mio regno. Mettete in pratica la mia parola, alla perfezione in modo integrale e non datene un senso diverso. Rispettate la legge degli uomini, ma se essa va contro di me, sia essa in abominio a me, così decido e così comando!  E se il mio vicario vi dice diversamente, non ascoltatelo perché esso non parla ad opera dello Spirito Santo, ma per sua volontà! Hai vostri bimbi insegnate che Dio vi ama, insegnate la mia parola, insegnate a pregare ad amare il prossimo e non usate violenza contro nessuno di loro, siano protetti i bimbi, perché loro è il mondo, perché dai bimbi nascerà una nuova generazione, sono loro il vostro futuro e la vostra vecchiaia. Se avete a cuore il vostro futuro curate il vostro presente. Un albero si riconosce dai suoi frutti. E i frutti che ora sono nel mondo, sono guasti.

sabato 29 marzo 2014

Amare i nemici!

Amare i nemici!
Luca 6,27-36

Molti si chiedono come si possibile amare i nemici?

E’ possibile, nel come ci si pone nei confronti del prossimo.

Ma questo concetto va molto oltre la parabola di Gesù, egli infatti ci vuole fa capire qualcosa di sconvolgente, che noi umani facciamo fatica a comprendere il mistero che si cela in esso.
La parabola ci invita ad amare i nemici, ad averne compassione, a provare misericordia, pietà ecc; ma l’amare è indice di ammonimento, non di seguire, non si emulare, non di assecondare il nemico, ma di tentare il suo recupero, di portarlo sulla retta via, infatti Gesù dice bene quando afferma ma anche i peccatori amano, anche i buoni amano, che meriti ha l’uomo che ama o che fa il bene verso chi già gliene fa? Non ha meriti alcuno, se egli già ama da chi è amato, perché il cattivo o il buono sono entrambi amati da loro stessi simili.  

Gesù ci dice ama il tuo nemico, cioè ama colui che ti fatto un torto, ama colui che ti insulta, ama colui che ti calunnia, che ti critica, ama colui che è nel peccato, perché solo con l’amore, puoi ottenere la conversione di quel nemico, solo con l’amore puoi sconfiggere il male, ma senza chiedere meriti a nessuno e senza chiedere indietro alcuno sforzo o danaro che potresti aver investito. Se non fate tutto ciò con vero sentimento d’amore disinteressato verso costoro, non otterrete le promesse di Gesù.

Nella parabola fa capire che anche chi è nel peccato è in grado di amare, ma allora quale è la differenza tra l’amore dei buoni e quello dei cattivi?

Di quale amore parla Gesù?

E’ si, in questa parabola Gesù fa una distinzione, tra i cattivi e i buoni, ma allora stesso tempo dice che entrambi sanno dare amore, in questo oscuro discorso Gesù nasconde una verità, che ci sono due tipi di amore, quello dato da Dio e quello dato dall'uomo. Dato che satana non sa amare e non può dare amore. 
L'amore di Dio è puro amore, ed anche il sesso che venisse fatto mediante esso deve essere finalizzato alla procreazione non al piacere fine a se stesso. Ecco la differenza, l'amore fatto per un piacere fisico-mente porta al peccato, mentre l'amore con la conseguenza della procreazione con fine di portare frutto(figlio) non c'è peccato. 
Abbiamo che l'amore che Dio porta è un amore creatore, mentre quello che noi portiamo non crea, ma distrugge, perchè noi consumiamo la nostra forza vitale nel creare, o dare vita e lo sprechiamo in nulla, cioè la gettiamo via la vita, di conseguenza sprecare la vita è un peccato.  In questo caso del donare vita anche con il sesso per generare un figlio, ma nel caso dell'amore puro verso il prossimo dove non c'è sesso, è finalizzato ad altro scopo, nel quale vi è il sentimento vero e profondo, come può essere un amicizia, una passione, un legame, un interesse, l'amore per l'altro, il debole, il malato, il povero, ecc. 
Quindi Dio distingue tra amore per la vita, e amore per la non vita, uno crea la vita, l'altro genera la morte e induce al peccato.

Chi sono i nemici?
Chi ci fa del male,(ladri, truffatori, gli assassini, ecc) i cattivi in generale, i peccatori, gli immorali, gli indemoniati, satana stesso, ecc.

Ma l’amare i nemici è un concetto che va molto oltre la natura umana, è un concetto che esprime un pensiero divino, prima di tutto verso gli esseri soprannaturali, oltre che gli uomini, ma cosa intendo dire con questo, se Dio, è colui che ama tutti, ama anche chi per noi non dovrebbe essere amato. Ama anche colui che lo odia infinitamente, ama anche colui che lo combatte giorno e notte, ama anche colui che ha istiga l’uomo a porre il figlio di Dio sulla croce. Ama anche colui che è stato costretto ad allontanarlo dal suo regno eterno, per suo stesso volere, per sua stessa condanna con le sue stesse mani, satana. Se Dio non amasse anche satana, Dio lo avrebbe ucciso, cioè proprio eliminato dalla scena del tempo, invece lo ha solo condannato, ad un agonia eterna per aver rifiutato di sottomettersi a suo Figlio Gesù umanizzato. Il dolore che satana prova verso Dio, è proprio legato al fatto che Dio lo ama ancora, ma satana non vuole quell'amore, lo combatte ma Dio essendo  amaro puro non può non essere esso stesso così, ama chiunque, e non per nulla Gesù dice amate i  vostri nemici, non nel senso di divenire complici di questi, ma di aiutarli nel sconfiggere il male che c’è in loro, proprio riversando su di essi amore. Quando si riversa su un soggetto amore, specie se questo è a te avverso, esso si trova spiazzato e non sa più come reagire, satana stesso prova infinito dolore nel ricevere amore ed è questo amore che lo tormenta giorno e notte, nei secoli dei secoli. Quando si fa un esorcismo per scacciare un demone, più demoni o legioni di demoni da un essere umano, si applica un azione d’amore verso questo essere umano, ma l’amore che si scatena verso l’essere umano, in realtà va contro il demone che prova un infinito dolore, praticamente l’amore che Dio manda mediante i suoi 7 santi spiriti(Spirito Santo)provoca nel demone, un dolore “fisico” terrificate come se l’amore di Dio per quel demone fosse il suo peggiore male e lo è realmente. Quindi ogni benedizione, ogni preghiera, ogni esorcismo sprigionano amore allo stato puro originale, specie se questo amore, è disinteressato, e versato verso chi non ti fa del bene. Praticamente l’azione che noi facciamo verso satana o i suoi demoni è un azione d’amore, anche se noi scacciamo questo demone da noi, ma l’azione che noi esercitiamo verso di lui, è un azione d’amore, il quale amore lo distrugge, lo tortura, lo brucia, fino alla sua radice più profonda e lo contorce con un dolore terrificante che nemmeno il fuoco atomico è comparabile. Satana fugge l’amore di Dio, non potendo più contenerlo, neppure se volesse.

In breve la preghiera, la benedizione, gli esorcismi, i miracoli, le grazie, la confessione, la messa, l’eucarestia sono tutti atti d’amore verso il prossimo o verso noi stessi, in pratica noi mediante questi mezzi attiriamo a noi l’amore di Dio, e solo Dio da amore, infatti l’amore non ci appartiene, esso viene da Dio, come l’odio viene da satana. Ma tutta la creazione è piena e intrisa dell’amore di Dio che la manifesta. Satana ci odia, perché ci invidia, proprio perché noi siamo amati da Dio in modo totale, mentre lui ha rifiutato di sua volontà quell'amore puro sincero e gratuito che Dio gli ha offerto e gli offre ancora, ma in questo caso come detto produce in satana un dolore assoluto.


L’Amore non appartiene alla mente logica, matematica, razionalista del nostro cervello, esso è stato infuso in noi, con l’anima dal soffio divino e non è un pensiero logico, ne razionale. L’Amore è l’essenza che ci sostiene e che ci da vita; nei casi di possessione, ossessione, il demonio riesce ad oscurare, con il suo peccato e con quello del soggetto posseduto, l’amore che è Dio. Per questo il soggetto umano è in così grande sofferenza, in così grande prostrazione psicologica e anche fisica alle volte. Per questo, bisogna far il possibile per rimanere legati a Dio, perché egli mediante il suo amore ti protegge sempre da qualsiasi cosa, umana o soprannaturale e per far ciò bisogna imparare ad amare chi ti maltratta, insegnando e ammonendo. 

L'amore uccide satana! 
Ma satana non deve essere amato, al massimo se ne può aver pietà e mediante la pietà lo si distrugge! 
Gesù nei suoi "colloqui" con il maligno, durante le sue tentazioni, esso, mai lo odiò! Mai! Lo scacciò, lo riproverò, lo ammonì, ma Gesù non appartenendo ad Egli l'odio, non può odiarlo, ma il suo amore per tutto e tutto lo schiaccia e lo scaccia; è il demonio stesso a fuggire innanzi a chi contiene in sé l'amore puro di Dio. Satana fugge innanzi alla santità!

venerdì 28 marzo 2014

Siamo nel tempo del digiuno necessario se vogliamo salvarci.

Discussione sul digiuno

Luca 5,33- 39

 Il concetto è espresso tutto in questa affermazione:“potete forse far digiunare gli invitati a nozze, mentre lo sposo è con loro? Ma verranno giorni in cui lo sposo sarà loro tolto, digiuneranno in quei giorni”

Cosa ci dice la parabola di Gesù, che essendo egli il nuovo, da quando egli è vivo tra gli uomini, non ci sarà più nessun digiuno, perché egli è lo sposo, colui che porta la buona novella, ma quando egli non sarà più tra i suoi, o meglio dire dopo la sua morte e resurrezione, tutti coloro che vogliono essere dei suoi dovranno digiunare, soprattutto dal peccato!

E’ il peccato che allontana l’uomo da Dio, è la permissione al peccato che facilità la morte dell’anima! Ecco perché Gesù dice quando lo sposo sarà tolto, allora digiuneranno! I giorni del digiuno sono questi, i nostri secoli, dopo il suo ritorno alla casa del Padre.

Oggi invece cosa assistiamo, che il peccato è divenuto lecito, giusto e corretto, e nessuno deve metter bocca, specie nei confronti di quei peccati che sono in abominio a Dio e chi può aver più autorità nel ammonire non lo fa, perché dice:”chi sono io per giudicare? Ecco quando satana getta i figli di Dio a terra, ma essi non hanno la forza della fede per rialzarsi, satana vince, sull'uomo. Non si pratica più il digiuno dal peccato, ne quello del cibo, per cui il mondo non si pente dei suoi errori; ed errori su errori riempiono il calice di peccati, per cui  la rovina del mondo si avvicina.


Se non si digiuna, non si ottengono le grazie che si desiderano, o che sono necessarie per far scendere la grazia di Dio, nel mondo, non si ottiene la libertà vera, non si ottiene la salvezza per tutta l’umanità….E se non si ammonisce non si fa la volontà di Dio!

sabato 22 marzo 2014

Gesù ci ama, ma ci avverte

Cari figli

Vi chiamo, ma non mi rispondete, parlo ai vostri cuori, ma non volete sentirmi, mi allontanate da voi, cerco in tutti i modi di farmi conoscere e voi siete sempre più lontani da me, Io sono Amore! 
Molto d voi passano ore nelle chiese a pregare, ma  non pregano, parlano senza avere nulla nel loro cuore, senza fede; se le preghiere vengono dette senza fede, a cosa servo? un pagano, mi chiese con vera fede, aiuto, e io trovai in lui, più fede, persino di più che nei miei apostoli. Quanti di voi hanno la fede di quel centurione? Quanti mie figli anche nella mia amata chiesa, sono così! Quanti si sono persi, nella forma, nei drappeggi, nei pizzi, nell'oro, siete annegati in un lusso che non mi appartiene, avete fatto della mia casa un covo di demoni, un investimento per i vostri bisogni terreni, nei vostri vizi siete annegatati. Mi do in ogni istante a voi, ho dato tutto di me a voi, e ho trovato fede vera solo in pochi, cambiate la parole della mia santa parola, interpretate come vi aggrada,  ponete leggi che non ho mai posto e vi fate gioco di me? Attenti figli! Posso chiudere gli occhi, cercare di non vedere? No! io vedo, sento, e ciò che è innanzi a me è sgomento, il mio cuore è affranto, ma spero sempre che cambiate, fino all'ultimo attenderò, il vostro Si Signore! 

giovedì 20 marzo 2014

La Madre di Dio supplica e avvisa uno stato potente nel mondo!

La Madre di Dio supplica e avvisa uno stato potente nel mondo!

Cari figli, voi che mi avete posto come vostra protettrice, vi chiedo di allontanare dalla vostre menti il pensiero di scatenare una guerra mondiale,lo chiedo per voi, affinché possiate avere ancora tempo per liberarvi dallo spirito di satana che vi sta rendendo schiavi.  Ve lo chiedo in Nome di Mio Figlio Gesù Cristo, lo stato che attaccherà per primo, sarà considerato da Dio, la causa dello sterminio di tutta l’umanità allora la sua condanna sarà grande, ed egli non attenderà tempo per inviare l’angelo della morte su chi ha voluto la guerra!  Allora pestilenza, fame, fiere, insetti, terremoti  distruttivi colpiranno lo stato che ha generato questa guerra e tutto sarà distrutto, ciò che è sopra e ciò che è sotto, non vi sarà più!
 Vi esorto figli del mondo pregate affinché la potenza di Dio scenda nel mondo ed allontani la furia di satana che sta per scatenarsi contro tutta l’umanità!
Satana con i suoi servi, vuole la morte di tutto il mondo, anche dei servi inutili.

Dio è molto stanco!


Pregate convertitevi e pentitevi dei vostri mali.


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Ricordate Fatima anche allora la Madre di Dio avvertiti di alcuni pericoli, ma qualcuno celò la verità, non per paura ma per far avvenire quello che Dio metteva in guardia, smettiamo la di farci del male...

Il Digiuno dal peccato!

Dio vuole il Digiuno dal peccato, questo è il vero digiuno!

Dio , Suo Figlio Gesù, lo Spirito Santo, la Madre di Dio l'Immacolata Vergine Maria, e gli arcangeli, chiedono molte preghiere, chiedono di allontanarsi dal peccato di fare digiuni non tanto alimentari quanto digiuni dal peccato, specie i peccato carnali e i peccati contro la deità di Dio. 

Il seguente messaggio del 1990, dell'immacolata Vergine Maria vi fa capire come Dio non desideri un digiuno solo di alimenti, ma sopratutto un digiuno dal peccato.


"Cari Figli, vengo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, vi chiedo di digiunare dai peccati della carne di astenervi, dal peccato nei giorni di sabato e dedicare questo Giorno tanto caro a Dio, alla preghiera Santa, di leggere la sacra scrittura, ogni giorno, e se qualcosa non comprendete vi ho dato questo mio figlio, egli vi aiuterà a capire, ha dei doni speciali infusi dallo Spirito Santo, esso è un mio figlio, scelto da Me e da me custodito, egli è qui per aiutarvi ad evolvere la vostra coscienza, ad elevare le vostre anime a Dio, egli ha un dono specialissimo che pochi uomini hanno oggi, un dono voluto da Dio. Ma per essere veri figli di Dio, dovete allontanarvi dal peccato, far digiuno non solo del cibo, che serve per sostentare il corpo e la mente, ma dovete purgare con un digiuno operoso di amore verso i figli più deboli, contro i peccati tutti, digiunando dal peccato scaccerete e vincerete la vostra battaglia contro satana, ponetevi semplicemente e con volontà certa nel desiderare di scacciare  ogni forma di peccato, ponetevi innanzi al mio Signore Gesù, ricevete il suo preziosissimo sangue e corpo, in pentimento di vostri peccati, e chiedete umilmente perdono.Il Signore che legge i cuori vedrà il vostro pentimento e vi farà la grazia del perdono. Quando il perdono verrà meno, nel mondo e le forze avverse lo cancelleranno, dovrete pregare tantissimo, e chiedere perdono incessantemente a Dio per tutta l'umanità, ma la Trinità vi ha dato alcuni apostoli da Esso eletti, per quei tempi. 
Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Amen


Solo Dio è Buono!

Solo Dio è Buono!

Un altro affermazione di Gesù che tutti noi ignoriamo volontariamente .

Marco 10, 17- 27.Quando il ricco gli corse incontro, parlando disse delle cose: “ Maestro, buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?”  la risposta di Gesù che si sofferma su una parola per lui molte importante …. infatti la sottolinea.. : “Perché mi chiami Buono? “ Nessuno è buono all'infuori di Dio solo”

Quindi neppure un bambino è buono, perché usa la parola “Dio solo”, indicando che solo il Padre Onnipotente è buono , nessuno è buono, questo esclude categoricamente ed in maniera decisa che la bontà non è di appannaggio umano!   Da ciò Gesù rivela la natura del Padre Suo, essere, un essere buono di un amore sconfinato.

Poi Gesù va vanti parlando al ricco di rispettare i comandamenti, il giovane ricco rispose che era osservante, ma Gesù lo trasse in fallo quando gli disse: “ una cosa sola di manca, vendi tutti i tuoi averi, dallo hai poveri, e avrai un tesoro nei cieli , poi seguimi” ma il giovane ricco “oscuratosi in fronte,” significa che ha corrugato la fronte, cioè ha assunto uno sguardo tenebroso, si è irrigidito, se ne andò perché non voleva rinunciare a quei beni.

 E parlando con i discepoli dice che,  chi ha ricchezze terrene difficilmente entrerà nel regno dei cieli.
Quindi fa capire che le ricchezze terrene, sono deleterie per entrare nel regno dei cieli, cioè significa che i ricchi hanno già ricevuto in terra, la loro ricompensa e che se non daranno ogni avere di ciò che hanno, non entreranno nel regno dei cieli, ma facciamo attenzione perché Gesù non distingue solo il ricco laico, ma prende dentro tutti i ricchi anche i sacerdoti.

Poi Gesù termina la sua parola con la nota frase,: E’ più facile a un cammello passare per una cruna di un ago, che un ricco entrare nel regno di Dio.”

Gli apostoli stupefatti dissero:“Allora chi si può salvare?”

E aggiunse alla perplessità dei suoi apostoli: “per gli uomini è impossibile, ma non per Dio; perché tutto è possibile per Dio.”


Per l’uomo è impossibile salvarsi da solo, ma per Dio salvare chiunque egli vuole è possibilissimo perché essendo Dio onnipotente può tutto. Sta sempre e solo a Dio decidere chi salvare e chi lasciare, questo fa capire che non è l’uomo che può decidere chi deve essere salvato o santificato, ma solo Dio lo può fare. 

Chi è degno del regno di Dio?

Chi è degno del regno di Dio?

C’è lo dice Gesù! (Marco 10, 14) “ lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché il regno di Dio è di quelli che sono come loro”, poi aggiunge: “ chi non accoglierà il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso” 
  
Quindi Gesù ci fa capire che il regno di Dio è dei bambini e di coloro che sono come bambini, ma cosa significa essere come bambini?
Intanto vediamo di capire come sono i bambini? Quali caratteristiche hanno i bambini che noi adulti non abbiamo più!

Un bambino è:
candido,  innocente, spontaneo, semplice, gioioso, vivace,  allegro,  tenero, affettuoso, birichino, buffo, coccolone, tenero, amorevole, angelo, soave, delicato, ecc … ma soprattutto  non ha malizia, (a meno che non sia stato smaliziato dagli adulti, con sistemi vari)

il fatto di essere privo di malizia indica che il bambino è spontaneo nei suoi pensieri, non trattiene per se i suoi pensieri, li rende alla luce, la verità che conosce la libera dalla sua mente, la rende disponibile a tutti, smaschera ingenuamente le nostre piccole o grandi bugie di adulti, non ha segreti e non trattiene per se nulla.

Poi logicamente ogni bambino ha i suoi lati caratteriali negativi, ma questo è soggettivo per ogni carattere diverso, possiamo dire che sono questi lati negativi che disegnano un bambini e formano assieme a lati positivi il carattere del futuro uomo o donna.

Questo fa capire, che nessuno che non  sia come un bambino non entrerà nel regno dei cieli.
E questo fatto è drammaticamente vero!

Inoltre possiamo dire con sicurezza che Gesù ci dice che questo è il metro con cui egli valuta l’essere umano.

E quanti,  di noi adulti possono dire di essere così?

Pensateci bene ….

mercoledì 19 marzo 2014

DIVORZIO E SACRAMENTI

Il divorzio contrario a Dio!

Argomento molto sentito in questi giorni, dove sia da una parte che dall'altra arrivano desideri e proposte di  dar la possibilità ai divorziati di prendere la comunione.

Ma Gesù ha qualcosa da dire in  Marco 10,1- 10, 12, ci parla molto chiaramente di come lui la pensa, e dato che il nostro credo parte e si fonda in Lui, i farisei gli pongono delle domande per trovarlo impreparato:

” E’ lecito a un uomo ripudiare la propria moglie?”  Gesù rispose:” che cosa vi ha prescritto Mosè?” e questi risposero:” Mosè ha permesso di scrivere un atto di divorzio e di ripudio”  ma Gesù disse loro:” A causa della durezza del vostro cuore, egli ha scritto per voi questo precetto”.
In questo passaggio Gesù ci parla della precetto che Mosè,  il quale lo ha scritto per assecondare la volontà dei suoi contemporanei e i desideri carnali, facciamo attenzione alle parole esatte che Gesù usa nella frase: ” A causa della durezza del vostro cuore, egli(Mosè) ha scritto per voi questo precetto”.

A causa della incapacità di amare con sincerità (durezza del cuore), ” ha scritto per voi” non dice che Dio ha dettato a Mosè quel precetto, dice diversamente sottolinea “ha scritto”,questo precetto non è stato dettato dalla voce di Dio, ma è opera della mente di Mosè che per venir incontro ai desideri del suo popolo ha cambiato il volere di Dio.

Poi Gesù aggiunge, “Ma la principio della creazione Dio li fece maschio e femmina; per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre , e si unirà alla sua donna, e i due saranno una carne sola. Sicché non più due, ma una carne sola. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto”
Questa specifica precisa di Gesù è fatta per contraddire la Legge Mosaica su questo punto e correggerla, ripristinando quello che in origine era la parola di Dio, il maschio e la femmina si uniranno per formare una sola carne, un unico essere. Certo Gesù parla dell’unico essere che si forma dalla fusione dei due organismi uomo e donna, che danno vita ad un unico essere umano, il nuovo nascituro, per questo Gesù diceva due diventano uno. Inoltre Gesù specifica che l’atto di unione dei due soggetti , che producono un nuovo soggetto figlio, è praticamente uno sposalizio, non lo dice direttamente ma è un concausa dello stesso ragionamento che fa Gesù, dicendo che “e i due saranno una carne sola”, perché il fatto di far nascere da un unione un figlio; il figlio diventa l’anello di congiunzione dei due esseri, maschio e femmina, per Gesù l’unione carnale corrisponde allo sposalizio, specie se questa unione da frutto.  Specifica precisamente che è uno sposalizio nel momento in cui avviene l’unione carnale dei due soggetti, con al farse “L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto” .

Aldilà, che poi le società hanno formalizzato un rito di matrimonio, ma in origine tale rito non esisteva, ed esisteva invece l’unione carnale che stabiliva quando due soggetti erano sposi, al momento della nascita del nascituro, quello era il momento in cui si poteva stabilire con certezza che il maschio e la femmina erano diventati genitori quindi sposi.  Quindi l’unione carnale da come risultato un doppio frutto, quello del figlio e quello dello sposalizio.

Poi  i discepoli insistono e chiedono specifiche e Gesù risponde dicendo : “ Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei. E se essa ripudia il marito e ne sposa un altro, commette adulterio.” Qui Gesù va oltre il concetto di Matrimonio, e specifica che nessuno dei due partner devono ripudia e unirsi con altri, perché entrambi fanno adulterio, l’uno nei confronti dell’altro.

Da ciò si comprendono chiaramente alcune cose, prima che Dio è contrario al Divorzio, “L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto” .  Eccetto ovviamente difetti di matrimonio, come possono essere inganni o incapacità di procreare di uno dei due coniugi.  In tutti gli altri casi, anche la semplice unione con una donna che porti come conseguenza frutto( un figlio) da come risultato che innanzi a Dio i due sono una carne sola, quindi sposati ufficialmente innanzi agli occhi di Dio.  Che poi la chiesa si sia inventa quello che le pare è un altro discorso, ma quello che è sicuro è quello che Dio ha stabilito e la sua legge nessuno la può  modificare, perché essa vale tanto in cielo quanto in terra. Anche se l’uomo terreno modifica la legge per adattarla alle esigenze umane, ma l’uomo di chiesa tenga presente questo, qualsiasi legge stabilità in origine da Dio in una determinata maniera, essa rimane per Dio indissolubile e fissa, nel tempo e nei millenni. Questo significa che se chiunque mutasse per soddisfare un desiderio umano di un cambiamento della stessa legge di Dio, essa per Dio non ha alcune valore, per cui agli occhi di Dio, chiunque pone mano alla sua legge fa grave peccato e sarà condannato da Dio alla pena massima.

Per cui i moltissimi giovani nel mondo che si accoppiano come se fosse uno sport e danno vita a figli, che poi prontamente vengono soppressi, oggi si chiama aborto, una forma più elegante per non dire uccisi dalle giovani madri(non tutte, ma buona parte), sappiano che oltre a fare peccato di omicidio, perché per Dio è questo! La prima unione carnale che fanno, a cui da seguito un figlio, anche se non nato, per volontà loro, essi, agli occhi di Dio sono sposi. Quindi ogni altro contatto carnale che dia come frutto un figlio, è considerato da Dio adulterio.


Ma andiamo oltre, la chiesa che oggi vorrebbe dare ai divorziati la possibilità di comunicarsi, deve sapere che dato che il divorzio è da Dio considerato un peccato grave di conseguenza ogni altro aspetto derivato dal divorzio assume su di se la stesso peccato. Per cui la chiesa che vuole a tutti i costi, dar occasione ai divorziati, risposati, adulteri, di poter prendere la comunione, sappia che essa si mette da sola la mola al collo.

Dio è chiaro in tal proposito, L'uomo non separi ciò che Dio unisce.... e è chiaro pure quando afferma che egli è contrario al divorzio... e chiaro pure quando Gesù afferma che l'uomo e la donna sono nati per procreare e darsi un figlio, quindi il divorzio non rientra nel vocabolario di Dio.

IL FUOCO E IL SALE DELLA VITA

Il fuoco, il sale della sapienza.




“Ognuno sarà salato con il fuoco” frase interessantissima, ma cosa vuole dirci Gesù?

Bisogna indagare la natura del fuoco, e del sale per rispondere bene a questa frase.

Oltretutto bisogna capire di quale fuoco e di quale sale, parlava Gesù.
Sicuramente egli si riferiva al fuoco come elemento conosciuto, che brucia, arde e consuma.
Al sale come elemento che sala, che da sapore, ma anche al fatto che esso può bruciare sulle ferite, ma sicuramente Gesù conosceva diversi tipi di sale, e sapeva bene che in Egitto per esempio era molto in voga un sale che bruciava in modo così intenso da produrre effetti simili al fuoco, era il Natron, o carbonato anidro di sodio, per cui il sale che probabilmente egli si riferiva non era tanto il cloruro di sodio, quanto invece il proprio il Natron che da effetti, molto simili alle scottature del fuoco. Quindi l'espressione salare con il fuoco indica con qualcosa che attua la stessa funzione del fuoco, che brucia, consuma e distrugge similmente al fuoco e solo il sodio idrossido o ossido ha questi effetti, non il cloruro di sodio, che è il comune sale da cucina, che a contatto di una ferita da una sensazione del bruciare, ma non a contatto della pelle sana, solo il un ossido o idrossido corrosivo fa questa azione.

Il fuoco un po tutti lo conosciamo, è un flusso di plasma di varia origine, che scaturisce dalla combustione di tutte quelle sostanze capaci di ardere e produrre fiamma, si va dal banale fuoco di po di erba secca, al fuoco nucleare, sempre fuoco è, anche i  fulmini sono una sorta di fuoco, di natura elettrica. quindi possiamo dire che esistono almeno tre o più tipi di fuoco, quello propriamente derivato da combustione, quello nucleare e quello elettrico. Dato che qui il termine è generico, può essere inteso in vario modo.

Sarà salato? 
Cos'è che noi saliamo, le pietanze per dar sapore, quello che Gesù dice è un paragone.
Noi verremo salatati con il fuoco non con il sale, quindi Dio ci darà sapore mediante il fuoco, perché di fuoco è lo Spirito Santo che da sapore alle anime, il sapore indica la vitalità, cioè l’amore di Dio, è il fuoco stesso che sterilizza, pulisce e distrugge ogni peccato, infatti in purgatorio, c’è fuoco, il quale fuoco pulisce le anime dai peccati, e le deterge le rende perfette per poter entrare nella gloria di Dio, al cospetto dell’eternità di Dio, quindi le sala, e  gli dona sapore, cioè vitalità. Quindi ognuno di noi con il fuoco di Dio prenderà sapore e sarà perfetto, nell'amore di Dio.


Come può il fuoco salare?
E quale'è il sale che brucia producendo una sensazione come di fuoco?

Poi parla del sale, e dice “ma se il sale diventa insipido, con che cosa lo condirete? “ qui parla del sale?No! dice infatti, “abbiate sale in voi stessi …”

Il sale come può divenire insipido nella sua natura di sale? 
Esso può divenire insipido se si mescola ad una natura diversa  cambiando la sua natura.

Qui la frase ha un doppio senso, da una parte parla del sale che da puro può divenire impuro, dall'altra non parla del sale ma è un allusione ad un altro elemento, infatti dice “abbiate sale in voi stessi …” questo non è il sale che sala, cioè che da sapore alla vita, ma è il sale dell’intelligenza che deve essere contenuto nell'uomo “in voi stessi  e vivrete in pace” perché con l’uso dell’intelligenza applicata alla fede l’uomo potrà salare la sua vita e renderla tersa con il fuoco.


Questo particolare discorso di Gesù nasconde una verità per rendere la vita nuova, cioè sta dicendo che vi è un sale che come il fuoco si comporta distruggendo il male o malattia che c'è in noi, che sala la vita e sala il corpo, che purifica il nostro corpo che distrugge in noi i mali che esso ha in se.

Il fatto che dica salare sta anche ad indicare dare la giusta quantità di sale, senza esagerare o senza toglierne troppo.

Gesù fa un doppio discorso sull'azione dell'elemento salino che sala il corpo e che da vitalità, ma anche al sale dell'intelligenza che è la sapienza,  pare che ci sia una correlazione tra le due sostanze, tra questo sale che sala e che brucia come il fuoco e il sale che da intelligenza cioè sapienza, come se la sapienza=intelligenza dipenda dal tipo sale.

Cos'è che sala nell'elemento del cloruro di Sodio,  il cloro o il sodio?

Parlerà veramente del sale da cucina?

Io non dirò più di questo.

Vi pongo degli interrogativi su cui ragionare.
Chi gli manca sale, non sa ragionare, cioè diventa insipido.
Cosa rende vivace la fiamma, e vivida l'intelligenza?

Aggiungo questo link, ma ve ne sono molti in rete..


Il sale della vita è la sapienza.

Un conto essere sapienti e un conto essere intelligenti, sono due cose diverse anche se qualcuno può pensare che fanno parte della stessa cosa, ma non è così. Si può essere intelligenti senza essere sapienti. Diciamo che il sapiente intelligente ha una marcia in più, ma non è detto che abbia l'umiltà per saperla usare con giustezza. Oggi giorno basta essere laureati che tutti si ritengono sapienti-intelligenti, ma spesso questa virtù è sfuggente perchè la sapienza spesso non è implicitamente legata alla cultura, ma più allo spirito. 

martedì 18 marzo 2014

Risorto dai morti e il ritorno di Elia.

Marco 9, 9-13

“Fino a quando il figlio dell’uomo non fosse risorto dai morti”

Come ho già detto il primo uomo è Dio Padre,  link:


Andiamo al resto dell’affermazione di Gesù:
“risorto dai morti”  cosa intendeva Gesù con i morti? Chi sono questi morti? È  molto semplice, siamo noi i morti a cui Gesù si riferisce, infatti un’altra espressione di Gesù dice : “lasciate che morti seppelliscano i loro morti” è chiara, richiama lo stesso discorso. Gesù dice che tutto ciò che è carne, organico, ciò che appartiene alla materia è mortale, cioè si distrugge. Quindi il riferimento è giusto, noi siamo morti, perché non immortali, Gesù parla dell’immortalità nelle due espressioni, finche non risorgiamo in Dio, siamo morti, infatti Gesù risorge in Dio, ma egli non risorge solo in spirito, ma anche in corpo. Ma il riferimento va anche all'apocalisse quando parla della seconda morte, che sarebbe la morte dell’anima, quando questa anima va persa, ed allora vi sarà la seconda morte dalla quale nessuno può più uscire, cioè la resurrezione non può esser fatta sulla secondo morte, mentre sulla prima si..
La seconda parte del discorso di Gesù tratta di Elia!

Egli disse loro: “Certamente prima deve venire Elia, per rimettere in ordine ogni cosa”.

Poi però aggiunge un particolare : “ma vi dico che Elia è già venuto e gli hanno fatto quello fatto quello che gli hanno voluto, come sta scritto di Lui.”

Le due frasi sembrano un po’ strane, perché prima dice che deve tornare, ma poi dice che è già venuto, di cosa parla?

È il riferimento allo stesso discorso che fa sopra che dei morti.

Elia deve venire per sistemare ogni cosa, quindi deve tornare per portare qualcosa, forse il vangelo eterno?


Ma poi dice che è già venuto e lo hanno trattato come sappiamo, ma qui il riferimento è proprio al Profeta vivo tra i morti, prima di diventare immortale.  Penso che questa frase sia un ricordo al tempo in cui Elia era vivo, come fosse una precisazione nel discorso, ma che non viene dopo, ma prima di quello che ha annunciato del ritorno di Elia. 

lunedì 17 marzo 2014

Gesù stringe la corda!

Messaggio 15 marzo 2014

Cari figli non esaltatevi, dicendo continuamente "io sono cristiano, io non farà questo o quello, non tradirò mai il mio Signore," perché un giorno all'improvviso io vi proverò. Proverò la vostra vera fedeltà a me, ed anche voi potreste cadere, come cadde Pietro!
Pregate, affinché quando io verrò non vi trovi impreparati, fortificate la vostra fede, affinché l’astuto ingannatore non vi convinca diversamente.
Tutte le reti sono tratte verso di voi, ogni inganno è li pronto per voi, fate attenzione a chi date ascolto, fate attenzione a chi porgete l’orecchio, osservate la mia legge e rimanete fedeli a me. Più è perfetta la vostra fede e maggiori saranno le grazie che io vi elargirò, ma ricordate che se non sarete come bambini, nessuno entrerà nel regno dei cieli.
Mi sono circondato di poveri, di ignoranti, di peccatori per farli apostoli, e voi, avete costruito una chiesa sul fango poggiata non sulla mia roccia, ma sulla vostra pietra.

Rimanete saldi e puri, il tempo è vicino! 

sabato 15 marzo 2014

L'inevitabile guerra.

Messaggio 12 marzo 2014

Cari figli.

La guerra si prepara, ve lo dissi in molte occasioni, in diversi tempi e lo ripeto. Le potenze degli uomini stano tramando per spingere le nazioni l'una contro l'altra, affinché si crei un motivo valido per creare due fazioni, la guerra verrà quando le fazioni saranno contrapposte.  Allora tutto si compirà nel'arco di un baleno, quando un estate diverrà inverno, pregate che non venga d'inverno. Ma chi si crede grande e forte avrà la peggio anche se vincerà. Preparatevi perché l’inizio della fine è vicino. Ma non sarà ancora la vera fine. Sarà solo l’inizio dei guai. Voi non mi ascoltate, non ascoltata una madre piangente e dolente per voi,  l’uomo continua nella sua vita normale ossessionato dal divenire, ma non si rende conto degli eventi che si stanno determinando nel mondo, sopra e sotto di lui. Altri uomini credono di dominare il mondo, ma saranno dominati. 
Convertitevi finché Dio vi darà tempo di vita. Non sapete cosa sarà di voi domani. Pentitevi, confessate i vostri peccati, ricevete degnamente il corpo e il sangue di mio figlio Gesù, finché avrete questa possibilità. Pregate per voi e il mondo, chiedete all'Onnipotente Padre che sia clemente con voi. Il figlio di satana avanza in forza nel mondo, avrà la sua ora di gloria e di morte, ha in cuore di distruggere tutta l'umanità, anche quella ad esso asservita, l'uomo dell'inganno è tra voi, ma i vostri occhi sono ciechi!

lunedì 10 marzo 2014

Che vuol dire la parola onnipotente?

Che vuol dire la parola onnipotente?

"La parola onnipotente vuol dire che Dio può fare tutto quello che vuole.
Dio non può peccare né morire; come dunque si dice ch'egli può far tutto?
Si dice che Dio può far tutto, quantunque non possa né peccare né morire, perché il poter peccare o morire non è effetto di potenza, ma di debolezza, che non può essere in Dio, il quale è permettessimo."

" perché il poter peccare o morire non è effetto di potenza,"
A parte che questo non è vero, perché oggettivamente l'onnipotenza non ha a che fare con questi due aspetti, indica solo quello che un entità non può fare, in questo caso può fare tutto e il contrario di tutto, può fare e disfare, cioè può creare e distruggere, non ha limiti. Cioè non gli è precluso nulla di quello che si può immaginare o fare. Il discorso del peccare e del non morire non è esatto perché un essere onnipotente volendo può morire, in senso fisico, ma non può morire in senso spirituale; anche perché tanto esso si rigenera, quindi la morte su di Lui non ha effetto.  Mentre il discorso del peccare è tutto relativo, l'Onnipotenza non ha che fare direttamente con il peccato. Per assurdo, potrebbe esistere un essere onnipotente che compie anche peccato, ma la sua onnipotenza non verrebbe meno anche se peccasse. Sono due aspetti diversi che non hanno relazione uno con l'altro. L'onnipotenza non viene meno con il peccato o senza di esso. La perfezione è un altro aspetto che non è legato direttamente con l'Onnipotenza, ma diciamo che la perfezione va ad aggiungersi per rendere perfetta l'onnipotenza, in che modo? Nel modo che tutto quello che viene compiuto è perfetto e stabile, la perfezione con l'onnipotenza sublima quest'ultima e la porta ad un livello più elevato; infatti Dio è il Re degli dei Onnipotenti, non direbbe così se gli dei Onnipotenti possedessero la perfezione che è di solo appannaggio di Dio,il più perfetto in assoluto, Quindi il Re degli dei Onnipotenti è il superlativo dell'Onnipotenza, possiamo dire che ci sono diversi gradi di onnipotenza, a seconda di cosa Dio ha concesso. L'imperatore è Dio Onnipotente  perfettissimo, gli altri sono soggetti meno onnipotenti di Dio, pur sempre eterni.

“non è effetto di potenza, ma di debolezza, che non può essere in Dio, il quale è perfettissimo.

Intanto prima di tutto la debolezza e la potenza non hanno nulla che fare con la perfezione, semmai entrambe le caratteristiche possono attingere alla perfezione, ma non diminuirne la forza.
Non è esatto neppure questo, Dio ha dimostrato che nella debolezza c’è molta più potenza di quanta ve ne possa essere nella potenza stessa. La vita e morte di suo figlio non è segno di potenza, ma semmai di debolezza, il problema è che noi non comprendiamo queste cose, e secondo la nostra logica umana, la potenza deve essere assolutamente individuata, nella non debolezza, mentre per Dio le cose possono essere anche diverse. Ricordiamo che essendo lui Onnipotente può far quel che vuole.
Noi pensiamo sempre che la debolezza sia un segno di non capacità di fare, o di arrivare ad essere migliori, invece ciò non esatto. Dio Padre incarnandosi nel figlio si sarebbe dimostrato debole, infatti satana si è risentito di tale decisione, non voleva sentirsi debole e sottomesso ad un uomo anche se divinizzato, per questo si è posto contro Dio. Invece Dio ha visto nella debolezza una forza. Noi quando ragioniamo pensiamo un po’ come fa satana, riteniamo che dato che Dio è perfettissimo non possa dimostrare debolezza, ed invece ci sbagliamo, Egli può tutto perché Onnipotente. Oltretutto i suoi pensieri non ci appartengono, e non sappiamo esattamente cosa sia imperfetto e cosa sia debole per Dio.


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    • E. ma qui non specifica che intende per debolezza, esistono molti tipi di debolezza. Qui san Pio X intende la debolezza degli uomini che non riescono a resistere al peccato. Ovviamente Dio non possiede quel tipo di debolezza
    • E. essendo quindi onnipotente, non possiede la debolezza che gli faccia compiere un peccato, ed essendo perfetto non può compiere un peccato perchè un essere perfetto non avrebbe nessun motivo per compiere un peccato, in questo senso non possiede quel tipo di debolezza
    • Boanerges Yhwhnn ovviamente ma Pio X ragionava come un uomo, da uomo verso Dio non si può far questo tipo di paragone, perchè Dio è tutt'altro soggetto... la debolezza di Dio non è una debolezza, è una forza. E' un concetto un po diverso dal nostro..
    • Boanerges Yhwhnn a parte che anche per noi la debolezza non è indice di peccato, non pecchiamo perché siamo deboli fisicamente, mentalmente o spiritualmente, il peccato non nasce da una debolezza semmai da un atto di ribellione nasce il peccato. Guarda il peccato originale è nato per disubbidienza, non per debolezza.
    • Boanerges Yhwhnn dopo tutti i comandamenti sono posti perchè non siamo ribelli, e perchè accettiamo benignamente la volontà di Dio, non c'è debolezza in un peccato.
    • Boanerges Yhwhnn si dice che noi siamo deboli, perchè cadiamo nel peccato, ma in realtà il termine è errato, prima di cadere nel peccato bisogna capire quali sono state le motivazioni che ti hanno portato a cadere nel peccato...e non è un fattore di debolezza. Per fare un peccato, bisogna essere coscienti di compiere quel peccato, se tu fossi debole , compiresti il peccato senza esserne cosciente, non è possibile. Se fossi incoscienti, compiremo il peccato senza volontà e saremo in balia continua della nostra incapacità di determinare le nostre volontà, questo non è possibile, quindi il peccato nasce da una volontà ben determinata e cosciente, in ciò non c'è debolezza. Si può dire di essere deboli verso le azioni persuasive del maligno, si! Perché non possediamo una volontà forte per riuscire sempre ad opporci, ma non è dovuta ad un debolezza, semmai è dovuta ad una mancanza di Fede in Dio.  Noi siamo deboli, nel compiere il peccato no, anzi per compiere il peccato ci vuole una certa determinazione e una certa volontà determinata, non si compie il peccato in maniera non voluta e non determinata.
    • Boanerges Yhwhnn il peccato è una scelta libera,  se fosse un debolezza noi saremo in balia, involontariamente  il peccato sarebbe giustificato, cosa che non è. Giustificato perchè la non volontà di determinalo, cioè la debolezza del nostre essere ci porterebbe a scusarci, quindi non compiremo peccato, nel compierlo.

    • Facciamo un esempio...
  • Facciamo un esempio: Se rubo una mela non lo faccio perchè sono debole, ma perchè sono affamato, ma quando lo faccio cosa mi passa per la testa? Che posso farlo, che non me ne frega nulla, e so benissimo che vado contro le regole... lo so benissimo!!! Qui non c'è nessuna debolezza, ma potrei sempre fermarmi, ma se mi fermo lo faccio volontariamente, così volontariamente vado contro le regole, sia della società in cui vivo che quella della mia religione... Dove sta la debolezza, non esiste! Anzi ci vuole molta forza di volontà per attuare un atto "criminale o peccato" ci vuole molta determinazione per fare un peccato e non è affatto vero che è un atto di debolezza, anzi il contrario.

    Altro esempio: 

Se un tizio incontra una persona,  gli viene la tentazione di fare qualcosa con questa persona che va contro la morale e l'etica, un peccato sessuale contro ogni regola cristiana, opponendosi ai comandamenti di Gesù, prima di arrivare a far ciò, ci ha pensato e ha determinato in se il pensiero, lo ha forgiato e lo ha modellato nella sua mente finché il desiderio ha preso il sopravvento, magari ha tentato anche di opporvisi, ma poi ha ceduto, lasciandosi trasportare dal desiderio, quindi ha agito sulla sua volontà determinata e voluta. Non c'è alcuna debolezza in ciò. Si deve agire con molta determinazione e sopratutto bisogna superare le remore, i freni inibitori  e le barriere imposte da coloro che hanno immesso in noi delle regole, del non fare certe cose, ma superare questa barriera significa ribellarsi, quindi il peccato è un atto di ribellione all'autorità sia civile dell'uomo e spirituale di Dio. Se io commetto un reato, è una forma di ribellione, così anche il peccato è una ribellione e c'è bisogno di forza per attuarlo perché devi contrastare le tue resistenze.  Il peccato non è debole. 

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Per qualsiasi controversia contattare l’autore stesso Boanerges573@gmail.com

La Gloria di Dio

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