Chi ha ragione Paolo o Giovanni?
San Paolo stesso disse:
“Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema! (Gal. 1:8) E cioè,
che sia maledetto, che vada all'inferno, non abbiate niente a che fare con lui.
Apocalisse 14:6, Annuncio del vangelo eterno
6. Poi vidi un altro angelo che
volava in mezzo al cielo, recante il vangelo eterno per annunziarlo a quelli che
abitano sulla terra, a ogni nazione, tribù, lingua e popolo.
Analizzando con le nostre 5 regole d'Oro.. abbiamo che:
Come potete ben vedere,
c’è una contraddizione netta tra la testimonianza di S. Paolo e quella di S.
Giovanni apostolo nella sua Apocalisse.
Data la natura dell’apocalisse
essere un testo criptico e difficile da tradurre e interpretare. Perché pensare
che essa non è vera? Quando pochissimi possono essere in grado di capirla? Non c’è
motivo nel pensare che qualcuno manometta quel dato punto dell’apocalisse, per
dire una cosa diversa da S. Paolo.
Ora come fa S. Paolo a
dichiarare quello che ha dichiarato quando lo Spirito Santo non può esprimere
due pensieri diversi con uno e con l’altro soggetto, e quando lo Spirito Santo
non sbaglia mai! Non si contraddice mai! E non dice mai due cosi difformi anche
allo stesso soggetto o in soggetti diversi. Non sarebbe lo Spirito Santo
se facesse ciò!
Secondo, come poteva S. Paolo
dire e lanciare un anatema quando l’apostolo prediletto da Gesù, quindi più
prediletto di S. Paolo, dire una cosa diversa da quella detta da S. Paolo? Visto che l’apocalisse è di ispirazione diretta
di Dio, in sostanza parola di Dio.
Terzo, si può ipotizzare che S.
Paolo non conoscesse l’apocalisse? NO!
San Paolo conosceva sicuramente il testo apocalittico, per un motivo ben preciso, perchè usa le stesse identiche parole che sono scritte nell'apocalisse, un angelo, cielo, vangelo, annunziarlo e ne conia questa frase..."un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso " le due frasi sono identiche.
Perchè fa questa operazione? perchè cerca di affermare una verità diversa da quella affermata da Dio mediante Giovanni! un tentativo per distrugge l'apocalisse! per renderla poco credibile! Ma da che parte stava Paolo di Tarso?
Lo Spirito Santo, non poteva certo dire a S. Paolo quello che lui ha
scritto...
Quindi può S. Paolo aver scritto non sotto
dettatura o ispirazione dello S. Santo?
No, non poteva scrive ed affermare una cosa contraria a quella affermata a Giovanni... assolutamente non poteva.
Quindi potrebbe essere stata
una sua invenzione? Si certamente!
Potremo pensare che Paolo di
Tarso, avesse una remora nei confronti di Giovanni, cioè fosse invidioso della
sua posizione e dei doni che Giovanni aveva, allora si potrebbe pensare che la
frase ha un contenuto di opposizione a Giovanni stesso per motivazioni
psicologiche avverse, non per una conoscenza reale dello Spirito Santo … ma per
testimoniare una necessità di imporsi sull'apostolo quasi un tentativo di eliminare
e rende vana l’apocalisse stessa, come se non fosse stata di ispirazione divina.
Parrebbe essere questa una vera motivazione logica, perché, se ci
pensiamo bene, come si può opporsi ad un affermazione di un vangelo eterno,
portato proprio da un angelo? Se non quello di dire esattamente la stessa cosa
ma in opposizione ad essa, e addurre che sia stata ispirata da Dio stesso?
Ma sotto l’aspetto
psicologico, si nota un Paolo di Tarso per nulla amico degli apostoli ma un
loro oppositore, astuto, come diceva Gesù uno scriba, che il discorso di Gesù
fosse riferito indirettamente a Paolo?
E come mai Paolo di Tarso era presente alla morte per martirio di Santo Stefano?
E perché Gesù annuncia in
apocalisse che verrà a portare un vangelo eterno?
Il motivo si può comprendere facilmente,
sta nel fatto, che molto probabilmente la chiesa terrena degli uomini, muterà il
vangelo lasciato da Gesù mediante gli apostoli, e la chiesa ne farà quel che
gli piace di più, ecco la ragione e la necessità di un Vangelo nuovo, eterno! Ma da ciò si potrebbe anche capire per quale
ragione Paolo di Tarso dice diversamente da l’apostolo Giovanni … si perché potrebbe essere che Paolo di Tarso
non fosse concorde con il testo apocalittico e che questo discorso dell’angelo
che viene dal cielo, quindi viene per volontà di Dio, come suo messaggero, sia
visto da Paolo come un intromissione di Dio nella vita della chiesa. Ma allora
se fosse così, Paolo di Tarso non parlava ad opera dello S. Santo ma bensì per
sua voce facendosi passare un vero convertito, un apostolo … ci sarebbe da chiedersi allora
cosa sia vero e cosa sia falso di quel che dice!
Oltretutto Paolo non può
lanciare un anatema verso Dio, perché Paolo non possiede potere, per far si che
l’anatema vada a segno! È Dio semmai che esercita il potere verso l’uomo, non
certo verso se stesso!
Quindi dire nella frase : “…..o
un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo
predicato, sia anatema!” è un contro senso, perché gli angeli
di Dio si muovono solo su permissione di Dio, non agiscono in modo indipendente,
sono servitori di Dio; da qui fa capire che Paolo di Tarso non solo non
conosceva neppure la gerarchia angelica e non sapeva neppure come gli angeli
sono sottoposti all'autorità di Dio stesso e cosa posso e non possono fare o
dire, innanzi a Dio, visto che tutto è permeato di Dio stesso … e Dio conosce
tutto, quello che ogni sua creatura fa. Figuriamoci se non sa cosa fa un angelo
anche per conto proprio …..
Questa frase testimonia solo una cosa, che Paolo di
Tarso non l’ha scritta su ispirazione divina ma di testa propria! Lo Spirito Santo non avrebbe mai acconsentito
ad un uomo di Dio scrivere una cosa del genere … come può Paolo di Tarso
pensare di maledire Dio, mediante un suo angelo?
Il mio pensiero vale poco, ma le parole di Paolo di
Tarso sono chiare, è un anatema lanciato da Paolo di Tarso verso qualsiasi
angelo e indirettamente verso Dio stesso! Mi chiedo se Paolo di Tarso sapeva
costa stava dicendo? O quale spirito in realtà lo possedeva!
Invece è molto più logico il ragionamento del
vangelo eterno, in apocalisse, si capisce le motivazioni che stanno alla base
di tale affermazione …
Come potete vedere pare uno scontro tra due realtà ….
Un Apostolo prediletto da Gesù … e un apostolo acquisito di cui secondo me c’è
un alone un po’ anomalo … considerato non si sa come o perchè dalla chiesa forse più grande dello stesso S.Pietro.
Però questa frase """....o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema!” ha in se qualcosa di strano, leggiamo attentamente.... questa parte.... """che vi abbiamo predicato""", qui non parla per voce dello Spirito Santo ma proprio sono parole sue di Paolo di Tarso, dicendo che vi abbiamo predicato, cioè fa capire che è lui che predica tale cosa, non che essa è parola dello Spirito Santo... se fosse stato lo Spirito Santo a parlare, non avrebbe detto ""che vi abbiamo predicato""", ma semmai avrebbe dato altra forma diretta e sicuramente in singola persona, mentre qui è al plurale... Paolo fa credere, che tutti gli apostoli predicano questa cosa, quando poi è solo lui che la comunica, e nessuno degli altri apostoli ne parla nei vangeli.
Attenzione!!!
Se
diamo ragione a Paolo di Tarso, allora tutto quello che dice Giovanni è falso!(il vangelo di Giovanni e l'apocalisse è una bufala)
Se
diamo ragione a Giovanni quello che dice Paolo di Tarso è falso!
Quel
che è certo che uno dei due dice il falso, questo è poco ma sicuro!!! Ma chi?
Personalmente sono
propenso a dire che è Paolo che dice il falso ….
Ma se fosse Paolo,
allora non è un apostolo e decadrebbe
anche tutto quello che dice …
Come potete vedere anlizzando con le 5 regole d'oro dello Spirito Santo siamo approdati a comprendere, come essi si applicano al testo sacro e quali risultati si ottengono.
Ma se ancora incerti della veridicità, perchè insicuri di stabilire l'autenticità di tali parole, abbiamo un solo ed unico sistema quello di inteprellare delle entità che conoscono la verità, Se non abbiamo un santo in vita a disposizione e se non siamo certi neppure in questo caso della sua effettiva santità, c'è solo un sistema...
Quello di interpellare satana mediante un posseduto, usando in modo appropriato mediante i nomi sacri di Dio, esso esprime la verità, sotto costrizione!
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