I
veri ebrei siamo noi cristiani!
Matteo
5,17-20
17 Non
pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son
venuto per abolire, ma per dare compimento. 18 In
verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra,
non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che
tutto
sia compiuto. 19 Chi
dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e
insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato
minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li
insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei
cieli.20 Poiché
io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli
scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
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Vediamo
di capire questo passo molto importante per capire un aspetto che la
chiesa non vuole comprendere.
Dal
quale si comprende anche molto altro e anche dove sono state apposte
modifiche e manomissioni.
Gli scribi oggi sarebbero i copisti; i farisei sarebbero i moderni economisti nella chiesa, ma anche taluni Teologi.
Perché
Gesù fa questa asserzione?
“Non
pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non
son venuto per abolire, ma per dare compimento”
Dalla
risposta che ha dato si comprende che Gesù previene questo pensiero,
”Non pensate “ ma sa anche che
qualcuno ha già pensato e ragionato sulle sue parole, per cui già
avevano un cuor loro mosso delle accuse, o meglio la casta
sacerdotale pensava che le parole di Gesù fossero per cambiare o
abolire la legge, molto probabilmente la casta si sentiva attaccata
dalla parole di Gesù e mossero contro di lui diverse accuse, per cui
Gesù da quella risposta; ma questa risposta implica anche un altra
considerazione, vediamo di capire per quale vera ragione attaccarono
Gesù su questo discorso.
Il
dire non sono venuto ad abolire la legge e i profeti” sta a
significa che una parte del contenuto della legge, cioè dalla
parola di Dio era stato manomesso, mal interpretato, significa anche che il vangelo in
realtà non è un libro in più che Gesù porta al mondo, ma
semplicemente spiega meglio il contenuto della legge stessa, quella
che fu data dal Padre Celeste in origine, prima che egli uomini
mettessero mano, per questo fa questo discorso e cerca di prevenire
gli attacchi dei sacerdoti, dicendo appunto che Lui non sta portando
nulla di nuovo, che non sta abolendo la legge. In sostanza il
Vangelo altro non è che la spiegazione più estesa dello stesso A.T.
il vangelo non è un apporto in più alla legge, non è una modifica
alla legge, ma solo una spiegazione più dettagliata della legge
stessa.
Perché
Gesù viene a spiegare meglio la legge?
Molto
semplice perché l'antico testamento era stato modificato-interpretandolo, a seconda
della volontà umana, cioè dei sacerdoti del tempio, che nel corso
del tempo hanno progressivamente modificato a loro piacimento la
legge stessa, con quella parole “ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire” Gesù ci sta dicendo che Egli
voleva riportare la legge antica all'origine della creazione, quando
Dio la diede la prima volta, in sostanza Gesù spiega in modo esteso
il decalogo sacro, con esempi pratici al fine di far capire bene
quello che l'uomo non comprese.
Quindi
il vangelo altro non è che parte dello stesso antico testamento,
possiamo dire un integrazione.
Il
fatto che dica non voglio abolire la legge, ma di quale legge parla?
Non
certo di quella conosciuta al tempo di Gesù, ma quella dell'Origine,
ancora una volta fa comprendere che Egli il Padre nelle vesti di
figlio, vuole rimettere le cose a posto, perché l'uomo nel corso
della sua esistenza ha l'abitudine di cambiarne il senso a secondo
delle generazioni e delle sue necessità.
Oggi giorno le parole di bergoglio hanno cambiato il senso dato da gesù nei Vangeli al discorso divorzio e adulterio, ecco spiegato come la parola di gesù è oggi più che mai attuale.
Quindi
Gesù in pratica non abolisce nulla, ne sostituisce, ma semplicemente
da la giusta interpretazione della legge, quella che tutti diedero
errata.
“ma
per dare compimento” significa
portare a temine qualcosa, cioè concludere un ciclo,
ciò
significa portare alla luce, rendere manifesto, ma anche rendere
completo. In questa parola compimento, Gesù ci fa capire che l'epoca
Ebraica è stata in pratica un passaggio, un evoluzione che l'uomo di
quel tempo doveva manifestare sulla terra, perché esso con il corso
dei millenni, arrivasse fino al punto in cui Dio aveva determinato,
dal quale poi Dio stesso avrebbe insegnato a questo popolo o a chi in
esso , voluto da cristo stesso, quindi a pochi ( i 12 apostoli e
discepoli), come rendere manifesta la parola ricevuta da Dio, per cui
questi millenni sono serviti per diverse cose, sia per purificare la
razza, che per trasformare il popolo fino ad ottenere un essere
migliore, per poi passare ad un “livello” superiore, ad un
gradino possiamo dire dell'evoluzione migliore, per questo dice sono
venuto a dar compimento, cioè a manifestare mediante la parola che
voi avete ricevuto, in passato, il potere di Dio tra gli uomini, in
pratica vi insegnerò come usare questo potere, per essere anche voi
migliori, questo significa. Compiere un salto di qualità, completare
l'opera che il Primo cioè Dio Padre aveva fatto all'inizio, Gesù
Completa e chiude il ciclo.
Ma
nella morte viene chiuso, mentre nella sua risurrezione viene
riaperto, per far capire, che Egli dalla risurrezione sarebbe rinato,
quindi ha creato un nuovo ciclo. Termina il vecchio ciclo, dal quale
la legge rimane la stessa ed inalterata, ma da vita ad un nuovo
ciclo.
Quindi
la morte determina la fine del ciclo antico, ma la risurrezione da
vita a quello nuovo. Però la legge antica rimane sempre quella e il
vangelo non è una parola diversa ma sempre la stessa, che va ad
aggiungersi a quella antica, che in sostanza spiega meglio quello che
era stato mal interpretato, o viziato nell'interpretazione dalla
volontà umana. Il vangelo non è un libro nuovo ma semplicemente
parte integrante del libro vecchio, o meglio dire spiega meglio le
interpretazioni errate che l'uomo ha fatto senza usare lo Spirito
Santo.
Questo
passaggio ci fa capire perché in apocalisse Giovanni Evangelista su
ispirazione dello Spirito Santo, dica che un giorno un angelo che
viene dal Cielo porterà un Vangelo Eterno, questo vangelo eterno ha
la stessa identica funzione che ebbe il vangelo attuale, cioè di
apportare le modifiche interpretative alla parola antica che Gesù
non voleva abolire ma rendere manifesta, cioè certa e sicura, dare
la giusta interpretazione, che non doveva essere quella umana. Quindi
il Vangelo eterno ha la stessa funzione, correggere gli errori
interpretativi, che l'uomo di chiesa in 2000 anni ha compiuto preso
dalla sua smania di stabilire un interpretazione che gli ha fatto
comodo.
Chi
è l'angelo che viene dal cielo?
Già
dire che viene dal cielo incida che è un messaggero di Dio, il
termine angelo potrebbe celare la sua natura, ma anche voler di
proposito nascondere chi è realmente, è realmente un angelo? In
questo, stando alla scrittura non possiamo dire di si, ma il fatto
di dire che viene dal cielo indicherebbe solo che esso è un
messaggero Celeste, anche perché il termine angelo indica
messaggero, nulla di più, che abbia o non abbia le ali poco
importa, ma ha la funzione di portare la giusta interpretazione del
Vangelo quella definitiva, perché dice Eterno, cioè che non sarà
mai più mutata da nessuno, ciò sta anche ad indicare che questo
messaggero di Dio, lo renderà conosciuto a tutti gli uomini e non
più solo alla casta privilegiata dei sacerdoti, perché Dio così
vuole, il motivo si comprende bene, non vuole che questi ancora una
volta possano mettere mano alla sua parola cambiandone a loro
piacimento il senso! Ecco perché il Vangelo eterno, perché a tutti
dovrà essere noto, ora come potrebbe un vangelo con la giusta
interpretazione essere conosciuto a tutti gli uomini, considerando il
tempo in cui viviamo?
Forse
si potrebbe pensare che la tecnologia non sia in realtà il mezzo per
far conoscere la vera interpretazione del Vangelo, cioè la
propagazione del Vangelo Eterno. Ma qualcuno dirà che Dio usi la
tecnologia umana per questo e chi ci dice che non sia così?
Il
problema è capire chi è questo angelo che è stato mandato da Dio
sulla terra!!!
Perché
senza di dubbio viene dal cielo ma sta sulla terra, perché
altrimenti come farebbe a divulgare la parole vera Eterna di Dio?
Forse con la telecinesi? No! Gesù non era un fantasma, è esistito e
lo sappiamo bene, era vivo in carne ed ossa, era chiamato il Messia e
tutto il popolo ebreo lo attendeva, ma la sua figura era mitica, per
cui nessuno quasi lo attendeva più, come un fantasma in sostanza,
per cui ben si comprende che se Dio stesso si è fatto uomo per
parlare con gli uomini anche l'angelo si farà uomo. Questo significa
che costui sarà un messaggero di Dio tra gli uomini e la sua
funzione è quella di trasmettere il vero Vangelo Eterno che solo lui
conosce.
Ora
questo passo del Vangelo eterno, come già da me affrontato va in
netta contraddizione con le parole di Paolo di Tarso o S. Paolo. Al
quale la chiesa da così tanto credito che pare più grande quasi di
tutti gli apostoli e quasi quasi la chiesa lo pone come cristo
stesso, da quanto lo nominano e da quanto viene preso in
considerazione, il quale come ben sappiamo credo l'anatema.
Anatema
che va in netta contraddizione con le parole di Giovanni
nell'apocalisse.
A
chi credere a Paolo di Tarso o S. Giovanni Apostolo?
A
chi fa comodo credere alla parole profetiche dell'apocalisse ispirata
a di totale parola di Dio o a quelle di un uomo a voi l'ardua
sentenza?
Perché
noi cristiani siamo i veri ebrei?
Il
motivo sta in quello che accade 2000 anni fa alla morte di Cristo.
Si
racconta dalla cronistoria del tempo quella che è a noi è pervenuta
che il velo del tempio si squarciò in due parti che Dio abbandonò
Israele per tornare nell'immensità dei cieli a regnare non più da
Israele, , e non rimanere più sulla terra, come sua unica sede
fisica. Gesù manda gli apostoli in giro per convertire e portare la
sua testimonianza, cioè la giusta versione della Parola lasciata da
Dio, la così detta buona novella. Ora Gesù rivela proprio da
quelle parole “Non pensate che io sia venuto ad
abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare
compimento”
che
Egli non ha abolito nulla dell'antica parola, ne ha portata un altra
di nuova, ma semplicemente diede la giusta interpretazione
correggendo gli errori voluti o non voluti. Quindi porta a
compimento, cioè completa e rende effettiva quella data in origine
dal Padre Suo. Questo fa capire che i Nuovi ebrei non sarebbero stati
più il popolo che Dio aveva considerato per millenni, ma sarebbe
stato chiunque avesse accettato e creduto alla sua parola, cioè a
chi avrebbe accolto Lui come figlio di Dio e Dio con Dio, costoro
sarebbero stati i nuovi Ebrei della storia oggi chiamati Cristiani,
Noi!
Noi
siamo i nuovi Ebrei! I cristiani!
E
un giorno saranno altri, i nuovi, probabilmente tutto il mondo!
“Poiché
io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi
e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.”
cosa
significa questa frase?
Che
ogni uomo deve saper dare un giusto giudizio. Cioè che ogni uomo
deve insegnare la correzione e deve operare sempre nel bene, e
cercando la giusta verità o la verità perfetta abbandonare
l'ipocrisia e che cavillavano in ogni questione cercando danaro per
se stessi condannando il popolo e chiudendo il tempo alle vedove...
Dice
“se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e
dei farisei” se la vostra giustizia non si eleverà sopra a
quella di scribi e dei farisei che Gesù qualifica come ipocriti e
menzogneri, tra gli stessi sacerdoti, di ogni tempo, perché il
discorso non era per quelli di quel tempo, ma per tutti quelli che
venivano dopo, compresi i successori degli apostoli.
Bisogna
che la verità sia forte e certa e la giustizia sia sempre perfetta,
per poter superare quella di costoro. Se non capirete, se non
ragionerete, se non volete capire, non entrerete nel regno dei cieli,
dice in sostanza questo. Oltre alla giustizia e verità che sono
espresse al massimo grado portano a tutto il resto, alla
misericordia, all'umiltà etc, non si sono è inutile anche ergersi a
giudici di altri. Bisogna che l'uomo usi la massima virtù della
verità, della giustizia, se no,non si otterrà la vita eterna. Non
esiste giustizia senza verità e viceversa. Per cui dice che chi
crede veramente in Dio deve stare nella verità, nella giustizia,
significa che bisogna superare noi stessi, ambire alla verità
assoluta e alla perfezione assoluta, che sta solo in Dio, se l'uomo
non punta a Dio, ma a se stesso, non è di Dio.
DIO HA UNA SOLA PAROLA NON DUE!
Perchè Dio ha solo una parola, mentre l'antico testamento e il nuovo testamento sarebbe come dividere la parola di Dio in due parti, quando invece la parola è una sola. Quindi non esiste nella realtà spirituale una Bibbia e un Vangelo ma è un solo Libro Unico.