domenica 27 aprile 2014

Venerabili, Beati, Santi.

Venerabili, Beati, Santi.

La chiesa da quanto è nata, ha stabilito che lei sia l’artefice delle nomine di coloro che a suo dire sono passibili di essere dichiarati esaltabili innanzi a Dio.

Ora essa ha distinto in tre categorie i soggetti umani , Venerabili, Beati e Santi. Quando in realtà nel Regno eterno di Dio, tutte le anime sono Sante al cospetto di Dio in egual mondo, non ci sono differenze nel considerare santa una qualsiasi anima, le anime sono tutte a pari livello, ciò che rende un anima umana meglio dell’altra sono le sue virtù, i suoi carismi, i poteri che Dio in vita le ha concesso, cioè più un anima è ricca di virtù provenienti da Dio, più essa, è agli occhi di Dio importante, anche se essa, sta sullo stesso piano di un anima che ha molto meno. L’unico essere che si pone sopra a tutti è Dio stesso, perché Lui è la fonte di ogni virtù, ogni potere, ogni grazia, di tutto, senza Dio, nessun’anima ha nulla e nessun anima fa! Teniamo presente che questo modo di parlare della chiesa chiude le porte alla santificazione di altri soggetti che non siano dentro la chiesa stessa, come se la chiesa dicesse al mondo, solo coloro che si danno anima e corpo a Dio si salvano dalla dannazione eterna, questo non è affatto vero, è un arroganza, perché in paradiso, ci sono santi che non sono mai e non mai saranno santificati e riconosciuto dalla chiesa stessa, ma vengono santificati quando sono in presenza di Dio, che è l’Onnipotente, l’Eterno e con la sua presenza li santifica, è Dio che decide se un anima di un comune mortale, sia degna della sua presenza, ed è solo e solamente Dio che la santifica, perché come già detto è esposta alla Sua Santità, alla sua Gloria. La santificazione non è un opera indotta dal essere santo, ma è l’esposizione al potere di Dio, è Dio che ti rende tali, con la Sua Potenza, Forza, Verità, Amore e ogni altra virtù che solo a Lui appartiene. Certo il soggetto si santifica nella vita terrena con la sofferenza ed immolandosi per Cristo. Quindi queste differenze che noi facciamo per far credere alla gente, che un soggetto sia di più o di meno sono ridicole agli occhi di Dio, una volta che Egli ha formulato il suo giudizio su di noi, e c’ha accolto nel suo regno purificati, mondi da ogni microscopica pagliuzza di impurità, ben oltre il peccato, ecco che noi diveniamo santi solo per il fatto che siamo esposti alla Sua Santità Eterna, è la presenza in un essere umano vivente dello Spirito Santo, che ci rende “santi”, non lo siamo per noi stessi. E’ il fuoco inestinguibile, di una potenza inimmaginabile praticamente identico alla potenza sviluppata dal primo istante della creazione, che distrugge ogni male,  che proviene da Dio che ci rende puri e santi. Tutti gli esseri umani che vengono esposti  alla Potenza-Gloria di Dio, secondo quanto Dio da ad essi, divengono santi, sia in terra ma tanto più in cielo. Ma come già detto e ripeto, non ha alcun senso dichiarare un uomo santo, quando è solo Dio che lo rende tale, facendolo entrare nel suo regno. Una volta che un essere umano chiunque sia, prete o laico, varca la soglia del Regno di Dio, diviene santo, tutti gli esseri umani che superano quella soglia lo sono in automatico. Voler dichiarare santo un essere umano, è arbitrario, perché nessuno sulla terra, che non possegga il Dono di parlare con Dio, sa se quel determinato essere umano, è già giunto nel regno di Dio, per cui prima di esercitare tale arbitraria volontà, sarebbe il caso chiedere a Dio. Invece da quando la chiesa è nata, a arbitrariamente fatto santi anche soggetti che non lo erano e forse taluni non lo sono ancora e forse altri non lo saranno mai. Quindi i termini venerabile, beato, sono ridicoli. Noi abbiamo un concetto dalla santità a gradini come se fosse uno scalone, ma in realtà non ci sono scale. Anche se nel regno di Dio esiste una gerarchia, ma essa non centra nulla con la Santità, perché tutti gli angeli sono santi al cospetto di Dio nello stesso modo, i meriti che ognuno di essi hanno sono derivanti da altri fattori, che non centrano con l’essere santo. L’Immacolata Vergine Maria, Figlia, Sposa, Madre di Dio, è santissima per volontà di Dio, non certo per volontà nostra, ma lo è grazie al suo Si, ma lo era ancora prima di quel Si, ma essa ha assunto sia in terra che in cielo ancora la sua primaria importanza Essa è molto più di qualsiasi Santo; perché i suoi meriti sono quelli di essere stata la madre del Dio vivente, di aver dato tutta se stessa, ed essersi immolata a Lui, in eterno, per cui in essa esisteva lo Spirito Santo nella sua totalità, cosa che in nessun santo in terra, sarà e fu mai così, a parte il Figlio, che essendo con il Padre è diverso. Quindi gli unici gradini sono prossimi al trono di Dio. 



Dimenticavo, si è ero quello che ho detto che ogni potere viene da Dio e che il santo fa solo su permissione di Dio, però è anche vero che i Doni che Dio da, sono doni effettivi, cioè Dio dona qualcosa di se è il dono è reale, cioè vien dato uno strumento agli esseri umani, affinché alcuni di essi abbiamo un a possibilità di usare attraverso quel dono il potere di Dio.  Quello che il maligno non può fare, i doni che satana da, in realtà fa credere di dare, in realtà è lui che gestisci le situazioni di persona. Il suo appiglio è l'odio che l'uomo esercita verso l'altro, è mediante questo che esercita la forza e il suo controllo, non c'è nulla di peggio dell'odio che l'uomo prova, che richiama satana a se. 

Perché Dio non salva tutti ?


Perché Dio non riporta in vita tutti ?


Dal fatto del giovane morto a 21 anni di età, molti si chiedono perché i due papi non hanno salvato questo giovane con un miracolo.


Bisogna chiarire un fatto importante, si deve sapere che, chi detiene il potere di agire nel mondo invisibile e visibile è solo e solamente Dio, Il creatore Onnipotente, Padre,Figlio,Spirito Santo. Ora nessuno senza il potere di Dio, neppure in paradiso ha potere, nessuno neppure gli angeli; è Dio che infonde i suoi poteri e doni a tutti gli altri, ed è Dio che dispose di tutte le cose, i Santi “umani”, non posseggono alcun potere, nemmeno mezzo. Se non fosse Dio a dare a loro il potere. Quando si dice che un santo ha fatto un miracolo, non è vero che è stato il santo a fare il miracolo, è Dio che fa il miracolo, non il santo; il Santo “umano” semmai intercede e chiede a Dio di esaudire quella persona, ma non è il Santo a far il miracolo è solo e solamente il Padre, Il Figlio, Spirito Santo, e la Madre perché nel caso di Maria è un po’ diverso perché essa fa parte del Figlio, quindi per lei è diverso. Però anch'essa rientra nella medesima logica. 

Quindi quando la chiesa elegge un uomo a Santo, lo fa a titolo arbitrario, perché non sa nulla se Dio è concorde con ciò, non sa se per Dio quell'uomo è in paradiso o no! Visto che i miracoli sono e vengono solo da Dio, dovremo dire che ogni onore va a Dio, anche gli omaggi che noi facciamo ai santi, perché non è giusto onorare di più un santo rispetto a Dio stesso! Perché tutto va alla sua potenza e gloria, da cui trae origine il tutto. 

Poi per quale ragione Dio non ha salvato quel giovane? 

Mi permetto di dare una motivazione, che poi in definitiva è la motivazione che va bene per tutti … Innanzi tutto, bisogna sapere che Dio ha sempre sotto i suoi occhi, il futuro di tutti, ciò che esiste nel invisibile nel visibile, per cui egli vede tutto di noi nel futuro, sà cosa faremo e cosa porteremo a lui o se ci perderemo. 

Ora perché non fa un miracolo(grazia) per salvare un qualsiasi soggetto dalla morte, o da eventi di altro genere quali possono essere possessioni ecc? 
Per esempio, nei terremoti o in qualsiasi incidente La motivazione è semplice, molto più semplice di quanto non immaginiamo. Dio vede il soggetto che è tra la vita e la morte, vede la sua anima, se essa è in un buono stato spirituale cioè salvabile, nel senso che non è un’anima persa, decide se prenderla a se, oppure lasciarla in vita; ma quale sarebbe la ragione di questa decisione? Semplice, vedendo il futuro particolare di ognuno di noi, Esso vede se quell'anima gli può portare nel futuro altra anime a Lui. Ma se essa si dovesse perdere e il suo stato attuale la può salvare, mentre lo stato futuro la fa perdere, Dio decide di prenderla a Se, pur di evitare di perderla. Questo è un fatto di grande umanità e misericordia. Può succedere che se vede che l’anima pur essendo non in buono stato per essere salvata, ma se, nel suo futuro vede che essa salverà se stessa e altre anime, allora riporta in vita quella persona. Può essere anche che intervenga la Vergine, a intercedere per essa per motivazioni diverse, per esempio, il caso del contadino colpito al cuore dal mulo, la madre di questo, aveva insegnato al figlio di pregar ogni sera la Vergine, solo per questo fatto la Vergine Maria, ha chiesto al figlio suo di dare un'altra possibilità all'uomo. Quindi le motivazioni non sono casuali come pensiamo noi, spesso sono dettate dal comportamento e dagli affetti sinceri sia del soggetto, che dei familiari. Ci devono essere della concause ben precise per decidere di riportare in vita una persona. I miracoli non si fanno mai per caso, c’è sempre una motivazione ben precisa soprattutto se Dio vede che nel futuro di quel soggetto, esso porterà anime a Lui, questa è la motivazione principale che Dio riporta in vita quel soggetto, ma se ciò non dovesse essere preferisce portare a se il soggetto anziché perdere la sua anima.

Nel caso di coloro che sono nel male al momento della loro morte, e il Signore non vede nel loro futuro alcun cambiamento, non c'è motivo perchè ritornino in vita. 

Piuttosto la gente deve imparare a chiedere la grazia a Dio, non si deve accontentarsi di dire a Dio devi salvarmi mio figlio, mio marito, mia moglie, la fidanzata ecc … bisogna saper chiedere con precisione millimetrica, cosa si vuole, perché Dio se tu non chiedi cosa vuoi , egli sceglie il male minore, cioè preferisce salvare l’anima al corpo, per Dio è molto più importante l’anima del corpo. Di conseguenza si deve chiedere, per esempio “ signore salva mio figlio, fallo rimanere qui con me,a affinché porti avanti la sua vita ecc.” se una persona non chiede con precisione, la scelta di Dio cade sempre sulla salvezza dell’anime e spesso accade proprio questo. Poi la gente se la prende con Dio, ma in realtà dovrebbero prendersela con se stessi . Certo se poi Dio non asseconda la volontà di costoro anche con le loro precise richieste significa che Egli ha preferito diversamente, per motivi che a noi sfuggono, ma sicuramente se il soggetto ha morto soffrendo su un letto di dolore, ma ha chiesto perdono a Dio di ciò che fatto e lo ha riconosciuto come suo Dio, allora state certi che esso è salvo, perché la grande sofferenza purga i peccati e per fortuna che abbiamo questa, perché se non l’avessimo, sarebbe una disgrazia. Quindi non lamentatevi se dovrete soffrire …E ricordatevi che più è grande il male che fate in vita, e maggiore sarà la vostra pena sulla terra, per non parlare di dopo, se vi va male.

Perché Dio non salva tutte le anime?

Perché le anime devono meritare la salvezza, sarebbe troppo comodo se tutte le anime venissero egualmente salvate, non ci sarebbe allora nessuna pena e non ci sarebbe scopo per la vita su questo pianeta, non siamo qui per passare una vacanza allegra e spensierata, ma ben sì, per superare delle prove e aver la possibilità di salvare la nostra anima, sta quindi solo a noi, la salvezza della nostra anima a temine della nostra vita. Siamo solo Noi la causa dei nostri mali e delle condanne, siamo noi che ci condanniamo alla dannazione o alla salvezza eterna, Dio fa da giudice e da ago della bilancia. Ma tutto è nelle nostre mani.


venerdì 25 aprile 2014

ANGELI - PREGHIERE - PROFUMI


Alcune domande che gli utenti mi hanno fatto:

Se un essere umano prega, un defunto che non sa dove esso si trovi nell'altra vita e mettendo che questo si trovi all'inferno, le mie preghiere sono un invocazione a questo essere divenuto demone? 

-No! Qualsiasi preghiera recitata da noi, viene vagliata dagli angeli che sono preposti a dirigerla verso l'anima che vorremo, ma se quest'anima non si trova nel posto che pensiamo, per esempio se si trova all'inferno, le nostre preghiere non vanno perse e vengono dirette verso un altra anima più bisognosa, quindi nulla si perdere, e ciò vale per qualsiasi preghiera. 

Anche le preghiere che noi destiamo ai vari santi e a Dio stesso, sono mediate dagli angeli, ma non solo anche quando andiamo a messa, spesso non preghiamo bene e neppure il prete prega benissimo come dovrebbe, allora intervengono gli angeli che aggiungono quello che noi non diamo, per cui la preghiera diventa presentabile agli occhi di Dio. 

Coloro che pregano molto e fanno molte opere di bene, le loro preghiere solitamente spirano anche profumo... quindi quando in apocalisse si legge che le preghiere dei santi vengono bruciate sull'altare di Dio essere emanano un profumo è indicativo del sentimento che il santo ha in se verso Dio, ma anche di quale spirito di Dio, essi sono presi, più il profumo si avvicina alla santità di Dio e più il Santo è vicino a Dio. Per esempio quando un santo emana un profumo di incenso, mirra, rose, giglio, miele  tutti assieme significa che il santo è molto amato da Dio. Se poi a questo profumo si aggiunge anche il sapore del miele più forte della melassa, allora vi è la presenza dello Spirito Santo in senso totale, cioè tutti i sette spiriti di Dio, esercitano in egual modo. 

Quindi quando sentite che un essere umano, pregando inizia ad emanare profumo (cioè non deve esserci profumo prima) , gli viene fuori dalla bocca e il corpo emette profumo, significa che vi è la presenza dello Spirito di Dio, ma dato che Dio ha sette spiriti, ognuno di questi esercita un profumo diverso, la combinazione di spiriti diversi produce profumi diversi, ed indica il tipo di dono che il soggetto possiede.. 

Nota scientifica: Forse voi non saprete che per fare un profumo ci sono 7 essenze i base, dalle quali si fanno tutti i profumi.

Vi faccio un esempio....  diverse persone che hanno pregato e pregano con le mie preghiere specie con la corona " La Gloria di Dio" a detta di queste persone,. a seconda della loro personale fede, dopo il 5-7 mistero hanno iniziato a sentire chi un dolce e lieve profumo, chi un violento e forte profumo, ma la cosa interessante è che non solo chi recita questa corona, sente il profumo, ma pure chiunque altro che non prega sente il profumo, anche atei, e i profumi che si sentono solitamente sono di rose, giglio, incenso ecc e durano a lungo. Ora si deve sapere che il profumo di rose e gigli è legato alla Vergine... mentre Incenso, mirra, storace, giglio,  olivo, sono legati a Gesù.  




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Il peccato nel tempo dell'Anticristo

Messaggio del 25 aprile 2014

Messaggio dato da Gesù .

Cari figli,
Quando verrà il tempo che i sacramenti verranno meno, i cristiani a me fedeli, potranno rimuovere i loro peccati, con le preghiere ma sopratutto con le opere che faranno, quindi fate da ora ogni possibile opera di bene affinché, io possa con essa togliervi i peccati che farete. Il sovrappiù diverrà per voi il vostro tesoro nei cieli.

Non attendete perchè il tempo si avvicina!



martedì 22 aprile 2014

Gesù ci parla della pace!

Gesù ci parla della pace!

Intanto cerchiamo di capire di che tipo di pace noi esseri umani desideriamo!
Solitamente l’essere umano ambisce o desidera una pace fatta di esteriorità, materialità e sensualità, dove poter star bene, continuare a fare i propri comodi, con i propri pensieri di qualunque genere,  senza che nessuno interferisca o metta bocca, dove nessuno possa turbare il nostro quieto vivere, i nostri interessi e dove nessuno possa mettere a rischio la propria stabilità economica, sentimentale e sociale. Questo è il concetto di base, con cui si definisce la pace umana.

Ma sarà veramente la pace di Dio?

Cerchiamo di vedere cosa Gesù ci dice e come ci parla di pace…
Iniziamo con la frase celebre “Non sono venuto a portare la pace, ma la spada”
Questo concetto di Gesù è molto significativo, cosa vuole intendere il Signore?
E sua madre ragiona sempre nello stesso modo? Ma certamente essa la pensa esattamente come il figlio. Questo cosa significa che i due non hanno un pensiero contrapposto ma il medesimo obbiettivo, il medesimo pensiero, perché entrambi sono uniformati alla volontà del Padre celeste. Da questo cosa fa capire a noi, che la madre non parla mai ai suoi messaggeri in modo difforme da quello del figlio, se il figlio ha proclamato in terra certe leggi, la madre farà esattamente quello che il figlio ha comandato di fare. Essa seguirà esattamente le medesima parole del Figlio, ma non tanto nelle parole di per se quanto nelle leggi e nei precetti.


Quindi di che pace parla il Signore? Non certo la nostra pace come la intendiamo noi.


E perché indica che lui è il portatore della spada? Perché la spada è in realtà lo strumento che indica la verità e la giustizia, che è usata da Dio per dividere il bene dal male, cioè la menzogna dalla verità, la luce dalla tenebre, la vita dalla morte vera, la disonesta dall'onesta, la coerenza all'incoerenza, ecc. Gesù è venuto per separare due aspetti della vita umana. I due aspetti contrapposti unici come il + e - ; perché tutto in realtà si riduce a questi due. Gesù è in sostanza il Re dei guerrieri, il Santo di Dio. La sua spada si trova nella sua bocca, nelle sue mani, nel suo cuore. Tutto ciò che va a Gesù viene vagliato, separato, purificato. Quindi la pace che Gesù allude non è la nostra pace illusoria, effimera, fallace, piena di peccati, è una pace fatta di perfezione, di amore, di infallibilità. In sostanza Gesù vuole portare in noi questo suo metro, per misurarci, per pesarci, per valutare se abbiamo progredito verso di lui, oppure ci siamo messi contro. Quindi quando esprime un concetto è sempre nella perfezione, ma nell'incertezza. La verità è sempre innanzi a Lui, dalla sua bocca emette verità che è più affilata di una spada, infatti la verità può anche uccidere, disarmare, rendere inoffensivi. Ma la sua lingua è giusta come la sua giustizia che è perfetta. “Non sono venuto a portare la pace” in questa espressione si cela un mistero. Gesù non vuole che ci addormentiamo nella pace della morte, perché satana è il porta la pace della morte, che non è altro che la pace di cui noi umani andiamo tanto fieri. Gesù porta e vuole che noi diveniamo vita nella sua pace, che è verità e giustizia, per questo ci vuole guerrieri. In effetti noi cristiani combattiamo ogni giorno, e il nostro vivere da cristiani è fatto per divenire saldi e forti contro le tentazioni di satana e dei suoi seguaci. Gesù e sua Madre non sono qui per portare la nostra pace, ma la pace di Cristo che non è pace, ma spada a doppio taglio. 


lunedì 21 aprile 2014

Che cosa chiede Gesù Cristo al mondo!

Che cosa chiede Gesù Cristo al mondo!

Certo Gesù Nostro Signore figlio del Dio vivente vorrebbe un numero superiore di santi, ma visto che è difficile ottenerli, cosa vuole dall'umanità, dagli esseri umani? 

Noi tutti pensiamo che voglia chissà che cosa, che voglia cose impossibili per noi da ottenere, nulla di più sbagliato.
Il Signore vuole solo e solamente che il mondo, cioè l’essere umano, singolarmente si comporti onestamente, lealmente, con semplicità,  che amiamo il Padre Eterno, rispettando le leggi eterne, che ci amiamo l’un con l’altro e che cerchiamo di comprendere e comprenderci, cercando di non autodistruggerci, anche nella natura.
Non vuole chissà cosa, come molti vi fanno credere.
Non vuole che ci rompiamo la testa, non vuole cose eclatanti.

IL Padre Celeste ci ama tutti allo stesso modo, non esiste nessuno nel mondo che sia superiore all'altro neppure chi si sente sopra agli altri o lo è; ma non vuole che si mescolino le fedi, che si creino culti unici, che si crei un culto unico per distruggere quello cristiano. Questo non è il pensiero di Dio, questo è il pensiero e il desiderio di satana. Chi dice il contrario non parla per bocca di Dio o della sua Sposa prediletta.

sabato 19 aprile 2014

GESÙ' è TRINITÀ'

NON SONO ANCORA SALITO AL PADRE!

Giovanni :20,17.

Dopo che la Maddalena riconosce Gesù, perché esso si fa riconoscere.

Gesù le dice: ”Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre. ….”  Cosa significa realmente questa espressione, tutta la chiesa ha sempre pensato che l’espressione significasse letteralmente quello che significa, si è vero, ma l’espressione nasconde una verità in se ed è Gesù che vuole rivelarcela perché? Il motivo è semplice, per distinguere lui da noi, cosa voglio dire con questo.

Intanto vediamo di capire bene l’affermazione di Nostro Signore.” Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre.”  Non trattenermi indica di non toccarmi; aggiunge “perché non sono ancora, salito al Padre” la parola più importante di tutta la frase è “ancora” come per dire che non era salito al Padre, durante la morte corporale, cosa significa?  Che la sua anima o spirito non ha mai abbandonato il corpo, in pratica quello che è "morto" era solo il corpo, ma il suo spirito è rimasto nel corpo, in effetti come ho sempre detto, la natura di Gesù non è uguale alla nostra. La dobbiamo smettere di pensare a Gesù, come un comune essere umano, perché la chiesa vede Gesù come un essere umano identico a tutti gli altri, sbagliato, non è la verità Lo dice Gesù: "Non sono di questo mondo!" Gesù era carnalmente in parte essere umano, ma in realtà, è ed era, sia, un essere umano nella sostanza legato alla mortalità umana, ma anche essere divino al tempo stesso, legato strettamente alla natura gloriosa del corpo di Dio, se non fosse stato così esso non poteva dirsi figlio di Dio e  non poteva neppure asserire che Lui non appartiene a questo mondo e non poteva neppure dire che Lui e il Padre sono la medesima persona. Di conseguenza alla sua morte in croce, egli non ha emesso lo spirito come lo emettiamo noi, ha solo avuto un collasso cardiaco e blocco di tutte le funzioni organiche, cioè la parte umana a cessato di vivere, perché il suo spirito cioè lo Spirito Santo che è fuso con la sua natura umana carnale è un tutt'uno e non può abbandonare questa natura umana divinizzata, perché è legato intrinsecamente con esso, in pratica in un discorso scientifico dovremo dire questo; mentre noi possediamo due eliche o filamenti di DNA , Dio ne possiede di più, dovreste vedere i sette Spiriti Santi che si trova innanzi a Dio, ognuno come un elica di DNA, in questo modo postreste vagamente capire che il DNA del Padre è composto da un certo numero di eliche DNA, decisamente superiore al nostro. Di conseguenza per formare un Figlio umano Egli ha fuso la sua natura  DNA multi “elica”, con quello umano, così facendo ha praticamente divinizzato quello umano ma al tempo stesso ha unito i Sette Spiriti Santi assieme per formare un unico Spirito Santo, e in questo modo ha fuso la sua stessa natura di Dio Onnipotente, Onnisciente e Onnipresente in un unico essere creando di fatto la Trinità in Cristo in forma visibile.  Quando avvenne la discesa dello Spirito Santo al momento del battesimo con l’acqua, esso era più che altro una conferma per il Battista, perché esso possedeva già lo Spirito Santo in se, fin prima della nascita. E’ stata una manifestazione per indicare al Battista che Gesù era il figlio dell’Altissimo e per assecondare le scritture. Infatti quasi tutto quello che Gesù ha fatto era già stato predetto in passato, e Gesù doveva solo seguire la predizione e far in modo che essa si compisse. Così ha fatto, perché essa dava testimonianza della natura soprannaturale di Gesù. Ecco perché lo spirito di Gesù non poteva abbandonare il suo corpo terreno, ecco perché a poche ora dalla chiusura del sepolcro il corpo ha preso vita da solo, si è trasformato nella sua vera natura, prendendo di fatto il suo vero aspetto, tanto che nessuno lo riconosce, ne la Maddalena che è la prima a vederlo a parlargli, ne gli apostoli sul lago di Tiberiade. Non poteva riprendere vita e trasformarsi alla presenza di altre persone, non lo voleva assolutamente fare, sarebbe stato un evento troppo plateale e non era nell'intendimento del Padre, perché fin alla fine voleva che credessero/ssimo in lui non per eventi soprannaturali così eclatanti da non poter dir nulla di diverso, ma perché si doveva credere senza vedere. Quindi la sua trasformazione e trasfigurazione avviene in modo nascosto celato a qualsiasi sguardo.  Quando incontra la Maddalena Lui non è ancora giunto al Padre come invece accade a noi, che appena morti, ci stacchiamo subito dal corpo e andiamo dove Dio ci manderà, Gesù non è uguale  a noi, per cui il suo spirito che fa parte della sua stessa carne, è in lui anche se il corpo come diceva Gesù dorme…anche questo modo strano di parlare indica un aspetto molto importante. Quando fa risorgere alcune persone tra cui Lazzaro non dice che è morto, Gesù sa com'è quel corpo, e dice che dorme. Perché usa questa espressione? Noi, esseri umani intendiamo un corpo morto, quando cessa le sue funzioni vitali. Gesù dice, che non è morto, ma dorme. Perché fa questa distinzione tra corpo morto e dormiente? Cosa intende dire per morto? Realmente ? Noi pensiamo di essere i padroni del nostro mondo e di conoscere ogni verità e ogni cosa, questo è assolutamente falso! Noi non siamo padroni neppure di noi stessi, figuriamoci di quello di quello che ci circonda. Ma Gesù perché distingue e perché precisa? Lo fa principalmente perché vuole dirci qualcosa, che in realtà l’anima si stacca dal corpo, ma essa non si allontana tanto da esso, per cui fintanto che il corpo è ancora recuperabile essa potrebbe tornare nel corpo e prendere vita. Ma Gesù dimostra che anche con un corpo già in avanzato stato di putrefazione, considerando che in un clima caldo un corpo accelera molto il suo stato di decomposizione, per cui pochi giorni possono corrispondere a diversi mesi in un clima differente. Quindi il suo modo di dire indica che l’anima può sempre tonare nel corpo e il corpo può sempre riprendere vita se naturalmente c’è la scintilla di Dio. Perché quella è indispensabile, come fonte energetica, per far riprendere vita a qualsiasi corpo anche se fosse uno scheletro. Ma non può farlo se il corpo non c’è più, manca la matrice, cioè il DNA, anche se lo potrebbe fare, ma è una questione fede pure questa. In pratica il corpo si genera dal nulla, o meglio dire dalla potenza creatrice di Dio, cioè ricrea gli atomi necessari per ricostruire il corpo, questa è una tecnologia. E non magia come noi crediamo stupidamente. Si perché tutto quello che noi non siamo in grado di comprendere viene classificato come magia, quando in realtà è solo tecnologia di un tipo a noi sconosciuto, ma lo è. Certo non si usano macchine, per ottenere lo scopo, ma energie che stanno alla base della potenza di Dio. A noi inaccessibili.  

Cosa intende dire per morto? Gesù usa la parola morte solo nel caso della vera morte, cioè quella definita come seconda morte, cioè la morte dell’anima. Che non sarebbe altro, che la perdita totale della possibilità di tornare ad essere figli di Dio, in modo definitivo. Ecco perché non usa la parola morte, ma dice che dorme.  Quindi tutti coloro che per noi sono morti, per il Signore dormono.

Però poi dice agli apostoli “lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”….questa espressione sta ad indicare che gli esseri mani sono morti, cioè mortali, non morti veri, ma mortali che possono morite cioè perdere la vitalità che li rende vivi, non viventi ma solo vivi. Perché dico non viventi?  Semplice l’unico vivente è Dio. Noi siamo vivi. Il termine vivente indica una azione perenne cioè eterna, quindi quando si usa la parola vivente, spesso è mal usata, perché indica una natura eterna, quindi nessun umano si può definire vivente, perché non siamo eterni.  Siamo solo vivi, come lo sono gli animali. L’anima invece è vivente, perché parte di Dio.

L’espressione “lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”…. indica che noi siamo morti quando non viviamo nello spirito di Dio, ecco cosa voleva dire, morti perché non viventi, ma morti come non più appartenenti a Dio.  I morti non viventi seppelliscono loro morti. È un espressione che indica la mancanza della fede, i loro morti sono coloro che perdono la fede e non riescono più a recuperarla a causa del peccato perché gli occhi di costoro non sono limpidi e non sono nella disposizione di voler essere salvati.


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