Chi fa la volontà del Padre mio, entrerà nel regno dei cieli.
Questa frase detta da Gesù, è il nocciolo di tutto l’insegnamento di Gesù e
di tutta la legge.
Nella frase si cela un verbo che è il fulcro e il fondamento del verbo di
Dio, che è il verbo FARE.
Fare la volontà del Padre..indica l’agire, il compiere l’opera, mettere in
pratica la parola data, la legge e l’insegnamento.
Un eccellente oratore, predicatore, se non trasforma il suo parlare, in
fare non otterrà il regno dei cieli.
Per Gesù vale oro il FARE, molto meno vale il parlare, è l’agire, l’azione,
il trasformare la parola nello scopo della propria vita che ci rende umani, che
ci rende santi.
Il Signore ama enormemente chi agisce e molto meno chi parla solo, anche se
il parlare serve per insegnare, ma chi insegna deve agire trasformare la parola
nel FARE, quando capirà che Gesù premia chi FA allora la sua vita sarà piena di
Spirito Santo. Anche la preghiera che pur appartenendo alla parola, ma il
pregare è un azione del FARE, spirituale.
Quindi abbiamo tre modi di agire nel FARE.
Il FARE psicologico come sostegno per chi ha necessità di una parola di
conforto, di affetto, di sostegno morale, di dolcezza e di pietà, per sostenere
il bisognoso, nello sconforto, nella malattia, nel soccorre chiunque né abbia
bisogno.
Il FARE spirituale è la preghiera che muove la grazia di Dio verso l’uomo, è
l’azione mediante la quale, ogni azione dello spirito manifesta Dio nell’uomo.
In questo FARE c’è tutto la grazia che la chiesa di Dio mette a disposizione
all’umanità.
Il FARE fisico che agisce direttamente sulle necessità materiali dell’uomo,
il dare un sostegno effettivo, col cibo, col vestire, ecc, questo ultimo FARE è
il difficile quello che impegna maggiormente, l’essere umano, perché lo priva
del suo per darlo al prossimo suo, in ciò è descritto altro insegnamento di
Gesù, quello che fa al piccolo lo fai a Me.
Il FARE umilia la persona, la rende piccola agli occhi del mondo, la rende
debole, fragile, ma forte nella fede. Ma se l’oratore, il laureato, il teologo,
ecc non agirà con il FARE e non diventerà piccolo, umile, candido, come un
bambino non otterrà il regno dei cieli.
Se non Fai la volontà del Padre che è nei cieli, non sarai mai suo! Se non
vedi in te un peccatore, non potrai mai fare la volontà di chi ti manda, e di
chi ti riconosce nella debolezza figlio suo.
Dio è un essere che FA, agisce sempre, esso è sempre in movimento, non è
fermo, per esistere bisogna FARE, chi non esiste non FA.
Chi agisce, FA
Chi ama, FA
Chi parla, FA
Chi giudica, FA
Chi crea, FA
Chi pensa, FA
Chi da vita, FA
Chi sorregge l'universo, FA
Chi si autodetermina, FA
Chi comanda, FA
Chi legifera, FA
Anche il male FA.... è proprio perchè esso FA, esso esiste.
Trovate voi le altre espressione del FARE...
Io sono colui che è, che era, che sarà... ma il tempo essere, in senso
verbale presente, passato e futuro non identifica un verbo in se stesso, ma un
tempo reale, un trascorre del tempo, identifica colui che non ha tempo, colui
che è sempre esistito, colui che non ha ne tempo, ne nome,
l'indefinibile.
Io sono colui che è adesso.
Io sono colui che era prima,
Io sono colui che sarà dopo,
Sempre lo stesso soggetto.
Un Essere che agisce nel tempo presente, vedendo innanzi a se il futuro, volendo e potendo anche modificarlo o predeterminalo e per questo esso Agisce, cioè FA.
Per questo le sue leggi sono tutte in FA.
v Io sono il Signore, tuo Dio, che ti fece uscire dalla
terra d'Egitto, dalla casa degli schiavi.
. Cioè agisci affinché tu mi riconosca
come tuo DIO, cioè FA si che io sia il tuo Dio.
v non avrai altro Dio all'infuori di me.
. FA in modo che io rimanga il tuo
DIO.
v Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo
né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la
terra.
v Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il
Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei
figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma
che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e
osservano i miei comandamenti.
. Qui c’è già
il verbo FARE “ non ti farai” ti ordino di non FARE.
. Opponiti all’azione del FAR si che
tu venga tentato ….
v Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio,
perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano.
. FA in modo di non insultarmi o di non
usare il mio nome in modo scorretto!
v Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore
del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua
figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il
forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare
e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha
benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
. FA si che
il giorno del Signore sia il Sabato, metti in opera.
v Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel
paese che ti dà il Signore, tuo Dio.
. Agisci cioè
FARE l’azione dell’onorare …
v Non uccidere.
. FA in modo di non divenire un
assassino.
v Non commettere adulterio.
. Non FARE di
te un adultero.
v Non rubare.
. Non FARE
di te un ladro, truffatore, un disonesto.
v Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo
prossimo.
. Non FAR
si che dalla tua bocca escano parole menzognere.
v Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie
del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il
suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.
. Non FARE
del male a te stesso, desiderando i suoi averi, perché dal pensiero si passa
all’agire.
.
Fare e non Fare …
Il fuoco scalda, quindi FA l'azione del riscaldare.
L'acqua disseta quindi FA l'azione del dissetare.
L'aria turbina, quindi FA l'azione del muovere.
La terra da frutto, quindi FA l'azione del produrre
La luce illumina, quindi FA l'azione dell'ulluminare.
Ciò che non FA è solo la morte, perchè tutto ciò che esiste FA qualcosa...
………………………………………………………….
Notare una curiosità ….
La 4a nota musicale è il FA che sta esattamente al centro
delle 7, non è un caso!
DO- RE- MI-FA-LA-SOL-SI
A destra abbiamo il Do, Re, Mi, a sinistra abbiamo il La, SOL, Si.
la destra Da o Do , cioè comandare...eseguire un ordine... si bendice solitamente con la destra
la sinstra riceve o Si accetta.
E' come se le due mani dicessero, ti DO, se accetti, mi devi dire di Si. ... = Do-nar-Si = donare se stessi, Gesù si donò a noi, Sua Madre Si donò a Dio, Dio donò a noi il Figlio Suo.
La giunzione delle due mani mette insieme le due note, le sovrappone per cui Do e Si diventano una. La 1-7, come dire il principio e la fine, notate che tra le mani giunte e il corpo si forma un cerchio.
Perchè la Vergine appare quasi sempre con le Mani congiunte in preghiera? Perchè le Due note iniziale e finale chiudono la sequenza nella quale ci sono tutte e sette le note, come ho già detto rappresentano i 7 spiriti che stanno innanzi a Dio. Chiudere le mani significa generare uno spirito unico, S.S. è una forma per mettersi in contatto diretto con Dio, la forma di perfezione aassoluta.
In sostanza è un azione spirituale di natura tecnologica, nella quale le energie psichiche e spirituali della persona diventano un tutt'uno. Per questo bisogna pregare con le mani appoggiate l'una sull'altra, e non tenendole aperte e distanti.
SI(ultravioletto)-[DO- RE- MI-FA-LA-SOL-SI]-DO(infrarosso)
Notare la particolarità
SI(ultravioletto)-[DO - SI]-DO(infrarosso)
Il primo SI-DO e l'ultimo SI -DO
Diventa Si - IO - Do.
Sta ad indicare che si DA sempre! o Darsi cioè Donarsi!
Si è dato in principio nell'Alpha, così come si è dato e si darà alla fine in Omega!
Nel centro c'è sempre la parola DO - SI che racchiude in se il tutto.
La parola più importate è il DO-Nar-SI.
In tanti modi Dio si è donato a noi e ci ha donato.
Pensiamo un attimo:
Quando Dio ha deciso di Creare la materia, ha donato la creazione a tutti, quindi ha donato se Stesso alla sua Creazione.
Quando Dio ha creato l'uomo e tutte le creature esso ha donato a queste creature l'esistenza, cioè la vita.
Quando Dio ci ha donato i suoi precetti e comandi, esso ci ha fatto un dono.
Quando Dio ha donato all'umanità i suoi profeti, Esso si è donato e ha donato all'uomo delle guide.
Quando la madre di Gesù ha detto Si a Dio, essa si è donata a Dio, si è offerta in dono=donarsi.
Quando Dio ha generato il Figlio suo, ha donato all'umanità intera il frutto della sua Divinità, quindi si è dato, al mondo.
Quando Gesù si è immolato, per noi, esso si è donato, per espiare, per salvarci dal peccato e per vincere esso stesso la morte e il peccato, quindi si è donato a noi.
Quando Gesù insegna e lascia i suoi comandi, agli apostoli, Esso ci ha donato la sua parola, il verbo!
Tutta la vita di Gesù e di sua Madre è un dono di Dio, per l'intera umanità
Uno dei comandi più importanti di Gesù è proprio il donarsi al prossimo.
Gesù stesso fa del Donarsi il punto cardine della sua intera vita!
DonarSi!