Come
ci si confessa
Oggi giorno sempre più per molte ragioni molti non sanno neppure più
come ci si confessa.
Da un lato abbiamo una chiesa che ha svalorizzato la confessione
riducendola al fatto che Dio perdona tutto, cosa per altro falsa. Dio
perdona se chiedi sinceramente e umilmente perdono e fa di tutto per
non reiterarlo, quindi tentando in ogni modo di non commetterlo più.
Ma il problema maggiore sta nel come si confessano i peccati, cioè
cosa si dice e cosa non si dice, e cosa il confessore deve dire e
cosa non deve dire o chiedere.
(21 febbraio 1981)Messaggio ricevuto da J. Boanerges Y. Una volta Gesù mi ha detto questo:
“Colui che si confessa deve essere libero di confessare
spontaneamente il peccato, deve essere messo totalmente a suo agio
nel confessare il peccato, deve essere portato a confessarsi spesso,
con sincerità ed umiltà, ma sopratutto deve sapere che lì assieme
al consacrato ci sono Io, che lo guardo, lo ascolto e lo assolvo,
mediante il consacrato, senza di me e senza la pronuncia della parola
in Mio Nome, nessuno ottiene l’assoluzione.
Il confessore deve essere anch'esso preciso, umile, rimanere
in ascolto, attento, comprendere ed amare come amo io coloro che con
sofferenza e buona volontà si recano a Me, per ottenere
l’assoluzione. Il consacrato deve ben valutare se dare o meno
l’assoluzione, tenendo presente che se per caso colui che si
confessa dovesse morire fuori dalla chiesa, sul consacrato cade il
danno prodotto alla persona che voleva confessarsi. Quindi siate
giusti, buoni e sappiate sempre come procedere al meglio per la
salvezza delle anime.
Un altra cosa molto importante che il
consacrato deve tener presente sempre.
Il sacerdote non deve
tassativamente chiedere dettagli scabrosi specie in materia (sessuale) a colui che si confessa, deve limitarsi nel capire quale peccato
possa essere stato fatto, quante volte per quanto tempo, ma non
cerchi di conoscere particolari scabrosi del peccato di
colui che lo ha commesso, perché altrimenti è il confessore che fa
peccato di curiosità, satana è sempre pronto ad attaccare specie il
confessore per rendere vana la confessione e portare lo stesso in
peccato grave.
Attenzione ai sacerdoti che fanno domande
eccessivamente scabrose a coloro che si recano alla confessione,
perché costoro spesso, sono soggetti già in loro stessi malati nel
loro intimo.
E’ da molto che osservo cose brutte fatte da molti nei
confessionali, e sono molto, molto stanco”.
Da questa parola possiamo capire come Gesù c’insegna cosa è
giusto confessare e cosa il confessore deve o non deve chiedere per
attuare una giusta e corretta confessione senza cadere in oscenità,
che devono essere evitate, per non indurre curiosità maligne nel
confessore.
Bisognerebbe anche, che colui che si confessa non si soffermasse
troppo in particolari scabrosi che non interessano il confessore, ma
che dica umilmente che tipo di peccato se da solo o con altri, ma
non c’è nessun bisogno di essere scandalosi, spesso invece chi si
confessa anche per proprie curiosità, mette a disagio il confessore,
con discorsi atti a provocare e vedere come il confessore reagisce a
certi discorsi, su questo punto Gesù mi disse:
”La chiesa
prepari delle precise indicazioni, e sia ferrea, su cosa con
precisione si deve dire o non dire quando ci si confessa, inoltre in
confessionale si evitano chiacchiere inutili, molto spesso, la gente
specie le donne, chiacchierano con il consacrato lusingandolo o il
consacrato stesso trattiene le donne avvenenti nel confessionale, non
si faccia più, è peccato grave che l’un e/o l’altro fa, la
confessione è un atto sacro che vi ho concesso per amore vostro, per
salvarvi dal peccato, per accogliermi nel miglior modo possibile,
affinché tutti possiate essere salvati con la mia Grazia”
E
ancora Gesù disse:
“Non c’è uomo che ha
potere in se, se il confessore non assolve in nome Mio, l’assoluzione
non ha valore, così come la benedizione, l’esorcismo, il
battesimo, lo sposalizio, ed ogni altro rito atto a convogliare il
Mio potere in quell'anima, senza la ritualità giusta, senza la
pronuncia della mie vere parole, la Mia grazia non c’è, ed anzi
esso è sacrilego. Si benedica e si assolva sempre, solo e solamente
in Mio nome, con le mie esatte parole, chi dispone diversamente e
confonde la mia parola, mescendola con parole false, sia gettato
nella geenna, questo è il destino di coloro che con astuzia, ed
inganno, danno sassi anziché pane, a coloro che con umiltà e
afflizione si recano a Me, per ricevere Me e il Padre Mio ; un giorno
si mescerà tutto vero e falso e tutto sarà confuso, le eresie
pulluleranno sulla faccia della terra, sarà questo il momento della
grande apostasia, sarà questo il tempo dei pochi santi e tanti
demoni che inganneranno molti, ma la fine vi sfuggirà ancora, quando
il mondo sarà marcio fin nelle sue radici, allora Io manderò
l’angelo sterminatore, poi nessuno avrà più tempo”
“ Voi figli, pensate di Me che sono infinitamente buono e che
tutto vi perdono, ma dimenticate troppo spesso che sono anche un
giudice severo, e come tale non transigo sulla legge che il Padre mio
Celeste che ha posto nell'universo, legge che vale per tutti ovunque,
anche per gli angeli e per i demoni, voi però non solo la rigettate,
ma l’avete anche trasformata come v’è piaciuto di più, ma poi
vi mando profeti che cacciate e non credete, li martirizzate come
avete fatto con Me, vostro Dio. Usate la mia parola come meglio vi
aggrada, interpretate le mia legge come voi volete, non per quello
che è, aggiungete e togliete e manipolate secondo il vostro
interesse, allora non vi manderò più profeti e sarete dominati da
falsi profeti, che inganneranno molti.
I veri profeti io li rendo come miei apostoli, fate attenzione
a non essere ingannati, e non ingannare voi stessi il vostro
prossimo, insegnando una falsa parola, pensando che sia verità;
ponetevi sempre la domanda cosa disse il Padre Celeste, se quella
parola corrisponde alle mie parole e a quelle del Padre Mio, allora
ascoltate le parole di colui che vi parla, ma se costui vi insegna
una parola che non è la Parola del Padre Mio, banditelo da voi,
perché opera nell'iniquità. Posso io dire cose diverse dal Padre
mio Celeste, No, ma posso io aggiungere cose che l’uomo non conosce
che i miei apostoli non rivelarono, al mondo, Si!!!, Io sono un Dio
libero nel decidere cosa è bene o non è bene, far conoscere a voi,
quello che ritengo giusto, per cui rivelo quello che Io ritengo
giusto, nel tempo e nel momento, ma tutto è conforme alla primigenia
legge che il Padre Mio lascio a voi”
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