Ce lo dice Gesù! Con
l’espressione farete miracoli più grandi dei miei. (Gv
14, 12) (cf. Mt 14, 36) Senza
di me non potete far nulla(Gv
15, 5)
Chi
crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; ne farà, anzi,
di più grandi,subito
ha aggiunto:perché
vado al Padre e qualunque cosa chiederete in nome mio la farò(Gv
14, 12-14)
Chi mi ama, osserva i miei comandamenti(Gv
14, 21)
Chi crede in me anche se è mortovivrà
(Gv 11, 25); chi dunque non vive è senz'altro perché non crede.
Questa
espressione sta ad indicare due aspetti, il primo indica che Gesù
stesso ammette ce ci saranno esseri umani che potranno fare miracoli
maggiori dei suoi, però inteso come nel momento della sua esistenza
reale, sulla terra, non come figlio di Dio al fianco del Padre.
Inoltre parla anche de fatto che egli permetterà più grandi
miracoli solo se il cristiano permetterà a Gesù di usare se stesso
per attuare il miracolo, ciò significa che sarà sempre Cristo a
fare il miracolo anche se mediante il credente. Secondo fa capire che
chi fa i miracoli non sono i morti , ma bensì i vivi, infatti se
guardiamo bene, sta parlando agli apostoli e ai loro successori e a
tutti gli esseri umani, non parla ai futuri defunti, ma a coloro che
sono vivi, e questo fa capire chiaramente l’intendimento di Gesù,
che dice ai noi vivi, che faremo miracoli maggiori dei suoi. Ma ciò
ha un risvolto preciso, Egli in fatti con questa espressione ci dice
che sono i vivi che fanno i miracoli non i morti. Inoltre notiamo che
la differenza tra noi e Gesù è enorme egli può affermare ciò in
virtù del fatto che Egli è figlio di Dio e Dio con Dio, in questo
parlare si specifica e differenzia, delle due nature, quella umana
senza potere, e quella divina con potere. Per Gesù è niente fare
miracoli grandiosi, avrebbe potuto dar sfoggio del suo potere, ma non
lo fece per altre ragioni, non voleva essere riconosciuto totalmente,
ma questo è un altro discorso. In questo però si comprende che solo
gli esseri vivi, possono condurre a loro un potere, mentre gli esseri
morti non posseggono potere, perché finché si è vivi, Dio transita
mediante noi sfruttando l’anima ed esercita mediante essa il suo
potere, infatti Gesù lo fa capire ciò, in diverse situazioni, con
Pietro quando esso afferma che Gesù è il figlio di Dio, e Gesù gli
risponde che quanto affermato non veniva da lui, ma da Dio stesso,
perché Pietro non poteva conoscere la verità su Gesù, non la
conteneva in se, per cui solo un suggerimento di Dio poteva farlo
parlare in quel modo. Ma anche in altre occasioni ci fa capire che
noi siamo ricettacolo della potenza di Dio fintanto che siamo vivi.
Si perché dopo la morte, l’unico a far miracoli e Dio stesso,
essendo egli un essere vivente nel invisibile, noi invece ritorniamo
alla dimensione del Padre eterno e rientriamo nella sua grazia, per
cui non abbiamo più la possibilità di gestire con volontà nostra
la grazia di Dio, infatti Gesù anche in questo lo fa capire,
dicendo” che ciò che toglieremo sarà
tolto e ciò che non toglierlo non sarà tolto”.
Quindi ci dice, che fintanto che siamo vivi, carnalmente abbiamo la
possibilità di decidere se fare una grazia o no. Mentre quando non
siamo più vivi, carnalmente questa possibilità non sussiste più,
perché ritorniamo nelle braccia del Padre e ci uniformiamo alla sua
potenza, cioè rientriamo come esseri a far parte d Dio stesso. E
questo significa che l’anima non ha più una volontà autonoma come
quando si è in vita, ma rientra nella logica divina per cui essa fa
esattamente quello che il creatore gli ordina di fare, ed è il
creatore che in realtà direttamente gestendo quell’anima agisce e
non più per volontà dell’anima, ma è Lui stesso che fa, per sua
volontà. L’anima una volta tornata al Padre non ha più una sua
volontà, per cui non è più l’anima a fare il miracolo, ma è Dio
stesso a farlo.
Per cui solo
il soggetto vivo può fare o non fare miracolo, cioè può gestire se
condurre al soggetto la grazia di Dio; ricorderò sempre, che la
potenza di Dio non è, di appannaggio umano, ma è solo in suo
potere, e lo fa capire Gesù ancora un volta, quando rimprovera gli
apostoli di aver impedito all’esorcista estraneo di praticare la
grazia in Gesù stesso.“Giovanni
rispose a Gesù dicendo: "Maestro, abbiamo visto uno che
scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non
era dei nostri". 39 Ma
Gesù disse: "Non glielo proibite, perché non c’è nessuno
che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male
di me.” questa
espressione indica esattamente che il potere non è di appannaggio
umano, ma viene da Dio, perché noi possiamo solo decidere se far
passare mediante noi la grazia santificante che viene da Dio, ma non
possiamo gestirla, possiamo assolvere in nome di Cristo, ma anche
potremo decidere di non farlo e di privare della grazia, chiunque
desideriamo, però naturalmente anche in ciò c’è una giustizia,
perché il fatto stesso che Gesù ci conceda di dare o non dare la
grazia di Dio, fa capire che egli ci pone noi stessi in
contraddizione e questo per chi ha possibilità di dare la grazia, è
un banco di prova, come dire siete voi, veramente coscienti nel dare
o nel non dare la grazia di Dio a chi ne avesse bisogno? Attenzione
in quella espressione Gesù in breve ci fa capire che il dare o non
dare la grazia, può avere un doppio aspetto, ci sta in sostanza
dicendo che ci prova, egli testa la nostra fede prima di tutto, non
tanto il fatto di dare o non dare, è come dire chi siamo noi per
decidere a chi dare o a chi non dare!?.
Quindi Gesù
ci dice che solo i vivi possono fare miracoli, ma non li può fare
uno che vivo non è più, a meno che questo essere vivo non diventi
un vivente, come è Gesù stesso o Dio stesso!
Si perché
per divenire vivente, bisogna risorgere cioè tornare allo stato
originale precedente, che vi era prima della morte, ma anche cambiare
la propria natura e tornare alla natura originale, che è sia
materiale che spirituale nello stesso momento, cioè assumere in se
il potere di Dio, e divenire Dio. Solo gli esseri viventi possono
gestire un potere proprio, non gli esseri mortali. Il vivente è
colui che vive in eterno, il vivo è colui che vive la propria
esistenza in arco di tempo determinato e poi cessa la sua vita.
Fintanto che l’anima rimane nel corpo, l’essere umano, può
beneficiare della presenza indiretta di Dio, perché è l’anima che
conduce a noi Dio e il suo potere, per cui, fintanto che l’essere
umano è vivo, può fare miracoli, quando l’anima torna al suo
creatore, non è più essa a farli, ma il creatore stesso
direttamente, se altre anime non fossero disponibili.
Quindi la
santità non si manifesta, quando il soggetto è morto, ma quando il
soggetto è vivo, perché il miracolo lo fa il vivo e non il morto!
Al massimo
l’anima del morto, prega Dio, per il vivo, ma sarà sempre e solo
Dio che esercita il potere sul vivo, non mediante l’anima del
defunto.
La santità
di un soggetto si acquista fintanto che il soggetto è vivo, non si
acquista quando il soggetto non è più vivo, è la vita del soggetto
vivo, che conduce a se il potere di Dio. Dobbiamo sempre tenere
presente che l’anima è il soffio divino, cioè una parte di Dio
stesso, per cui quando l’anima torna , se torna a Dio, essa ritorna
a far parte della matrice, si rifonde con Dio, e non è più essa ad
agire con la sua volontà propria, ma è Dio che agisce.
Ripeto è
Gesù che dice agli apostoli che avrebbero fatto miracoli più grandi
dei suoi …. ma Gesù parla da vivo, per i vivi, non per i morti!
Anche la
frase che dice lasciate che i morti seppelliscano i loro morti sta
indicare che la vita terrena materiale è mortale, cioè finisce;
Gesù dice con questa curiosa espressione, che noi ci riteniamo vivi,
in realtà siamo morti, perché il nostro vivere, è determinato
dalla fine di ogni cosa. Noi non siamo viventi, ma solo vivi,
fintanto che la vita è in noi(cioè l'anima), poi diveniamo morti,
per cui l’espressione di Gesù è coerente con il fatto che noi
siamo in sostanza esser morti, cioè carnali non siamo essere eterni
cioè viventi in eterno, la vita così come la conosciamo è in
realtà una forma di morte, perché ogni sostanza organica si
distrugge nel corso di questa vita apparentemente viva.
In
conclusione, Gesù stesso dice che in stato di vita terrena, l’uomo
può fare miracoli ma sempre sotto il potere di Dio; che l’uomo può
gestire con la propria volontà se fare ed elargire le grazie di Dio
e se perdonare altri suoi simili.
Noi esseri umani, intendiamo per
amore una situazione comportamentale che porta ad uno stato di benessere totale
della persona, ma soprattutto lo confondiamo con il sesso, che non è amore, ma
bensì uno sfogo del corpo, composto da violenza, aggressività, dolore che si tramuta
mentalmente in piacere, stimolo, eccitazione, e passione l’unica parola che
lega in qualche modo l’amore al sesso. In sostanza il sesso non è altro che la
parte meccanica, fisica dell’amore, ma non è amore! Il vero amore cos'è?
L’amore vero è innanzi tutto
rispetto reciproco, tra le persone, tra gli amici, nella coppia, nella famiglia,
è amicizia, che fonde i rapporti umani, che lega indissolubilmente le persone,
prima ancora che col matrimonio, anzi l’amore nell'amicizia è più profondo e
più complice dell’amore che si ottiene dal matrimonio, che alle volte può
divenire sterile. L’amore è compassionevole, comprensivo, misericordioso, caritatevole.
L’amore è pieno di ardore, è un fuoco bruciante sempre accesso, inestinguibile,
pieno di passione, per la vita, è dolce e puro, candido e abbagliante, più del
sole. L’amore è effimero, fugace, eterno,
piccolo, ma grande al tempo stesso, misero ed universale, è pieno di conoscenza,
di sapienza, è saggio ed intelligente, solo chi sa amare sa donare, e usa
veramente bene la sua intelligenza. L’amore è libertà, lascia liberi gli altri,
non li vincola a se stesso; l’amore vero non ti perseguita mai, l’amore ti
lascia libero di avere altri amori, altri amici, altri affetti, ma è geloso, un
aspetto che può avere lati negativi, se estremizzato senza equilibrio. L’amore è
verità, giustizia, severità, sacrificio, paternità e maternità, che trova il suo compimento
nel figlio che diviene l’amore dei suoi genitori, una trinità. L’amore è vita e
vitalità, l’amore è equilibrio, dove esso sa quando fermarsi e quando tacere, è
anche sofferenza, è pianto, è liberazione, è gentilezza, è bontà. L’amore è
giocoso, bizzarro, lieto e dolce, mieloso, è pieno di sfumature è colore, è
musica che spesso sconvolge e inebria, è soavità è delicatezza. L’amore è
umile, mite, silenzioso ed esplosivo, è rispettoso dei pensieri e degli stati d’animo,
si fida, e si affida, è contemplativo, spirituale, ma soprattutto l’amore è fedele,
l’amore è fede!
Per questo Gesù parlò di fede e
non di religione, perché egli essendo Dio con Dio, Egli è amore, Gesù parlava
di amore, non di astrattismo, Gesù parlava con l’anima, che è piena d’amore, ecco
perché Lui si identificava nella figura del Padre, perché Egli è Amore, e il
Padre e la madre sua sono Amore che gli hanno dato vita e sono in Lui. Chi odia
l’amore non ha in se Dio, nessuno uomo potrà mai bestemmiare l’amore, perché noi
siamo fatti di amore e tutto ciò che ci circonda è fatto mediante l’amore e con
amore; possediamo un anima che ci ama, e non vorrebbe mai svincolarsi da questo
corpo, se non quando essa sente giunto il suo momento di andare e lentamente
abbandona con tutta le resistenza possibile, il corpo tanto amato.
Per questo Dio, ha mandato se
stesso in un corpo umano, per insegnarci ad amare e per portare al mondo la
luce vera, il suo amore, cioè se stesso!
Siamo fatti per amore, con amore,
per amare, le tre AAA.
Il vero nome di Dio è Amore!
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Le tre AAA.
Infatti se notate le tre AAA
capovolte divengono VVV, ora i 3 sei, sono un rovesciamento fisico delle tre
AAA, ma posto come www.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
La domanda consequenziale è si può amare senza sesso?
certamente! Ed anzi se l’amore
fosse come ho descritto, si scoprirebbe che il suo ruolo supera così tanto l’azione del sesso, che una persona veramente equilibrata ne può fare
veramente a meno.
Ma chi può dirsi equilibrato?
Purtroppo a questo mondo l’equilibrio
è una virtù rarissima, è soprattutto uno sfogo mentale, tanto acclarato, ma mai
portato a termine, anche da coloro che si credono portatori di un equilibrio
mentale, che poi alla fin fine costoro si dimostrano per nulla equilibrati, perché
propongono estremizzazioni che non vanno in contro al vero amore, ma, più a
pulsioni sessuali che accentuano i disordini mentali dei soggetti; si perché,
non c’è nulla di peggio che istillare nella mente della gente, di liberarsi dall'amore
vero, si fa credere che l’amore sia una forma liberatoria di pulsioni e
desideri, quando in realtà è sempre e solo sfogo sessuale, arido e senza
nessuna vera manifestazione di affetto, uno sfogo come un allenamento, uno
sport da praticare sempre e comunque, che libera la mente e perverte il cuore,
questo sarebbe per certuni la libertà dei sensi tanto propinata da questa
malsana società di oggi. Dove le estremizzazioni e pulsioni più oscure vengono
portate alla luce e fatte divenire sane e possibili, proprio da coloro che
dovrebbero assurgere al ruolo di paladini della libertà. Come può uno psichiatra
essere coerente al suo lavoro quando nella sua vita privata può essere in
opposto a quanto da egli stesso professato e sostenuto, nel suo lavoro!
Oggi la nuova fede è chiamata,
psichiatria! Un credo che si sforza a sostituirsi a uno più famoso fautore e
portatore di idee spirituali, metafisiche, filosofiche da cui nasce anche in
tempi lontani la psichiatria stessa. Le religioni sono la base fondamentali di
tutte le culture moderne di oggi.
La psichiatria tutto fa, fuorché
curare se stessa! Ma è anche logico, come può uno psichiatra curare un altro
psichiatra e chi giudicherà l’operato del primo che cura il secondo?
Chi ha l’intelligenza per
giudicare il giudicante quando sbaglia? Si, lo psichiatra è un giudice, che
vorrebbe avere l’ardire di condannare chiunque gli sta attorno, ma non tollera
che nessuno lo giudichi e che nessuno metta in discussione la sua capacità di
intendere e di volere, ma attenzione si sa che nella società in manicomio ci finiscono
pure loro, questo dovrebbe far capire che non sono dei! Se fossero dei non
sarebbero psichiatri!
Quando una procura prende uno
psichiatra, un criminologo come aiuto, indaga su questo per capire chi sia,
cosa sia, e quali sono le sue passioni di vita? Oppure si prende per buono,
quasi si assume come certezza che siano persone equilibrate, quando non c’è alcuna
certezza? La loro professione? Sbagliato ! Anche un magistrato può non essere
perfetto, come uno psichiatra, lo sappiamo bene! Infatti guarda caso, gli uni e
gli altri si guardano le spalle a vicenda! Perché sia l’uno che l’altro si
temono e si giudicano! Anzi per certi versi il magistrato teme di più uno psichiatra
che viceversa. Ma ogni giorno quanto mai, uno psichiatra o un magistrato viene
posto sotto analisi psichiatrica, dopo la laurea e il tirocinio? Mai più! Fondamentalmente
ciò è errato, perché maggiore è il ruolo nella società di certi soggetti
preposti a togliere le libertà altrui, maggiore dovrebbe essere il controllo sugli
stessi e della loro vite private e pubbliche, ma soprattutto delle loro
caratteristiche mentali sotto stress. Ma se quando ci sono dei casi, psichiatri
e criminologi spesso sono in disaccordo su uno stesso soggetto, cosa vi fa
capire che non esiste univocità di conoscenze e pensieri diversi, questo è un
grosso problema, perché se un soggetto psichiatra soprattutto giudica in modo
diverso da un altro suo simile a pari grado, significa che ci sono due o più
pensieri differenti, grandi diversi di giudizio e opinione, ma soprattutto indica
manca equilibrio e dimostra la fragilità mentale anche in costoro! Ma c’è bisogno
di coerenza oltre che equilibrio.
Dovrebbe esistere una legge che
imponga ai magistrati, avvocati, psichiatri essere sottoposti al vaglio di un assemblea
di più soggetti di diverse discipline, non solo giuridiche, psichiatriche ma
anche altre, almeno una volta ogni 5 anni, visto il tipo di lavoro. Al fine di
tutelare coerentemente coloro che vengono sottoposti al loro vaglio e giudizio,
ed avere soggetti che operano nell'equilibrio e non nel far ciò che spesso ci
si impunta, per una volontà spesso personale e non reale.
Siamo esseri umani, non robot,
che anche questi si rompono!
Il passo MT24,28 va letto alla luce della parte soprastante e sotto stante non svincolata dal contesto. In sostanza dice che sorgeranno falsi cristi e falsi profeti per trarre inganno anche gli eletti, Gesù sottolinea ve lo detto! intendendo state attenti; poi aggiunge se vi dicono è qua è là non ci credete, non correte come disperati in ogni dove …” dovunque sarà il cadavere , ivi si raduneranno gli avvoltoi”
La parola avvoltoi è anche tradotta come aquile, è inteso nel senso di rapaci, ma non nel senso dell’animale ma in senso di coloro che sono rapaci, che ghermiscono e che si nutrono delle spoglie di coloro che sono già nella morte del peccato. Il cadavere è appunto il peccato/re, è invece inteso come colui che si è sporcato del marcio del mondo e questo cadavere è soggetto all’attacco di chi lo vuole ghermire e di chi si nutrirà delle sue carni, questo passo va in accordo anche con il passo dell’apocalisse che appunto parla dei cadaveri che verranno divorati dagli uccelli del cielo che si raduneranno sopra ai capitani, ai re, ecc … è una predizione della fine dei tempi. Non c’è nulla di strano in questo passo, e non c’è nulla di oscuro, come molti hanno interpretato erroneamente anche in passato. Più avanti dice che quando si presenteranno questi segni, saprete che il figlio di Dio sta per arrivare, il tempo è prossimo!
MT:24,36 ..Poi quanto a quel giorno a quell'ora nessuno lo sa neppure gli angeli e neppure il figlio di Dio.
Attenzione questo passo è leggibile in due modi, fine intesa come fine di tutti i tempi oppure anche come fine intesa come una delle fini, che possono venire prima della fine di tutti i tempi. Cmq sia qualsiasi fine è a noi ignota, dato che è sempre Dio l'unico conosciutore di qualsiasi fine.
Questo passo per tanto va in disaccordo con quanto detto e ribadito dai veggenti di Medjugorje che
pensano di sapere sia il giorno che l’ora, cosa non vera e non possibile!!!
il primo pezzo 675 parla dell'apostasia che non è riferita ad società umana della terra, come dice la chiesa che vuole allontanare da se i timori per se stessa come in realtà è annunciato in apocalisse dove si parla delle vicende della chiesa innestata durante le fasi dell'umanità di questi 2000 anni.... l'apocalisse infatti parla delle vicende della chiesa, e parla dei suoi errori, fino ad arrivare ad annunciare alla stessa la sua apostasia, è la chiesa che diverrà apostata con un uomo l'anticristo, che prima di essere anticristo sarà di Cristo!
già il 676 è satanico, perchè quando si dice, "che si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica, che non può essere portata a compimento" questo è un discorso che vuole allontanare dal mondo la speranza del ritorno di Cristo, la chiesa fa capire che non accetta il ritorno di Cristo anzi si oppone. " se non aldilà di essa" cioè superando la stessa rivelazione messianica... cosa impossibile...." la chiesa han rigettato questa falsificazione, del regno futuro sotto il nome di millenarismo" ... la chiesa stupidamente e non rendendosi di conto delle gravi conseguenze di questa loro decisione che ricadrà inesorabilmente su di essa e sui capi che la sostengono, ha praticamente negato sia l'autorità dei 12 apostoli, in primis S.Giovanni Evangelista e lo stesso S. Pietro tutti e 12 millenaristi... ma non solo la stessa chiesa ha negato in questo modo anche Cristo stesso che ha suggerito e comunicato l'apocalisse al suo apostolo preferito!
il punto 677.... bellissimo mi permette di dire una cosa che lo Spirito Santo mi ha detto...
"""Il regno e la salvezza della chiesa si compirà con la sua morte fisica e la sua resurrezione spirituale, proprio come è avvenuto per Gesù nostro figlio, che è morto fisicamente ed è risorto fisicamente nella Trinità nostra, se la chiesa non morirà come Gesù, essa sarà persa. Ma Il padre celeste manderà la Santa Sposa, a salvare la chiesa mediante gli apostoli degli ultimi tempi ""
E' mai possibile che le grandi menti teologiche non abbiamo capito che la morte e resurrezione di Cristo si sarebbe ripetuta sulla chiesa degli ultimi tempi!!!
Tutte queste parti sono di una gravita enorme, perchè la chiesa si permette di Giudicare la parola di Dio data a Giovanni evangelista e non crede nel ritorno messianico di Cristo! Anzi lo combatte in maniera decisiva e netta!!!
Cari amici, c’è da dire una cosa
importante, badate a chi ci benedice, a chi vi impone le mani, a chi vi augura
il bene, si perché dovete sapere, e purtroppo ciò la chiesa ignora per
ignoranza e non tutto gli uomini sanno, come agisce il potere di Dio.
Se un uomo non è di Dio, cioè non
è un suo apostolo, un apostolo da Dio voluto e da Dio consacrato ed unto, e non
un battezzato nel nome di Suo figlio Gesù il Cristo, quest’uomo non può
benedire, non può consacrare nessuno, non
può donare lo Spirito Santo, perché se un uomo che pensa di essere di Cristo ma
non si è sottoposto alla sua autorità, e non ha abbracciato la vera fede, che
sta e viene mediante Cristo, tutto ciò che fa non è una benedizione ma è una
maledizione, se non è fatto intenzionalmente con l'uso della autorità di Cristo, cioè per sua volontà.
Si, perché un non cristiano
cattolico romano o ortodosso, credendo di fare e benedire, in realtà maledice, perché
sappiamo bene che il potere di Dio, cioè la parola sacra si può essere usare anche
per ottenere il male.
E quando la benedizione viene
mediante ministri di altri culti non cristiani che non hanno ricevuto battesimo
Cristiano cattolico, il potere che esercitano si tramuta in male, e invece di
benedire senza saperlo maledicono, specialmente perchè le loro benedizioni non sono fatte a nome di Cristo.
Quindi a tutti i cattolici, non
fatevi imporre le mani da nessuno che non sia un cristiano Cattolico battezzato
in Cristo Gesù.
Se un anglicano, un protestante,
ecc, o di altre religioni impongono le mani su un qualsiasi credente, sappiamo
che riverranno non una benedizione ma una maledizione, anche se costoro in qualche modo rientrano nella classificazione dei cristiani, ma essendo che non accettano alcune cose, della fede cristiana, in pratica è come se non fossero cristiani.
Molto più grave è l’azione che fa
e riceve un vescovo su se stesso da coloro che sono di altre credi altre religioni,
un vescovo non può e non deve sottoporsi a nessuna e dico nessuna benedizione,
consacrazione di alcun essere umano, di nessuna religione o credo o
associazione di persone, ne deve inchinarsi ad altrui religione, perchè questo significa tradire Cristo vero Dio.
Gesù ha detto che se un vescovo
fa ciò si auto-scomunica, perché non solo riceve una falsa benedizione che si
tramuta in una maledizione, ma anche riconosce che le altre religioni sono
superiori alla propria, ponendosi inferiormente ad esse, non è un atto di
umiltà questo, ma sottomissione. Indica anche che non c’è rispetto per
la divinità di Dio!!!
E l’operato di tale vescovo non ha
alcun valore innanzi a Dio!!!
Figlio pongo in te le regole per comprendere
qualsiasi cosa nel mondo visibile ed invisibile, seguite queste regole e conoscerete
dove sta la verità e dove si cela l’iniquità!
Chi non si converte subito,
perirà!
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Innanzitutto Dio Padre parla
raramente all'uomo, quindi è già un privilegio ricevere queste parole.
Regole fondamentali su come
capire e leggere qualsiasi messaggio e capirne l’autenticità.
Sulla base di tali regole tutti
si devono attenere perché esse costituiscono la base di qualsiasi messaggio o
comunicazioni di Dio(o delle sue manifestazioni, Gesù, lo Spirito Santo, La Vergine,
Gli angeli) con gli uomini.
Dio è perfezione immutabile, Verità-Giustizia, Amore-Umiltà, Misericordia-Carità, ecc.
Dio
Padre conosce tutto fin dall'inizio.
Dio
Padre conosce il futuro perché esso è innanzi a Lui
Dio
Padre conoscendo già il futuro innanzi a Lui, innesta nel tempo la sua volontà
e la determina in eventi ben precisi nell'arco della storia dell’universo e
dell’umanità, modificando il corso degli eventi come desidera, ma cela a tutte
le sue creature il momento esatto di tale evento(anche alla Vergine Maria e
agli angeli). Quando ha determinato un evento, non cambia idea, può spostarlo nel tempo, ma quello si compirà. Perché ogni parola è legge! Lui è Legge!Lui è il verbo!
Tutto
viene fatto alla luce delle legge eterna.
All'origine
delle origini vi era solo Dio Padre definito come Creatore cioè l’origine, il
fulcro di tutto.
In
principio vi era solo Lui, il Verbo, il tempo non esisteva, la materia non
esisteva, Lui determinò il tempo con la sua prima parola e tutto il resto poi
fu.
Tutto
ciò che esiste ha un senso, perché prima del visibile è esistito nell'invisibile, dall'unicità
dell’essere alla famiglia, come l’uomo la conosce.(tutto è fatto come specchio
di ciò che già esiste/va nei cieli e poi riflesso sulla terra, -immagine e somiglianza).
Non dimentichiamone un altra di regola fondamentale se quando si leggono i messaggi di chiunque e la sacra scrittura non si pensa in virtù dello Spirito Santo, non si pratica la verità, per tanto, tutto deve essere ponderato secondo quanto è lo Spirito Santo=Spirito di verità e ciò significa che lo Spirito Santo non sbaglia mai, non si contraddice mai, ciò che afferma è perfetto, e sempre in linea con il pensiero unico della Trinità tutta. o Spirito santo è infallibile per cui, ogni suo giudizio, parola o opera è perfetta e questo sta ad indicare cosa, che se lo S.Santo alberga in due o più soggetti, esso non può esprimere per ognuno di essi un pensiero di verso sullo stesso argomento, ma lo stesso ed identico pensiero, se per caso qualsiasi essere umano ritenuto santo, avesse o comunicasse un pensiero difforme da quello dato ad uno o più soggetti che lo presentano uguale, quello che ha affermato non proviene dallo Spirito Santo ma è una sua idea e una sua considerazione mentale più che un pensiero satanico.
Leggete tutto tenendo a mente queste regole, capirete tutto di ciò che è stato scritto dall'antichità fino alla fine dei tempi. Ogni cosa che l'uomo vi porrà alla vostra attenzione leggetela alla luce di queste semplici regole.
Come si riconosce uno scritto proveniente da Dio e uno scritto
proveniente dalla mente umana!!!
La chiesa ci ha abituato a
lunghissimi pensieri e a lunghissimi testi di teologi e pensatori definiti
dottori della chiesa, che dovrebbero dipanare una matassa alla luce di ogni ragionevole
dubbio. Però l’azione del dipanare è
fatta con menti umane, non certo con l’uso dello Spirito Santo, anche se i
teologi affermano che è lo S.S. dar loro l’illuminazione e farli parlare invece
il sottoscritto dice che non è vero questo discorso.
Quando i dottori della chiesa,
ipotizzano un discorso non lo fanno perché sono presi dallo Spirito Santo ma è
la loro mente a parlare, perché lo S. Santo non ipotizza mai, esprime
esattamente il suo pensiero, con logica, perfezione e amore, con immensa umiltà.
Cosa che nei discorsi dei teologi spesso
manca.
Quando invece un qualsiasi
teologo o altro soggetto inizia a fare tutte le sue elucubrazioni su un certo discorso o frase,
li non c’è lo Spirito Santo, ma il pensiero umano che vuole dire più di Dio ed
essere superiore alla parola Santa di Dio stesso.
Se lo Spirito Santo parlasse alla
mente o all'anima o per estasi al soggetto, qualsiasi esso sia, lo farebbe con
una perfezione assoluta, senza nessun errore, senza contraddizione, senza
alcuna ipotesi, con una semplicità disarmante, per quanto il ragionare di Dio
sia di molto più complesso del nostro.
Quindi quando leggiamo testi di
teologi e profeti o studiosi di qualsiasi genere e vediamo ragionamenti ipotetici o teorici, tranquilli li non c’è lo Spirito Santo, ma solo la natura
umana che cerca di darsi con la propria ragione, di uomini un spiegazione
totalmente umana e totalmente legata alla nostra materialità-fisicità e leggi
legate al nostro pensiero e del nostro tempo.
Il modo di pensare dello Spirito
Santo è disarmante!
Non segue la nostra logica, segue
la Sua logica.
E spesso quando i teologi voglio
esprimere qualcosa di più a quello espresso da Dio, in messaggi, parabole o
testi, fanno un grave errore perché non sono capacità di comprendere la logica
perfetta di Dio, farebbero bene a non interpretare proprio nulla, se non c’è lo
Spirito Santo a parlare. Ma se c'è lo S.S. si vede subito, da come è scritto! Ma ahimè sappiamo bene che l’uomo
vuole ergersi sopra a Dio!
Cos'è la negatività, e come agisce nelle generazioni!
Ho seguito questo
video 21ma puntata di Don Leonardo Maria Pompei …
La punizione generazionale che parla Don Pompei riferita
alla parola di Dio, intesa da lui come fenomeno metaforico, l’esempio che fa
del nonno che commette adulterio e che il peccato potrebbe essere pagato dalla
futura discendenza, secondo Don Pompei non è possibile ….
Invece posso dire che
è possibile, bisogna spiegare come?
Spiegando cos'è la
negatività?
Anche il fatto di dire che il peccato consegna nella mani
del demonio l’anima non vero!!, non avviene così …
Perché la colpa dei padri si tramanda di generazione in
generazione, e perché il peccato originale rimane stabile nel tempo fino alla
fine dei tempi ….
Spieghiamo alcune
cose che don Leonardo M. Pompei non sa!!! Lo dice chiaramente nel video che
non sa!
Allora mi permetto di rispondere alle lacune spirituali!
Dato che il Signore mi parla mediante il suo Santissimo
Spirito. Posso rispondere con sicurezza assoluta, che mi crediate o no, non me
frega nulla, affari vostri con il Padre Eterno!
Prima di affrontare il discorso delle
generazioni devo spiegarvi, (mi sembra di averlo già trattato,) ma lo ripeto.
Che cos'è la negatività e da dove nasce …
Qui c’è da fare un passetto
indietro prima di parlare della negatività … non si può spiegare cosa sia
realmente e come agisca, se non si spiega da cosa nasce.
La negatività nasce dal peccato è
il peccato che la origina e la determina.
Mi è stato spiegato che il
peccato di si vide in due parti, la parte spirituale che non è altro che il
peccato verso il comandamento di Dio, cioè verso Dio è questo che viene
perdonato e viene rimosso, se si chiede umilmente perdono e si tenta di non
commetterlo più.
E la parte non spirituale, cioè
la parte reale del peccato definita dallo S.S. come azione del peccato. L’azione
non sarebbe altro che il compimento del peccato in forma reale, cioè il momento
in cui dal pensiero.- desiderio si concretizza il peccato nel reale e non
rimane più un pensiero, un desiderio, ma lo si traduce in un azione reale che
va a colpire spesso un altro soggetto, la trasformazione del pensiero-desiderio
peccaminoso qualsiasi sia, genera energia di natura negativa, natura malefica,
noi generiamo il male, infatti Gesù lo dice in forma nascosta, affermando che è
il cuore che commette peccato e dalla bocca esso esce e/o dalle mani si compie.
Quindi il pensiero-desiderio genera il primo impulso energetico, già negativo, (perché
il pensiero in questo caso, è indotto da un desiderio di male, cioè di far del
male a qualcuno)il quale, potrebbe ancora rimanere tale, senza che si arrivi
alla concretizzazione realmente del peccato, ma superata una certa soglia
limite, esso si trasforma in energia reale concreta che va a produrre il
peccato premeditato.
Quando l’energia malevola diventa
azione, e il peccato si compie, ecco che noi imprimiamo nella realtà vera un
forte carica energetica “negativa”, la quale non viene rimossa dalla
confessione, no signori, questa carica energetica negativa confluisce solo in
parte verso il soggetto interessato dalla nostra azione di male, e in parte
rimane in noi stessi, per cui noi esercitiamo l’azione del male, verso il
soggetto generando un energia malefica, siamo noi che la generiamo, in questo
modo si ottengono due effetti … quello di danno verso il soggetto, ed è un
danno diretto immediato, perché causa vero male, tipo una bestemmia, una
maldicenza, un inganno, fino all'assassinio e una parte di questo rimane in
noi.
Ora l’azione che noi generiamo
negativa è detta negatività, ma essa, anche se richiama a noi satana, ma non è
vero che con questo tipo di azione, noi consegniamo in mano ai demoni la nostra
anima, assolutamente no! Per far ciò ci vuole un atto di coscienza ben preciso,
una volontà ben determinata, si deve esercitare un peccato contro Dio, espresso
in due modi, uno è il peccato contro lo Spirito Santo e l’altro è la negazione
dell’esistenza di Dio stesso, quando si nega e non si vuole accettare o
ammettere che Dio esiste, ecco che si accetta nella negazione, la presenza in se
di satana. Perché noi esseri umani, abbiamo un anima di natura divina, non
possiamo vivere senza uno spirito sostentatore, quindi negando Dio,
allontaniamo da noi tutto ciò che lo rappresenta e accettiamo volontariamente
senza rendercene conto, l’ingresso del maligno, che prenderà casa, nella nostra
anima.
C’è un'altra possibilità, ma rientra nelle prime due, diciamo una sotto-categoria, quella dei molti peccati, quando un soggetto
che non si pente mai delle proprie azioni e continua sulla strada della
perdizione, arriverà ad un certo punto che il maligno entrerà in lui, per una
condizione analoga all'accettazione incondizionata, cioè senza una vera
volontà. Il caso della possessioni, che diventano ossessioni, e sappiamo bene che un ossesso è
difficilissimo guarirlo, perché l’ossessione subentra quando il posseduto cede
al demonio, e accetta volontariamente la presenza di satana in se, mentre la
possessione non è volontaria o per lo meno è parzialmente volontaria.
Ma torniamo alla negatività.
Quando noi sviluppiamo negatività
verso il nostro prossimo, la sviluppiamo anche verso noi stessi, questa energia
reale, concreta rimane in noi, e non se ne va con la confessione, sarebbe
troppo comodo, ma cosa accade, mentre quella diretta verso il prossimo diciamo
trova il suo compimento nell'azione del male verso il prossimo, quindi si
esaurisce con l’azione, quella che rimane si accumula in noi, e più facciamo un determinato o una serie di determinati peccati, più questa energia
negativa aumenta, finché il vaso non trabocca. Ma l’accumulo di negatività,
porta come conseguenza a chi la esprime cioè tutti i peccatori, e nella
fattispecie ogni singolo peccatore, si accumula, verso il soggetto che l’ha
prodotta può provocare malattie a lungo andare, può degenerare i cromosomi, e
se colui che l’ha generata avrà figli, essa si trasmette ad essi, con tutta la
sua carica totale; un esempio una padre fa messe nere, una madre è prostituta,
hanno un figlio. Il padre avrà accumulato peccati in relazione a ciò che ha
compiuto, quindi tutti e 10 i comandamenti in quantità esorbitanti, la madre ha
compiuto mettiamo solo peccati di natura carnale ma in quantità notevole, il
figlio che nasce, porterà dentro di se, tutto il pacchetto duplicato dei
peccati”azioni” sia dal padre che dalla madre, in un secondo
momento anche il figlio farà tanti altri peccati e più peccati compirà e più
male accumulerà lui stesso, il quale lo tramanderà alle sue generazioni. Cosa
accade, il figlio che nasce da genitori mettiamo per ipotesi nati “sani” senza un
bagaglio di molti peccati degli avi; il figlio avrà malattie, magari non eccessivamente
gravi, ma i suoi futuri figli avranno malattie molto più gravi, anche genetiche
finché o tutta la genealogia si estingue o qualcuno della genealogia non paghi
i debiti passati delle azioni delle male fatte dai suoi avi, e spesso questo è
quello che avviene. Il maligno in tutto ciò cosa centra? Niente, perché satana
è solo colui che ti invita a fare il
male ti sprona ti suggerisce di fare il male, nel miglior modo possibile, ma
non è lui la causa del tuo male, sei tu che generi male e sei tu che lo
promuovi verso gli altri.
Per quello che riguarda gli
oggetti maleficiati, è il soggetto che li maleficia sia con riti, ma anche mediante
il semplice odio, sarà sempre questa energia d’azione che trasformata riempie
l’oggetto di quella negatività che esce da noi, e va a riempire quell'oggetto
del male nostro, il demonio in questo caso usa l’oggetto maleficiato, si
perché il maleficio si fa in nome di satana, anche se alle volte, qualcuno usa
anche i nome sacri di Dio. Quindi in questo caso il male suscita e si insinua
nell'uomo usando come mezzo un oggetto che porta in forma legata spirituale un
male, cioè non solo l’odio del soggetto, ma anche il demone suscitato dal mago
o dalla persona stessa, su quello oggetto. Però ricordiamoci bene che la superstizione
sta alla base di queste cose, perché un soggetto che non è superstizioso,
solitamente gli oggetti maleficiati non hanno appiglio, per avere un qualche
successo, bisogna che il ricevente di tali oggetti, sia superstizioso, allora
si che l’oggetto avrà un forte effetto di maleficio, fattura, malocchio, ecc.
ma non basta, la superstizione sugli oggetti, dimentica Don M.L.P., che non si esplica solo
con gli oggetti maleficiati, ma anche con i segni, per esempio toccarsi i
genitali, oppure fare versi con le mani, oppure fare le corna o toccare ferro, ecc,
ce ne sono tantissimi di segni, sono identificativi di un soggetto
superstizioso che crede a queste cose, anche se molti smentiscono, ma il fatto
stesso di farli, identifica che esiste una base superstiziosa e basta che ci sia
questa base di superstizione che satana è in grado si insinuarsi, nella psiche
del soggetto.
Riepilogo:
Ma cos'è il peccato contro Dio e le sue leggi?
È in sostanza un atto di disubbidienza,
di non accoglienza della parola di Dio e un atto contro il creatore.
Quindi tutti coloro che non vogliono conoscere Dio, Gesù. S.S., ecc,
sono fuori da Dio. Appartenere a religioni che pur conoscendo e sapendo che è
esistito il Figlio di Dio, non vogliono convertirsi, questi sono e si pongono
automaticamente fuori da Dio, non saranno salvati.
La generazione della “negatività” quando si genera?
Si determina, quando il soggetto
attua il passaggio da pensiero-desiderio ad azione, questo sviluppa negatività. Esempio
la bestemmia, finché la bestemmia rimane a livello del pensiero e non viene enunciata
o pronunciata è ancora possibile correggersi, anche se è cmq sia è un fattore di
peccato, però diviene molto grave quando questo pensiero prende forma in una
parola, quando il pensiero diviene parola, allora la bestemmia che era
racchiusa solo nella mente si trasforma e genera energia che concretizza l’azione
del pensiero. Una volta concretizzata l’azione, non si può più tornare indietro
per questo l’azione del peccato non si può cancellare con la confessione,(come
dire non hai la possibilità di tornare indietro nel tempo ed eliminare quell'energia
che hai generato), quel che hai fatto, hai fatto. E rimane per sempre!
Si può cancellare l’azione del peccato?
Si! Per cancellare tale atto,
primo bisogna chiedere perdono verso chi hai danneggiato con il peccato, oltre che confessarsi, ma chiedere perdono può significare
restituire il maltolto, in relazione al tipo di peccato compiuto. L’azione del
peccato si rimuove facendo una contro azione di pari energia o superiore, cioè
se tu hai rubato una mela, per eliminare l’azione del peccato devi restituire non
una mela, ma almeno 10. Perché non basta un mela=1 energia , ma ne servono 10, perché
l’azione fatta che è forte e quindi serve un azione forte di bene per
eliminare completamente l’azione del male, quindi serve un sacrificio. Se uno
ha ammazzato una persona diventerà suo servitore a vita. Oltre al fatto di
pregare sempre, ecc.
Se ciò non avviene, non si correggerà
mai l’azione del peccato che rimarrà tale e si protrarrà per le generazioni
future, finché tutto il cumulo di peccati, non sarà eliminato con pari sofferenze,
da parte dei discendenti e anche di chi ha commesso il peccato/i.
Il peccato si divide in due parti … il pensiero-desiderio di peccare e l’azione del peccato.
Cosa viene perdonato? Il peccato contro Dio! Cioè il lato
spirituale.
Cosa non viene tolto con la confessione? Mentre l’energia prodotta dalla
trasformazione del peccato “desiderio-pensiero”in azione reale cioè energia o “negatività”
vera e propria rimane, quella non scompare, perché il peccato è stata
realizzato e l’azione permane, finché non si è estinta.
L’azione del peccato si divide in due parti :
1-L’azione che concretizza il peccato verso un altro soggetto (Dio, l’uomo
e l’animale)
2-E l’azione del peccato che
rimane in chi l’ha promosso.
L’azione del peccato verso il prossimo cosa provoca? L’attuarsi
della premeditazione cioè la concretizzazione del peccato.
L’azione del peccato verso noi stessi cosa provoca? Accumulo di
negatività che si manifesta nel soggetto come malattie di diversa natura e che
alla lunga confluiscono nel DNA, trasmettendo la degenerazione cellulare. Quindi
i figli ereditano un DNA malato causa l’azione del peccato che ha degenerato i
cromosomi, alle volte se un peccatore ha commesso peccati di natura satanica, i
figli non solo ereditano le azioni del peccato, dei genitori, nonni, bisnonni
ecc, in forma di malattie, anche non genetiche, ma alle volte anche lo spirito
che i loro avi di cui erano posseduti, specie se uno di questi ha avuto la prole nel
periodo della possessione, possono esserlo a loro volta fin dalla nascita. È per
questo che bisognerebbe veramente far il possibile per togliersi di dosso il peso
delle azioni dei peccati che a tutti rimangono, pregando facendo opere di bene,
e seguendo santamente la messa. Si può essere anche buoni genitori se si vive non
dico come santi, perché Dio ci ha creati per procreare e per essere fecondi, ma
cercando di vivere nella semplicità senza strafare.
L’azione del peccato originale?
Ora il peccato originale sappiamo
bene cos'è e cosa lo ha prodotto, un semplice atto di disubbidienza a Dio,
considerando tutte le attenuanti dei progenitori, che certamente erano ingenui
rispetto a noi. Infatti entrambi sono salvi al cospetto di Dio e questo fa
capire, che per quanto fosse stato grave il peccato, ma cmq hanno pagato il loro
salario … però perché tale peccato rimane sulla pelle di tutti i nascituri del
mondo?
Semplice perché esso è stato il
primo atto contro la volontà del creatore, ed essendo stato il primo, esso
rimane come peccato perpetuo. Ma in cosa si è manifestato questo peccato
perpetuo? Nella sua azione, o meglio dire nell'azione iniziale di satana che ha
inserito nei progenitori della specie un cromosoma dannoso, che ha introdotto
nella razza umana qualcosa che non ci doveva essere.
Quindi il demonio tenta Eva, il
desiderio di Eva di conoscere una certa verità, gli fa compiere il peccato,
quindi Eva genera per la prima volta negatività, cioè va contro la volontà del creatore, è Eva che commette il vero peccato, anche se indotta e ingannata dal
maligno. L’azione è diretta prima di tutto verso il creatore e indirettamente verso
se stessa, quell'energia che entra in lei danneggia il suo cromosoma, e
mediante l’azione del maligno cambia qualcosa in Eva. Adamo non mangerà lo
stesso frutto, no!, in realtà Adamo si nutre di “Eva” è lei la portatrice
principale del peccato e Adamo un po’ imbecillotto ci casca …. da questo fattore si
comprende che gli uomini sono degli allocchi a confronto delle donne …
Quindi il peccato si perpetua
dalla donna, lo contiene anche l’uomo, ma essendo la donna la prima causa del
peccato, doveva essere un'altra donna(la Vergine Maria) a recuperare e distruggere
il medesimo peccato e l’uomo che sarebbe nato da lei(Gesù Cristo) in pratica
doveva essere come il Primo Adamo, prima del peccato originale, innocente ed
immacolato, ma in più essere il Figlio di Dio e Dio con Dio.
Quindi noi siamo ancora figli di
Eva, non siamo figli genetici di Maria, per cui possiamo togliere il peccato
originale solo accettando la verità di Gesù, allora con il battesimo, l’eucarestia
ecc, possiamo aver tolto il peccato originale.
Se Dio avesse voluto togliere il peccato originale dai geni, avrebbe
dovuto dar a Maria un figlio che fosse rimasto vivo, per creare una genealogia
di figli simili, invece non era il suo intento questo, ma la nostra salvezza
doveva essere condizionata dalla nostra libera accettazione. Quindi non più
come all'inizio con Adamo, ma per un atto di libera accettazione della volontà di
Dio su di noi.
Il peccato originale si toglie
quando noi accettiamo e abbracciamo la fede di Dio totalmente in noi, facendo
della vita di Gesù la nostra vita, non solo col battesimo, eucarestia,
resurrezione, ecc.
L’IO è un termine che sta indicare come tutti sappiamo la prima persona
di un qualsiasi verbo … ma nella notazione spirituale identifica una sola
persona cioè il creatore, il Padre
Eterno! Solo il primo essere può usare il termine IO, che lo identifica, perché
indica autodeterminazione, la parola IO è la
fonte ”oscura” del potere, è il termine, con e per il quale tutto è stato
determinato, indica precisamente il soggetto che detiene il potere. In
ebraico ’NY = significa energia espressa dall’Aleph che identifica IO.
Quindi Dio si identifica con tutti i primi pronomi prima
persona di tutti i verbi, ma specialmente con Io sarò, Io sono, Io ero..Ehyeh è il termine
ebraico che identifica il nome primo di Dio, ma non solo un appellativo ma la
stessa essenza di Dio nei 3 termini, io sarò, io sono, Io ero. Non solo come credono gli ebrei, io sarò. Praticamente le tre persone dell’IO, io sono ,
io ero, io sarò si sovrappongono per formare un solo IO che è colui che non è
mai nato, che non ha tempo, che non età. Identificarsi con ero, sono e sarò, indica il passato il
presente e il futuro, che si fondono in uno stesso istante, infatti non esiste
ne passato, ne futuro perché tutto è sempre presente, in ogni istante, cioè il
presente non è altro che il futuro prossimo. È come l’espressione matematica +1 / 0 / -1…
-1 = identifica il
passato; già passato nel momento che era futuro, per divenire il suo presente,
0= identifica il futuro
che nell'istante che si è determinato (0) diventa istantaneamente passato, lo zero
identifica anche l’origine
+1 = identifica il futuro che appena si determina, cioè si
concretizza diviene presente(0)ed immediatamente passato.
Quindi ciò che realmente esiste è il futuro, il presente è un
passio istantaneo che diventa passato …
Da qui la parola IO o 10
come potete notare +1/0 hanno una posizione-relazione tra di loro
precisa, 0 è l’origine cioè il Padre , l’+1 del futuro, è il Figlio. Che assieme
formano la forma del 10=IO , nella posizione descritta in apocalisse, abbiamo
che il figlio sta alla destra del Padre. il figlio cioè +1 e il padre sempre
presente espresso come 0, ma non inteso come il nulla, ma il tutto! perché lo
zero in questo caso è espressione di universalità.
Potremo anche dire che tra +1 e -1 ch'è ∞…quindi la relazione
matematica diviene +1 ∞ -1
Quindi non zero(0) ma infinito ∞ ; lo zero e l’infinito sono
infatti è un cerchio, che chiude il suo percorso, nel momento che lo inizia,+1
-1 trovano la loro collocazione nel medesimo momento temporale; il cerchio ripiegato su se stesso diviene
infinito, quindi lo zero è in realtà il simbolo stesso dell’infinito!
Di conseguenza abbiamo che lo zero 0=O è l’energia dell’origine, dalla quale trae
fondamento tutto, e tutto è permeato di
tale energia. Fa capire anche che il figlio esisteva già perché l’IO non sarebbe
stato mai determinato, quindi +1/0 è la persona effettiva sia del Figlio che
del Padre è la relazione che c’è tra l’uno e l’altro. Quando Gesù dice disse
stesso che egli è il Padre, ovviamente dice la verità perché sta in realtà
dicendo che lui è 1 cioè il primo, Gesù non dice altro che Lui è lo stesso
soggetto del Padre, incarnato in un corpo originato dallo stesso Padre cioè ∞ . In pratica abbiamo che il
corpo umano divinizzato è stato generato dalla natura del Padre per incarnare
il Padre e ottenere un figlio cioè 1 il futuro! Io sarò! Gesù è io sarò. Il Padre
è io Sono, cioè Immutabile, Onnipotente, Infinito, Eterno.
Però si può anche scrivere così: (+1) ∞ (-1) dove gli 1 sono
racchiusi nel simbolo ∞
Quindi abbiamo (A = +1) ∞ (Ω = -1)
Alpha e Omega si sovrappongono per
formare un solo segno e un solo individuo, come un anello, che non ha ne
inizio, ne fine. Il futuro diviene presente ed è già passato, nello stesso
istante.
Quindi il Padre e il Figlio sono/è un tutt'uno, espresso dall’IO
e/o dal 10 che identifica anche i 10 comandamenti.
Nessuno
essere umano dovrebbe mai usare questo termine, perché non ci siamo autodeterminati,
ma siamo stati determinati da colui che è IO,
IO
SONO COLUI CHE … SARÒ /SONO-(E’) / ERO
Spieghiamo alcune cose …
Io sono colui che sono(in ebraicoאֶהְיֶה אֲשֶׁר אֶהְיֶה,ʾehyeh ʾašer ʾehyeh)
Ehyeh asher ehyeh si traduce con "Io sarò ciò che sarò” significa colui che si è determinato, cioè
colui è stato generato da se stesso. In pratica colui che non ha tempo, il
sempre esistente. La chiesa cattolica cristiana ha tradotto il termine con la frase
“io sono colui che è/sono”
la parola ""io sono colui che
sono/è""" sta ad indicare che Egli è un essere che si è
autodeterminato, ..""io sono"" prima persona del verbo
essere ed identifica l’essere supremo, cioè (essere)=esistere;""
colui""" indica la soggettività, o detto anche complemento
oggetto """che sono/è""" se fosse
""""che sono"" indica se stesso .... la frase sta
ad indicare la medesima persona, o meglio dire il primo cioè il creatore... Il Padre
; mentre
se fosse """ che è""" sta indicare la terza
persona ed esprime la sua funzione trinitaria.. egli è sarebbe la terza persona
singolare.
Ma il termine più esatto è espresso dalla traduzione
ebraica “”io sarò ciò che sarò”” se anche il termine” io sono colui che sono “esprime lo stesso senso. Solo che cambia la determinazione perché dire io
sono colui che sono indica se stesso, adesso nel tempo presente , mentre
dire io
sarò ciò che sarò … è diverso … determina il futuro, uno è 0 e l’altro
+1. Ma dato che il divenire viene prima
del presente ecco che la posizione è rispettata +1 /0/-1
Apocalisse :Io sono l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Dio,Colui che è , che era eche viene , l'Onnipotente!
Io sono, cioè se stesso; Che è
, Che era, Che viene … che è, il presente; che
era, il passato; che viene, il futuro, colui
che determina l’inizio nell’Alpha e la fine nell’Omega. Quando i due aspetti
sono sovrapposti di ha il tempo presente, IO SONO.
Poi sull'origine dei nomi di Dio.. beh ci
sarebbe da parlare molto, ma forse la gente si perderebbe, quindi li cito solo:
Eloah(Dio, nella sua
unicità); Elohim(Dio al plur.(nella
sua funzione trinitaria); Adonai(Signore dei Signori);
Ehyeh-Asher-Ehyeh (io sarò cioè che sarò)= (Io sono colui che sono) ; YHWH(Io sono colui che sono); El Shaddai(Dio Onnipotente); HaShem(Il Nome); YHWH
Tzevaot(Il Signore degli eserciti:Sabaothintraslitterazionelatina)
Legato
a questo discorso dell’IO pongo anche un altro discorso …
In
molti testi “profetici” s’incontra spesso la parola IO, e spesso la si legge
nelle parole stesse dettate “presumibilmente dalla stessa divinità” però, un
conto è che sia Gesù, il Padre o lo Spirito Santo a pronunciare l’Io, ed un
conto che sia la Vergine Maria o gli angeli a pronunciare l’Io.
Perché? Semplice,
la Vergine Maria è un essere umilissimo,
nella sua perfezione di umiltà, infatti è chiamata l’ancella del
Signore; sappiamo bene che la parola Io,
espressa dagli esseri umani è sinonimo di non umiltà, cioè di arroganza, oppure
di ignoranza, ma se in un essere umano, sussiste lo S. Santo l’ignoranza non c’è
più, perché lo S. Santo corregge le forme di ignoranza, dando l’istruzione per
quel che serve, anche nell'istante che serve, non è detto costantemente.
Ora
la madre di Dio, pur essendo essa stessa beneficiaria della potenza di Dio,
essa in presenza degli esseri umani non dice mai Io, se non in alcuni casi.. . Lo può usare solo, quando
Essa si presenta con un titolo in funzione dello Spirito Santo. .... appunto
... "Io sono l'Immacolata Concezione"....qui non è Lei che lo
esprime, di sua volontà, ma per volontà di chi la manda......cioè del
Padre!
Quindi, ciò fa capire una
cosa estremamente importante, che fuori da questo ambito, essa per se stessa
non dice mai IO, perché come detto sopra la parola IO va in funzione con l’essere
supremo, il quale è l’unico a poter fregiarsi di questo titolo, IO SONO! Di conseguenza abbiamo che tutti coloro che
scrivono “profezie o testi simili” e pongono nel testo delle frasi dette dalla
Vergine fuori da un certo ambito di perfezione nell'umiltà, sono da
considerarsi testi non autentici.
Dico anche non autentici,
per un alto fatto, satana sa bene questa cosa, dell’IO e se volesse far
scrivere un testo simile ad un originale farebbe molta attenzione a porre la
parola IO. Con questo ho voluto far capire come distinguere un testo scritto da
una “divinità” e un testo scritto per mano d’uomo! L’uomo che solitamente è
ignorante in materia spirituale, cioè ignora le cose dello S. Santo e spesso
non è neppure preso da esso, dice frequentemente IO, quando scrive a nome della
Vergine o degli angeli …
Ora dopo aver scritto
queste cose, sono sicurissimo che da oggi in poi tutti i veggenti veri e falsi
correranno a sistemare i testi, per renderli più conformi ad un certo standard. Mi raccomando fate un buon lavoro che così l’inganno sarà più perfetto! Che l'onesta è un optional!!
Cari figli, il mio cuore è sempre
più piegato dall'amarezza nel vedere che tanti uomini si dannano nel cercare di
imitare altri pochi figli miei eletti. Non solo i falsi sono tra i profeti, ma
si celano falsi sacerdoti che non hanno mai ricevuto da me direttamente, o per
bocca di altri miei figli profeti e consacrati, l’unzione di apostoli, per
volere mio. Non basta essere eletti dai vostri vescovi, ma se otterrete da me l’unzione
di apostoli essa vale più di ogni altra cosa. In questo momento in terra di
apostoli da me scelti ve ne sono pochissimi. Fate attenzione il mondo così come
lo vivente ora, non lo vivrete più, il re del terrore sta per giungere e tutti
costoro che sono falsi profeti, falsi sacerdoti si allineeranno ed anche
alcuni miei eletti cadranno nelle sua rete. La rete si sta allargando e molte prede
sono già cadute, se non volete perire, anche voi in questa rete, rimanete saldi
alle mie parole e non badate a chi vi
propone una parola diversa. Se io non fossi come una lama affilata, severo come
un Padre, che padre sarei per voi?
Un buon padre, ama i suoi figli e
alle volte li deve anche riprendere, alle volte li deve anche castigare, per
ottenere da loro il meglio; un buon padre ama i suoi figli e li richiama, anche
con il rimprovero, anche con la fermezza, anche con la rigidità, ma un buon
padre consolerà sempre ogni figlio che accorre a Lui.
Non mescolate, il sacro con il
sudicio, non mescolate il vero al falso, separate ciò che sta nella luce da ciò
che sta nelle tenebre, correggete chi è nella sofferenza del peccato, date buoni esempi voi che vi ho posti quali miei ministri. Ma guai a coloro che dicono di
essere buoni pastori, pascolano greggi immondi, non correggendo e non
sradicando il marcio che c’è in essi, perché costoro non saranno chiamati figli
di Dio.
Io sono un Dio severo, ma amo immensamente le mie creature.
Fin dai tempi antichi l’uomo
volle onorami, come la tradizione e le usanze dei popoli, mettevano a loro
disposizione, secondo quanto le tradizioni dei padri avevano insegnato loro secondo
la legge che io posi, ma anche secondo i loro cuori, molti di loro pur di
omaggiarmi in tutti i modi pensavano che io avessi bisogno di elementi
esteriori, per darmi culto, l’uomo si fece degli oggetti per me. La tradizione
li portò avanti, nei secoli, ma ogni uomo e ogni re, pensando che tutto fosse quello
che io desideravo, mi donava più del suo predecessore, come una corsa a chi
faceva meglio; quando sfuggiva loro spesso, che il Padre che sono Io, desiderava
solo essere sinceramente amato. Così dalle cose semplici l’uomo arricchì i suoi
templi, finché essi divennero più uno sfarzo per gli occhi, che un posto di
ritrovo per Me! Anche il vestiario cresceva pensando che io ne fossi felice, ma
per amor loro tacqui, io li amavo lo stesso, ma il mio cuore alle volte ne
soffriva, mi consolavo con quei pochi che vestivano di poco, e placavano la mia
ira, i quali allietavano il mio spirito, abitando in loro.
Ogni uomo deve onorare il Padre
Mio con il meglio che ha di ciò che egli produce con le sue mani e che ricava
dal suo lavoro, questo è quello che Il Padre Mio apprezza, l’offerta di ciò che
per l’uomo conta di più nella sua vita, va data al Padre Mio.
Egli non ama l’esteriorità, non
vuole il lusso, senza ragione,
preferisce un tempio adorno di nulla, ma non rinuncia ad un sacerdote
santo, preferisce molto di più, una chiesa povera di ricchezze terrene anziché una
chiesa adorna di tutto. Ma io amo costruire la mia chiesa in voi, prima ancora
che edificarla di pietra. Perché se voi mi permetterete di edificare il regno
in voi, io vi farò figli del Padre! E in qualsiasi chiesa entrerete io sarò lì
con voi, perché la vostra anima brillerà più del miglior oro fino!
Il battista senza vesti da re,
era più grande di qualsiasi santo umano, egli non aveva bisogno di onorare il
Padre Mio, con abiti sontuosi, ma era la sua anima che mi onorava, è di quella
che voi avete bisogno, di un anima santa, non di pietre luccicanti.
Quando vi recate nelle chiese a
onorarmi, lodarmi e glorificarmi, non venite pieni d’oro, non venite con abiti
lussuosi, vestiti come re, venite con le vostre anime, purificate nel dolore e
nella sofferenza delle vostre pene terrene, io sono li con il Padre che vi
attendo.
Non osservo, come siete vestiti, non guardo i
vostri paramenti, non vedo l’oro della vostre chiese, ma guardo solo le vostre anime, i vostri
sentimenti, le azioni buone e che avete compiuto con amore, verso il prossimo. Il
resto è sovrappiù.
Liberatevi dal peccato che vi tormenta, e non prendetemi nel vostro corpo e spirito se in voi c'è peccato!
Cari figli vi supplico ancora, vi chiedo ricevetemi nella vostra bocca direttamente, solo da i miei ministri della mia chiesa Santa.
E voi miei ministri attenti, perchè la collera del Padre non tarderà, specie a voi che avete il cuore impuro, non recatevi sull'altare, se non siete candidi come la neve.
Non siete voi che fate i miracoli
ma il Padre mio che è nei cieli, che li fa per voi. Non siete voi che avete la
scienza e sapienza, ma il Padre mio che è nei cieli che dispone la conoscenza per
ognuno di voi, secondo la vostra capacità di comprensione e il vostro spirito. È,
Egli che vi elargisce ogni dono, ma in
realtà è sempre il Padre mio e vostro che agisce in tutto.
Quando dite tal essere umano,
faceva miracoli in vita o dopo morte, in realtà è sempre il Padre Mio che fa
per voi, più un anima è a lui dedita, più essa ottiene doni da spargere nel
mondo, per la maggiore Gloria Sua. Nessuno è più Santo di Lui, ma tutti coloro
che beneficiano della Sua presenza sono Santi perché stanno alla Sua presenza, per
i meriti che hanno acquisito durante la loro vita mortale e beneficiano della santità
tutta che è Lui stesso!
Non esaltate più in santi del
Padre stesso, perché il Padre Mio, che è in Me, è un Dio geloso, anche se amorevole e paziente, ma ricordate
che prima di ogni altro essere tra gli esseri dell’invisibile del visibile,
dovete porre, dare onore e gloria al Padre mio eterno!
Non potete amare di più un essere
umano santificato e meno il Padre Mio celeste, perché in realtà non amerete ne
l’uno, ne l’altro! Non esaltate l’uomo esaltate colui che lo manda a voi! Perché
senza il Padre celeste che è in Me, nessuno uomo è nulla! Date tutti gli onori
e le vostre gioie al Padre; padre dei Padri!
Gesù :"passeranno il cielo e la
terra ma le mie parole non passeranno"
Cosa intendeva Gesù, con queste
parole?
Se passeranno sia il cielo che la
terra significa che le sue parole sono eterne!
Ma allora cosa ci sta dicendo, ci
sta facendo capire che la parola umana non vale nulla, che noi non abbiamo il
potere di incidere e influire nel tempo, ne di lasciar traccia di noi, infatti
anche quando la terra e il cielo non ci saranno più (ne la bibbia, ne i
vangeli, ne l’uomo, ne tutte le sue culture e società), ma le sue parole rimarranno in eterno e ciò cosa ci fa capire,
che egli quando parla, non parla come noi umani che emettiamo fiato senza che
il nostro parlare cambi qualcosa. Egli quando parla comanda, quando pronuncia
parola scrive nel tempo e nello spazio e quando afferma qualsiasi cosa, tutto
ciò che dice rimanere in eterno perché viene scritto non da mano d’uomo, ma
neppure da mano d’angelo, ma la sua parola è Verbo cioè la sua voce, cioè le
sue onde sonore sono potere, sono energia, e tale energia si fissa nel tempo,
nello spazio e nell'invisibile e rimane per sempre immutato.
Non sono certo i vangeli o la
bibbia scritti in modo umano, che fanno la legge vera, è le legge scritta in
modo permettessimo nel tempo, che esercita il suo potere. Il verbo scrive nel
rotolo immutabile del tempo,
Per questo la sua parola è
perfetta nel tempo immutabile, non si riferisce ai vangeli o alla bibbia testi
scritti da umani sotto ispirazione ma sempre testi in cui l’umano la fa da
padrone …. Non passeranno, perché sono fisse nel tempo, stabili dall'origine
dell’origini, perfette ed immutabili. È il tempo immortale che conserva la parola
Sacra, il tempo nel verbo!
La farse si stacca dai vangeli, e annuncia se stesso, cioè mette in mostra chi è Lui, si identifica chiaramente.... nella persona di Dio.
Per qualsiasi controversia contattare l’autore stesso Boanerges573@gmail.com
La Gloria di Dio
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