sabato 15 febbraio 2014

Preghiera di Benedizione e Gloria.


Preghiera di  Benedizione e Gloria.


O terra, tu che sei stata plasmata per me, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che sei la culla dove io sono nato, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che hai dato sostanza alle mia carne, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che fai sgorgare il sangue che riscalda, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che ci doni il fuoco, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che disseti la mia bocca, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che fai fiore i germogli, benedici e glorifica Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che produci frutti nutrienti per il mio corpo, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che ci doni cristalli lucenti che abbelliscono il mondo, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che ci permetti di vivere i giorni della nostra vita, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che trattieni in te, le nostre membra, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che dipingi di azzurro i cieli e i mari, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che ti lasci illuminare e riscaldare dal sole, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu abbracci la notte e lasci vedere le stelle, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che sei uno scrigno di segreti, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che hai in te il monte Santo, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra tu che hai udito la potente voce di Dio, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che hai ricevuto una moltitudine di grazie, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, tu che trattieni in te, il sangue del figlio di Dio, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

O terra, benedici e glorifica l’eterno Dio Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , tuo creatore.

E io, ti benedirò e ti glorificherò Signore mio Dio, Padre, Figlio, Spirito, Onnipotente Re degli eserciti , mio creatore, affinché mi permetterai di vivere in questa terra per il bene delle anime, guarda i miei passi, assistimi nei miei progetti, donami umiltà ed intelligenza, affinché io sia sempre in grado di insegnare e correggere il mio prossimi con la tua sapienza, per la Gloria tua.

Amen.

Gesù sentenzia !


Messaggio 12/12/2000

Gesù mi ha detto in veste della Trinità unico Dio:

Caro figlio scrivi:
"Se un qualsiasi pontefice, confonde volontariamente la Mia legge eterna, sia considerato eretico e ogni sua decisione non avrà corso nei cieli.  Anche se l’uomo non dovesse attuare per paura, tale mia richiesta, io l’attuerò nel momento in cui nel cuore di quel pontefice, si attui quei pensieri contro la mia deità! Anche contro la Mia Santa Immacolata Madre! Io sono il vostro vero Dio, il Padre e lo Spirito sono in Me. Quanto io decido, è decisione del Padre mio!"

domenica 9 febbraio 2014

Gesù distingue i discepoli e il popolo -IL Sale della terra e luce del mondo

9 febbraio 2014

Gesù distingue i discepoli e il popolo.

Prima di tutto Gesù parla ai discepoli, come in molte delle sue parabole  …. in altre invece parla sia a discepoli che a tutti, perché questa distinzione, è casuale? No!
Non è casuale, ma perché allora, perché il signore vuol distinguere coloro che si consacrano a lui da colore che potrebbero consacrarsi a lui e seguirlo. Ma perché questa distinzione per il Signore non siamo forse tutti uguali? Si, siamo tutti uguali, ma egli ci distingue perché alcuni di noi hanno voluto diventare figli di Gesù il Cristo con volontà propria, altri invece sono stati invitati, ed altri ancora sono lontani e ascoltano da lontano la sua parola, altri ancora sono lontanissimi e a questi arriva la parola in gocce e quasi non la sentono mai. Ma la distinzione la fa per far capire che coloro che si prestano ad essere suoi discepoli devono essere migliori, devono essere perfetti o mirare alla perfezione per tanto da delle direttive precise discepoli cioè ai sacerdoti, che vogliono e accettano la sua parola, e tentano di metterla in pratica come egli insegna e comanda.
E’ come quando Dio parla solo ai suoi angeli e non parla di ciò che parla agli angeli con noi. Che differenza c’è, non siamo forse tutti figli suoi? Certo tutti compresi gli angeli sono suoi figli, ma ci sono cose che il Signore rivela agli angeli e cose che rivela a noi, perché?  Per il semplice fatto che gli angeli sono perfetti e di un intelligenza superiore alla nostra, noi non lo siamo e quindi siamo incapaci di comprendere certi misteri, per cui non tutto ci è rivelato, perché potremo non comprendere certi suoi misteri che per noi potrebbero essere una complicazione alla comprensione. Anche il più grande genio della terra messo innanzi a questa verità perderebbe il lume della ragione.  Quindi il Signore svela a chi può capire qualcosa del suo mistero, ma si fa silenzioso a chi non comprende, anche se egli vorrebbe rendere la luce alla luce, ma non può perché la nostra capacità intellettiva è misera e ci creeremo solo che tanta confusione ed invece di avvicinarci, ci allontaneremo. Per cui tacere è meglio. Però Egli in qualche modo nascosto tenta di rivelare a noi la sua sapienza, la sua conoscenza. Lo fa, mediante parabole, che sono anche oscure, ma con il tempo e con l’aiuto dello Spirito Santo ci vengono svelate e gradualmente penetriamo quei misteri oscuri che le nostre menti non potevano cogliere in origine.

Quindi Gesù fa distinzione nel parlare, alcune cose sono per i discepoli ed altre per il popolo e lo si capisce bene dalla parabola  descritta in Matteo 5,13-16

Sale della terra e luce del mondo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. 

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”.

Naturalmente il riferimento a questo sale chimico, NaCl, espresso come sale della terra, perché è un sale molto abbondante sulla terra,  ha anche degli effetti cutanei ben precisi, tra cui anche il produrre bruciore, indica anche porre sui discepoli una nota anti-satanica, perché i demoni aborriscono il sale, lo odiano essendo esso un interpretazione terrena allo Spirito Santo.  Il sale un elemento importante nella storia umana e ha una motivazione profonda, ben precisa e non casuale che ha diversi riferimenti biblici.

Nel A.T.  il sale è un mezzo simbolico che favorisce il legame tra Dio e il Suo popolo: “Dalla tua offerta non lascerai mancare il sale dell’alleanza del tuo Dio” (Levitico 2,13).

Eliseo purifica una sorgente gettandovi del sale: “…..Il Signore dice: Io rendo pura quest’acqua; non procurerà più ne morte ne sterilità”. Come aveva detto Eliseo, quell’acqua divenne pura e lo è ancora oggi” (II Re 2,19-22).

L’espressione “restare di sale” si riferisce invece all’episodio di cui è protagonista la moglie di Lot durante la distruzione di Sodoma e Gomorra:Ma la moglie di Lot si voltò indietro a guardare e divenne una statua di sale” (Gen.19,26). 

Qui però ha un senso negativo, perché guardò la potenza distruttiva di Dio, su quelle due città e la punizione fu di essere trasformati in sale, come le due città. Essendo poi il sale un elemento igroscopico esso si scioglie con grande facilità, per cui tutto torna alla terra.

Gli esorcisti usano preparare l’acqua benedetta utilizzando il sale.
………………………….

Iniziamo:
Gesù disse ai suoi discepoli: “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini. 

Gesù parla alla chiesa e a coloro che vogliono seguire il percorso del discepolo, cioè farsi discepoli, portatori della parola di Gesù.

“Voi siete il sale della terra;”  come discepoli e sacerdoti di Gesù tutti coloro che abbracciano la fede in Gesù il Cristo, e la mettono in pratica con rigore, cercando di ambire alla perfezione, diventano il sale della terra.

Il sale è un elemento fondamentale nell’alimentazione umana, soprattutto perché insaporisce le pietanze, ma questo sapore di cui Gesù parla non è il sapore degli alimenti, ma il sapore della fede. La fede diventa gustosa quanto è fervida, quando è vivace, intensa, forte, tenace, gioiosa, che porta sapore ad altri, il portare sapore è indicativo di chi sa trasmettere questa fede al popolo. Ma il sapore di cui parla Gesù è lo Spirito Santo, cioè colui che da sapore alla vita, colui che la crea e colui che da vita.

 “ ma se il sale perdesse il sapore
e poi aggiunge, ma se questo sale perdesse il suo sapore, significa che esso si trasforma cambia la sua natura chimica, le sue proprietà non sono più buone per condire ed insaporire per riempire di sapore le anime, le coscienza, la vita. Ma ciò può avvenire solo se il cloruro di sodio reagisce con altro elemento come l’’acido solforico (zolfo) che lo distrugge trasformandolo in solfato di sodio e acido cloridrico(muriatico), il nuovo elemento che si genera non ha più sapore come il sale della terra, cambia le sue proprietà e perde la sua ragione di esistere, il sapore della vita può venir intaccato dalla presenza del maligno che allontana dall’uomo, per volontà dell’uomo quello spirito salvifico che rende la vita dolce, gioiosa, saporita, colorata, vivace, piacevole di essere vissuta. Ma il sale cos’è, è la conoscenza, sapienza e  l’intelligenza, del cercare di scoprire la verità, di indagare i misteri nascosti, di allargare i confini della nostra mente, di espandere quello che è il nostro bagaglio culturale, per giungere alla comprensione reale della vita vera.  

Se il sale perde il suo sapore significa che perde la possibilità di giungere a questa conoscenza che è insita nello Spirito Santo, sempre che noi siamo nelle capacità di poterla accogliere. Quindi qui fa capire bene che non tutti possono avere in se lo Spirito Santo, solo chi mira ad essere sale della terra, solo chi diventa sale, solo chi ha in se il sale che salvifica, solo chi si spinge ad essere sale puro, si perché anche il sale può non essere puro, sappiamo bene che esiste (sale) bianchissimo e purissimo, ma anche sale impuro, pieni di altri elementi che lo rendono meno puro. Quindi per essere un sale purissimo e bianchissimo bisogna aspirare ad essere pieno di Spirito Santo. E non tutti tra coloro che desiderano essere discepoli di Cristo sono sale puro. Questo significa che solo pochi arrivano ad essere sale purissimo, ma che tutti posso aspirare a diventarlo.

Ma poi dice ancora:
“con che cosa lo si potrà render salato?”
infatti se il sale della terra perde il suo sapore, cioè non è più esso stesso, ma si è trasformato, ha perso, le sue virtù, le sue proprietà, e lo Spirito Santo non alberga più in quel soggetto, qui ci fa capire che i discepoli possono perdere lo Spirito Santo o che esso può venir meno, e che la conoscenza può essere inquinata da altre presenze malsane come può essere lo stesso uomo, che apporta delle conoscenze non vere e non giuste, una parola che allontana il discepolo da Dio.  
Quindi il sale non può più tornare sale.  Infatti nel passo successivo cosa dice e di cosa ne fa Gesù del sale che non insaporisce più?

“ A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini”
Questa parte che la chiesa dimentica sempre di parlare, è importantissima quasi più importante del resto, perché fa capire il comando di Gesù, un comando che la chiesa non ama assecondare, perché altrimenti dovrebbe prendere delle decisioni anche contro i suoi stessi appartenenti quando questi mancano di sale.
Gesù afferma, il sale se perde le sue proprietà, virtù, caratteristiche, non è più buono per quello che è la sua missione, il portare sapore, il potere conoscenza, il portare lo Spirito Santo, se viene meno lo Spirito santo, nell’uomo non c’è più, ed allora il Signore cosa ci comanda di fare? Di gettare questo sale, buttarlo via, perché il sale è guasto o immondo o impuro, rischia di rendere impuro anche quello puro, per cui è meglio per un uomo allontanarsi da coloro che sono impuri, fuggire nel deserto, piuttosto che divenire anche esso impuro, immondo, senza sale. E Gesù è ancora più duro e dice calpestato dagli uomini, perché quel sale non è più di nessun aiuto, diviene come scandalo, si perché quando nella chiesa un uomo si comporta come un animale, e non come un santo, come vorrebbe Gesù, pieno di Spirito Santo, cioè di sale, esso deve essere gettato fuori di essa, allontanato alla periferia non tenuto nel suo nucleo più interno, che lo infetta, lo guasta, lo trasforma in qualcosa che non appartiene più allo Spirito Santo.

Questo modo di parlare di Gesù è molto esplicito, chiaro, preciso, perentorio, un comando che ha lasciato ai discepoli, cioè alla chiesa, eliminate dice Gesù coloro che non sono più puri, non sono più perfetti non vogliono seguire la parola santa, gettali fuori, dice Gesù, come il Padre suo fece con Lucifero, che non era più sale, non voleva più conoscere la perfetta parola di Dio, ecco il parallelismo, con noi umani. Ma se la chiesa nega questa volontà di Gesù essa stessa si pone contro Gesù, contro la sua parola, la sua volontà, essa stessa non può più insegnare nulla, perché è un sale corrotto, un sale impuro, un sale che non segue Cristo, ma che segue la volontà umana che spesso coincide con quella di satana. Ne deriva che se l’uomo pensa di seguire se stesso, segue un illusione e va verso la sua dannazione. Come può una chiesa che dice di seguire lo Spirito di Dio, di essere nello Spirito Santo? Cioè essere sale impuro e non praticare perfettamente la legge di Cristo? Non può, con il suo agire essa stessa si pone fuori da Cristo!
 E questo è il primo passaggio di questa parola che in realtà è una legge cioè un comando, Gesù dice di fare così, di seguire questo metro!.

Aggiunge poi

“Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”.

“Voi siete la luce del mondo;”
Ma prima di essere luce del mondo, bisogna conoscere la luce vera. E questa luce, è Gesù stesso, quindi conoscendo la luce si diviene luce per il mondo, giustamente Gesù dice agli discepoli voi ora siete la luce del mondo, perché hanno conosciuto questa luce, parla di se stesso! Ma la luce che cos’è se non la parola perfetta di Dio? La luce è parola di verità, e il portatore di questa luce è Gesù vero Dio, verbo di Dio, cioè parola. Chi porta la luce, la porta al mondo e quindi diviene luce del mondo sul quale mondo domina la luce di Dio, ma le tenebre non l’hanno accolta, l’hanno rigettata, anche l’uomo può rigettarla, anche l’uomo può divenire tenebra.

Qui Gesù fa un parallelismo tra una città collocata sopra ad una montagna che la luce non deve restare nascosta ma deve essere rivelata altrimenti non ha senso averla rivelata

“non può restare nascosta una città collocata sopra un monte”  
ovvio, è un luogo messo in un punto molto luminoso, dove prende il sole da tutti i lati, quindi una città posta così in alto diventa un faro. Questa frase è anche allusiva, ed indica che Cristo è il faro cioè la città posta sopra la montagna, la montagna è fondamento, cioè la roccia su cui giace la città. Noi siamo invece luce che questo farò produce. Infatti il faro si pone sopra ad un altura perché possa operare bene, come una città posta in alto che diviene un faro per il mondo. E i discepoli sono la luce del mondo, cioè i portatori della parola di Gesù. La luce infatti ha la proprietà di percorre il suo percorso sempre linea retta a 360 gradi in tutte le direzioni, non cambia direzione a meno che non ci sia un oggetto che la faccia deviare, e la luce è in grado anche di attraversare gli oggetti, la materia, perché qui non si parla della luce sole, ma di una luce invisibile che è Spirito Santo. Quindi come luce i discepoli di Gesù devono camminare nel mondo, seguendo la strada del faro, della città, dell’origine. Partono dall'origine verso il mondo. Perché è il mondo che ha bisogno della luce e i fotoni sono i discepoli. Non si può celare ciò che è evidente.

né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.”
Altro esempio simile, che identifica che non serve a nulla nascondere Gesù, e tenere la sua parola santa celata agli uomini, perché essi prima o poi la scopriranno, perché è lo stesso Gesù che la renderà nota, dal momento in cui egli l’ha rivelata. Dice non nascondete la mia luce, per impedire che l’uomo ne venga a conoscenza come se la sua luce, fosse di appannaggio solo di pochi, questo vuol far capire!. È per tutti gli uomini.

“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini”
Ecco qui Gesù parla di “vostra” perché si esprime così quando la luce proviene da Dio? o meglio dire che egli è il faro che produce questa luce, dice così perché ci vuole rendere partecipi di questa luce non solo portatori di questo potere, ma anche fautori noi stessi di questa luce, come se ogni discepolo possa diventare esso stesso casa di Dio, lo è, perché l’anima è la casa di Dio, quindi ogni singolo appartenente emette una luce propria del proprio spirito, però se non vi è lo Spirito Santo che attiva in questa lampada” l’anima” esso non emette luce, per questo dice la vostra luce. Ogni uomo può divenire luce per gli uomini se in esso abita lo Spirito Santo. Ed ogni uomo che vuol essere suo discepolo divine luce davanti agli uomini, cioè testimone della luce che è Dio. in questo Gesù fa capire che il discepolo è diverso che l’uomo del popolo, perché l’espressione ne evidenzia una separazione dicendo infatti risplenda la vostra luce davanti agli uomini, indica una separazione tra il discepolo e l’uomo, cioè il popolo. Gesù separa l’uomo di Dio dall’uomo del mondo, con la parola davanti o innanzi. Ogni discepolo deve essere luce per gli uomini, una lampada che porta Dio all’uomo.

“perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”.
Specifica perché c’è questa separazione, perché voi siate luce di Dio innanzi agli uomini, affinché le vostre opere siano manifeste, cioè rese visibili e non nascoste. Attenzione, parla delle opere non del soggetto, le opere devono precedere il soggetto, le sue opere parlano al mondo di chi è il soggetto, e le opere non sono solo le azioni, ma anche le parole sono opere di bene per il mondo.

Perché è mediante la parola che si cambia il mondo, mediante la conoscenza che diviene scienza esaltata dalla sapienza, mediante l’intelligenza.  Quindi il discepolo che vuole essere tale, deve manifestare le opere del Signore, e non nascondere la luce che Dio gli elargisce ma la deve rendere nota, visibile, concreta, reale, svelando se conoscenze, i misteri celati, se lo Spirito Santo gli da la possibilità di conoscere. Portare la luce e il sale al mondo, perché ciò che è nascosto sia rivelato alla luce della verità, glorificando Dio nelle sua maestà e nella sua gloria che è nei cieli cioè la casa del Signore, che è il faro del mondo.  Ci dice che tutto quello che i discepoli e il mondo devono fare è glorificare il Padre che è nei cieli, perché tutto è a Lui dovuto.
Tra l’altro specifica che tutti noi siamo figli del Padre Celeste dicendo “Vostro”, quindi non si sente lui solo il figlio del Padre , anche perché Gesù ha già detto di se agli apostoli che Lui è il Padre, e di conseguenza giustamente afferma che noi siamo figli del Padre quindi suoi.

Qui Gesù batte molto sulla centralità dei discepoli come portatori della sua luce e del suo sale. Invece fa capire che coloro che non sono più nella sua luce devo essere allontanati dal nucleo per non degradare coloro che si trovano al suo centro. E in questo  Gesù fa politica, da una direttiva, un comando ben preciso, dispone le regole del gioco e chi non si adatta  a tali regole non è più nella luce e non è più saporito come il sale. Sale che brucia se è puro e luce che brucia se è perfetta, quindi l’unione del sale con la luce produce un vapore che null'altro è che lo stesso Spirito Santo espresso in due forme diverse. Anche se nella notazione precisa la verità è Cristo! Però essendo lo Spirito Santo parte di Gesù e in Gesù, lo si può integrare tutto nello stesso soggetto!  Il sale è bruciante, corrosivo, purificante, mentre la luce è perfezione, conoscenza e verità.


martedì 4 febbraio 2014

APPELLO DI GESÙ’

Messaggio 3 febbraio 2014

Cari figli.

Se io potessi, salvare tutto il genere umano, dalla dannazione eterna, sarei così felice che in paradiso si farebbe festa eternamente, ma ahimè, per quanto io faccia per salvare un anima da quel luogo, alle volte pure io sono impedito, non per mia volontà, ma per vostra volontà. Per quanto io faccia nel tentare in ogni modo di farvi tornare a Me, mediante, ogni cosa io possa immaginare,  alle volte voi vi opponete a Me; se nemmeno con la mia dolcissima madre, riesco a farvi tornare a me in modo definitivo io non posso nulla e amaramente sono costretto a sentenziare, contro di voi. Per quanto io usi tutta la mia misericordia, il mio più grande amore per voi,  nulla posso fare, se voi non siete disposti a sacrificarvi per i vostri fratelli per amore mio. Quanto vorrei potervi sottrarre dalle spire di satana ed invece voi mi siete avversi, ma quanti troverò, nel momento del nostro incontro, con un tesoro di opere?  Quindi figli, cercate di capire, non per Me, ma per voi, per la vostra salvezza, per quella vita viva ed eterna che avrete nella gioia, nell'amore, non perdete questa opportunità, fate in voi la mia vita!

martedì 28 gennaio 2014

L’astuzia di Satana per allontanare i fedeli da Dio!

L’astuzia di Satana per allontanare i fedeli da Dio!

Uno degli aspetti del fedele un po’ curioso sta nel fatto che esso, quando arriva a compiere peccati e se ne rende conto, e non è in grado di uscirne, inizia un inesorabile pensiero di frustrazione, più l’impossibilità di vincere il proprio peccato personale è elevato e duraturo nel tempo, più il soggetto tende ad allontanarsi non dal problema, ma da ciò che gli determina lo stato di frustrazione, la fede. Come avviene ciò, il fedele prova vergogna per quello che compie, è normale logico, umanamente e giusto! Ma ogni volta sempre più la vergogna cresce pur confessandola ma rimane tale il pensiero, come se fosse ossessivo e ricorrente, incapace di liberarsene, allora cosa fa satana astutamente, fa sentire il soggetto nelle condizioni di non soddisfare più l’esigenza di essere puro per poter essere gradito a Dio.  Gli istilla nella mente che per soddisfare la sua esigenza di purezza, come vorrebbe Dio, contro i peccati che compie; nella preghiera e nei suoi pensieri dice al Dio, “io non sono degno di te,” per cui lentamente nel tempo, subentra un pensiero che porta il soggetto, ad abbandonare prima di tutto la preghiera e poi gradatamente nel tempo anche Dio stesso.

Quindi l’astuzia di satana non sta nel negare Dio, ma nel aggirare il problema facendo leva sull'insoddisfazione che il soggetto manifesta verso se stesso, per non riuscire ad ottenere ciò che egli stesso ambisce, quindi il soggetto dice io sono impuro, indegno e per tanto per non offendere Dio, non prego, in questo modo, la fede svanisce. Il soggetto così facendo non si rende conto che se allontana Dio , si avvicina sempre più satana, perché allora il peccato sarà facile da compiersi, perché non vi è più la condanna di Dio che pesa sulla coscienza di quell'individuo. Ma l’astuzia della mente-satana è quella di aver ingannato l’anima facendo credere ad essa che bisognava esse puri e santi per pregare.

Ecco dico a tutti fedeli e non fedeli, non fatevi questo pensiero, Dio vuole che l’uomo preghi anche se è impuro, non attendete di essere puri per pregare, perché la preghiera libera la mente da satana, libera l’anima da satana, mentre se vi convincete che Dio vuole che vuoi siate puri per pregare, sbagliate perché Dio vuole solo che preghiate, perché sa bene che la preghiera allontana le tenebre di satana che esercita nella mente umana.

Non dite mai, , non sono puro, non sono degno di Dio, per tanto non prego, per non offenderlo è satana che vi fa pensare ciò! Se vi prende un pensiero di questo tipo reagite facendo l’opposto!

La scienza non scienza!
Sappiamo tutti che il maligno ha mille modi per influenzare negativamente la mente umana e condurla a decisioni insensate , facendole passare per cose psicologicamente logiche e corrette. Tanto logiche che passano per vere, poi se esse sono spinte da altri soggetti che le avvallano ecco che il gioco è fatto! Ciò che è considerato irrazionale non esiste, per cui non è spiegabile, di conseguenza diventa un problema patologico, una malattia mentale, che può arrivare a stati deformati della psiche tali da spiegare talune malattie mentali, questo è quello che la scienza psichiatrica pensa di spiegare, non spiegando assolutamente nulla! Perché  non è possibile spiegarlo, con la razzio!  Ecco che satana, agisce anche mediante costoro che sono involontariamente suoi servitori, occulti inconsapevoli, ma reali, tanto reali da essere in grado di stabilire e limitare le libertà di ognuno e sentenziare la morte  spirituale di  ogni singolo essere vivente. Satana ancora usando una la logica e una razzio a cui noi umani facciamo tanto affidamento. Per la scienza psichiatrica tutti i sacerdoti e i fedeli che sono convinti di una realtà soprannaturale sono degli illusi , degli esaltati, dei manipolati e manipolatori e degli psicotici. Dato che Dio e satana non sono spiegabili ecco che non esistono e satana è riuscito nel suo intento.

Si dice che la scienza e religione vanno di pari passo, invece ciò non è affatto vero, l’una e l‘altra vanno in senso contrario e non affiancato, è satana che vuol fa credere che la scienza spiega le cose divine, quando è esattamente l’opposto; la fede può spiegare la scienza, solo che la fede non è legata alla scienza umana, ma a quella divina che supera la scienza umana. Siccome l’uomo non è in grado di leggere la scienza divina nella fede, si rapporta a quella umana e pensa di trovare in essa, una valida possibilità di spiegazione degli eventi non spiegabili, ecco ancora satana che spinge l’uomo di chiesa a credere nella scienza dell’uomo anziché nella fede di Dio, che è scienza. Si perché se l’uomo che crede in Dio fosse in grado di spiegare l’evento soprannaturale  con la fede nella scienza divina, avrebbe nelle sue mani un potere enorme, ma l’uomo non conosce la scienza di Dio, per cui si aggrappa ad una fede nella scienza umana che non sa dar alcuna spiegazione di ciò che avviene sia nel mondo invisibile che in quello visibile. Infatti la scienza umana sta sulla superficie del mondo reale. E spesso è una scienza che usa il male anziché il bene, per le sue creazioni.

Un altro aspetto di satana, strano!

Un'altra delle astuzie di satana è quella di far pensare che bisogna pregare tutto il giorno per essere esauditi, sia la cosa migliore di tutte, non è così!  Dio ci insegna fin dall'origine, che Egli si riposò il 7 giorno, cioè il sabato! Questo fa capire a noi, che la nostra vita nella preghiera e nel resto delle nostre attività quotidiane deve essere in equilibrio, perché la nostra mente è fragile, ha bisogno di tempi di riposo,  di attenzioni per le nostra salute-nutrizione, di riflessione-studio, di lavoro-sport, di sentimenti-amore e di preghiera-opere. Quindi come Lui l’Onnipotente ha lavorato per 6 giorni e il 7 ha riposato, così fa capire a noi che dobbiamo essere simili nel compiere le nostre attività quotidiane, considerando un giorno come sette giorni, cosa voglio dire che nell'arco delle 24 ore, ci sono le ore di riposto, di nutrizione-salute, di lavoro-sport, di sentimenti, di studio, di preghiera-opere. Si può fare tutto anche nella stessa giornata, ma così facciamo in realtà, ma questo fa capire che non va bene che un soggetto si fossilizzi a pregare in continuazione, perché la mente ha bisogno di altri spazi, di tempi diversi, e ha bisogno di equilibrio, se manca questo, la mente nostra essendo fragile crolla, ecco l’astuzia ennesima di satana, spingere soggetti a pregare per ore ed ore; neppure i monaci, ne le suore di clausura lo fanno, hanno tempi per la preghiera, e tempi per la persona. Sanno bene che la mente si deteriora. Inoltre chi crede veramente non ha bisogno di pregare tantissimo, perché la sua preghiera diviene la sua vita, fa quello che Gesù ha comandato, segue i precetti e le leggi divine, nell'amore, nella pace, nella giustizia, nella verità, nell'onesta, nella sofferenza sua e degli altri.  Non assecondate satana, anche in ciò, ricordate le parabole di Gesù sull'emorroissa e il centurione, cosa dicevano …. Se avrete la stessa fede di uno dei due potrete muovere le montagne! Ma cosa aveva un centurione di più di un apostolo? Il centurione sentiva parlare di Gesù, ma non lo pregava, non pregava il Dio degli Ebrei, eppure per un atto di fede sicura e certa ottenere la grazia che chiedeva, per quella fede certa ed incrollabile che addirittura era migliore di quella degli apostoli, molto dubbiosi. Questo fa capire a noi molto, che non serve pregare tantissimo, serve credere e avere fede certa, non sperare, perché la speranza non è certezza. Se avrete certezza di Dio cioè di Gesù, allora sarete figli di Dio e fratelli di Gesù, sarete esauditi. Questa è la fede vera e santa. 

domenica 26 gennaio 2014

Il regno dei cieli è vicino - Gesù ama Israele!

Conversazione durante la messa,26 gennaio 2014. Ore 11.

Il regno dei cieli è vicino- Gesù ama Israele!

Oggi durante la funzione della messa, Gesù mi ha parlato o meglio dire abbiamo conversato … preciso il Signore prima di parlare ha inviato lo Spirito Santo, che è sceso in me come un dolce calore che è diventato intenso, tanto che mi sono sentito quasi stordito. Allora ho pregato e invocato Gesù come faccio sempre contro gli attacchi satanici … ma più pregavo e più il calore diveniva intenso e sentivo come qualcuno che mi abbracciava, mi sono venute le lacrime di una gioia immensa che facevo fatica a trattenere, per cui inclinai la testa verso il basso affinché nessuno vedesse.

Dopo circa 5 minuti dall’inizio della messa, il Signore mi chiama per nome, e mi dice:" fa attenzione al passo del vangelo di oggi poi mi dirai cosa hai capito", il Signore fa spesso questo con me, per vedere se ho inteso il suo messaggio …

L’officiante inizia la lettura:

Vangelo secondo Mt 4,17
“Avendo intanto saputo che Giovanni era stato arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazaret, venne ad abitare a Cafarnao, presso il mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaia:
Il paese di Zàbulon e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano, Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata.
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Poi cita anche:

In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate isuoi sentieri!

Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.

Gesù: cos’hai capito!!! “

-Gli rispondo: mi pare gran parte del messaggio è incentrato sulla conversione e sulla venuta del regno dei cieli che è vicino, la chiesa ci dice che sta per venire!! Poi c’è il discorso della scelta dei 12.

Gesù –ma non ti viene in mente null’altro? “

-Gli dico aspetta ascolto quello che dice il sacerdote chissà che lo Spirito Santo mi illumini …

Dopo circa 10 minuti, di omelia,
Gesù mi dice:” qualche idea?”

-Penso e dico :non so!, ma conoscendoti mio Signore, mi stai facendo capir che c’e di più di quello che ha detto il sacerdote?

Allora il Signore mi dice: ho detto convertitevi perché il regno dei cieli è vicino” “cosa intendevo dire secondo te, visto che gli apostoli non hanno capito?”

-E io dico, la chiesa ripete ciò che gli apostoli hanno trasmesso e che loro pensavano di aver compreso! Poi aggiunsi - la chiesa si è fossilizzata sullo stesso messaggio degli apostoli.Tutto d’un tratto dico a me stesso, ma certo, ho capito!!!Non parlavi del regno che deve venire in un tempo lontano, e non parlavi in senso generale per tutti gli essere umani, esistenti sulla terra, presi globalmente come se fossero stati uno solo, no, no!  Tu ti riferivi ad ogni singolo essere umano, e non ad un tempo indefinito, lontano nel tempo, ma esattamente e precisamente al termine della vita di ogni singolo essere umano, ecco cosa intendevi e perché hai detto che è vicino, il vicino non stava ad indicare un tempo nel futuro. Ma tu intendevi proprio vicino ad ognuno di noi,in senso temporale, il tuo regno viene presto per tutti, è vicino per tutti coloro che ti credono e che ti amano e che ti adorano, come Dio, cioè che vogliono essere tuoi figli!

E Gesù:” non da te viene questa sapienza, ma è stato lo Spirito Santo che ti ha illuminato!” breve pausa di silenzio “hai detto giusto, gli apostoli e la chiesa hanno sempre pensato che io vengo in un tempo lontano, invece il mio tempo è vicino perché il mio regno è qui!, tra voi e in voi, io sono qui, tra voi e in voi, il mio regno è per coloro che mi credono, mi amano, mi desiderano come loro Dio e che fanno la mia volontà!  Al termine della vostra singola vita è la fine del vostro tempo personale, quando la vostra vita terrena finisce, ecco che il mio regno viene a voi. Ma non per tutti, solo per coloro che mi hanno amato sinceramente e hanno vissuto con me le sofferenze del mondo!”
“ Sii tu benedetto figlio perché lo Spirito Santo ti ha infuso la sua presenza e ti da donato la sua sapienza.” 
“Il mio regno non è di questo mondo, ma viene per questo mondo, vien per coloro che mi amano, per coloro che seguono i miei precetti e per coloro che attingono da me la mia grazia e fanno la mia volontà”

-    -Quindi Gesù, alla fine della nostra vita personale se siamo stati come tu ci hai comandato nelle scritture, noi potremo entrare nel regno dei cieli, perché i cieli si apriranno per noi in quel momento, subito dopo la nostra morte terrena, ecco perché hai detto è vicino! Intendevi proprio vicino, vicino ad ognuno di noi, in senso reale del temine, non vicino in forma astratta e non lontano in  un tempo sconosciuto … è tutto chiaro!

-      Ma perché gli apostoli non hanno inteso?

Gesù:”perché non tutto io rivelai loro ed essi non avevano l’intelligenza per capire, inoltre lasciai in sospeso nell'attesa che altri volessero addentrarsi nei misteri divini, così io potevo svelare a voi, i misteri ancora celati“

-Poi aggiunsi: Signore qua in questa frase tu hai detto: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele     Allora dissi, ciò significa che tu volevi salvare prima di tutto gli israeliti sparsi per il mondo, e poi tutti coloro che decidevano liberamente di seguirti. Perché a noi è arrivata una parola diversa? Chi ha istillato nei cuori dei fedeli l’odio verso i tuoi fratelli Israeliti se tu li volevi salvare convertendoli? 


Gesù: “la storia racconta, tu hai già compreso! Trova chi ha parlato per primo contro i miei fratelli! Non tutto il popolo si macchiò del mio sangue! Ma io volli lo stesso salvarli, per quello dissi, rivolgetevi alla pecore perdute della casa d’Israele” “ potevo venire al mondo presso un altro popolo a me meno ostile, ma per concretizzare le profezie, fu deciso così. Per salvare prima di tutti il mio popolo d’Israele” ….pausa…” ma attualmente a causa dell’odio di altri, il mio popolo è a me avverso, una parte dei loro sacerdoti si sono lasciati conquistare dalle tenebre e la luce non è più in loro”…”cari fratelli e figli miei amati il vostro Dio vi chiama, fatevi amare, prima che sia tardi! Convertitevi!, il regno è vicino”


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Nota importante!!

Faccio notare come anch'io commetto degli errori, giusto questa mattina, dopo qualche giorno dalla pubblicazione del messaggio, mi sono reso conto che questa parte non doveva essere pubblicata:

“ Sii tu benedetto figlio perché lo Spirito Santo ti ha infuso la sua presenza e ti da donato la sua sapienza.” 

Perché appare che io voglia in qualche modo mettermi in mostra,  invece quando sono preso da questi eventi che per me sono straordinari, sono così felice, che mi vengono dette certe cose, che non bado a quello che deve e non descrivere per cui un ingenuamente senza ponderare subito quello che deve essere scritto e quello che non deve essere scritto, scrivo tutto, poi a distanza di pochi giorni, mi rendo conto di essere stato frettoloso, e che dovevo togliere le parti, vere, ma che posso dar adito a pensieri di superbia da parte di altri soggetti. Per pubblicare un qualsiasi messaggio non si dovrebbe pubblicarlo subito, nell'immediatezza della comunicazione ma a distanza almeno di una settimana, perchè si pondera meglio ciò che deve essere detto sopratutto alla luce di chi ti può attaccare, che generalmente sono altri cristiani, che vogliono trovare in te, inciampo, per cui questi errori, sottolineano invece quanto il soggetto sia nella buona fede. Ma è certo che è bene non metterli proprio per non dar adito a fraintendimenti, e non lascia spazio a tutti i detrattori che possono così attaccarti, per questo ho posto ora questa piccola nota per far capire che non è facile neppure saper esattamente nel momento giusto scrivere ciò che va scritto, anche se è sicuramente giusto dire la verità, ma in certi momenti meglio evitare discorsi che possono ledere la credibilità della persona. In questo modo, si lascia nel messaggio solo quello che è il senso del messaggio senza lodi nei confronti del soggetto ricevente.  

Oramai il testo è scritto lo lascerò così, però sarebbe da togliere!  

venerdì 24 gennaio 2014

CHI è Gesù

RIPROPONGO ALCUNE PARTI GIÀ' TRATTATE....

Ho risposto ad una domanda che ha affermato un certo don tullio... su facebook:
"Ho pregato nella s. Messa per tutti voi ...... anzi: Cristo ha pregato ..... Coraggio !!!"

ed io ho risposto:
"Cristo ha pregato!" scusi la devo correggere...ma lei crede veramente che Gesù prega? No si sbaglia chi pregherebbe se stesso... visto che Gesù è parte integrante della Trinità? Siamo noi che preghiamo Lui!

Don Tullio Rotolo:  "Boanerghes ...lo dice s. Paolo e con lui s. Tommaso d'Aquino (tra gli altri) : Cristo intercede per noi in Cielo ...Intercede come uomo ...è pregato in quanto Dio!! ....che Mistero meraviglioso!!"


  • Don Tullio Rotondo" Nella lettera agli Ebrei e poi nel Vangelo si sottolinea come Cristo pregava ...ed è ed era Dio ma anche uomo....Pregava come uomo , era pregato come Dio!!"




QUI RISPONDO:

Don Tullio Rotondo: "ed è ed era Dio anche uomo"

risposta:

Intanto questa risposta è sbagliata: dire ed "era Dio..." Gesù è sempre Dio, non era in senso passato, ma solo E' Dio! in senso sempre presente...anche nel suo passato è!

Don Tullio Rotondo:"Pregava come uomo , era pregato come Dio!!"
Prima di tutto nessuno di noi era presente, nel vedere cosa Gesù diceva al Padre per dire esattamente se pregava o meno. 
secondo insiste con il discorso passato " era pregato come Dio",  ora come lo preghiamo, come un essere umano? 


Don Tullio Rotondo:"che Mistero meraviglioso!!" 

risposta:
Dove starebbe il mistero, è molto più semplice di quanto non immagini! 

 Vedo che è molto cara alla chiesa dimensionare Gesù come uomo,come se il considerarlo un uomo sia più significativo che consideralo un Dio, forse vi piace tanto perchè lo sentite più vicino a voi come essere umano,anziché come un Dio!


(cfr Gv 14,2-9). Ad un certo punto, l’apostolo Filippo chiede a Gesù: «Signore, mostraci il Padre e ci basta» e Gesù gli risponde: “ da tanto tempo sono con voi, e non mi hai ancora riconosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre” E come tu puoi dire:” mostraci il Padre?” Non credi che io sono il Padre e il Padre è in me?” le parole che io vi dico, non le dico da me stesso, ma il Padre che abita in me è lui che compie le opere. Credetemi io sono nel Padre e il Padre è in me. ….” 

L’intero discorso è chiarissimo, Gesù stesso dice di se stesso che lui è il Padre e il Padre è in lui? Potremo spiegarla così! Ogni uomo è parte di suo padre e di sua madre, al 50%, noi tutti siamo parte dei nostri genitori per metà esatta, quindi in noi abitano i nostri genitori e noi siamo frutto dei nostri genitori, anche se siamo noi stessi esseri distinti dai nostri genitori, in realtà siamo parte di loro e loro vivono in noi. Sono le stesse cose che dice Gesù.  Ma Gesù dice di più, asserisce che lui è il Padre; e rimane meravigliato che Filippo non l’abbia capito! Infatti la pretesa di Filippo è ridicola, visto che il Padre era sempre presente con gli Apostoli! Quindi da ciò si capisce che esiste anche il Padre celeste, ma esso abita dentro Gesù, perché Gesù è la manifestazione reale carnale della Trinità che si compie mediante Gesù o meglio dire mediante sua Madre che gli ha dato la parte carnale. E quando Gesù prega, in realtà prega il Padre che è in lui. Ma la sua è una preghiera diversa dalla nostra. La nostra è una preghiera supplicativa, la sua no! E l’intercedere è ben altra cosa diversa dalla preghiera stessa. Ed anche il Padre Nostro, non è la preghiera che Gesù usa per pregare il Padre celeste, ma semplicemente è una preghiera creata per noi umani, che ci insegna il modo migliore per ottenere le grazie di cui abbiamo bisogno.  Addirittura afferma che non è Lui nella veste di figlio di Dio a compiere le opere, ma che è il Padre stesso che è in Lui a compierle, ( ma infatti è vero, tutto viene dal Padre celeste, ogni potere è di proprietà del Padre, quindi è il Padre che fa, che genera, che elargisce),  questa è una cosa enorme, una dichiarazione spaventosa, nel senso che se non è il figlio a compiere le opere chi abbiamo messo sulla croce?  Non solo il figlio ma anche il Padre e lo Spirito Santo! che sono in Lui. E in un certo senso anche la natura umana è stata crocefissa, nella carne della madre che è il corpo del figlio!

Nel passo 15, 1 , Gesù dice: " io sono la vite vera e il padre mio è l'agricoltore", qui sottolinea che il Padre Celeste è l'origine , cioè la fonte del potere, la colonna portante di tutto l'edificio, l'agricoltore che ha cura dei suoi averi, specialmente del figlio suo. Poi però supplica gli apostoli di rimanere in Lui, e fa capire loro che se sbagliano e non rimangono in Dio, essi sono fuori da Dio. Dice ancora: " senza di me non potete far nulla",  Affermazione assolutamente vera, cioè se non si invoca il nome di Gesù, non si può fare nulla da se, perchè nulla viene da noi.

Posso capire che per molti esseri umani ciò è quasi incomprensibile e inconcepibile, ma ciò è la verità, noi facciamo fatica a concepire un corpo che contenga in se altri corpi e che nella mente di un solo soggetto vivano altri soggetti diversi da lui, ma Gesù è così. D'altro canto in genesi si dice che l'uomo è fatto ad immagine e somiglianza di Dio, ciò è molto significativo quando si parla di Gesù.

Addirittura il supplicare Gesù nel chiedere di vedere il Padre "Signore, mostraci il Padre e ci basta», sta una certa incredulità, come fosse una sfida per vedere se Gesù era quello che diceva di essere. la parola "ci basta" indica proprio l'incertezza, di Filippo, cioè ci basta come prova perchè noi possiamo crederti.

Ed infatti la risposta di Gesù non manca di un rimprovero: " “ da tanto tempo sono con voi, e non mi hai ancora riconosciuto, Filippo? "  rimane sorpreso Gesù che Filippo non l'abbia ancora riconosciuto! l'espressione è da tanto che sono con voi sta ad indicare che Gesù, nelle vesti del Padre si era già manifestato loro...  ma evidentemente gli apostoli e i discepoli sono ciechi e non vedono chi hanno innanzi.
"E come tu puoi dire:” mostraci il Padre?” qui Gesù fa trapelare tutta la sua amarezza, nel capire che Filippo non ha capito chi egli è veramente, o meglio dire chi in egli si cela, nascosto dalla sembianze e dal corpo carnale umano! E' quasi scandalizzato " E come tu puoi dire:” , perchè era così evidente che Lui era Dio Padre che anche un cieco l'avrebbe visto!
"Chi ha veduto me, ha veduto il Padre".."Non credi che io sono il Padre e il Padre è in me?”"  Prima dice chiaramente che chi vede Lui vede il Padre!, poi però sgrida Filippo dicendogli "Non credi che io sono il Padre...", questo è un rimprovero, non è solo un affermazione, Gesù rimprovera Filippo perchè non gli crede!
Questo ci fa capire la delicata situazione degli apostoli che non comprendono la natura vera di Gesù e sono increduli, anche dopo tanto tempo che lo conoscono. Fanno fatica a comprendere la sua vera natura, vorrebbero credere ma non possono, perchè Gesù non vuole manifestarsi così apertamente a tutti, questo fa capire come Gesù vuole che loro comprendano la sua natura non per rivelazione, ma per un atto di vera fedeltà e certezza in Lui. Quindi la provocazione di Filippo fa un po arrabbiare Gesù, che rimane sconsolato nella sua affermazione della sua Deità di vero Dio e di Padre Celeste!

Anche se poi Gesù al cap 14, 15 fa capire che esiste un Padre Celeste, ma questo è logico che sia così, nell'esempio che ho sopra ho fatto, si può dire questo, come noi siamo parte dei nostri genitori ed essi parte dei loro e così via, possiamo dire che quando ognuno di noi che ha in se parte di loro, si rivolge a loro, parla di loro, con loro pregandoli, cioè rivolgendosi a loro come figli loro, il pregare è indica di parlare di conversare e di chiedere qualcosa hai genitori, Gesù non fa altro che rivolgere al Padre che è in Lui la sua preghiera, cioè parla con il Padre conversa con esso, chiede ad esso, ma dice anche :" Io sono la via, la verità, la vita. Nessuno viene al Padre se non per me..."... E qualunque cosa domanderete nel nome Mio,la farò affinché il Padre sia glorificato nel Figlio" cioè in virtù del fatto che Gesù è il Padre ,egli vi concederà la grazia in suo nome.

Riepiloghiamo semplicemente: dice Gesù "io non faccio le opere è il Padre mio che le fa", poi aggiunge "qualunque cosa domanderete nel mio nome la farò"
Quindi non è Lui(Gesù) a fare le opere ma è il Padre che le fa, ma è anche il Padre che ci esaudisce in nome del Figlio!

Questo fa capire che Gesù e il PADRE SONO LA MEDESIMA PERSONA, anche se per molti è difficile concepire questo mistero!
Quindi Gesù chi prega? prega se stesso nella forma del Padre! E prega il Padre.

Questo giro di parole vuol far capire che Gesù non vuole svelare a  noi la sua vera natura per cui vuole che tutto rimanga un mistero, fintanto che egli non lo riveli a qualcun altro... infatti dice nel cap 14,25 :" ma il paraclito lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio Nome, egli vi insegnerà ogni cosa e vi richiamerà in mente tutto quello che io ho detto. ....

Posso confermare che è proprio così.... a me accade la stessa cosa, il Signore mi insegna e poi fa in modo che la mia mente in un istante richiami il ricordo di ciò che ha insegnato e quello che ha detto agli apostoli e che non tutto essi hanno scritto, oltre al fatto di vedere, sentire, ecc. 

In paradiso si dice la Messa?


La Santa Messa in Paradiso!

Don Rocco Aloisi, ha scritto questa frase su Facebook, appena l'ho letta il Signore mi ha detto avanti c'è da rispondere:

"...A VOLTE SOGNO, DICEVO, DI CELEBRARE QUESTA MESSA.....CON LE GAMBE SANE......E POTERLA DIRE...PER TUTTE LE ORE CHE IL SIGNORE VORREBBE, E VORREI COME MIO AMATISSIMO CHIERICHETTO SAN PADRE PIO :))..."



Prima di rispondere alla domanda , bisogna fare una premessa, non esiste solo la chiesa terrena,  promossa, voluta e fondata da Gesù vero Dio,ma anche quella in Paradiso! Mentre la chiesa terrena risponde anche per le anime del purgatorio, cioè quando avviene una messa sulla terra, essa e i suoi effetti salvifici si manifestano anche sulle anime del purgatorio. Infatti si deve sapere che quando si esercita una messa qualsiasi in chiesa entrano anche le anime purganti, quelle che in quella chiesa hanno ricevuto l'ultima messa. Ogni messa non si riversa solo sulle anime terrene mortali, ma viventi, ma anche su quelle anime purganti che attingono dalla messa terrena la loro salvezza. Infatti sappiamo bene che in purgatorio le anime non pregano, ma purgano con immense sofferenze le loro colpe o peccati, e attendono solo che qualche buon samaritano preghi e soffra per loro, affinché la loro salita al cielo sia più rapida, quindi la messa che i sacerdoti veramente credenti in Cristo Gesù vero Dio, esercitano è anche per le anime del purgatorio grandissima possibilità di salvezza, per questo bisognerebbe sempre aiutare queste anime a salvarsi.

In paradiso esiste una chiesa, che è Cristo stesso, è Lui il primo e vero Sommo Sacerdote Re, ed è Lui che la manifesta, è lui che la esercita, ed è Lui a darsi come corpo mistico a coloro che sono alla sua presenza incessantemente. La chiesa terrena è lega con la chiesa eterna del Paradiso nel momento dell' eucarestia, da quando il sacerdote si prepara alla benedizione delle specie sacre fino alla sua fine. In chiesa entrano gli angeli, che oltre a migliorare la messa stessa, rendendo le preghiere fatte in essa un dolce profumo che sale a Dio, preparano la discesa dello Spirito Santo nel pane"carne" e nel vino"sangue" consacrato che poi viene dato ai credenti. Un anima sacerdotale che ha il merito di arrivare alla presenza di Dio, partecipa alla Messa Eterna, non come officiate principale, perchè nessuno è superiore a Gesù Sommo Re Sacerdote. Che poi Gesù possa dare la possibilità a turno ad ogni sacerdote di officiare una messa è un altro discorso, ma la messa eterna è fatta da Cristo stesso, che ne è il fulcro! Il popolo di Dio è costituito tutto come sappiamo da anime beate e sante(umani), oltre gli angeli, quindi tutti i sacerdoti che si sono distinti e che hanno acquisito meriti innanzi a Dio, cioè erano santi in terra, partecipano come officianti secondari, secondo il grado, mentre per tutti gli altri sacerdoti di Dio, essi partecipano come officianti semplici, la forma costituiva è simile ad un esercito. 

Il primo la Trinità 
al secondo posto : La Vergine
In terzo posto vengono gli arcangeli più importanti 
al quarto posto i 12 apostoli e i discepoli
al quinto posto: la schiera dei santi terreni. sacerdoti officianti secondari.
al sesto posto: tutti i sacerdoti 
al settimo posto: Le schiere angeliche.
dal ottavo in giù, tutte le anime sante e beate, cioè i fedeli che hanno meritato di partecipare alla santità di Dio.
Tutti adorano incessantemente e si prostrano faccia a terra, alla fonte Santissima di Dio, cioè l'origine-il Principio.

In pratica l'esercizio della Santa messa è un po diverso da quello che si officia sulla terra, è principalmente costituito dal ricevere la grazia santificante di Dio. Ed è praticamente continuativo; tutti questi soggetti si presentano a Dio praticamente in successione, uno dietro l'altro. Quindi i tempi, di questa messa sono eterni, praticamente non finisce mai. Tra il presentarsi, prepararsi e ricevere la grazia santificante di Dio,onorarlo e adoralo, glorificarlo può passare un tempo lunghissimo, ma effettuato questo passaggio, dopo la contemplazione dell'Onnipotente, che è un qualcosa di sconvolgente impossibile da descrive, tutte le sensazioni, emozioni ecc che un soggetto umano, uniformato alla santità di Dio ha... Dopo di ciò il soggetto riceve un compito, un lavoro da svolgere e il tempo che passa da questo momento al prossimo incontro con Dio, può essere lunghissimo, quindi il soggetto ha veramente molte cose da fare. Anche perchè gli spiriti non si riposano quasi mai, tranne il 7 giorno! Anche se il riposo non è come il nostro riposo...

Quindi rispondendo a Don Aloisi, lui parteciperà ad una messa eterna, ma l'officiante principale è Gesù stesso! Quindi non può avere alcun chierichetto, caso mai potrebbe lui fare da chierichetto a Gesù Stesso, sarebbe già tanto!  Le gambe in paradiso non le servono anche se le avrà, non si disperi perché la sua condizione attuale è meglio di quella di molti moltissimi altri... ;) 



Devo aggiungere una cosa che mi sono dimenticato... 

Ricordo che accanto alla S.Sma Trinità come è scritto in apocalisse il trono della Madre di Dio si trova esattamente sul trono del figlio suo Gesù, allora abbiamo che il alla destra del Padre si trova il Figlio e alla destra del Figlio si trova la madre, per cui tutti e tre siedono in sostanza sullo stesso trono, quindi la venerazione deve  avviniere anche nei confronti della Madre di Dio. Maria è figlia del Padre, sposa dello Spirito Santo e Madre del Figlio...se è tutto questo è vero, e lo è, essa viene venerata come Regina, Madre e Sposa e figlia . Anche se noi umani, non vogliamo dire che la Madre di Gesù deve essere adorata, ma tecnicamente in paradiso gli angeli e gli arcangeli, tutti i santi  si inginocchiano, fanno atto di sottomissione a Lei, non si prostrano.


Quindi quando si giunge innanzi a Dio(trinitario) c'è anche la madre presente e quindi l'atto che fanno prende dentro tutte le tre persone e la madre. Anche se Maria ha una posizione rispetto a Dio, di tre quarti nel senso che non gli da spalle ma è rivolta sia verso Dio ed anche verso le anime e gli angeli. La Madre di Gesù è posizionata rispetto al Figlio esattamente nel lato destro. Sappiamo bene che Gesù è collocato a destra del Padre, quindi Maria è alla destra del Figlio, infatti quando si legge che tiene fermo il braccio del Figlio significa che la sua posizione è quella, ma molto vicina e il braccio destro è quello del comando! La sinistra è la mano del cuore! 

Da non confondersi con la sinistra umana... o con il freddo e il caldo ecc... 


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Per qualsiasi controversia contattare l’autore stesso Boanerges573@gmail.com

La Gloria di Dio

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