mercoledì 5 novembre 2014

Siate fecondi e moltiplicatevi.

CRESCETE E MOLTIPICATEVI!

Tutti noi conosciamo i versetti  nella genesi dove Dio comanda ad ogni essere vivente, da lui creato di crescere e moltiplicarsi.
genesi: 22 Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra».
Ovviamente lo fa anche verso l’umanità,
genesi:28 Dio li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».
Dando come incombenza quella di avere una progenie, figli dei figli, che popoleranno la terra.
Prima ancora di dare i 10 comandamenti, Eloah cioè Dio, comanda di essere fecondi, di moltiplicarsi e di divenire un popolo grande..

Ovviamente si può leggere anche il crescete in termini diversi, per esempio potrebbe intendersi crescere in fede, ma quando dice moltiplicatevi può aver un senso di aumentare di numero come fedeli,ma in questo caso specifico la frase è molto chiara nel contesto del momento storico, dove Dio chiede alla progenie di espandersi su tutta la terra e creare di conseguenza un popolo forte e grande…

Ora ben si comprende che per Dio, quello che è importante è che l’umanità cresca in numero, ma quello che salta subito all’occhio,è che dietro a queste richiesta, di crescere in numero, si legge la volontà di Dio di comunicare all’uomo il suo Amore per la sua creatura, e quindi come un qualsiasi essere “umano”  anche se divino, esso trasmette una volontà che gli appartiene,  quella di dare amore, anche nella moltiplicazione o fecondità si da amore.

In effetti Dio stesso, è un essere pieno d’amore, il quale deciderà di darsi un figlio umanizzato, anche questo è un atto di successione “ereditaria” un atto di secessione di stirpe , un atto d’amore, anche l’Onnipotente si è dato un figlio. Per quale ragione lo stesso figlio, pieno d’amore come il Padre suo, Dio, non può esprimere il suo amore, totale verso questa umanità, e verso i singoli se non a nostro dire, solo nel sacrificio per tutti?

No è sbagliato! Il sacrificio venne poi, anche se era già stato determinato fin dall’inizio dei tempi, ma nella sua vita terrena questo figlio di Dio, poté dare il suo amore a chi egli amava di più. infatti esprime un concetto d'amore più ampio verso il suo apostolo preferito Giovanni, più che degli altri...ma l'amore che si intende in questo caso è un amore puro, fatto di cose pure non c'è malignità, potremo vederlo come l'amore che c'è tra una madre e il suo piccolo, è lo stesso amore che Gesù ha per Giovanni Apostolo... un amore filiale....

Nei vangeli apocrifi si narra che Gesù avesse una fidanzata, io ritengo che il termine fidanzata sia tutto errato per quei tempi, sicuramente Gesù apprezzava le donne non sotto il punto di vista delle bellezza esteriore, ma della lro bellezza interiore sulla quale egli basa tutta la sua vita terrena, Gesù vede le donne come vede gli uomini, in una luce di amore, totale e filiale materno e parteno al tempo stesso, Gesù si sente padre e madre d ogni essere umano, come il Padre suo trasmette a Lui, perchè Lui e il padre sono sempre in continua sintonia, anche nel sentirsi affettivamente e amorosamente vicino ad una donna, scuramente Gesù manifsta la natura stessa del Padre Celeste considera sua Madre come il suo più grande amore dopo il Padre Celeste, ma certamente aveva le sue ammiratrici, e vivendo come essere umano, tra sofferenze, dolori ecc, certamente il Padre suo lo ha fatot vivere in una condizione umana, al fine di provare umanamente la sua stessa natura per capire fino in fondo i limiti di questo essere inferiore. Quindi Gesù vede la natura di fidanzato come un natura puramente eterea, puramente platonica, nche se Gesù avesse amato una donna ma il suo amore era di natura filiale, dato che egli stesso conosceva la sua vera natura, di essere Divino, sapeva di essere figlio di Dio e quindi un Dio, per cui il suo dare amore anche se avesse dato un bacio o più di un bacio, era sempre una cosa estremanete pura, dove nessuna malignitià poteva esserci, dove nessun intendo negativo poteva esserci, Gesù è un Dio di amore e da amore, a tutti coloro che lo circondano, la sua fortissima potenza la sentivano anche i muri, fugurimoci se un essere umano, con tutte le sue sensibilità non avvertiva un essere come Gesù un Dio in terra, una qualsiasi donna sicuramente era affascinata da Gesù ne era ttratta e sicuramente qualsiasi donna si innamorava di lui, solo per il fascino della potenza che lo circondava, di quell'aurea divina che porta/va in se, se al giorno d'oggi, qualsisi persona che viene toccata dal suo amore si innamora di Lui senza nemmeno vederlo o toccarlo, prova a pensare cosa significava averlo a portata di mano, qualsiasi essere umano era attratto da lLui come fosse un enorme calamita. Quindi è facile che ci fossero state donne che si sono innamorate di Gesù, in modo platonico, ma è diverso se lui si è innamorato di una di loro, io non so se possa essere avvanuto ciò, ma non troveri nulla di male, se ciò fosse vero, non troverei alcun peccato, perchè sicuramente Gesù vedeva questa donna come una sposa, come un gemma prezionsa da non toccare, sicuramente essendo lui perfetto in tutto, e intoccabile da male egli non poteva dediderare cose che non gli appartengono. Quindi egli non poteva desiderare un donna in forma maliziosa come facciamo noi, perchè egli è Immacolato, per tanto la donna era sicurmente vista come una rarità, Quindi ritengo che se Gesù fosse stato findanzato era sicuramente inteso in senso platonico, a meno che non ci siamo documenti che dicano diversamente... ma ripeto il male non sta in un bacio sulla bocca, il male sta nella malizia  nel cuore dell'uomo, non in un atto d'amore.

Personalmente non troverei nulla di disdicevole in ciò, anzi dimostrerebbe solo che Gesù ama, gli esseri umani come il Padre Suo, e rispetta i comandamenti alla lettera. Ama il prossimo tuo come te stesso, ma nessuno di noi può dire come Gesù non amasse questi esseri, visto che lui è il Dio dell’amore. Come suo Padre prima di Lui, ebbe la sua sposa in Maria, perché mai il figlio non poteva avere una fidanzata? Chi glielo vietava? Nessuno, neppure il Padre Suo Celeste che anzi, sicuramente aveva già previsto per il figlio suo unigenito una sposa che non fosse solo un simbolo, come lo è la chiesa, ma anche una sposa umana, come fu Maria per il Padre Celeste. Cosa vi era di male? Nulla! Per lo meno dimostra che era ben lontano dall’idea che tutti se ne sono fatti di un Gesù tutto dedito solo al suo gruppo apostolico, e quasi un "eunuco", dimostra che era contrario a gay, perché se avesse avuto attenzioni per una donna, certamente la poneva prima degli apostoli. iL fatto stesso che salva la Maddalena, e la rende sua seguace, fa capire, che poteva avere delle attenzioni, dopo tutto non si può escluderlo a priori che non possa essere stato così, nessuno di noi era presente in quei tempi, e anche i testi antichi, potrebbero non aver contemplato una simile evenienza, soprattutto perché gli apostoli, principali testimoni delle vicende di Gesù avevano un po’ tutti un atteggiamento contrario alla figura di una donna, che potesse essere anche amata dal proprio mentore o maestro, per cui potrebbe essere che la dimenticanza fosse stata voluta, sia per il proprio retaggio ebraico, che spinti da altrui pensieri, come furono quelli di Paolo di Tarso il quale sappiamo bene essere stato estremamente maschilista; quindi rimuovere il ricordo di una donna amata dal Maestro fu una cosa facile, se la stessa come raccontano questi apocrifi parrebbe addirittura essere stata a capo del gruppo degli apostoli. Ma nell’ipotesi che fosse così la faccenda, allora si capirebbe molto bene una certa acredine da parte di alcuni apostoli contro qualsiasi figura femminile, che finché era in vita Gesù era un piccolo capo tra loro…. Certamente se fosse vera la cosa, e non ne siamo certi, ma potrebbe pure essere, perché non ci sarebbe nessun male se Gesù avesse avuto anche una fidanzata o un amica, dopo tutto anche suo Padre Dio ha una sposa umana, in Maria.

Ora il problema grosso sorge perché la chiesa vuole rifiutare a tutti i costi questa possibilità, ma ciò è semplicemente sciocco e ridicolo, perché il primo a dar l’input della moltiplicazione è proprio Dio Padre, il Padre di Gesù, è Lui che sceglie Maria, poteva sceglierne altre, no! Ha fatto una cernita tra tante, per cui si è innamorato di quella fanciulla, Maria, la quale poi concepisce Gesù, Il figlio dal canto suo non smentisce il Padre Suo, e applica anche in questo concetto primordiale di Amore. La chiesa rifiuta questa cosa per una questione completamente maschilista, ancora di retaggio antichissimo, direi primitivo, nel quale si vuole fare della donna solo una schiava, una concubina, invece ci sono state tante donne nella bibbia che hanno avuto importanti ruoli, di cui Dio le ha valorizzate, spesso più dei rispettivi Re…anche la storia della chiesa ci mostra donne importanti, tra sante e ddirittura per volere supremo di Dio , una papessa, dimenticata dalla storia...
  Non possiamo proprio escludere che Gesù non avesse attenzioni anche verso una donna che non fosse solo sua madre, dopo tutto, la maddalena la troviamo sotto la croce, come se facesse parte della famiglia stretta di Gesù e dei suoi amici … come fu anche Giovanni apostolo, così amico, di Gesù da divenire figlio adottivo.  Ritengo molto probabile che Gesù fosse stato mandato non solo per soffrire e col sacrificio salvare l’intera umanità,  anche per vivere realmente, come viveva un qualsiasi essere umano, per provare e toccare con mano le difficoltà di una vita normale e mortale di qualsiasi essere umano. Penso che Dio nella sua infinita sapienza, in qualche modo abbia voluto toccare con mano, la realtà da lui stesso creata, un conto sapere tutto e un conto è provare umanamente a vivere quella realtà come un qualsiasi essere inferiore, in questo modo in un certo senso ha superato se stesso, non solo umiliando la sua deità, ma soprattutto vivendo con mano, la realtà che egli stesso creò, come un essere umano. Quindi ritengo che dopo tutto, Gesù poteva anche aver avuto un fidanzata, certo questo pensiero, per noi è scandaloso, ma dopo tutto, se ci pensiamo bene lo stesso Padre Eterno ha scelto una donna mortale per far da madre a suo Figlio. Quindi il figlio non avrebbe fatto nulla di male, se non la stessa cosa che aveva fatto prima di Lui il Padre suo Celeste. Dopo tutto qui non parliamo di esseri umani, ma di Dei, sbagliamo sempre quando rapportiamo Gesù a noi, perché Gesù è un Dio, quindi come tale può fare quello che vuole, certo noi pensiamo sempre che per essere il capo di una chiesa santa, si debba essere perfetti cioè privi di peccato, ma sicuramente....ma la perfezione sta nell'anima principalmente e noi non possiamo giudicare le azioni di un Dio...neppure quelle di suo Figlio.... ma Gesù in questo non ha fatto nessun peccato, perché il Padre Suo ebbe con Maria un figlio.
Quindi non è l’amore tra una donna e un uomo il peccato, il peccato sta nell’impurità del gesto, nel pensiero, e nelle azioni impure, ma quando l’amore tra due persone è puro, non c’è peccato. Anche Dio fonte dell’amore, può aver desiderato un figlio, so che il discorso è complesso soprattutto perché si teme di offendere Dio, ma la verità potrebbe essere più semplice di quello che si pensa.
Ritengo che non si affatto incompatibile una possibile fidanzata o sposa di Cristo,  con l’immagine di un Cristo solo tutto proteso ad insegnare, la legge, e far comprendere le sue parole.

Gesù  può e non può essere sacerdote perchè esso è la dinvinità alla quale si deve le proprie attenzioni, e si da tutto di noi, esso è Dio, e come tale deve essere visto, non un uomo! Esso viene considerato il pastore dei pastori, certamente, ma è anche Pastore Re, così come è Dio.
Un sacerdote serve la divinità, adora Dio, lo prega e lo invoca, è colui che esegue i suoi compiti, ed è colui che intercede verso l'uomo e porta a Dio le richieste degli uomini, quindi Gesù come Dio e come divinità, come essere soprannaturale può anche avere una sposa e non solo la sposa raffigurata come la chiesa.

Quello che con questo discorso può ledere qualcosa è il messaggio che Cristo da a Pietro, di lasciare la sua famiglia, per esso, ma credo che Cristo così facendo volesse dire che coloro che devono divenire sacerdoti devono  tassativamente privarsi di una compagna. Qualcuno dirà, ma se Dio ha trovato in Maria la sua sposa per darsi un figlio perché mai noi chiesa dobbiamo provarci di eventuali famiglie e mogli? i motivi sono semplici, primo e lo ripeto, non confondiamo Gesù con qualsiasi essere umano, Gesù è figlio di Dio quindi un Dio, ognuno di noi è solo umano, Gesù è Dio e come tale fa tutto in modo perfetto e anche l’amore che ha dato o può aver dato a chiunque era senza peccato, mentre noi umani spessissimo diamo un amore impuro, ben poco disinteressato, e molto peccaminoso.

Quindi la richiesta di Gesù, di avere una chiesa di sacerdoti casti aveva una sua funzione, quella di evitare all’uomo attacchi satanici, che con il peccato sessuale sarebbero e sono molto frequenti. Quindi è logico chiedere agli apostoli la castità sapendo che l’uomo cade facilmente in questi peccati, che si farebbero anche con la moglie, perchè il dire a Pietro lascia tua moglie ecc, indica proprio che si fa peccato di lussuria anche con essa, se il tuo amore verso di lei non è di tipo puro.
L’uomo non è Dio. Cristo è Dio.

Per me potrebbe essere stato anche vero che Gesù poteva aver delle attenzioni per una donna, non ci sarebbe stato nulla di male, e nulla di peccaminoso.
Inoltre dobbiamo anche pensare che un Dio ragiona in modo molto diverso da noi, lui è Dio, noi solo uomini. Non è che per questa ragione noi dobbiamo sentirci inferiori, ma il dato di fatto è questo, la chiesa sbaglia quando pensa a Gesù come un essere umano, hanno sempre sbagliato, i suoi pensieri non sono quelli di un essere umano ma di un Dio, che va ben oltre il pensiero umano… ed invece ogni singola parola che si legge negli scritti di tutti i santi, teologi, è sempre rivolta a Gesù come un essere umano, addirittura la stessa parola del Padre Celeste, è sempre letta alla luce di una mente inferiore che la riduce alla sua bassezza.

Poi chi dice che Maria non possa essere una sacerdotessa, questo è sbagliato perché se essa è Regina sopra ai santi, martiri e perfino angeli, significa che essa ha un potere più grande di tutti costoro, e possiede anche un suo trono, certamente non eccessivamente lontana dal figlio Suo. Quindi se il Figlio suo, è Re, e lei è Regina, non certo è la sposa del figlio, ma certamente è la sposa del Padre Celeste. Come si fa a dire che non può essere anche sacerdotessa,? Non si può, solo perché taluni esseri umani maliziosamente ci hanno inculcato che le donne sono inferiori! Ma Gesù mai parlò di inferiorità femminile, anzi se fosse stato così, non avrebbe salvato la Maddalena, cosa  che invece fa. Anzi direi che Gesù era sicuramente circondato da molta gente e sono certo anche da molte donne, che lo seguivano, oltre che uomini. Si è, sempre detto che la sposa di Cristo è la chiesa, ma sicuramente la chiesa è la sposa, ma non sposa carnale, penso che Gesù come il Padre suo, avrà voglia di prendersi una sposa? O no! Io penso di si! O pensiamo che non possa averne, sbagliato, come il Padre Celeste trovò in Maria la sua sposa terrena, perché mai il Figlio non possa ripetere la stessa cosa? Chi lo dice, che non può, noi? con la nostra solita presunzione che vogliamo dettar legge a Dio stesso!  Ma se è un Dio, potrà far delle cose sue quello che vuole, o no! Visto che tutto gli appartiene.

Gli esseri umani, sentenziano pure Dio, come se fossimo autori dell’esistenza di Dio, quando non siamo neppure proprietari della nostra stessa vita.

Ma abbiamo capito chi è Dio? No!

Brancoliamo ancora nel buio delle tenebre della nostra coscienze, ma Dio non lo conosciamo.

Con  da questo discorso nessuno si deve sentirsi autorizzato nel dire, ma dato che Gesù avrebbe (non si è sicuri) baciato una donna, allora noi possiamo fare quel cavolo che vogliamo, no, no! Anche se fosse vero che Gesù ha baciato una donna, ma c'è bacio e bacio, il bacio sentimentale non è il bacio lussurioso pieno di peccato, facciamo una distinzione in ciò....  Quindi un bacio sulla bocca può essere setimentale e dice solo che si ama quella persona ma si ferma lì, senza andare oltre... mentre se uno bacia con tutti i tiri che facciamo noi, compresa linguetta...o in altri posti, che non sia solo la bocca... quello non è un bacio d'amore ma di lussuria, che mira al sesso....

Quindi nessuno si senta autorizzato a pensare, ma dato che Gesù forse ha avuto la findanzata, allora noi siamo autorizzati ad aver e far quel che ci pare, perchè solo i lussuriosi e i maligni vedono il male dove non c'è.

martedì 28 ottobre 2014

Elohim

Elohim

Il termine è molto discusso da sempre, la sua interpretazione è, sia singolare che plurale, sta ad indicare l’immortalità di un soggetto e di alcuni soggetti, significato è il Dio immortale e gli dei immortali.
Elohim è il plurale di Eloah
Elohim è inteso al singolare nella fattispecie di  Eloah come unico Dio immortale.
Molti pensano che gli Elohim sarebbero gli angeli  in senso generale,  altri credono che siano alieni, altri esseri o razze di umanoidi, ecc. ma non è affatto vero non sono nulla di tutto ciò.
Non sono alieni,ne razze umanoidi, teorie moderne … invenzioni favolistiche …
Non sono ne angeli, ne arcangeli … perché non lo sono da un espressione di S. Michele arcangelo … si evince che non lo sono ….  

Solitamente qualsiasi essere umano se gli appare un angelo o un arcangelo come S. Michele qualsiasi essere umano per automatismo ha la tendenza a genuflettersi o abbassare il capo per un senso di inferiorità e per sottomettersi … ma questo arcangelo cosa disse in alcune apparizioni … non vi inginocchiate perchè io sono come voi … cosa intendeva dire, che egli è un servo di Dio … come noi, inoltre se fosse stato un Elohim esso non avrebbe detto quella frase, e avrebbe acconsentito una genuflessione, dire automatica, senza porre freno all’essere umano, ma giustamente sapendo di non essere un Elohim egli ferma l’essere umano … questo ci fa capire che gli Elohim sono altri, e chi sarebbero?

Vediamo un po’ in apocalisse, di vedere com’è costituita la corte celeste.
C’è Dio Eloah o Elohim (Trinità)
4 esseri viventi (Elohim)
24 vegliardi (Elohim)
Perché dico che i 24 vegliardi + 4 esseri viventi, sono gli Elohim? molto semplice dal comportamento che tengono innanzi a Eloah.

Cosa fanno ogni volta che Dio parla o si pronuncia, si prostrano questi Elohim, che sono tutti Re per cui prendono le loro corone e le depongono ai piedi di Dio … il togliersi la corona e porla i piedi del Primo Elohim ha il senso si consegnare i propri poteri a Dio.
Assieme a questi 24 Re e 4 esseri viventi, c’è ne un certo numero di principi non identificati … gli arcangeli sono generali che appartengono all’esercito di Dio, 4 esseri viventi, i 24 vegliardi, i principi fanno parte della corte celeste … 

Ora La madre di Gesù, l’immacolata Vergine Maria, è stata proclamata da Eloah quale Regina, il titolo non è casuale, è superiore agli angeli compreso S. Michele, e questo ci fa capire quale posizione occupa, essa dopo la sua assunzione presso la corte celeste è diventa un Elohim, anche se dipende da Dio e da suo figlio, dallo Spirito Santo. Non potrebbe essere diversamente dato che solo gli Elohim possono stare presso la corte continuamentee appiccicati al trono in modo fisico/reale. 

Ricordiamo che Dio non dipende dall’essere umano, è completamente fuori dal mondo umano, cioè esso è libero in toto da noi, non dipende da noi, fa quello che vuole, quindi può trasformare un essere umano, in un Elohim … a parte che la Madre di Gesù è un po’ fuori da quello che noi pensiamo. Il fatto di essere immacolata, cioè senza peccato originale, praticamente simile ad Adamo ed Eva prima del peccato, anche se Maria era di più di loro …  si sa che la chiesa non accetta queste teorie, e le considera eresie, perché si basa sulla parole di S. Paolo che ha squalificato la donna, come essere inferiore, ma S. Paolo aveva delle remore forti contro le donne e aveva un forte retaggio ebraico, dove la donna era considerata come serva, invece l’atteggiamento di Gesù nei confronti della donna è completamente diverso da quello di  Paolo di  Tarso, anzi direi opposto … lo si vede con la maddalena, e poi in altre occasioni … Qui c’è da chiarire un certo discorso, chi vuole credere a  Paolo di Tarso, che ha detto la sua verità sulle donne, si deve ricordare che così facendo si oppone a Cristo, se Cristo è colui che ha posto la legge allora Paolo di Tarso in questo contesto non ha detto la verità. Ma se non ha detto la verità in questo contesto, in quanti altre occasioni non ha avrebbe detto la verità?

Perché gli angeli non so Elohim, perché non posseggono potere proprio, indipendente, autonomo, anche se hanno corone, ma quelle sono intese come dominio, e come possessori di un potere che però non gli appartiene direttamente ma gli è dato …. faccio esempio per capirci …
Abbiamo un pila atomica, essa per funzionare deve essere collegata ad apparecchi, noi sfruttiamo gli apparecchi per ottenere quello che ci interessa … ecco è la stessa cosa …
In Pratica la pila atomica sono gli Elohim, gli apparecchi sono i poteri, noi siamo gli angeli …
I poteri vengono dati agli angeli a seconda dei loro meriti … per quello Gesù dice accumulate un tesoro nei cieli, perché in realtà il tesoro è inteso come meriti, chi ne h di più avrà più doni, cioè più poteri. E meriterà anche una corona … e quindi di conseguenza anche una posizione … diversa da altri … più o meno vicina ad Eloah …

Quindi il potere è di proprietà di chi è Re o principe, perché chi è Re o principe, è autodeterminato, chi non lo è non è, gli angeli per quanto siano potenti ecc, non lo sono, dipendono dagli Elohim, anche noi non siamo autodeterminati spiritualmente perché dipendiamo dalla nostra anima che è superiore al nostro corpo. L’anima fornisce l’energia per sostenere il corpo, anche se il nostro corpo funziona autonomamente si pensa, questo è quello che scienza crede. In realtà è l’anima che sostiene con un energia particolare il corpo … Potremo dire che tutto quello che è vivo ha una sua energia, un suo spirito, si!
Sono gli Elohim che posseggono il potere vero e proprio e lo danno o trasmettono a chi ne bisogno, in modo automatico o più o meno.  Qualcuno dirà che gli angeli non potrebbero fare nulla senza che gli Elohim volessero, no , non è vero gli angeli posseggono una base di potere, e man mano che crescono in meriti ne hanno di più, ma per svolgere alcune funzioni superiori devono attingere il potere dagli Elohim, gli Elohim posseggono poteri tali che nessun Angelo possiede. Inoltre gli Elohim hanno potere proprio cioè lo sviluppano in loro stessi, sono loro stessi il potere.

Il trono di Dio lo ripeto com’è fatto …
Abbiamo il leone che sta a destra e il vitello che sta sinistra, aquila, l’angelo …
Quello che ci interessa sono i due esseri viventi ai lati, Cristo si siede sempre a destra del Padre Celeste ed è chiamato il Leone, mentre a sinistra di Dio non c’è nessuno.

 Ma chi rappresenta allora il vitello?
Andiamo un attimo in dietro al tempo di Mosè . quando gli israeliti vengono condotti presso la montagna sacra a Dio, il fatto della costruzione di un vitello d’oro non è casuale, perché non hanno fatto un leone d’oro?, solo perché in Egitto vi era il culto del vitello? No! L’origine del vitello è antica anche presso altri popoli, adoravano animali con le corna, e alcune loro divinità le avevano, capre per esempio … sia i bovini che gli ovini hanno corna e sono erbivori, mentre il felini no!…. quindi le divinità pagane e sataniche si raffigurano come esseri con le corna erbivori, non carnivori. Perché?  Vi lascio la risposta a voi..
Perché Cristo fa il paragone tra i caldi e i freddi e tiepidi oltre al significato che ben conosciamo.  Ne ha un altro a livello spirituale, separa il bene dal male e  accomuna i tiepidi con il male … come per dire solo chi è caldo merita il regno dei cieli …. 

Chi sono i freddi? 
I freddi sono coloro che stanno con il male … Il leone ha un manto che vira al rossiccio,  mentre vitello può avere un manto variegato ma anche che si mimetizza molto bene con le erbe, e spesso è nero bruno scuro quindi freddo … quindi il vitello è identificativo del male. 

Perché presso il trono ci sono 4 esseri? 
In apocalisse vengono descritti come simili a leone, vitello, aquila, e angelo … quindi non sono animali! Sono 4 razze, che nella loro costituzione assomigliano a questi animali … il resto pensatelo da voi …

Riepiloghiamo gli Elohim sono un certo numero di esseri che fanno parte direttamente della corte celeste … quella direttamente e strettamente connessa con Dio, sono tutti Dei … non per nulla Dio o Eloah si fa chiamare il Re dei re cioè un imperatore, e Re degli eserciti, ecc.

Come poteva un angelo o un arcangelo anche molto potente essere in grado di tentare un colpo contro il suo creatore ?
Potrebbe un operaio prendere il potere di un capo di stato, non di certo a meno che questo non distragga.
Potrebbe un generale da solo, senza nessuno tentare di sostuirsi ad un Re? Molto difficile, può tentare ma senza un aiuto che lo sostenga sarebbe difficile. 
Non parliamo di esseri umani, ma parliamo di dei e angeli.

Un'altra domanda, Dio in Enoch si definisce come Colui che E’ uno Spirito uscito dall’invisibile. Perché dice uno spirito, e non Lo spirito? … 
Perché ce ne sono altri, simili a Lui, inferiori come potere, ma ce ne sono … quindi Dio cioè Eloah fa parte di una razza di Dei, che si definiscono spiriti, per non dire cosa sono realmente. 
Gli dei che si sono sottomessi a Dio sono un certo numero … e sono coloro che si prostrano faccia a terra e cedono le loro corone, a Dio … 

C’è un'altra espressione, che dice le tenebre non l’hanno accolta, perché le tenebre non accolgono la luce? 
La spiegazione umana ovvia è lettura puramente umana...che non perlustra le frontiere dello spirito.  

E chi fa parte di queste tenebre? 
Gli spiriti che abitano le tenebre, che non sono spiriti di luce come lo è Dio.
Quindi qui cosa ci fa capire, che ci sono due spiriti, uno domina la luce e uno le tenebre, ma Eloah sovrasta tutto ciò perché è il creatore di tutto. Mentre gli altri dei Elohim sono creatori di una parte. Quelli della luce e quelli delle tenebre che non hanno accolto la luce, e si sono separati da essa. Infatti in genesi dice e Dio separò la luce dalle tenebre una la chiamò giorno e l’altra notte..

Eloah in sostanza sarebbe il Padre degli Dei … il primo e l’ultimo cioè il sempre esistente. Colui che non ha Nome. Tutti gli altri sia quelli che occupano la posizione nella luce che quelli delle tenebre sono Elohim.

Come potrebbe un semplice Arcangelo contrastare la potenza di un solo Elohim? 
Come potrebbe muovere guerra contro l’Onnipotente? Se non possiede un suo potere? La frase di San Michele  dice: “ Sei tu come Dio?” in realtà la frase è intesa così:“Sei tu come Eloah? o chi è come Eloah?” 
Chi poteva effettivamente sfidare il Padre degli Dei? 
Non certo un angelo, non certo un generale, un principe si!
Gesù dice :“ho visto cadere dal cielo come folgore Satana! Da dove è caduto, dalla corte …

La vergine! ha un potere enorme tanto da dominarlo effettivamente e concretamente . 
Ecco perché lui la odia ferocemente più di Cristo stesso, perché è stata elevata sopra di lui. Lei è Regina, mentre lui era/è un principe, di bellissimo aspetto, splendente perché purissimo, candido, ecc, possiamo dire un delfino … uno che poteva aspirare ad essere di più, uno che poteva porsi alla sinistra... Il simbolismo di schiacciare è proprio indicativo di un potere dato, di dominio … il senso di precipitare indica anche il toglie potere, precipita da una posizione alta ad una posizione bassa, viene in sostanza ridimensionato, per quanto sia sempre quello che è, le catene hanno un senso di bloccare impedire che esso usi quel potere. La preghiera contro satana svolge la funzione della catena e anche di arma. Le corna, stanno ad indicare il potere che possiede … non sono messe li per nulla. Il Leone ha una criniera che fa da corona, per esempio sansone aveva molti capelli egli stesso pensava che fossero i suoi capelli a donargli il potere, però la criniera umana ha un senso simile a Leone, infatti noi usiamo anche il termine chioma per indicare i capelli, il termine ha un vicinanza con la chioma degli alberi che è formata da molti rami fitti … Quindi in origine gli eserciti angelici erano 12, dopo la caduta di Satana, Lucifero ecc … sono rimasti 9 e 3 sono partiti con il maligno … può essere che dopo la presa di coraggio di S. Michele esso abbia meritato il titolo di Principe infatti viene definito il principe delle milizie celesti, la sua nomina terrena non è stata una volontà umana come pensiamo noi, cioè il capo dell’esercito tutto intero …  potrei andare avanti con altri riferimenti biblici…













sabato 25 ottobre 2014

L’anima ed eredità, amore e peccato.

L’anima nasce per eredità e senza amore si fa peccato.

Nella genesi si legge questa frase …

[7]allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.
Molto particolare, apparentemente di facilissima interpretazione, invece nasconde una verità piuttosto particolare.

Leggiamo bene,” plasmò l'uomo con polvere del suolo” . Quindi, siamo stati creati usando gli elementi appartenenti a questo pianeta, cioè la materia che esistenza in esso.

“soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.” Soffiò è il termine esatto di tutta la frase è il verbo soffiare la vita e divenne vivente. Quindi fa l’azione di immettere nel corpo creato ma non vivo, un elemento che gli dona la vita, cioè lo anima, lo rende vivo e vivente. Vivo perché è in grado di auto-sostenersi, mentre vivente perché è in grado di autodeterminarsi. Però questa frase ci dice molto di più, in tanto si legge che parla solo di Adamo, tutta la questione è riferita unicamente ad Adamo, dal quale preleva una parte del suo codice genetico e crea la donna. In ciò si capisce molto bene che l’alito o soffio divino si fonde con il corpo e quindi con DNA di Adamo, per rimanere per sempre legato a lui, quindi l’anima di Adamo è un tutt’uno con il codice genetico, fa parte di tutto l’organismo di Adamo, quando creano Eva prelevano da essa un parte di questo codice speciale che c’è in Adamo, e quindi Eva viene creata similmente ad Adamo, ma in essa ha un anima che è parte di Adamo. Quando Gesù dice, e i due saranno una casa sola intende dire che l’anima di Adamo e di Eva si riunirà per riformare in quel momento, la prima anima, che era stata donata da Dio. Si perché Adamo possedeva l’intera struttura di questo soffio divino, Eva invece sottrae ad Adamo una parte di se, e quindi Adamo si viene a trovare un anima diciamo più debole, ma che ritorna ad essere forte solo quando da vita ad un figlio, perché mediante il figlio, lo spirito si ricompone. Quindi i progenitori furono fatti così … Ora Gesù parlando con sua madre ci fa capire, che il suo spirito rimane legato a lei, per sempre. Ma perché afferma questo, perché sa benissimo, che c’è una profonda unione tra una madre e suoi figli, unione creata e generata sia carnalmente, ma anche spiritualmente, si perché in realtà l’anima di un Padre si fonde con quella della Madre non solo i corpi danno vita geneticamente ad un nascituro, ma anche le anime, dell’uno e dell’altro, si uniscono per dar vita in quel momento, ad una terza anima, che si colloca nel corpo del nascituro. Essa infatti cresce con il nascituro, infatti sappiamo che le anime di un bambino sono delle stesse fattezze di quel bambino, e le anime di un anziano assomigliano all’anziano, questo fa capire che l’anima si sviluppa nel corpo ed è ad essa intrinsecamente legato. Ma durante la gestazione è l’anima della madre che sostiene e nutre l’anima del figlio che la sviluppa, la protegge, ecc, per questa ragione Gesù dice a sua madre io sarò sempre con te, il mio spirito sarà sempre con il tuo spirito, perché in realtà le due anime sono intrinsecamente legate, infatti spessissimo tra la madre e un figlio/a si crea un legame molto più forte che non con il padre e spessissimo lo spirito o anima della madre percepisce i figli
Quindi in sostanza l’anima la ebbe solo Adamo, poi tramandata con un codice speciale inserito nel DNA e assolutamente indispensabile per la vita stessa del soggetto, senza la quale il soggetto non si sviluppa, neppure le cellule embrionali. Non solo l’anima cresce nel corpo della madre, ed è intrinsecamente legata ad essa. Anche quando il nascituro viene alla luce, esso percepisce quasi per “magia” la presenza della madre, pur non vedendola. Il legame che c’è tra madre e figlio, è indissolubile, e ogni cosa fa la madre, il figlio corrisponde in qualsiasi modo, quindi si istaura tra figlio/a un legame solido come una roccia, molto più solido che non verso un padre, anche nei casi dove la madre ha trattato male un figlio, esso cercherà sempre di essere dalla parte della madre, proprio in virtù di questo legame speciale determinato dall’anima, inoltre i legame è molto più forte con i figli maschi che non con le femmine, questo non è un fattore psicologico come dicono gli psichiatri, ma è un fattore “genticospirituale” perché l’anima maschile è affine con quella femminile anche se i due sono consanguinei. Come dice Gesù nella fattispecie del matrimonio, i due saranno una cosa sola … una carne sola … perché  nell’atto dell’unione si uniscono anche le anime, per generare un terza anima … per questo si deve amare veramente la propria sposa, perché far nascere un nascituro con animo sincero, serve vero amore, non un  atto sessuale. Ecco perché si fa peccato, perché nel sesso, non si usa l’amore, che è necessario, affinché l’unione dei due, generi la medesima unione dei due antenati ancestrali Adamo ed Eva. Non avvenendo questo il nascituro nasce nel peccato. Quindi per evitare conseguenze non gradevoli al nascituro l’atto deve essere fatto con amore.. Quindi ogni atto fatto senza conseguimento, senza procreazione, cioè senza amor è peccato, Dio intende peccato quando non si procrea e anche quando lo si fa senza amore. Quindi ogni altra forma, di sessualità fuori dal matrimonio non è gradita perché non porta a nessun esito positivo, di conseguenza diviene un peccato.











giovedì 23 ottobre 2014

La coerenza di Satana.

La coerenza di Satana.

Satana è il nostro maggiore tentatore, colui che ci provoca in ogni modo, colui che ci suggerisce qualsiasi nefandezza e qualsiasi soluzione per ottenere il nostro peggior male o apparente bene, per meglio farci del  male e farne agli altri, e come esito finale per annientare la certezza della vita eterna  e dannarci.  
L’odio che egli porta e mostra a noi verso Dio è enorme, smisurato, ma anch’egli deve sottostare a Dio stesso e lo riconosce anche se a malincuore ma è costretto obbiettivamente a riconoscerne il potere  e l’autorità.

Però satana è coerente al suo porsi contro Dio, suo Figlio Gesù , allo Spirito Santo e alla Vergine Santissima, ecc.

Però ha dimostrato in centinaia, migliaia di esorcismi  in tanti secoli che egli è profondamente schifato, disgustato di noi, soprattutto egli stesso sotto costrizione dimostra come si ride di noi, del fatto che siamo stolti e stupidi a non seguire intensamente ed intenzionalmente le parole di Gesù, a seguire i sacri richiami della sua Santissima Madre, a non fare il possibile per essere avverso lui, che non immaginiamo minimamente quanto poi dovremo soffrire; anche altre anime dannate hanno espresso  eguale concetto, e quindi si comprende che dopo tutto l’orrore che essi producono dentro e fuori di noi, inducendoci e istigandoci a commettere orrendi delitti, soprusi, peccati inimmaginabili, contro chiunque, esso stesso con il suo esempio diciamo estorto, da esorcismo ci avverte che noi stiamo perdendo la vera vita, quella vivente, quella eterna e che dovremo vergognarci di quello che qui facciamo, e dovremo veramente dedicare ogni nostro respiro ai fratelli, nel tentare di far capire, correggere, ammaestrare, amare, pregare, convertire, guarire, ecc, finche c’è vita.

Quindi sotto costrizione di esorcismo è costretto a dire la verità, mentre in stato normale dice sempre il falso, pur conoscendo bene la verità.

In ciò si nota coerenza in quello che afferma anche se egli stesso quando torna alla sua normalità, non certo ripeterebbe tali parole cercando in ogni modo di falsarle. Ma questo ci fa capire che da un certo punto di vista, anche sotto costrizione egli ci esorta a non seguirlo, paradossalmente ci fa capire che la nostra vita non è questa, che possiamo e dobbiamo ambire a quello che lui ha perso per l’eternità.

Nella sua normalità la sua coerenza è quella di essere contro Cristo in modo coerente totale, mentre noi siamo incoerenti, perché un giorno siamo di satana e un giorno siamo di Dio o meglio dire, che da un secondo all’altro siamo dell’uno o dell’altro a seconda delle nostre bizze mentali. Egli ci sprona ad assumere atteggiamenti che sono i peggiori per noi, anche se porrebbero apparire migliori ad occhi ingenui ed ignoranti, di gente superficiale, superstiziosa, arrogante, presuntuosa, alle volte intelligente, ecc, usando l’astuzia a lui familiare, porta con l’ingannano ad essere ingannati, ma siamo sempre e solo noi ad accettare l’inganno che egli ci propone, non è satana che porta a termine l’inganno, non è sua la colpa ma nostra che l’abbiamo ascoltato.  Quindi non è lui che fa peccato, ma noi che accettiamo il peccato che gli ci istiga e propone.


Per essere un perfetto ingannatore, bisogna che sia un perfetto conoscitore della verità. 
Quindi chi brandisce il vessillo della verità e lo usa contro la verità è colui che porta l’inganno. 

martedì 21 ottobre 2014

Pensieri , parole, opere e omissioni

Pensieri , parole, opere e omissioni

Il peccato sappiamo cos’è?
Il peccato così chiamato fin dall’inizio della vita umana specialmente contenuto in alcune religioni. È in sostanza un atto, fatto per danneggiare un altro essere, che sia umano o non , in pratica è una volontà volta a danneggiare un altro essere che si può trasformare e concretizzare in molte forme diverse.  Un peccato  è generato da una serie di volontà e desideri, che trovano la loro origine nel pensiero e si concretizzano nelle azioni, è determinato da una serie di volontà e desideri, atti a fare il male al prossimo, ma anche a se stessi. Può essere involontario come volontario. Involontario quando è condotto da un errore di valutazione, che può essere determinato da una volontà altrui, per portarci volontariamente a commetterlo, senza che ce ne rendiamo conto. Oppure un peccato volontario, è intenzionale, che spesso è fatto contro il prossimo. Quindi il peccato non è altro che un atto, un desiderio, una volontà di danneggiare, psicologicamente, spiritualmente e fisicamente un altro soggetto per sottrarre ad esso qualcosa, anche se questo qualcosa non è nulla di fisico, ma può essere un sentimento positivo, un affettività, o qualsiasi cosa.

Il compiere peccato, agisce sulla sfera emozionale, affettiva prima di tutto del soggetto, poi su quella fisica ; il numero di peccati che possiamo dirigere verso gli altri è enorme, può andare dalla morte cagionata al prossimo, sia di natura fisica che psichica, fino ad arrivare a peccati verso noi stessi, così leggeri ed effimeri da risultare insignificanti agli occhi di molti e quasi mai si considerano peccati ed invece lo sono.

La chiesa Cristina cattolica, distingue il peccato in 4 forme, generato da 4 atti, il pensiero, la parola, l’opera, e l’omissione.

Dei peccati siti nel pensiero abbiamo tutti gli stati dell’animo negativi che portano ad ogni sorta di volontà contraria a qualsiasi creatura esistente …

Il peccato detto della parola è un estensione di quello del pensiero, ma che rimane verbalizzato, compiendo  anch’esso un danno, alle volte più grave di quello fisico.

Il peccato che degenera in azione, è il tipo definito distruttivo, dove si esercita una forma distruttiva di quello che è il soggetto interessato da questa azione, in senso fisico, ma anche psicologico e talvolta anche spirituale.

Il peccato come già detto generato nella mente per un desiderio, una volontà solitamente di dominio sull’altro, di controllo, il quale però dopo essere stato ragionato, meditato, valutato, studiato e congegnato, viene posto in pratica, e si trasforma da semplice pensiero di una gravita inferiore, passa a divenire più grave, viene enunciato cioè viene esplicitato in parole, viene reso noto, viene  reso pubblico, come è il caso della bestemmia o dell’offesa. E questo atto il peccare con l’uso del linguaggio si divide in due parti il linguaggio uditivo cioè emettendo suono, o il linguaggio visivo, che si esprime sia nella forma scritta che nella forma esteriore del vestire e dell’essere.

Poi esiste il peccato concretizzato cioè quello che dal pensiero diventa opera senza neppure passare mediante la parola, ma da pensiero ad atto direttamente, questo è un peccato che si esercita e che produce per l’uomo il peggiore di mali verso l’uomo, la concretizzazione dei suoi pensieri che diventano un azione, cioè un opera atta per danneggiare qualsiasi creatura, ma anche se stessi.

L’omissione è un peccato che poco si da peso e poco si bada, quasi si dimentica anche nella fede cristiana,
spessissimo non si confessa e neppure chi confessa chiede, si da per scontato che si consideri incluso. Invece non è così..

L’omissione è un atto volontario volto a non rivelare , non dire, non svelare, nascondere, tralasciare e tacere una o la verità, con propositi di truffare, ingannare, il prossimo.

Ma anche far credere una verità falsa, che non corrisponde alla realtà, quindi rientra nell’azione della menzogna, ecc.  Questo peccato oggi giorno è usato anche in politica, ma anche in ambiti dove non dovrebbe esistere tale peccato. Quando per esempio un uomo che conoscendo una certa verità la usa a suo vantaggio producendo però un effetto diverso da essa, e arrivando a fra credere e a dissimulare una falsità atta a portare chi crede in quella volontà per strade diverse dalla verità conosciuta, questo è un atto di omissione. Tra l’altro questo atto è anche molto grave, per certi versi è un peccato molto più grave di un peccato di istinto, quale potrebbe essere un insulto o uno schiaffo, anche in certi casi l’omicidio non premeditato, ma di impeto, senza ragione.  Si perché nell’omissione c’è un profondo ragionamento atto a far credere una verità diversa da quella reale, usando l’astuzia e quindi premeditato.

Però alle volte si è costretti ad omettere una verità, perché dire la verità potrebbe essere di danno alla persona, ma generalmente tale cosa si applica solo per cose da poco, o per non creare fratture ancora più grandi nei sentimenti delle persone, in relazione al tipo di persona ….  Diciamo che ogni caso va da se …. Generalmente  però sarebbe sempre meglio dir la verità ad ogni costo anche se questa dovesse risultare dolorosa, anche perché spesso omettere una verità si ha come conclusione che presto o tardi, l’omissione diviene così grande che si complica sempre più, creando dei problemi che spesso diventano insormontabili e posso portare ad altri effetti collaterali anche gravissimi … quindi meglio dir sempre la verità. C'è modo e modo per dir anche una verità grave.

I casi di omissione più gravi sono quelli che riguardano la fede, quando un soggetto religioso ti fa credere una verità che non è quella vera, quella che egli stesso per tutta la sua vita ha combatutto, ha divulgato, ad un tratto la stravolge per nascondere una verità, per far credere o per inserire nelle verità una verità che non corrisponde più alla verità che era la sua base fondamentale .  Questo genere di omissione è volta verso lo Spirito Santo stesso e corrisponde esattamente ad un tradimento. 

domenica 19 ottobre 2014

MALIZIA E DANARO

lA MALIZIA E IL DANARO

Vangelo secondo Matteo 22,15-21

“Maestro sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, dì a noi il tuo parere : è lecito o no pagare il tributo a Cesare?”

Questa prima parte cosa ci dice?
Prima di tutto il discorso che fanno i farisei, dimostra chiaramente nella sua struttura come è posto che esso tende ad un inganno … le loro parole da come sono poste si evince la volontà di far del male, anche se apparentemente la frase sembra avere un contenuto di verità. Ma vediamo di capire dove la frase si tradisce da sola …
“Maestro sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. “ già questa prima parte appare strana, il fatto di dire” sappiamo che sei” implica che si vuol omaggiare la persona di conoscere la verità, quindi potrebbe far presagire già qualcosa …
“Tu non hai soggezione di alcuno,”  queste parole già fanno capire ad un acuto ascoltatore che è in arrivo una domanda trabocchetto, dire “non hai soggezione di alcuno”, fa capire molto bene, che chi l’ha espressa sta per effettuare una domanda tendenziosa …
“perché non guardi in faccia a nessuno.”  Ribadiscono e sottolineano come se fosse un rimarcare lo stesso concetto che la persona è sincera … .e che si vuole che essa risposta in sincerità … qui già fa presagire una malizia …
“Dunque, dì a noi il tuo parere : è lecito o no pagare il tributo a Cesare?” il temine della domanda è melliflua che apparentemente suona come un voler esaltare il soggetto … trova in questa espressione la sua chiarezza conclusiva e esplica effettivamente l’inganno che cela …
Questa frase per intero sembra indicare solo l’aspetto che di voler esaltare il soggetto …. cosa ci fa capire esattamente?
Che non bisogna fidarsi di chi con le buone maniere, con l’intelligenza, con l’abilità nel parlare, con l’erudita dottrina, con la legge alla mano, suonando le trombe, e alzandosi sugli altari e mostrando una apparente umiltà, cerca di mostrare una verità che vera non è, per poi uccidere chi ha in se la verità dello Spirito Santo, in sostanza ci dice di far attenzione a chiunque sbandieri una verità o la verità, ma che ha un proposito diverso dalla verità, quello di trarre un inganno usando anche la verità.
Gesù non manca di una risposta tanto rapida quanto distruttiva, non si perde in risposte frivole, non si perde in risposte complesse, non sta al loro gioco … Ma è diretto, semplice e efficace.

G:“ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo”
G:“Questa immagine ed iscrizione di chi sono?”
gli risposero:“Di cesare”
G:“Rendete a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.”

La risposta finale di Gesù è perfetta, ma cosa vuole dire esattamente, la Chiesa spiega che essa significa di dare all’uomo quello che all’uomo appartiene, cioè di pagare tutti i tributi che l’uomo esige, ed altro …. e di dare a Dio tutto quello che Dio chiede ….Ma vorrà dire solo questo? No! C’è molto di più da dire a tal proposito.
Ma prima facciamo un analisi esatta … cosa realmente appartiene a cesare?
Cesare è un uomo, e come tale è anch’esso creatura di Dio, quindi cosa gli appartiene? Nulla a guardar bene …  Di cosa dispone? Le cose che possiede derivano da ciò già esiste e dato che ciò che esiste è stata creata da Dio, nemmeno quello che gli appartiene …
Gesù dice “date Dio quel che è di Dio” … cioè tutto.. significa che ciò che appartiene all’uomo è solo quello che esce dalla sua bocca, cioè le sue parole, quindi in definitiva cosa gli appartiene a Cesare? Solo la legge che egli impone agli uomini, il tributo per essere uomo libero, altrimenti non pagando il tributo non sarai libero, perché chiunque potrà disporre di te …

In altra parabola Gesù dice : “Non quello che entra nella bocca crea peccato, ma quello che esce dalla bocca” cioè la parola è questa che crea peccato, e anche una legge iniqua crea peccato, quindi il dare a Cesare è inteso anche come restituire a Cesare il peccato che egli ha fatto verso di voi, in forma di tributo, dato che il danaro è un mezzo del peccato, perché con esso si compra l’uomo e la sua libertà.
Restituire a chi ti chiede tributo del danaro, significa riprendersi la libertà.

Ma allo stesso tempo Dio chiede a noi il suo tributo, non in danaro, ma in forma diversa... che esprime un azione contraria a quella estressa dal danaro... 

Quando satana tenta Gesù mostradogli immensi tesori e regni, lo vuole in realtà comprare con del vile denaro, ciò si comprende che satana e il denaro sono sinonimo di peccato....per questo Gesù chiede di abbandonare tutto e seguirlo, perchè il danaro porta a satana quindi alla perdizione...

A Cesare appartiene il denaro a Dio appartiene tutto ciò che non è denaro. 











sabato 18 ottobre 2014

2015



18 ottobre 2014 ore 5:20

Messaggio. 

IL 2015 è l'anno in cui ciò che deve venire non verrà, ma ciò che era stato predetto si compirà!

Non dirò nulla su questa enigmatica profezia.....però fa ragionare molto.... 

venerdì 17 ottobre 2014

Guai a voi, servi di satana

Messaggio, 15 ottobre 2014

Avvertimento!

Guai a voi, servi di satana

Odo dall’alto dei cieli, le voci arrabbiate di molti fedeli, e la grave confusione che regna in questo tempo dove satana sta mietendo le sue vittime.

GUAI A VOI, scribi, servi di satana, perché l’ora sta giungendo ….. grazie a voi, molti fedeli perderanno la vita eterna, ma io Gesù Cristo, Figlio di Dio Padre Onnipotente ho stabilito che i peccati indotti da nuove regole contrarie alla mia parola lasciata dai miei 12 apostoli alla chiesa, ricadranno su coloro che avranno promosso e applicato una parola contraria alla mia legga.

GUAI anche voi che asseconderete tali regole senza opporvi, perché anche su di voi cadrà la mia legge.

Guai a voi, che trovate ogni sotterfugio per indurre nel peccato i figli degli uomini, perché la vostra ora sta per giungere …

Guai al mondo che nel momento del mio ritorno non si trovi nella mia legge, perché la sofferenza più grande che avete ora, sarà la più piccola, di quella che avrete in eterno .


E voi che prostituite il mondo, voi nazioni di satana, che ambite la morte dei miei figli, quando tornerò glorioso, di voi non ci sarà più traccia, ne ricordo.

sabato 11 ottobre 2014

Richiami divini

Venerdì 10 ottobre 2014  - 5:14

L’Immacolata Concezione.
Cari figli.
Il mio cuore di Madre piange sangue, nel vedere il mondo in grande agonia, lontano dalla parola Sacra che mio figlio Gesù che vi portò e ancor prima quella lasciata dal Padre Celeste al mondo intero.

Figli, volete fare da soli, ebbene vi dico, chi non prega, non avrà assistenza da Dio, chi non crede e si opporrà a Gesù mio Figlio non riceverà protezione.
Il Padre Celeste vi ha sempre aiutati, evitandovi catastrofi e malattie, anche a coloro che erano lontani dalla fede, ma ora dovrete meritare le grazie che chiedete. Qualsiasi cosa vorrete, dovrete meritarla, credendo, amando e mettendo in pratica giorno per giorno la parola santa. Chi non prega e non opera come Gesù ha comandato ai suoi primi apostoli non eviterà le catastrofi.
Abbiate vera fede, credete veramente in Mio figlio che vi farà suoi figli.
……………..
Ogni tanto mi pongo delle domande e in questa occasione la Vergine S.sma mi ha risposto...
......................
Caro figlio, non turbare il tuo cuore, quello che affermi è vero e giusto, per cui confermo le tue parole.

Non ho mai spinto i miei figli a me affidati, da mio Figlio Gesù, ad arricchirsi, a chieder denaro per qualsiasi cosa. Se anime di buon cuore hanno dato di loro, non  fu per mia volontà.
I molti mali che sono nel mondo sono causati dalla vostra indifferenza, dal male che cercate e dai tantissimi peccati che arrecate a voi stessi, contro il vostro prossimo, assecondando volutamente satana. Spesso, anche tra i migliori e tra i gli eletti si fanno e si dicono cose che da Dio non vengono.


.......................................................

Venerdì 10 ottobre 2014  -  21:00

Non imprecate contro Mio Padre e mia Madre,  perché attribuite a Lui ogni responsabilità, quando non credete e quando non ci amate, chiedetevi cosa avete fatto voi per i fratelli, ogni giorno commettete peccato. Pentitevi, pentitevi, chiede perdono in ginocchio, supplichevoli, confessate con fede e pentimento sincero i vostri molteplici mali, comunicatevi e accogliete benignamente il mio sangue e corpo in voi, come segno di unione con la Trinità, ed io sarò con voi. Vi proteggerò, vi amerò, vi darò tutte le grazie che mi chiederete, ma pregate, pregate e fate molte opere, il tempo è grave, l’umanità si sta pervertendo.  I pochi dovranno pregare e sacrificarsi per i molti, affinché il Padre Celeste dia un'altra opportunità, ma il mondo continuerà il suo vivere nelle tenebre fino alla fine, non comprendendo il male che esso stesso sta facendo a se stesso.

Cari figli, io ho bisogno di nuovi sacerdoti santi, non abbiate paura abbracciate la fede che ho lasciato a testimonia ai 12 apostoli, non temete di perdere la vostra libertà terrena, è solo un attimo dell’eternità. Ricordatevi che essere sacerdoti significa vivere come esseri reali e viventi eternamente al cospetto dell’unico Vero Dio. Solo coloro che si donano in anima e corpo alla Trinità avranno la vita viva eterna. Perché questo vostro vivere è morto, non è vita viva. Siete vivi, ma non siete viventi. Chi sarà Mio sacerdote, la seconda morte non avrà presa su di lui/lei. Ma fate attenzione a non smarrire la via, perché anche chi si appresta ad essere mio apostolo, può smarrirsi, tradire e divenire anche avversario.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

I questo messaggio Gesù parla velatamente ma si comprende chiaramente che fa riferimento al brano dei  vangeli dove dice:

“Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”

Facciamo un analisi della frase….
Gesù parla agli apostoli ……quindi il “lasciate” è riferito a loro…

Chi sono primi morti e chi sono i secondi morti?

I primi morti sono i vivi, mentre i secondi morti sono proprio i morti i non più vivi.
Ma cosa intende dire con quel “lasciate”?
Sta parlando agli apostoli, e gli sta dicendo che la scelta di essere diventati apostoli, o meglio dire scelti da Gesù figlio di Dio in persona,  li ha resi viventi…la frase molto occulta invece parla chiaro, ed esprime un pensiero molto ben definito di Gesù, dice in pratica che chi viene scelto per volontà di Dio ad essere suo Apostolo, diverrà vivente, per questo incita gli apostoli ad  abbandonare la vita dei vivi e di lasciare che i “vivi” seppelliscano i loro morti.
Come se Gesù volesse creare un distacco tra i viventi e i vivi, perché i vivi, in realtà appartengono al mondo dei morti. Infatti noi ci riteniamo vivi, ma la nostra sostanza è deperibile e quindi mortale.


Fa anche chiaro riferimento alla seconda morte, descritta precisamente in apocalisse, nel cap20,1-6.

In rifermento alla prima morte e alla prima resurrezione e alla seconda morte ..sarà in pratica quella decapitazione seguita dalla prima resurrezione …..ma coloro che non risorgeranno alla prima resurrezione non ritorneranno più in vita… mentre la seconda morte è la morte dell’anima….
Quindi la prima morte è la morte del corpo, e la seconda morte è quella dell’anima.
Ecco perché nel messaggio dice voi siete vivi, ma non viventi, specifica la distinzione tra noi e loro…la nostra condizione è mortale, e viva, mentre la condizione di Dio è immortale e vivente.
Il maligno in sostanza cerca in tutta la sua esistenza di impedire agli esseri umani di divenire immortali e viventi, anche in senso materiale.

Noi crediamo di appartenere alla materia viva, cioè vivente, invece la materia a cui apparteniamo è quella morta, apparentemente viva.. infatti uno dei nostri postulati dice, "Nulla si creanulla si distrugge, tutto si trasforma." … il postulato è giusto, ma parla della materia che si distrugge ed è deperibile, cioè morta.

domenica 28 settembre 2014

Senza meriti, non si guadagna il Regno dei cieli.

Senza meriti, non si guadagna il Regno dei cieli.

Parabola dei due figli

Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo….«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, và oggi a lavorare nella vigna. 29Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò.30Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò.31Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo». E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. 32E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli.

Questa parabola Gesù cosa ci vuole far capire?

Intanto a chi fa riferimento questa parabola? Lo dice in alto chiaramente, ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo… quindi parla a loro…. Questo è molto importante perché fa capire a chi rivolge la parabola, che non è per tutti, ma per coloro che governano, sia il popolo che la chiesa nel nostro caso.

Due soggetti, uno dice che va , ma poi non va; l’altro non vorrebbe andarci, ma poi  va…

Gesù chiede ai sacerdoti e gli anziani :Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo».”

La risposta di Gesù è una condanna e un rimprovero, verso la classe sacerdotale e i governanti, gli dice in pratica che costoro pur conoscendo la verità e avendola vista con mano, fanno di tutto pur di opporsi a chi ha portato loro la verità e non si pentono nemmeno, perché essi si ergono a giudici degli altri, pensando che essendo essi stessi sacerdoti credono di avere la vita eterna nelle loro mani e di riceverla senza merito, solo per il fatto di essere tali. Invece Gesù fa capire ad essi che non è così, dicendo, che, sia le prostitute che i pubblicani, hanno più meriti di loro, perché hanno riconosciuto un profeta, per le sole parole che egli ha detto.

Quindi Gesù richiama in sostanza i chi governa, perché la parabola non vale tanto per il tempo presente di quando Egli l’ha enunciata, ma per il tempo futuro, cioè per coloro che governeranno la chiesa, e in pratica li avverte, dicendo che non pensino di aver la vita eterna solo perché sono i capi o gli anziani, ma che devono riconoscere chi il Signore manda loro, e non far il contrario, perché altrimenti gente ben meno meritevole gli passerà davanti nel regno dei cieli…. Questo fa capire che non conta molto chi sei, sulla terra, valgono i meriti che acquisti per il regno dei cieli, cioè il tesoro che accumuli.

In breve nessun sacerdote deve pensare di aver la salvezza solo per il fatto di essere tale, o perché gli sia dovuta, perché così non è! Senza meriti non si va da nessuna parte.

Parabola degli operai mandati nella vigna.


Un danaro che vale l’eternità!


Mt 20, Parabola degli operai mandati nella vigna
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 2Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 3Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati 4e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 5Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 6Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 7Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna.
8Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi.9Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 10Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. 11Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo:12Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 13Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro?14Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. 15Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 16Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».


Leggendo la parabola dobbiamo far attenzione ad alcune cose….

All’alba il Signore esce dalla sua dimora e trova dei lavoratori, gli promette a questi un danaro per la giornata. Alle 9 fa lo stesso solo che non dice un danaro, dice”vi darò quello che è giusto”. Poi a mezzo giorno, alle tre e alle cinque chiede anche a questi di andare nella vigna, con la medesima modalità.

Poi il Signore disse al fattore, di pagare gli operai incominciando dagli ultimi fino a primi… qui da a tutti la medesima moneta…. I primi brontolano e dico che non è giusto avere così poco dopo aver lavorato più degli altri…. Il Signore dice, ma tu ha convenuto con me per un danaro per la giornata, di cosa ti lagni.

“Non posso fare delle mie cose quello che voglio?” questa frase è già stata usata da Gesù in altre occasioni specialmente nei confronti di Pietro, come atto di rimprovero, lo vediamo lungo il lago di Tiberiade, quando Gesù rimprovera Pietro nei confronti di Giovanni, dato che Pietro si riteneva più importante degli altri apostoli, ma Gesù gli fa capire ben altro, che deve stare al suo posto e far quanto gli richiesto, che delle cose di Gesù, lui non deve mettere bocca.

“Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 16Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».”

A noi esseri umani parrebbe una cosa assurda quasi illogica pagare un lavoratore come un altro che ha fatto meno ore, ma in realtà la logica c’è, eccome.

Ma perché il Signore usa questo metro? a noi può sembra strano, nel senso che chiunque secondo la logica umana dovrebbe  dare il giusto, secondo quando una persona rende… No, il Signore non pensa come noi… eppure nel suo regno, di angeli ce ne sono di tutte le grandezze, ci sono quelli che sono i generali e gli ultimi, come dire che ognuno ha il suo da fare, ma anche che ognuno occupa sedi diverse ,con poteri diversi a seconda dei meriti…

Ecco il dunque sono i meriti, che contano non la quantità di lavoro svolta.

“Un danaro  -  vi darò quello che è giusto”

Qui però il Signore fa capire che questo danaro, che vale per tutti lo stesso, in realtà vale in modo diverso, non sta nelle ore, o nel tempo il su valore, ma nel lavoro in come esso è svolto, cioè più precisamente in quanto pesa del singolo danaro,  se il mio danaro è di bronzo è sempre un danaro e può valere tanto quanto quello d’oro che essendo un danaro ha lo stesso valore, ma cosa cambia nei due? la dimensione quello d’oro può essere più sottile e quello bronzo più grosso, ma essi valgono allo stesso modo.. cambia però la sostanza e il peso…
Un esempio, per far meglio capire, nella nostra società millenaria, abbiamo avuto tanti santi, ci sono quelli che hanno raggiunto la santità in tutta la loro vita e ci sono quelli che la santità l’hanno trovata in poche ore, è la medesima parabola che Gesù usa per i lavoratori della vigna.
Cosa ci fa capire che può essere che colui che raggiunge prima la santità sia più grande di quello che la raggiunge in una vita. Perché esso ha compreso prima degli altri come si doveva lavorare per raggiungere in poco tempo lo stesso risultato di quelli che impiegavano una vita. Ecco il senso della parabola il signore prende tante persone nell’arco della vita umana, chi li prende all’alba della vita e chi li prende al tramonto, ma tutti li porta sulla stessa via, e a tutti quanti darà la medesima moneta, col medesimo peso, poi quello che vale è la capacità dei singoli a darsi al Signore come meglio possono, , ed è il singolo che deve comprendere il messaggio e migliorarsi per raggiungere la fine della giornata ed acquistare quella moneta. C’è chi lo farà in meno tempo e c’è chi lo farà in un tempo più lungo. Infatti alcuni santi, sono vissuti pochissimo, pochi anni, ma hanno ottenuto la medesima ricompensa di uno che avendo lottato per un intera vita la raggiunge in più tempo.
Quindi non sta nella quantità ma nella qualità della moneta. Come dire l’uomo ti può coprire d’oro, ma Dio di da una moneta che nessun uomo ti può dare. La paga del Signore non fa differenze. Se tu acquisti 100 meriti avrai una moneta che vale 100 meriti, se ne acquisti 100000 ne avrai una moneta che vale 100000 ma sempre una solo moneta è. 


Ho dimenticato una parte, perchè Gesù usa proprio la piante dell'uva come simbolo della sua visione e descrizione del suo popolo?

Le motivazioni sono diverse, primo perchè la pianta dell'uva si estrae il vino, e sappiamo bene che esso rappresenta il suo sangue, quindi ha un riferimento forte a se stesso. 
Poi perchè questa pianta non diverra mai un albero, rimane un piante sostanzialmente strisciante e ricadente e quindi ha come simbolo la prostrazione cioè l'umiltà, che però per produrre frutto e un ottimo vino deve essere coltivata bene, quindi dobbamo capire anche il senso di come si coltiva questa pianta.... un vignaiolo per arrivare ad ottenere un buon vino, deve prima di tutto saper scegliere il terreno adatto, prepararlo, eliminare le erbacce, dissodarlo, ararlo e fresarlo, alla fine deve compere le piante giuste, le quali saranno messe a dimora, annaffiate quotidianamente concimati e trattate con rame per combattere le malattie funginee, deve essere potata, e dopo qualche anno che le piantine si sonos viluppate bene, inizieranno a dar frutto, ma bisogn seglirere nche una giusta posizione ben soleggiata, eprchè senza il sole nons i fa nulla.... 
ma tutta questa descrizioe che ho fatto a cosa serve effettivamente a darci uandescrizione di come deve essere la vigna del Signore, cioè Gesù molto intelligentemente ci fa capire come doveva essre la sua vigna, il sole e l'aqua, la terra sono gli elementi fondamentali per uno sviluppo spirituale della giovane vite, poi si aggiunge il concime e l'antibatterico altri elementi più di natura umana che servono come compendio alla migliore crescita della pianta.... ci fa anche capire che chi deve gesire questa vigna deve saper riconsocere le migliori piante per essere poi piantata nella vigna, quelle che dovranno dar il mmiglir vino, non tutte le piante a caso, devono essere prese, ma solo quele con il massimo rendimento, Non solo ma coloro che accudiranno alla vigna dovranno saper non solo scegliere le piante migliori ma anche saper sapientemente potarle quando sarà il momento, afffinche esse possa aver maggior spinta per crescere più forti e rigogliose e produrre molto frutto.... Questa spiegazione è l'esempio che Gesù ci da per farci capire come doveva essere la vigna che Dio aveva e voleva per la sua chiesa, una vigna fatta da operari che si accontentavano che erano umili e pazienti, che sapevano gestire i giovani germogli affinche divenissero maturi e santi, perciò il vino pigiato da essi diveniva il sangue di Cristo, perchè la vigna del Sgnore deve produrre sacerdoti santi....che sono il sangue di Cristo! 

Anche l'esempio delle zizzania in mezzo al campo di grano, ha un senso simile, non si toglie quando il campo è ancora verde, ma solo quando esso è secco cioè vecchio, la zizzania non deve essere rimossa quando il giovane stelo è verde, cioè quando il sacerdote è giovane, ma bensì quando sarà alla fine della sua vita, allora il proprietario del campo deciderà cos farne di quella gramigna, essa verrà tolta prima della racconta del grano... Il senso è che c'è una vita intera per ricredersi, per cui Dio da la possibilità a tutti di cambiare, fino alla fine della propria vita mortale, riferisce proprio prima, perchè dice che la gramigna quando è verde non si distingue facilmente dal grano, per cui si raccoglierà prima della racconta del grano secco, ciò prima che sopraggiunga  la morte per il grano...Così alla fine delle vita il Signore vedrà quant gramigna sarà diventata grano e quanto grano potrà essere diventto gramigna...coesì una volta tolta la gramigna , il grano potrà divenire pane..... 

Ecco perchè il Signore ha preso come esempio non causale la vite e il grano, cioè del vino=sangue e del pane=corpo, per far capire che nella chiesa ci sarebbero state due anime, quelle che stavano presso la vigna e quelle che stavano presso il campo di grano, una doveva rappresentare il sacrificio, cioè la vigna e l'altra le opere cioè il grano, messe assieme, fuse assieme si ottiene la ressurezione=vita eterna, cioè l'eucarestia, cioè  Gesù il Cristo figlio di Dio.

Quindi il sacerdote doveva essere in grado di custodire sia la vigna che il campo di grano, di essere un bravo contadino, e un bravo aministratore di anime, affinche questa vigna e questo campo produce molto frutto. 





© Copyright

© Quest’opera è protetta dalla legge sul diritto d’autore. Tutti i diritti, in particolare quelli relativi, nuove preghiere, messaggi, alla corona stessa, a qualsiasi pubblicazione inedita scritta in questi blog, alla sua produzione-realizzazione anche fisica, alla ristampa, alla traduzione, trasmissione radiofonica, televisiva, alla registrazione su microfilm, o database, o alla riproduzione in qualsiasi forma, (stampata o elettronica) rimangono riservati anche nel caso di utilizzo parziale o estrapolati i concetti da essa. La riproduzione di quest’opera, anche se parziale è ammessa solo ed esclusivamente nei limiti stabiliti sul diritto d’autore, ed è soggetta autorizzazione dell’autore. La violazione delle norme comporta le sanzioni previste dalla legge vigente in materia. Non vi era nemmeno bisogno di mettere Copyright, perché effettivamente i testi o immagini pubblicate in rete, come su un testo cartaceo, sono già coperti, dal diritto d'autore. Però dato che ci sono molti che fanno orecchie da mercante e fingono su tutto, ho preferito metterlo.

Per qualsiasi controversia contattare l’autore stesso Boanerges573@gmail.com

La Gloria di Dio

Per chi fosse interessato all'acquisto del Libretto di preghiere cliccando sul link seguente : "LA GLORIA DI DIO" vi porta alla pagine dove potrete acquistare il suddetto libretto.