mercoledì 15 marzo 2017

AVER FEDE IERI COME OGGI




Ho proposto tempo fa un quesito su questo messaggio di Medjugorje, chiedendo agli amici di Facebook cosa vi era in questo testo che non andava, ognuno ha detto la sua, 

 Messaggio di Medjugorje, 25 settembre 2015 
Marija
"Cari figli! Anche oggi prego lo Spirito Santo che riempia i vostri cuori con una forte fede. La preghiera e la fede riempiranno il vostro cuore con l'amore e con la gioia e voi sarete segno per coloro che sono lontani da Dio. Figlioli, esortatevi gli uni gli altri alla preghiera del cuore perchè la preghiera possa riempire la vostra vita e voi, figlioli, ogni giorno sarete soprattutto i testimoni del servizio: a Dio nell'adorazione ed al prossimo nel bisogno. Io sono con voi ed intercedo per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. "

Uno di loro mi ha dato questa risposta: 

La Madonna prega lo Spirito Santo, certamente, anche se è la Madre di Dio, che ha dato alla luce Gesù bambino Dio, Lei, la Madonna è sempre una creatura di Dio, è un'essere umano..come noi..solo che lui è nata senza peccato originale..perchè doveva dire al mondo il 3 volte santo Gesù. Anche noi quando saremo dinanzi a Dio..lo preghiamo..intercediamo anche noi per l'umanità,,per i bisogni di qualcuno che cè lo chiede. La Madonna prega la SS. Trinità per noi..nulla di strano.


Allora ho risposto in questo modo:

Il termine pregare nella bocca della Madre di Cristo non è inteso come noi lo intendiamo, ma come richiesta di ottenimento di qualcosa, tipo una grazia; non con preghiere, come facciamo noi. Tutti credono che la Madonna preghi il Figlio, lo Spirito Santo e il Padre esattamente come facciamo noi, assolutamente non è vero.


 "Cari figli! Anche oggi prego lo Spirito Santo che riempia i vostri cuori con una forte fede. " il termine prego in questo caso è improprio, semmai sarebbe stato corretto chiedo, invito, porto, ma non prego.


"una forte fede" la fede non è indotta da Dio, ma è un atto di riconoscimento volontario dell'uomo, cioè l'uomo che crede in Dio ha fede, come ho già detto la fede, altro non è che la fedeltà e la fiducia e quindi il credo che l'uomo ripone in Dio. Ma è un atto che ha il suo inizio nell'uomo stesso, quando Gesù parla hai sacerdoti del tempio e chiede loro perchè non gli credono, è come se Egli gli avesse detto perchè non avete fede, cioè fiducia, in Me, è la stessa cose, Cristo parla di credere in lui come se avesse detto fede, è la stessa cosa, e si comprende bene che La fede è un accettazione, una condizione libera che non può essere indotta da nessuno, altrimenti come potrebbe dire Dio, costui ha fede in Me e costui non ha fede in Me, se la fede fosse condizionata dalla sua volontà. Il brigante sulla croce che riconosce, crede Cristo come vero Dio, è perchè lui ha desiderato credere e quindi aver fede, sarebbe troppo facile che la fede fosse indotta, perchè se così fosse tutti coloro che vengono toccati da Dio con la virtù della fede, sarebbero salvi solo per merito di Dio, non certo per merito dell'uomo.


 "Anche oggi prego lo Spirito Santo che riempia i vostri cuori con una forte fede" Se la persona non ha in se, nemmeno il più piccolo briciolo di movimento verso Dio, in lui/lei non nascerà mai il desiderio di amare di Dio, e quel piccolo microscopico movimento sentimentale verso Dio è la fede, se io non desidero amare il Signore non potrò mai dir che ho fede. Qual'è la differenza tra un pagano che adora falsi dei e un credente Cristiano, entrambi hanno fede, entrambi credono, ma uno solo Crede e ha fede nel vero Dio, l'altro adora un dio fasullo, ma entrambi credono in qualcosa, entrambi hanno fede in qualcosa, e quindi dove sta la differenza? Anche il pagano ha ricevuto fede in quel che crede? No, le fede, il credo, è una condizione dell'uomo che desidera di riporre la sua fiducia in Cristo-Dio o una qualsiasi divinità pagana o anche uomo, è sempre lo stesso discorso, cambia il destinatario, Dio salva gli altri non salvano. Ma allora lo Spirito Santo cosa ti dà, in che modo ti aiuta nell'aver fede, perchè te la da? No, ti aiuta a comprenderla, ti aiuta a capire cosa sia la fede, ma non te la può dare, perchè la fatica sei tu che la devi fare, se tu che devi credere, se tu che devi muoversi verso Dio, Lo Spirito Santo ti può agevolare, ma alla fin fine se solo tu a deciderti nel andare verso Dio, solo tu che ti pieghi a Dio, solo tu che sottometti alla volontà divina, nessuno ti impone nulla. Quando S.Paolo di Tarso, venne disarcionato e Dio lo rese cieco, non glie diede la fede, niente affatto, Dio fece in modo che mediante la sofferenza Paolo avesse chiari i suoi limiti, comprendesse i suoi errori, capisse le sue lacune, lo portò in una sola parola a Credere in Cristo, ma non diede a lui la soluzione in piatto d'oro, assolutamente no, se la doveva meritare, con la sofferenza, doveva far nascere in se la fede, il credo, quindi questa frase "Anche oggi prego lo Spirito Santo che riempia i vostri cuori con una forte fede" non è giusta.

Cosa disse Gesù: "Abbiate fede in Dio: a chi dicesse a questo monte Levati e gettati nel mare...". Questo passo sta ad indicare che la fede non ti viene data o regalata, ma che siamo noi a conquistarla, "abbiate fede in Dio" cioè riponete il vostro si, il vostro credo, la vostra fiducia cieca di Dio, quindi  la fede è la tua ricerca di Dio che continua tutta la vita, finché avrai in te il potere di dire al monte di gettarsi nel mare, quando la persona acquisterà la certezza delle fede, farà miracoli, come dice giusto la foto che ho scelto sapere che l'impossibile è possibile.

Chiunque non ha certezza, e chiunque non è in grado di aver il giusto credo, cioè la certezza di fede, non farà mai miracoli, quindi ci vuole sicurezza che Dio fa, quando si chiede, e aver anche certezza di aver ottenuto nel momento che hai chiesto. 


giovedì 9 marzo 2017

Tutti dicono di credere in Cristo, ma nessuno che dica di amarlo!




Chi non ama Cristo non crede nel Padre Suo Celeste!!!

Messaggio di Nostro Signore Yeshua il Cristo di Dio.

Sabato 4 Marzo 2017


"In questi terribili ed angosciosi tempi, in cui molti moltissimi figli, si consegnano nelle mani del avversario, senza nemmeno rendersi conto che così facendo potrebbero non aver tempo di redimersi.  Voi tutti dite di credermi, ma pochissimi mi amano, dove troverò io il cuore che mi vuole in se?

Come potrò aiutarvi e salvarsi, se non mi desiderate e non mi amate nella sincerità? 

Non basta dire Io Dio vi creda, c'è bisogno di amore, c'è bisogno di compassione, c'è bisogno di altruismo, di sacrificio, di amicizia, e tutto questo porta una sola parola Amore, quanti di voi mi amano? Quasi nessuno, a parole tutti siete pronti nel credermi, ma nei fatti le vostre intenzioni vanno altrove, dir che Io sono Dio è spesso per tantissimi fasullo, sono parole vuote nelle vostre menti, voi non amate nemmeno voi stessi, perchè se vi amaste, amereste anche Me, che tutto vi ho dato e tutto vi darò per sempre, ma fate ogni cosa contro voi stessi e quindi contro di Me.

Predicate la parola santa senza però applicarla, vi dichiarate cristiani, ma lo siete realmente?. 

Siete miei apostoli, consacrati, preti? O anche in voi alberga quel credo fatto solo di parole vuote senza senso, non mi considerate uno di voi, realmente esistente, avete un opinione di me, distante, distaccata, quasi che io vi debba tutto, ma se non mi amate nella passione dei vostri cuori, in realtà non mi credete, ed infatti quasi tutti voi, vi consacrate al mondo, date i vostri pensieri, desideri, e affetti ad altri come voi, non sapete sacrificarvi, non conoscete il tenero e vero amore, quello che alle volte provate per ile più piccole creature. Io non voglio molto da voi, vorrei solo che mi amaste come amate le cose che circondano  le vostre vite e vi rendono tanto felici, in questo mondo. 

Sarei felice pure Io, saper che qualcuno tra i miei figli, mi ama più che credermi soltanto, mi desidera come un amico, come un figlio, come un padre, e non solo perchè IO Sono Dio.  
I figli di Dio se sono da Dio, amano credendo. Non potete amarmi e non credermi, se mi amate fate la mia volontà e di chi mi ha mandato, solo così dimostrerete di amarmi. 

Chi sovverte la parola del Padre Mio Celeste, non mi ama e non mi crede, molti in questo tempo di desolazione e di oscurità mi odiano nel profondo dei loro cuori, molti sono tiepidi, e moltissimi sono in balia dei flutti del mondo, altri fingono di essere nella giustizia e brandiscono la spada della menzogna, come se fosse verità. L'uomo non ascolta la mia parola racchiusa nei testi sacri, ascolta i traditori, rifugge verità e Giustizia.
Oh uomo, la tua rovina è su di te, tu sei la causa dei tuoi mali, tu sei la causa della tua distruzione, non sai amare Me, come puoi amare il tuo prossimo!.  
Non tutti i consacrati mi appartengono, come esistono i figli della luce, così esistono i figli delle tenebre, e si sono infiltrati nella mia chiesa, occupando i seggi dei giudici, ma sono giudici di iniquità e vanno in perdizione. 
Rimanete saldi alla mia parola, solo la legge Eterna salva!

Avrei tanto da dirvi figli, ma non serve, perchè non volete più ascoltarmi, la mia parola è diventata pesante come un macigno, perchè le vostre iniquità sono salite fino ai cieli.

Il Padre Celeste è infinitamente buono e paziente, amorevole in tutto, ma quando i suoi figli che Egli Ama infinitamente gli sono ribelli, il Padre come un Buon Padre deve provvedere a correggere i suoi figli, perchè esso non vuole che essi periscano, per cui, vi manda anche le prove. Ma se ancora non comprendete, se ancora e ancora non capite, che tutto quello che Egli fa è per il vostro bene e vi ostinate ad essere a Lui lontani, Egli permetterà alla Madre Mia Santissima di lasciarmi fare, secondo quanto predetto!

Ecco, la terra vi rigetterà, come voi l'avete rigettata, il sangue da voi versato si riverserà contro di voi, essa non vi accoglierà più, essa sarà ribelle a voi, così gli animali, le piante, i venti e le acque, vi rigetteranno, perchè ormai, il mondo degli uomini non appartiene più all'uomo.

Proteggerò chi mi ama sinceramente e chi a me si dona."






domenica 5 marzo 2017

Gesù insegna come ci si confessa.

Come ci si confessa




Oggi giorno sempre più per molte ragioni molti non sanno neppure più come ci si confessa.
Da un lato abbiamo una chiesa che ha svalorizzato la confessione riducendola al fatto che Dio perdona tutto, cosa per altro falsa. Dio perdona se chiedi sinceramente e umilmente perdono e fa di tutto per non reiterarlo, quindi tentando in ogni modo di non commetterlo più.
Ma il problema maggiore sta nel come si confessano i peccati, cioè cosa si dice e cosa non si dice, e cosa il confessore deve dire e cosa non deve dire o chiedere.

(21 febbraio 1981)Messaggio ricevuto da J. Boanerges Y. Una volta Gesù mi ha detto questo:

Colui che si confessa deve essere libero di confessare spontaneamente il peccato, deve essere messo totalmente a suo agio nel confessare il peccato, deve essere portato a confessarsi spesso, con sincerità ed umiltà, ma sopratutto deve sapere che lì assieme al consacrato ci sono Io, che lo guardo, lo ascolto e lo assolvo, mediante il consacrato, senza di me e senza la pronuncia della parola in Mio Nome, nessuno ottiene l’assoluzione.

Il confessore deve essere anch'esso preciso, umile, rimanere in ascolto, attento, comprendere ed amare come amo io coloro che con sofferenza e buona volontà si recano a Me, per ottenere l’assoluzione. Il consacrato deve ben valutare se dare o meno l’assoluzione, tenendo presente che se per caso colui che si confessa dovesse morire fuori dalla chiesa, sul consacrato cade il danno prodotto alla persona che voleva confessarsi. Quindi siate giusti, buoni e sappiate sempre come procedere al meglio per la salvezza delle anime. 

Un altra cosa molto importante che il consacrato deve tener presente sempre. 

Il sacerdote non deve tassativamente chiedere dettagli scabrosi specie in materia (sessuale) a colui che si confessa, deve limitarsi nel capire quale peccato possa essere stato fatto, quante volte per quanto tempo, ma non cerchi di conoscere particolari scabrosi del peccato di colui che lo ha commesso, perché altrimenti è il confessore che fa peccato di curiosità, satana è sempre pronto ad attaccare specie il confessore per rendere vana la confessione e portare lo stesso in peccato grave. 

Attenzione ai sacerdoti che fanno domande eccessivamente scabrose a coloro che si recano alla confessione, perché costoro spesso, sono soggetti già in loro stessi malati nel loro intimo. 

E’ da molto che osservo cose brutte fatte da molti nei confessionali, e sono molto, molto stanco”.


Da questa parola possiamo capire come Gesù c’insegna cosa è giusto confessare e cosa il confessore deve o non deve chiedere per attuare una giusta e corretta confessione senza cadere in oscenità, che devono essere evitate, per non indurre curiosità maligne nel confessore.


Bisognerebbe anche, che colui che si confessa non si soffermasse troppo in particolari scabrosi che non interessano il confessore, ma che dica umilmente che tipo di peccato se da solo o con altri, ma non c’è nessun bisogno di essere scandalosi, spesso invece chi si confessa anche per proprie curiosità, mette a disagio il confessore, con discorsi atti a provocare e vedere come il confessore reagisce a certi discorsi, su questo punto Gesù mi disse:

”La chiesa prepari delle precise indicazioni, e sia ferrea, su cosa con precisione si deve dire o non dire quando ci si confessa, inoltre in confessionale si evitano chiacchiere inutili, molto spesso, la gente specie le donne, chiacchierano con il consacrato lusingandolo o il consacrato stesso trattiene le donne avvenenti nel confessionale, non si faccia più, è peccato grave che l’un e/o l’altro fa, la confessione è un atto sacro che vi ho concesso per amore vostro, per salvarvi dal peccato, per accogliermi nel miglior modo possibile, affinché tutti possiate essere salvati con la mia Grazia”

E ancora Gesù disse: 

“Non c’è uomo che ha potere in se, se il confessore non assolve in nome Mio, l’assoluzione non ha valore, così come la benedizione, l’esorcismo, il battesimo, lo sposalizio, ed ogni altro rito atto a convogliare il Mio potere in quell'anima, senza la ritualità giusta, senza la pronuncia della mie vere parole, la Mia grazia non c’è, ed anzi esso è sacrilego. Si benedica e si assolva sempre, solo e solamente in Mio nome, con le mie esatte parole, chi dispone diversamente e confonde la mia parola, mescendola con parole false, sia gettato nella geenna, questo è il destino di coloro che con astuzia, ed inganno, danno sassi anziché pane, a coloro che con umiltà e afflizione si recano a Me, per ricevere Me e il Padre Mio ; un giorno si mescerà tutto vero e falso e tutto sarà confuso, le eresie pulluleranno sulla faccia della terra, sarà questo il momento della grande apostasia, sarà questo il tempo dei pochi santi e tanti demoni che inganneranno molti, ma la fine vi sfuggirà ancora, quando il mondo sarà marcio fin nelle sue radici, allora Io manderò l’angelo sterminatore, poi nessuno avrà più tempo”

Voi figli, pensate di Me che sono infinitamente buono e che tutto vi perdono, ma dimenticate troppo spesso che sono anche un giudice severo, e come tale non transigo sulla legge che il Padre mio Celeste che ha posto nell'universo, legge che vale per tutti ovunque, anche per gli angeli e per i demoni, voi però non solo la rigettate, ma l’avete anche trasformata come v’è piaciuto di più, ma poi vi mando profeti che cacciate e non credete, li martirizzate come avete fatto con Me, vostro Dio. Usate la mia parola come meglio vi aggrada, interpretate le mia legge come voi volete, non per quello che è, aggiungete e togliete e manipolate secondo il vostro interesse, allora non vi manderò più profeti e sarete dominati da falsi profeti, che inganneranno molti.

I veri profeti io li rendo come miei apostoli, fate attenzione a non essere ingannati, e non ingannare voi stessi il vostro prossimo, insegnando una falsa parola, pensando che sia verità; ponetevi sempre la domanda cosa disse il Padre Celeste, se quella parola corrisponde alle mie parole e a quelle del Padre Mio, allora ascoltate le parole di colui che vi parla, ma se costui vi insegna una parola che non è la Parola del Padre Mio, banditelo da voi, perché opera nell'iniquità. Posso io dire cose diverse dal Padre mio Celeste, No, ma posso io aggiungere cose che l’uomo non conosce che i miei apostoli non rivelarono, al mondo, Si!!!, Io sono un Dio libero nel decidere cosa è bene o non è bene, far conoscere a voi, quello che ritengo giusto, per cui rivelo quello che Io ritengo giusto, nel tempo e nel momento, ma tutto è conforme alla primigenia legge che il Padre Mio lascio a voi” 

lunedì 27 febbraio 2017

DOVERE O VOLERE?




Prima di tutto vediamo cos'è
il dovere:

E' una legge morale, che impone di osservare gli impegni, quindi obbliga, qualcuno a far qualcosa verso gli altri.


Volere:

E' un termine che indica, azione, l'ottenere qualcosa, deriva da volontà, condizione di determinazione di un pensiero, imposizione in se stessi di un desiderio, fermezza, è anche indicativo di chi comanda e chi ha autorità.


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Da quando la chiesa è sorta, il credente, ma anche il sacerdote stesso, hanno visto nella funzione della messa, lo studio della sacra scrittura un dovere, un obbligo, un qualcosa che si doveva fare per costrizione superiore, invece tutto questo è sbagliato.

La messa o lo studio della sacra scrittura non deve essere inteso come un dovere; nessuno viene obbligato da Dio, a far nulla che non senta proprio, che non viva con piacere e sincera volontà.

Un giorno Nostro Signore Gesù il Cristo di Dio, mi disse:

La più grande lezione di vita è la vita stessa, lo studio della Sacra Parola è importante, ma senza la pratica, senza l'azione di quanto si studia, rimane lettera sterile. Se un uomo non pratica quanto studia, se non desidera con tutto il cuore, quello che fa, se non dice Messa, come un piacere, ma come un dovere e lo percepisce come un obbligo, quello è un cattivo prete.

La funzione religiosa, lo studio, devono essere supportati dall'amore per quello che si fa, ma prima ancora se non ci sono Io nei loro cuori, essi non saranno mai miei apostoli, per quello figlio, quel giorno quando ti nominai mio apostolo, quel giovane prete al tuo fianco mi rispose “io ho studiato tanto, mi sono spaccato la testa per anni, cosa sono per il Signore? “ e Io risposi a lui, “tu sei un cattivo prete”, perché quel prete per quanto si fosse dato anima e corpo per essere uno dei miei, esso non mirava a Me, ma se stesso, nel raggiungere una posizione autorevole nella chiesa, ma nel suo cuore si celava l'inganno, esso mirava ad titolo ad avere prestigio, all'essere importante nella chiesa e fuori di essa, in quel momento esso non era dei miei, ma contro di me. Quanti figli nella chiesa sono così, troppi, perché pochi tra di loro sono gli eletti, e anche fuori della chiesa, tra l'ovile ci sono pecore che agiscono come se fossero costrette, Io non costringo nessuno, amo la libertà nell'agire, amo la libertà dei cuori, non amo la costrizione e il dover essere quel che, non ci si sente d'essere. La fede non è una costrizione, non è un obbligo, ne un dovere, essere miei apostoli non si fa perché io vi obbligo, ne perché la chiesa vi obbliga, lo si sente dal profondo del proprio cuore, che nasce un desiderio di appartenermi; se l'uomo non desidera di essere un tutt'uno con me, prenda un altra via, perché sarà un cattivo prete, un pessimo cristiano. Non ho scelto, apostoli sapienti, ne intelligenti, ne colti, ne studiosi, ma tutti poveri di mente e spirito, perché sono io il loro maestro, non loro maestri di se stessi, ne altri uomini loro maestri, lì ho scelti, per il loro cuore, per le loro attitudini, per il loro rigore e anche caparbietà, sapevo che avrebbero fatto avrei detto loro, anche se uno di loro il più colto, mi avrebbe tradito, sta proprio nella cultura dell'uomo la fonte dei tradimenti, più l'uomo è colto più questo tende a tradire, nell'ignoranza sta il sincero amore, il sapiente, lo studioso, il colto colui che pieno di consonanza umana, si erge sopra gli uomini, Io non volevo una chiesa così, volevo una chiesa povera dei poveri, non una chiesa colta degli stolti, lo stolto non sta nell'essere ignorante, privo di sapienza, ma nell'essere pieno di se. Questa vostra chiesa che avete edificato piena di marciume ed ossa, l'avete voluta contro la mia volontà, avete edificato una torre nel vostro cuore per proteggere voi stessi da me, creato una fortezza, pensando che io non possa penetrarla, tentando di allontanarmi, e ci siete riuscititi, ma con voi avete trascinati l'ovile e fatto diventare freddo ed arido, privo della mia gioia, del mio amore, del mio calore, distaccato e pieno di una sapienza che non mi appartiene, lo avete accecato con le vostre parole, e le falsità che avete mescolato alla mia verità, per rapire le pecore, ma io ho fatto sorgere agnelli ribelli che vi castigheranno. Voi volete il vostro bene, il vostro tornaconto, fingete di essere miei,e vi ergete a giudici fingendo di non esserlo, dite in cuor vostro, ho fatto tanto, avrò molto di più, non mirate alla salvezza delle anime, ma solo al vostro personale bene, codeste vi servono come mezzo per il vostro interesse. Se l'ovile non lo si tiene per amore Mio, gettate la veste e lasciatela a chi è più degno di voi, perché se non vi sentite di essere parte del popolo santo, meglio un ovile con pochi pastori e tante pecore, che un ovile con pastori fraudolenti e pecore come loro. Preparatevi dunque perché nessuno di voi sa quanto arriva il suo tempo e il tempo dei tempi.

Quindi, se non si fanno, le cose con piacere è meglio non farle, nessuno obbliga un credente ad andare a messa, a pregare, a far del bene, nessuno obbliga uno uomo o donna ad essere servo del Signore, Esso non vuole schiavi, esso vuole servi che si adattato al Signore, per loro volere, non perché il Signore li sottomette al suo volere. Egli ci lascia liberi di agire, nel bene e nel male, non pretende nulla da noi, vuole esseri che lo amano sinceramente e fanno tutto quello che è necessario per amore del Signore, non perché si sono fatti un mazzo così […....] questi il Signore li rifiuta e li caccia. Se l'uomo di chiesa si erge in pompa magna sul pulpito sentendosi e mostrandosi come un Dio, anche se buono e bravo il Signore lo abbasserà, perché Egli non ama protagonismi, ma ama l'ultimo e il modesto, l'umile e il debole, non ama chi si mostra forte, ne ama chi si erge a grande, non ama il dottore della chiesa, ne chi usa con maestria la parola, che rimane vuota e sterile, anche se appare sapiente, preferisce il povero e l'ignorante ma con grande spirito, ecco perché scelse gli apostoli tra gli ultimi e non li cerco trai saggi e sapienti. Se l'uomo non ama il Signore nel profondo del Suo cuore e non imparerà a trasmetterlo al popolo, sarà come quel pastore che ha un bell'ovile esteticamente pulito e profumato e ben provvisto di cibo, ma spiritualmente debole e fragile, uno specchio di se stesso. I pastori di oggi creano stalle ed ovili per proteggere gli animali dai lupi, ma questi si travestono da agnelli per farsi accogliere meglio tra le pecore che poi le sbraneranno lontano dalla vista, mentre gli ovili nelle grotte in mezzo alla natura alle avversità insegnano alle pecore e al pastore di distinguere meglio i lupi travestiti, perché nella natura è tutto più duro e tutto più difficile e anche il lupo deve essere più scaltro ed astuto per potersi infiltrare senza essere visto.

Quindi il pastore dell'ovile ricco, si farà confondere più facilmente da quello che sta nella povertà che essendo povero potrà veder meglio chi lo circonda e comprendere meglio chi è il suo nemico.
Non sempre i nemici vengono da fuori, alcune volte sono più temibili quelli che vengono da dentro.

Non pregate, non andate a messa, non aiutate, non spargete la parola, se pensate che Dio vi obblighi, ne deve essere un dovere, ma solo un piacere, se l'uomo non fa tutto per amore, sprecate la vostra vita per nulla, vivete come meglio che potete perché poi non otterrete nulla, solo l'inferno.

Chi vuole essere del Signore lo faccia e non lo dica, non si mostri e non si tiri la faccia, non vada in giro con il volto smunto e afflitto, non si disperi perché le vie del Signore sono impegnative, ma siate sempre contenti ed allegri, anche spiritosi, non vi soffermate nella vostra disperazione, perché il Signore che vi vede nel segreto vi ricompenserà, siate perfetti nella fede e elevate il vostro spirito a Dio per suo Amore, perché solo a Lui dobbiamo tutto, solo a lui dobbiamo la nostra vita.

Guardate nel prossimo e vedrete la vostra gioia, ma date al Signore il vostro amore che sia un amore puro di gioa, fate della vostra vita come mi disse, la S.S.ma Nostra Madre un tabernacolo di Gloria.
Insegnate per amore, non per avere, date ed elargite la parola di Dio per amore Suo non per amore nostro, nessuno è obbligato, nessuno deve nulla, nessun dovere abbiamo, nessuno sia costretto, ne per mostrarsi agli altri bravi e buoni, ricordatevi non siete giudicati dagli uomini, ma da Dio che vi guarda e vi pesa.


Andate a messa, solo se lo desiderate, solo se amate il Signore, ma non deve essere un dovere imposto da nessuno. Se l'uomo non prova amore per il Signore non finga, sia se stesso, arriverà il suo momento, il Signore tocca l'animo umano quando è il momento giusto. Molti si pongo infinite domande, che non otterranno risposta, solo perché non sentono il Signore che gli risponde in loro, perché i loro cuori sono chiusi al Signore, dicono di amarlo ma non è vero, sono falsi nei loro pensieri e dubbi su dubbi attanagliano i loro cuori, pretendono risposte da altri, che non possono dar loro, per cui brancoleranno per una vita senza una risposta e più la vita per loro avanza, meno sentiranno il Signore, perché sono a lui lontani. Non cercate risposte, tra i mortali, cercate in voi stessi, ognuno di noi le ha già in se le risposte, basta che si rivolga con vera fede al Signore e le otterrà.  

Se l'uomo non desidera Dio in sincerità, lasci stare l'insegnamento della parola Santa, che insegna una bugia, in quell'uomo lo Spirito Santo non c'è.

La chiesa ha sempre insegnato l'obbligo alla legge Divina, il dovere degli sposi, e del cristiano, ma questo è sbagliato, Dio non incute negli uomini paura, non sta sopra di loro come un avvoltoio, non impone nulla a loro, non li schiaccia, e non obbliga, ma come un amorevole Padre attende che cambino e comprendano, non vuole inculcare a loro un dovere, ma vuole che essi siano liberi di desiderare di amarlo, quindi deve diventare un piacere, una gioia di amare il Signore, nella più totale libertà, l'uomo non si deve sentire schiacciato ma amato e amare il Signore secondo il suo cuore, non secondo precetti degli uomini. 

Così lo sposo e la sposa, non devono amarsi, ma devono essere amati e amare l'un l'altro.


In entrambi manca uno essenziale, non mettere le corna, chissà come mai manca? 
Alcuni tra questi sono veramente assurdi, per non dire veramente poco produttivi.
Si vede che sono stati scritti da una mente maschile, non certamente con il supporto femminile.


Questi regolamenti sono precetti di uomini che pensano di conoscere la mente di Dio, ma in realtà conoscono solo i loro desideri, e li impongono come se fosse Dio a dirli, dettiamo regole morali che l'uomo ha scritto per il suo vivere.

L'amore non è un dovere è un desiderio, di donare amore e ricevere amore, il dovere è una parola maligna, perchè impone ed obbliga facendo diventare antipatico l'amore sincero e libero.
Non esiste solo l'amore tra la sposa e lo sposo, ma anche tra Padre, madre e figli, tra amici, Cristo amò anche i peccatori. 


Il dovere è una parola aggiunta dagli uomini alla parola di Dio, ma Cristo non ha mai parlato di dovere, ma sempre di volontà e desiderio di far il bene, non di obbligo, non di dovere, la sua parola non è un imposizione, Egli amò, ma non obbligò nessuno a seguirlo, ma attese che lo seguissero.

Quando disse agli apostoli di seguirlo non era un imposizione, era una richiesta nella più totale libertà, ma nelle sue parole Gesù fa capire che di quegli uomini,  Esso sapeva già che lo avrebbero seguito, perchè conosceva già quello che avrebbero fatto, ma lasciò a tutti libertà di agire, come fece anche con Giuda iscariota, poteva fermarlo, ma lo lasciò fare, oltre a adempiere al suo destino.

Dio offrì a noi suo Figlio Yeshua il Cristo, per amore nostro, non per obbligo verso di noi, Egli non ci doveva proprio nulla, lo ha fatto per donarci la salvezza, per liberarci dalla morsa del dovere. 
Cristo non impose a nessuno di far nulla, così non lo fece il Padre Suo. Neppure la Madre Immacolata mai impose nulla, lasciò e lascia sempre libertà di agire e decidere; mai il Signore impone nel dovere. In paradiso non esiste un dovere, ma esisto solo un piacere, un amore, un desiderio profondo di far la volontà del Signore. Se esistono i giudici umani che possono giudicare anche gli angeli significa che anche questi alle volte possono sbagliare, per troppo amore verso di noi, e questo significa che non esiste nessun dovere, ma solo amore verso il prossimo e prima di tutto verso il Padre Celeste, perchè se fosse un obbligo non sbaglierebbero, per cui ancora loro sono liberi nell'amare Dio e Lucifero ne è un esempio.

Lucifero pensa di essere obbligato cioè di dover far quel che faceva per volontà di Dio, no, fu questo il suo errore; Dio voleva solo da lui come da tutti solo amore, incondizionato, libero da ogni dovere, ma solo vero piacere, vero amore, vera e sincera sua volontà, fu questo il principale errore, che poi mosse la ribellione e il volersi ergersi sopra Dio e sentirsi un suo pari.  

Attenzione alle parole devo e non voglio, non è un obbligo non è un dovere imposto, noi vogliamo, noi desideriamo, noi fa piacere perchè amiamo sinceramente.. 

Quando diventa un dovere si cessa di amare in sincerità!

I Santi non amano il Signore, perchè è un obbligo cioè per dovere, ma per un piacere, perchè loro delizia, lo vero e profondo amore. 

Si sparge la parola di Dio per amore, non per dovere!
Chi insegna per amore, insegna due volte.

Se la S.Messa è un dovere non è messa, ma se Essa è un piacere per amore, allora sarà Santa. 

sabato 25 febbraio 2017

NON SOLO GLI ANGELI HANNO LE ALI




Noi tutti identifichiamo gli angeli come esseri esclusivamente alati, invece non è vero, non tutti gli angeli sono alati, alcuni non hanno ali, ma diciamo che i più valorosi e l’esercito è dotato di ali, due quattro, sei. Ma qual’è il senso vero della ali, a parte l’uso del volo e come ornamento o al colore, che ne indica alcune caratteristiche dell’angelo.
Le ali sono il simbolo principale della purezza, ma intesa perfezione estrema, le ali bianchissime, sono quelle degli angeli più vicini a Dio, o che abbiano acquistato meriti particolari, tipo S. Mikael, che le ha candidissime, o altri arcangeli ed angeli ma nessuno supera in splendore quello dello Spirito Santo, gli angeli che hanno ali di colori diversi determinano la loro posizione e il loro grado rispetto a Dio.
Ma gli esseri umani non sanno che anche noi abbiamo le ali, solo che le nostre non solo non si vedono ma vengono espresse in forma diversa, a noi vengono date le ali quando noi ci avviciniamo a quello che Dio vuole da noi, e più una persona aspira ad essere immacolata, più queste “ali” ci danno la possibilità di essere in qualche modo simili ad angeli, donandoci poteri che noi chiamiamo carismi o doni.

Chi può ottenere le ali?
Tutti, non esiste nessuna preclusione verso nessuno, salvo il fatto di credere in Dio, cioè in cui lui che salva, e nel suo Cristo, questa è l’unica condizione per poter aver le ali.

Come ottener le ali?
Semplicemente facendo quanto Dio e il Figlio suo hanno detto e dato di seguire.
Ma se fosse solo questo, allora tutti, potrebbero ottenere le ali, ma non è così facile e semplice, cosa bisogna realmente fare oltre che credere profondamente e veramente in Cristo ed essere quello che Dio vuole?

Per ottenere le “ali” bisogna eliminare da dentro di noi ogni forma di peccato, anche la più piccola, eliminare i pensieri impuri, e staccarsi dal mondo, togliere da noi anche la più piccola pagliuzza di ricchezza o desiderio di possedere qualsiasi cosa che ci renda partecipi di questo mondo. Non criticare nessuno, se non fatto secondo la legge di Dio, in sostanza divenire totalmente di Dio, più di quanto non possa essere un sacerdote della Chiesa Cattolica, che per quanto insegni cose giuste e professi un vera fede, ma anche loro non posseggono le “ali”, perché non sono in grado di staccarli da questo mondo.

Anche le “ali” dei mistici, oggi viventi, a causa dei propri piccoli desideri umani, hanno “ali” tinte di colori non sempre chiari, solo pochissimi tra questi hanno ali chiare, ma nessuno tra i mistici, gli apostoli, e gli eletti ha “ali” bianche, nessuno di quelli oggi viventi.

Quando costoro mirano alla propria felicità e non a quella del prossimo e usano i loro doni, per ottenere benedicici per se stessi, apparentemente per far del bene, sono sulla buona strada di perdere le loro “ali”. Se Cristo avesse agito come costoro, che usano i doni =”ali” per far un bene apparente, non sarebbe stato un giusto giudice di verità, e non avrebbe potuto salvare nessuno, invece Cristo ha superato questa condizione perché Egli è Verità perfetta, e verbo di Dio, Gesù non aspirava di essere santo tra gli uomini, ne per essere riconosciuto da questi come santo, ma per divenir tra gli uomini contestato ed odiato, un segno di contraddizione rispetto all’idea dell’uomo, per cui per Yeshua era importante fare la volontà del Padre Suo e nulla di più. Infatti disse: “ voi farete cose più grandi della mie” che sta a significare che Egli non voleva divenir santo gli uomini, perché lo era già, ma fare esattamente il compito per cui era stato mandato sulla terra.
No umani, pensiamo di aver le “ali”, ma le usiamo molto male, certamente non per far la sola volontà di Cristo, ma per far anche la nostra volontà, se comprendessimo di superare la condizione umana per aspirare al bene comune e eliminare le proprie velleità di sentirci qualcuno tra gli uomini, allora acquisteremo le “ali” della Gloria, quelle che pochi santi in terra raggiunsero.


Non serve tanto per essere angeli, serve solo tanto amore, dedizione vera e sincera per il prossimo, il Signore ci vuole semplici, semplici, come bambini, tornate ad essere bambini, e vedrete che avrete anche voi le ali.

giovedì 23 febbraio 2017

CRISTO CHIAMA I FIGLI DEL MONDO A PREPARARSI


18 febbraio 2017 ore 9 alla messa.

Gesù Il Re dei re, il Signore dei signori:


Figli ascoltatemi, il tempo della curiosità è finito, l'uomo inizi a prepararsi, perchè non molto avete innanzi a voi, ve l'ho già detto e lo ripeto ancora, anche se ci volesse ancora tempo, ma non temete Io arriverò, ma vi dico non chiedetemi cose futili, curiosità che nel tempo presente non vi servono, ogni risposta, dubbio, perplessità per la vostra vita sta nella Sacra Scrittura, leggetela, seguitela, imparate a mettere in pratica; chiedete ai miei figli, da me scelti gli eletti, gli apostoli, i profeti di spiegare a voi la parola Santa, se sono veri eletti, veri apostoli, veri profeti sapranno rispondere senza esitare, avranno la parola Santa nelle loro bocche, perchè invierò loro lo Spirito consolatore. 

Io ascolto e vi rispondo in cuore, ma la mia risposta sarà per tutti personale, se mi credete Io vi risponderò, non appellatevi dunque sempre a profeti, eletti, apostoli, perchè altrimenti credete in loro e non in Me, voglio che voi dimostrate la vostra vera fede a Me, solo così otterrete la mia grazia, la mia parola giusta per voi. 

Il profeta, l'apostolo è qui per essere Mio messaggero non per far il suo volere, ma per portare solo la Mia parola, che consola. 
Non sono venuto per farmi ricco, ma per essere ultimo, non sono venuto per essere grande ma per essere povero, non sono venuto per gioire ma per soffrire per i peccatori, non sono venuto per essere un Dio in terra, ma per essere uno di voi. 

Ma sono venuto per sconfiggere il peccato per sempre e riprendere voi figli miei.

Desidero ardentemente che voi figlioli miei siate forti nella fede, ardenti nell'amore, tenaci nella sofferenza, perchè il mondo cadrà ancora di più in basso, distruggendo tutto se stesso, distruggendo tutto quello che la chiesa degli uomini edificò, ma rimarrà il seme delle mia chiesa, che si rafforzerà. 

Volete figli essere le mie primizie? 
Ebbene, fate la mia e non la vostra volontà, vi chiamo figli! 
Sorgete dalla tenebre della morte! 
Non ci sia più indugio!

Chi ascolta la mia parola, vivrà!

°°°°°°°°°°°°°°°°

Posso consigliare una cosa, volete ottenere la risposta ai vostri dubbi e domande di qualsiasi tipo? Ebbene pregate con sincerità, amore e semplicità, come se a pregare fossero dei bambini. 
Quindi pregate per le anime purganti e pregate anche per gli Angeli Santi che stanno innanzi all'Onnipotenza del Padre, Figlio e Spirito Santo, pregate affinché si prostrino innanzi a Dio per voi, lo faranno al vostro posto, ve lo posso assicurare e per questa ragione, otterrete quel che chiedete. 

Se pensate di non riuscirci, dite agli angeli santi, che lo chiedete per i meriti dell'Immacolata Madre di Gesù, e per il Sangue sparso sulla terra da Cristo Nostro Signore, saranno costretti a farlo. 

°°°°°°°°°°°°°°°°

Se qualche anima pia, dicesse qualche preghiera anche per me, sapete anch'io sono attaccato non siete solo voi soggetti alle angherie del mondo e del maligno. 
Vi sarò infinitamente grato!

domenica 12 febbraio 2017

DALL'ALBERO SI RICONOSCONO I FRUTTI

I GENITORI LA PRIMA CAUSA DI ROVINA DEI FIGLI


Due domeniche fa in chiesa era accaduto un fatto bellissimo con un bambino, che ho scritto un articolo, volete sapere come è finita la questione. Avevo omesso da quel discorso alcune cose che avevo notato, ma ora spiego. Mentre si svolgeva questo episodio, da parte di uno dei due genitori il padre del bambino Riccardo aveva un atteggiamento strano, la mimica del corpo che del volto, dimostravano una profonda invidia, una certa contrarietà perché il bambino suo figlio avesse una così grande manifestazione di affetto nei confronti di una nonna che non era nemmeno lontanamente una parente, e per tutta la messa notai questo atteggiamento ostile, quasi se ne poteva leggere il pensiero. Domenica scorsa, il bambino aveva un atteggiamento nei confronti di questa nonna che è mia madre, strano, direi ostile, quasi impaurito. Oggi invece il bambino, ha manifestato con gioia verso i genitori sopratutto verso il Padre di recarsi a salutare mia madre, ma nettamente ho notato la contrarietà del Padre, che ha trattenuto il bambino dal fare quel che desiderava, però di nascosto il bambino è venuto a salutarmi, e lui mi ha detto mio papà non vuole che vada a salutare tua mamma e io gli ho detto, tu devi fare quello che il tuo cuore vuole, non quello che gli altri vogliono, così Gesù gli piace tu sei un bambino buono e sensibile fa felice Gesù. Ma anche se per altre tre volte il bambino cerco di recarsi da mia madre, esso venne rimproverato duramente dal Padre e trattenuto a forza.

Ora da un fatto del genere si può capire come i genitori sono la prima causa di odio da parte dei figli, che si sentono privati della loro libertà anche nei loro sentimenti, fin da bambini, e poi da giovani o adulti se ne andranno di casa, nei casi migliori, se non alle volte quanto di dispotismo dei genitori è molto accentuato anche casi di atti violenti da parte di questi.

Il caso di questo bambino di 5anni che ha espresso un così grande affetto verso una persona non sua consanguinea fa capire come il bambino in questione, abbia una particolare sensibilità verso chi è buono e chi lo valorizza, e soffre quando il genitore lo opprime, senza una reale spiegazione logica. Per quanto se ne dica anche un bambino di 5 anni capisce, non è stupido, specie questo che ha dimostrato di essere particolarmente intelligente, capisce le illogicità dei genitori, ma il suo essere bambino è più forte di ogni cosa; questi atteggiamenti infantili dei genitori, li definirei veri criminali, perché sono loro che rovinano sia la spensieratezza dei figli, che fanno sorgere in loro stessi odio e rancori, frustrazioni e depressioni, i genitori sono la causa primitiva di tutti i problemi reali dei figli, con gli atteggiamenti errati che provengono da ataviche convinzioni ed errori dei loro stessi genitori, perché quel che gli avi insegnano si porta dietro con se per sempre finché qualche intelligente genitore non ha in coraggio di cambiare radicalmente. Ecco come si rovinano i figli, impedendo loro di esprimere quello che sentono per chiunque sia e quello che vogliono, quello che è la loro natura di esseri, liberi, bloccandoli nei loro sentimenti e nel loro essere bambini. Le gelosie del genitori sono la cosa peggiore che possa esistere. Il problema nasce tutto dal fatto che il genitore si sente proprietario del figlio, come se esso fosse non un figlio, ma una cosa da gestire come meglio egli ritiene giusto, non come meglio è per il figlio. In questo modo i figli crescono con le idee errate dei genitori, se ne andranno presto dalla famiglia, e se avevano una bella fede è facile che da adulti causa il comportamento errato dei genitori, la perdano. I bambini non devono essere ostacolati mai nei loro sentimenti, certo bisogna controllarli, vedere con chi vanno, insegnare loro quello che è giusto e quello che non lo è, ma se essi manifestano sincero affetto per qualcuno chiunque esso sia, si cerca di vedere prima chi è questo qualcuno, e una volta compreso che non è nessuno che possa nuocere loro, li si lascia fare, perché possano arricchire il loro bagaglio di esperienze con chiunque, perché nel mondo riescono meglio nella vita di tutti i giorni, i figli che non sono bloccati dai genitori, che vivono quello che è il loro essere, nella semplicità e nella libertà dei loro pensieri. Inoltre impartire lezioni errate verso i figli, produce anche mostri come adulti malfidenti, e persone grette e prive di sentimenti, veri e sani. Se il gender distrugge la purezza dei bambini, ma anche genitori con questi atteggiamenti e volontà ostili verso il prossimo fanno il resto, poi non si può pretendere che i figli siano meglio dei genitori, quando ci sono questi comportamenti, sono i genitori che danneggiano i figli, in tutto e per tutto, che poi per altro, bisogna anche dire, che alcuni comportamenti errati dei genitori portano nei figli, dei risvolti veramente dannosi, spesso ci sono dei blocchi anche nello studio, perché il bambino non capendo l'atteggiamento vigliacco del genitore, si chiudono in se stessi e rifiutano tutto quello che il genitore gli propone, anche cose giuste ed utili, come può essere la scuola stessa, lo studio, ecc, per cui compiano blocchi mentali che alla lunga portano anche patologie gravi, vere e proprie ribellioni, verso non solo i genitori, ma che verso la società stessa. Quindi non usate i vostri figli come oggetti come cose inanimate, come se fossero elastici che tengono in piedi un matrimonio, solo perché nascono da voi, ma ricordate che hanno sentimenti profondi spesso migliori dei vostri, imparate da loro, i bambini sono assai migliori di genitori, sia nella loro esperienze affettive che nel loro essere esseri liberi, lasciateli liberi di esprimere come sentono la loro personale natura d'essere, e invece insegnate loro solo cose, giuste, non stupidità e preconcetti tipici di essere gretti e vuoti, siate voi bambini come loro, se volete capirli, se no altrimenti alleverete mostri, insensibili e senza scrupoli come ve ne sono oggi anche troppi, adulti che pensano solo al loro orticello e gli altri non esistono.


L'amore verso il prossimo lo si coltiva proprio da questa età, e se i genitori lo impediscono, poi cosa risponderanno a Dio, se sono credenti? Quale sarà la loro colpa innanzi a Dio? Non sapete quanti genitori hanno preso la via dell'inferno perché hanno insegnato cose non buone ai propri figli, non sapete quanti genitori che credevano di essere buoni credenti oggi non sono dove tutti credono che sia, ma all'inferno perché invece di far nascere l'amore verso il prossimo hanno represso i loro figli, fin a farli divenire identici a loro, dei servi del sistema, che produce solo morte e sterilità sia di pensieri che di sentimenti. Dio non giudica un essere umano svincolato dal suo contesto di vita, ma che per quello che ha dato e fatto verso il prossimo e suoi figli, chi insegna cose buone verso i figli prima di tutto, ha già percorso una parte della sua via, verso Dio, chi invece come questo padre, insegna ad odiare e disprezzare l'affetto verso una nonna che sa dar più affetto di lui a quel suo figlio, potrebbe anche ottenere una grave condanna da Dio, anche se è andato sempre a messa, e sempre nell'apparenza sembrava un buon e severo genitore. Giustamente Gesù dice bene, dall'albero si riconoscono i frutti, cerchiamo di dare frutti buoni al mondo, non marci. Imparate dai vostri figli, siate voi ad imitare loro, tornate voi bambini e li capirete. I bambini non hanno malignità, vedono il mondo per quello che presenta i bambini sentono se una persona gli ostile e gli vuole sinceramente bene, oppure gli ostile, quindi i genitori non siano gelosi degli altri se manifestano sentimenti accesi i vostri figli, invece cercare di imparare da questi ad essere migliori e vedrete che i vostri figli quando saranno grandi vi ringrazieranno e vi ameranno di più, perché un bambino non oppresso, è un bambino che sa amare tutti, e un bambino così non ha blocchi in se cresce più intelligente degli altri, e non si pone limiti nella sua vita, lasciate vivere i vostri figli e voi vivente in loro.  

PREGHIERA AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA.





10 Gennaio 2017 ore 9:40.
Mentre ero in preghiera, ho sentito una voce angelica che ha recitato questa preghiera, e ha detto 
"Sia recitata dopo ogni  corona "


Preghiera è stata dettata a J. Boanerges Yhwhnn

O CUORE IMMACOLATO DI MARIA 



1. O cuore Immacolato di Maria.
Noi figli tuoi, supplichevoli a te ci rivolgiamo.
O Nostra potente Madre, del Divin figlio, noi desideriamo con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima di appartenerti e vogliamo adorar la croce gloriosa del Nostro Signore Re dei re, il Cristo di Dio, desideriamo consacrarci al cuore S.Smo della Trinità, Padre, Figlio, Spirito Santo ed adorarla profondamente. Amen.

Pater, Ave, gloria

2. O cuore Immacolato di Maria.
Conserva in noi la fede, affinché testimoniamo senza timore ed indugio il Verbo Santo di Dio. Amen.

Pater, Ave, gloria

3. O cuore Immacolato di Maria.
Manda a noi il fuoco dello Spirito Santo, contro le potenze delle tenebre. Amen.

Pater, Ave, gloria

4. O cuore Immacolato di Maria.
Libera la tua chiesa dalla presenza del maligno, infondi nel clero, la potente presenza del Figlio Tuo Il Cristo Gesù, scuoti le coscienze sopite, inaridite e prese dal mondo. Amen.

Pater, Ave, gloria

5. O cuore Immacolato di Maria.
Soccorri il Vicario di Cristo, istalla nel suo cuore, il sangue del tuo Divin Figlio, allontana da esso tutto ciò che non viene da Dio.Amen.

Pater, Ave, gloria

6. O cuore Immacolato di Maria.
Dona al mondo santi apostoli delle Verità! Amen.

Pater, Ave, gloria

7. O cuore Immacolato di Maria.
Ti chiediamo di conservare in noi la Santa presenza del Padre Celeste, affinché ne abbiamo reverenziale timore, prega per noi Madre S.S.ma e coprici con le tue sante lacrime, affinché ogni grazia sia a noi utile Amen.

Pater, Ave, gloria

8. O cuore Immacolato di Maria.
Aiutaci a divenir fiaccole in un mondo di tenebre, fa di noi uno strumento della volontà del tuo Figlio e Signore Nostro Gesù. Amen.

Pater, Ave, gloria

9. O cuore Immacolato di Maria.
Desideriamo con tutto il nostro cuore consacrare le nostre vite e quelle di coloro che a noi affidano al tuo Santissimo cuore Immacolato, secondo le tue intenzioni.
O Madre Immacolata assistici nell'ora della nostra morte, intercedi per noi presso il Tuo divin Figlio Signore dei Signori. Amen.


Pater, Ave, gloria

...........................


Vi ringrazierei se riportate chi l'ha ricevuta 

cioè il sottoscritto Boanerges Yhwhnn. 
Se no sembra che l'ha ricevuta chiunque la condivida, è non è giusto, cercate di essere corretti, anche voi che vi considerate cristiani e ricordate che Dio è sempre presente e vede tutto.
Molto spesso la gente pensa che prendere le cose degli altri, non sia fare peccato, invece è tutto il contrario e poi sapete per un non nulla si finisce di sotto e tutto il vostro darvi da fare per salvare le vostre vite, anime e quelle degli altri non è servito a nulla


By Boanerges Y.


sabato 11 febbraio 2017

FEDE E SANTITA

FEDE E SANTITÀ






Prima di tutto bisogna specificare cosa sia realmente la fede, ho già scritto altre volte di questo, ma ripeterlo non fa male, anzi, rinfresca la memoria.

Tanti hanno scritto su cosa sia la fede, si sono persi infiniti discorsi filosofi, psicologici, teologici, ecc, ma la fede concretamente è concetto molto pratico, semplice, direi tecnico, sostanzioso e sostanziale. Aver fede significa riporre in qualcuno la nostra fiducia o anche fedeltà sostanzialmente il credo, cioè il fatto di essere creduti, quindi la fede è un tutt'uno con il riporre la nostra stima verso qualcuno, che sia Dio, la sposa, la madre, il padre, ecc, sempre fede è. E' inutile perdersi in tanti sofismi che nulla servono se non perde l'obbiettivo sostanziale della fede, cioè Dio. Una persona se dice di aver fede, indica che ripone tutta tutta la sua fiducia il suo credere la sua certezza in qualcuno che noi riteniamo degno della nostra comprensione, degno della nostra stima, della nostra fedeltà e degno di ogni nostra fiducia perché sappiamo che costui mai tradirà noi, per cui ci fidiamo totalmente e ci abbandoniamo completamente senza remore alcune, senza ostacoli alla sua volontà, come una sposa che ripone tutte la sua fedeltà nel suo sposo. Questo chiede Cristo a noi, un atto di totale ed incondizionata fiducia, la massima fedeltà, la massima certezza che noi possiamo concettualmente immaginare e quindi essere. Certo non tutti arrivano al massimo grado di abbandono a Dio, perché anche le fede ha i suoi livelli, come lo ha la santità così gli angeli sono costituiti da livelli, anche le fede ha i suoi piani, più un essere umano si avvicina a quella perfezione che è Dio, più esso si eleva, verso le sfere celesti, ma per giungere a questo obbiettivo alle volte bisogna agire male verso noi stessi, per costringere la nostra psiche umana a liberarsi dal male che custodisce in se, una volta distrutto questo problema, gradatamente l'esse si innalza, abbondando sempre più tutto il peccato, ecco che la fede acquista purezza e diventa immacolata, pure candida, quando questa giunge ad un elevazione e perfezione tale da diventare luce. Però questo fatto va a cozzare contro la natura stessa del corpo mortale, che per quanto possa essere stato anch'esso purificato da quest'anima sublime, esso rimane sempre appartenente alla mortalità, e passibile di peccato, quest'essere che si sente tanto legato alla divinità di Dio, attratto ed affascinato, tanto da desiderare il distacco, e la liberazione del peso corporeo, che pur sempre frena lo spirito, quindi avviene una specie di combattimento tra la parte mortale e lo spirito, un contrasto, che man mano che l'essere si eleva, nella santità di Dio, e ne viene avvolto, con il suo candore, purezza, potenza, forza, calore, verità, amore, ecc, più la tensione aumenta, questo fa si che lo spirito in qualche modo cerca la libertà e cerca di raggiungere la sua meta, per cui in parte questo spirito deteriora il corpo, infatti alcuni grandi santi, che si erano veramente elevati, vissero poco la loro vita in terra, proprio per questo fatto, quindi cosa accade che quest'anima tanto pura non è più in grado di rimanere in quel corpo, diventando ad esso incompatibile, per cui indirettamente cerca una via fuga, e la trova nella morte del corpo. Anche se poi questo corpo, rimarrà per secoli incorrotto, perché ovviamente quell'anima tanto pura ha purificato anche il corpo. L'incorruttibilità di un corpo dipende proprio dal suo grado di santità in vita, potremo affermare che più elevato è lo stato di conservazione del corpo più elevato è il grado di santità verso Dio, quindi potremo stabilire da un certo punto di vista il grado di santità, ovviamente in questo conta molto anche quante grazie si ricevono mediante la preghiera-intercessione di questo santo a Dio. Ovviamente per raggiungere un grado così elevato di fede, bisogna attraversare la vita del mondo, bisogna percorrere una tragitto e mai rifiutarlo perché ogni cosa posta innanzi è sempre un dono di Dio, che sia una cosa lieta o che sia un dolore, questa è generalmente l'idea di santità, mai rifiutare nulla, accettare tutto come viene; attenzione però cosa intende, che per giungere ad un fede tanto sublime, bisogna attraversare il procelloso mare del mondo, con tutto il suo carico di peccati, sono questi che elevano l'anima di essere umano a Dio, non nel compierli, ma nel comprenderli, nel capire le varie sfumare e limiti di questo, che il male riversa nel mondo e quindi opporsi aspramente ad esse, non negandole in senso brutale, ma cercando di capire come da essi si può trarne sia un insegnamento per se stessi che per il prossimo, e diventa quindi virtù morale, la quale vince il peccato. Quindi il peccato si combatte in pratica conoscendolo, ma non praticandolo; anche se alle volte per certi casi, in mancanza di Spirito Santo, il cadere nella fossa, può servire maggiormente per meglio conoscere le profondità del peccato stesso. E' indubbio che un peccatore redento, conosca molto di più delle sfumature del peccato, che una anima eletta, per quanto lo Spirito Santo che alberga in lei gli abbia spianato la strada comprendo quello che non comprende. Quindi ci sono due vie, ma in queste c'è la mano diretta di Dio, che per certuni ti fa percorrere la via più facile che è quella dello Spirito Santo, donandoti tutto quello che serve a quest'anima; per altri ti lascia nel mondo finché tu non trovi la via per il Signore, e da un certo punto di vista, un anima che ha percorso le vie basse del peccato e poi è risorta in Cristo, ha più meriti di un anima che è stata destinata ad essere così, perché c'è maggiore sofferenza, più fatica, più travaglio ed inoltre, più uno rimane qui nel mondo del peccato e più la sua lotta sarà difficile, ardua sempre sul filo del rasoio, ma i suoi meriti sono maggiori, sempre che riesca non perdersi, perché non sempre un anima eletta riesce a mantenere la sua linea iniziale, le cadute sono all'ordine del giorno. Un esempio conosciuto da tutti la storia di S. Paolo, finché Dio non lo ha reso cieco, egli era un persecutore de apostoli, dei convertiti in Cristo, dopo è cambiato ma non subito, così rapidamente come molti credono, perché dall'evento della caduta da cavallo, fino alla guarigione dalla cecità c'è voluto del tempo ed ancora era imperfetto nella sua conversione, il suo percorso per divenir fedele a Cristo è passato per varie situazione, per cui per giungere alla maturità di Fede, a quella elevazione spirituale che ne hanno fatto il santo riconosciuto poi dalla comunità degli apostoli, c'è vuole tempo.

Quindi, quando nasce la fede ?

Si dice che la fede sia un dono di Dio, certamente lo è, però per conquistare questa FEDE l'uomo deve passare il suo travaglio, non si giunge alla fede incolumi, ci sono dei casi dove Dio tocca direttamente il soggetto e gli apre gli occhi, ma poi questo deve maturare la sua fede in Dio. Altri invece devono far un lungo pellegrinaggio nella loro vita prima di giungere ad ottenere la fede tanto desiderata, tanto sofferta o anche tanto contrastata. Molti anche non la cercavano, eppure questa li trova, ma tutti indistintamente fanno un percorso di vita e prima o poi Dio li tocca, gli da qualcosa, un piccola scintilla da coltivare, la fede; ovviamente nessuno è obbligato a seguire questa scintilla di Dio, c'è infatti chi la sa coltivare e c'è chi la rifiuta, per tante motivazione, spesso per paura, di dover cambiare il proprio modo di vedere la realtà e quindi anche un certo status di vita, perché è sicuro che chi ambisce ad elevarsi, verso Dio, deve trasformare se stesso alla luce della verbo Dio, perché se non fa così, la sua fede rimane povera e misera, come spesso è quella di gran parte dei credenti, una fede molto stazionaria, quasi livellata, un misto di due piedi in due scarpe diverse; che non tende ad evolvere, anche per mancanza di stimoli e alle volta colpa anche dei sacerdoti che non sanno rinvigorirla. Mi sento dire spesso, che chi va in certi posti acquista la fede, ma questo non è vero non il luogo che ti fa trovare la fede, se tu che trovi la fede, non nel luogo ma in Dio che te la elargisce nel momento giusto, che ti aiuta a comprenderla, che ti accede quel lumicino, che ti da quella scintilla. Ma tutti devono percorrere un certo tragitto, e la fede non nasce mai nel posto ultimo dio ve pensi che sia sorta, in noi c'è sempre qualcosa che è partito da lontano, qualcosa che lavora pian piano in noi, per portarci a quel compimento, così sono anche i miracoli, essi tranne alcuni casi, istantanei, ma gran parte degli altri, sono derivati da un tragitto un percorso, da un sofferenza più o meno lunga, che trova alle volte il miracolo in un certo posto, anzi in un altro, ma non è il luogo che fa il miracolo come non lo è per la fede, entrambi doni e grazie di Dio, che avvengono per tante ragioni a noi non facilmente comprensibili. Una persona può trovare compimento della sua ricerca di Dio, in qualsiasi luogo, per qualsiasi cosa, per un lettura, come l'incontro con qualche persona, la fede non è legate ad un luogo ma solo e solamente a Dio e alle persona che la va cercando, così anche i miracoli, siamo noi che richiamiamo o attiriamo Dio a noi, non è il luogo e non è la persona, ma solo è un problema intimamente nostro con Dio.

Quindi chi mi dice che recandosi in tal santuario ha ottenuto la fede, sbaglia, perché essa è un processo di accettazione di Dio, in se, non si ottiene quasi mai la fede direttamente, tranne alcuni casi rari, per cui la persona la deve cercare, desiderare, maturare e coltivare in sé altrimenti è un dono incondizionato. La fede è un merito, si ottiene e non tutti l'ottengono. Se no sarebbe troppo facile aver la fede in modo incondizionato, invece la condizione sta nel saper vivere e donarsi al prossimo alla luce del Verbo di Dio.


 Questo discorso non vale però per Gesù Cristo e per sua Madre Maria S.S.ma che entrambi nacquero con lo Spirito Santo in se, per cui la fede è un concetto non esiste per loro, se non che Cristo e Sua madre avevano e hanno fede nel Padre Celeste, questo si. Inoltre ricordo che se Cristo Figlio di Dio è immacolato, è indubbio che lo sia, altrimenti non poteva essere un Dio, cioè significa che anche sua Madre è Immacolata perché solo un essere immacolato da vita ad un altro immacolato; uno essere impuro da vita ad un impuro, è ovvio. Come si dice dall'albero puro non può nascere un frutto impuro, così dall'albero impuro nascono frutti impuri.  

Ricordate che Dio e un Dio geloso non idolatrate gli uomini e abbiate fede solo nella Trinità di Dio. Un appello ai sacerdoti, è proprio in questi momenti che Dio vi guarda maggiormente e non pensate "mi perdonerà", non cari, se non siete irreprensibili verso di Lui vi punirà, se non ponete Dio innanzi a tutti, non siete migliori di chi idolatra satana. 
La fede se c'è, non può andare a singhiozzo, solo per paura di chi sta più in alto, solo perchè si teme di perdere la pappa, meglio perdere anche il posto, piuttosto che perdere l'anima, perchè non sapete quando Dio deciderà di prendervi e se avrete il tempo di chieder perdono. 

E ricordo agli a tutti i credenti che un cristiano è tenuto a porre Cristo innanzi a tutti, anche al proprio Vicario chiunque esso sia, se no non ha fede, ma è idolatra di un uomo. 

Il mondo si deve decidere o vede come dio il suo vicario o vede come dio, Dio. 
Ma il mondo poi deve essere coerente con la sua scelta non stare con un piede in due scarpe, come fanno molti sia dentro che fuori le mura.

Quando i figli degli uomini temono più un uomo che Dio, la fede non c'è!



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