Padova , 24 luglio 2006.
Cari figli, della mia chiesa e
di tutti i popoli.
Quante cose potrei dirvi di
questo mondo che non mi piacciono, ma spesso taccio, per amore vostro, se
dovessi parlare con giustizia assoluta, vi dovrei cancellare dalla faccia della
terra. Cerco per tanto di farvi notare le cose che non vanno, utilizzando
quella compassione e misericordia che tanto mi chiedete, ma non posso non dire
alcune cose che vorrei tanto che tutti mettessero in pratica, non siete
obbligati nel farlo, ma se lo farete mi renderete particolarmente felice, e vi
chiamerò miei figli.
Ho mai venduto le mie parole? Ho mai avuto un beneficio
economico dall’insegnamento della legge? Ho mai ricevuto danaro per avete
sparso la buona novella? No! figli, io non mai pensato di riceve dagli uomini
un beneficio per le parole che andavo spargendo, non ne ho mai fatto scopo di
lucro e voi? Voi invece usate le mie parole, parole del vostro Dio, come oggetto
di lucro, molti, moltissimi di voi vivono sulla mie parole, sulla compra
vendita del Mio VERBO, le sacre scritture sono diventate scopo di
guadagno; era questo che io volevo per il bene del mio nuovo popolo? Del mio
popolo santo? No!
Non era questo, io non ho Mai
detto che le mie parole dovevano servire per il guadagno, le mie parole
dovevano essere sparse senza guadagno, ed invece voi ne avete fatto ciò che più
vi è piaciuto. Avete trovato il guadagno nelle mie parole! Dunque, come
trattate questo vostro Dio? Se pensate al guadagno sempre, come mi considerate,
come un mezzo per arricchirvi? Avete
accumulato tesori immensi sulla terra, ma non avete fatto altrettanto nei
cieli. Vi avevo detto accumulate un tesoro nei cieli dove la ruggine non consuma
e dove il ladro non ruba, ma voi cosa avete fatto!
Come posso Io, che sono Dio,
vedendovi dalla maestà Mia, dall’alto dei cieli non riprendervi e non parlarvi
con severità, quale Dio sarei se non cercassi di correggere il popolo che
voglio così ardentemente salvare dalla dannazione eterna? Certamente non sarei Dio, se non mi
comportassi così come mi comporto, cercando di amarvi sempre ugualmente, anche
quando il vostro sguardo guarda altrove, anche quando uccidete, anche quando
torturate, anche quando M’insultate, che dolore figli nel vedervi perdere
quello che c’è di vero e di santo. Cari figli miei amati, cercate di seguire il
buon pastore della vigna del Signore, seguite colui che vi mando, seguite la
mia legge seguite le mie orme, seguite la mia parola Santa, non cambiate la
parola santa, ma rimettete mano all’errore del Padre Nostro, volete la vita
eterna? Io sono la via, la verità, la vita, chi segue Me avrà la vita eterna,
curate la vite del Signore, curate il suo campo di grano, estirpate da esso la
zizzania e ponete le basi della mia casa sulla solida roccia. Io sono la vostra
roccia, io sono il vino e il grano che nutro le vostre anime, i vostri corpi, i
vostri pensieri.
Pace, questa parola bella la usate male, il male in fatti
usa questa parola per celarsi dietro ad essa, molti popoli e nazioni usano
questa parola senza senso, gridano alla pace, quando non la vogliono, cosa
dunque volte figli del mondo, volete la pace, ma quale pace desiderate? Quella
del Signore vostro unico Dio? O la pace fittizia momentanea che sembra
pace ma che non è. Quella che voi
ardentemente desiderate non è pace, è menzogna, è falsità, è inganno, è una
pace fasulla che è adattata al vostro modo di pensare, alle vostre abitudini,
per voi la pace è stare tranquilli, che il vostro vicino non venga a darvi
noia, che il sacerdote non vi annoi con i suoi discorsi, che Dio vi lasci in pace, questa è la pace
che voi cercate, non è la vera pace.
Pace significa andare d’accordo
col vicino, dare una buona parola a chi non c’è l’ha, pace è quella che c’è tra
le nazioni che cooperano per il bene del mondo, ma quali sono le nazioni sulla
terra che sono in pace, quali sono i popoli, le famiglie che sono in pace tra
di loro, le invidie, i malumori,i giudizi affrettati, le intolleranze di varia
natura, ecc, sono tutti segni non di pace, ma di conflitto, perfino nelle mia
chiesa non c’è pace, spesso anche qui trovo ben poca pace. Cari figli del mondo, se volete la pace, dove
imparare ad amarvi, ad essere misericordiosi, giusti severi quanto basta senza
esagerare, dovete imparare a sopportare, perché molti di voi sono
insopportabili, non tollerano nulla, dover imparare a soffrire. Ma pochi,
troppo pochi amano la vera pace, siete un mondo in guerra continua con voi
stessi, se non troverete la pace dentro di voi, il maligno vi porterà presto
alla guerra. Però essere in pace significa non arrivare a compromessi che
minano le basi della fede che avete in Me. Il giorno che arriverete a cambiare
la mia legge, per trovare punti di unione tra le fedi pensando che questa sia
la pace che io voglio, quello sarà il giorno dell’inizio della fine.
Vi benedico andate in pace. +
Amen
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